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Tennis, Atp Finals: Nadal e Djokovic fuori, Federer avanti a fatica. I vecchi leoni hanno l'affanno

LONDRA – Che stia accadendo qualcosa e non ce ne stiamo accorgendo? Una piccola rivoluzione nel tennis mondiale? Alle Atp Finals di Londra è accaduto questo: Zverev che ha maltrattato Nadal, Thiem che ha messo a tacere sia Federer che Djokovic, Nadal costretto alla rimonta più pazza contro Medvedev per aver la meglio ed a quella, che però non gli ha garantito la semifinale, contro Tsitsipas. I tre Tenori del tennis mondiale sono in apnea: avrà ragione Corrado Barazzutti, capitano di Coppa Davis dell’Italia, nel sentenziare che la stagione è agli sgoccioli e tutti sono logori, di sicuro senza le energie di gennaio, resta il fatto però che Djokovic e Nadal non ha visto la semifinale e Federer ha dovuto fare gli straordinari.

Parlare di cambio generazionale è eccessivo (per quanto un evento come il Masters di fine anno sia importante e probante), però gli indizi sono significativi: per un Djokovic “costretto” a fare i complimenti a un Thiem mai visto così aggressivo, e almeno il serbo ha ceduto sono al fotofinish (mentre Federer ci aveva perso in due set), Nadal ha confermato di essere il solito sportman evitando riferimenti sul suo recento infortunio addominale, assegnando tutti i crediti agli avversari: d’altronde torna a casa con la sicurezza della leadership mondiale, per il quinto anno della sua carriera, ed è anche il più anziano.

C’è anche il fattore campo che ha contribuito alle sorprese: la superficie dell’O2 Arena è indoor e offre rimbalzi bassi che tecnicamente sono più graditi dai giovani. Manca però una risposta netta alla domanda di base, quella cruciale: i vecchi leoni sono sorpassati? Sono gli Slam che ci diranno l’inerzia della stagione, e la continuità degli atleti durante il 2020: di certo c’è che gli Zverev, i Thiem, i Medvedev, gli Tsitsipas sono stanchi di essere presi a pallate. Dopo i tanti schiaffoni degli ultimi anni si sentono pronti a prendere il potere. Tra questi potrebbe esserci anche il nostro Matteo Berrettini.

Insomma, ci siamo sempre chiesti (e anche preoccupati) su come sarebbe stato il tennis senza i Big Four (oggi tre perché Murray s’è infortunato ma chissà che non ritorni al top): ecco, potremmo starlo già vivendo. Ma guai a vendere la pelle degli orsi prima che siano morti…


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/sport/rss2.0.xml


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