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Caruso, dalla Sicilia a Parigi sognando Cecchinato

Il secondo turno del Roland Garros nasce da un volantino trovato anni fa, il giorno in cui ‘Sabbo’ decise di giocare a tennis: “Spesso mi sono chiesto se quel foglio non fosse maledetto”. In quei momenti in cui il rovescio non entra. Quando i risultati non arrivavano nonostante sveglie all’alba e sacrifici. Oggi Salvatore Caruso ringrazia quel foglio e i suoi genitori, primi tifosi, quelli con cui fece un patto a 16 anni: “Mi avrebbero aiutato nel tennis soltanto dopo aver preso il diploma, perché quel pezzo di carta poteva servire”.

L’impresa contro Munar

Anche se lunedì, a Parigi, l’ha aiutato di più il suo dritto incrociato, migliorato grazie ai consigli del suo allenatore Paolo Cannova: “Quando abbiamo iniziato a lavorare insieme Salvatore era un 2.5, senza punti ATP”. Stavolta ha battuto Jaume Munar (stellina spagnola del ’97, numero 53 Atp) al primo round, e dopo tre ore di gioco è balzato al secondo turno dell’Open di Francia, dove giocherà contro il francese Gilles Simon (26esima testa di serie del seeding e numero 33 del ranking Atp). Nei tre turni di qualificazione ha superato Norbert Gombos, Zhang Ze e il veterano Dustin Brown.

Caruso è 137esimo, sogna un posto in top 100 ed è al suo primo Roland Garros in carriera. La sua seconda partita assoluta in uno Slam a 26 anni (l’anno scorso ha perso in 5 set al primo turno degli Australian Open, contro il tunisino Jaziri). Professionista dal 2009, nel 2016 ha partecipato per la prima volta agli Internazionali di Roma grazie a una wild card.

Il primo titolo Challenger

Fuori in due set contro Kyrgios: “Fu un’emozione davvero particolare, non riuscii a esprimermi. C’era tutta la mia famiglia, tanti amici, ma resta un bel ricordo”. La sconfitta passa quasi in secondo piano, anche se resta comunque il dispiacere di non aver superato il primo turno nella Capitale. Nel 2018, però, vince il suo primo titolo nel circuito Challenger battendo in 2 set il cileno Christian Garin. Anche se il suo sogno resta Wimbledon, l’anno scorso è uscito al secondo turno delle qualificazioni contro il suo amico Napolitano: “Mi piace giocare sull’erba, è un torneo che mi ha sempre affascinato”.


Fonte: https://sport.sky.it/rss/sport_tennis.xml


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