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Muzzioli/Volleyball.it vs Fabris/Lega Femminile 3-0. Archiviato il procedimento penale. Vincono il diritto di cronaca, critica e satira

MODENA – Muzzioli/Volleyball.it vs Fabris/Legadonne 3-0!

Dopo aver visto archiviata la causa civile nel 2015 con le richieste di un danno (circa 2.000.000 €) mai comprovato rispedite al mittente e i contenuti espressi in decine di articoli e blog legittimati dal diritto di cronaca, critica e satira (),  dopo il giudizio dell’Ordine dei Giornalisti sempre nel 2015 con tanto di severo riferimento contro la Lega Pallavolo Serie A e il suo Presidente Mauro Fabris () è ora ufficiale anche il Decreto di archiviazione del procedimento penale promosso sempre nel 2015 – ai limiti della prescrizione – dal Presidente della Lega Pallavolo Femminile Serie A Mauro Fabris contro il nostro direttore e la nostra testata. 

L’archiviazione è arrivata ai sensi dell’art. 125 disp.att.c.p.p. per l’infondatezza della notizia di reato in quanto gli elementi acquisiti nelle indagini preliminari non sono stati ritenuti idonei a sostenere accusa in giudizio.

La Lega Femminile e il suo Presidente hanno cosi perso contro la nostra testata anche in questa occasione, vedendo ribadito che quanto imputatoci dal 2012 – inizio del procedimento civile fino – ad oggi rientrava nel nostro diritto di cronaca e critica, con le punte di satira considerate semplicemente come tali: un Fabris etichettato con ironia come lo Sceriffodeldopingamministrativo, lo Struzzodeldopingamministrativo o Dottor House e un Ginelli (allora Vice Presidente) etichettato come Triplista per aver cambiato in un anno solare tre club e restare così nel cda di Lega in rappresentanza di qualcuno o qualcosa…

Non c’è stato nessun danno, nessuna offesa, nessun atto volto a denigrare, nessun piano criminoso ma solo giornalismo critico e diritto di cronaca condito da verve satirica.

Un’altra causa temeraria andata male all’accusatore a cui i tribunali hanno rispedito al mittente tutte le accuse formulate. Le ultime, quelle dell’esposto al tribune penale le potete leggere sotto, visto il risultato finale dategli voi il peso che meritano. Di certo in quegli anni ha evidenziato il doping amministrativo della Serie A femminile più questa testata che non la lega del presidentissimo allora più preoccupato dei consensi.   

Alla fine di tutto resta un risultato, indiscutibile e una soddisfazione evidente. Sei anni di battaglia legale si sono chiusi con un sonoro 3-0 in favore di Luca Muzzioli e Volleyball.it.   

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Qui riportiamo il testo della esposto penale presentato da Mauro Fabris Presidente della Lega Pallavolo Femminile contro Luca Muzzioli direttore di Volleyball.it nel 2015 quando la causa civile e l’esposto al’Ordine dei Giornalisti erano già al tramonto del loro cammino.

COMMISSARIATO DI PS c/o
TRIBUNALE PENALE DI ROMA

per la trasmissione alla 

PROCURA DELLA REPUBBLICA 
PRESSO IL TRIBUNALE DI MODENA

ESPOSTO

Il sottoscritto Dott. On.le Mauro Fabris – […] -, in proprio e nella qualità di Presidente e legale rappresentante pro tempore della Lega Nazionale Pallavolo Serie A Femminile, P.IVA 03737140370, con sede in Milano, in via Copernico n.28, espone quanto segue affinché la S.V.Ill.ma, qualora dovesse ravvedere nell’esposizione dei fatti delle violazioni della norma penale, proceda nei confronti degli autori delle stesse. In tal senso il presente atto valga quale formale istanza di punizione ex art. 336 c.p.p. 

Ebbene si rappresenta che:

  • l’esponente ricopre la carica di Presidente della Lega Nazionale Pallavolo Serie A Femminile al 2006 ed ha sempre svolto il suo operato, ed allo stesso modo hanno fatto i suoi collaboratori, nella più totale trasparenza e nitidezza;
  • La Lega nell’interesse di tutte le società consorziate, ha sempre avuto – e continua ad avere – l’obiettivo di portare il movimento pallavolistico nazionale femminile ai massimi livelli, e questo anche negli ultimi anni, nonostante le difficoltà economiche, dovuta dell’attuale momento storico del nostro Paese;
  • in particolare, sin dall’inizio dell’incarico del Presidente Fabris, la Lega ha cercato di combattere il fenomeno del c.d. “doping amministrativo”, e cioè la pratica illecita e talvolta fraudolenta posta in essere da alcune società sportive e consistente nel tentativo di (i) manipolare le voci dei rispettivi bilanci (ii) omettere il pagamento dei debiti tributari e di (iii) rendersi sistematicamente inadempienti alle obbligazioni di pagamenti delle atlete tesserate e/o degli altri lavoratori dipendenti dei propri team nonostante l’impegno profuso dalla Lega nel combattere il doping amministrativo (e non solo), sin dal mese di febbraio 2012 su www.volleyball.it – sito internet della testata Volleyball.it 2000-2012 registrata presso il Tribunale di Modena Aut. n. 1546 del 11.07.2000, della quale il giornalista Luca Muzzioli è Direttore responsabile ed editore (tramite Pantarei sas dello stesso Luca Muzzioli) apparivano numerosi articoli atti a offendere e denigrare per il loro contenuto e per i toni usati, l’operato e la credibilità della Lega nel suo complesso e delle sue maggioro cariche sociali (in particolare del suo Presidente e del suo Vicepresidente) non ché a ledere la reputazione e l’onore dell’intero staff amministrativo della stessa in particolare, già in data 03.02.2012, sul predetto sito compariva un articolo ingiurioso sin dal titolo “La vuota ironia del Dottor House di lega donne”, nel quale Muzzioli scriveva “Allora la Lega Femminile (maiuscola) era una cosa viva. Oggi la lega del Dottor House Sceriffodeldopingamministrativo è solo una poltrona (la sua)  e un subappalto R.I.P. Lega Pallavolo Femminile 6 giugno 1987 – 30 gennaio 2010 (o forse 29 settembre 2006, data della prima elezione del Dr. House / Sceriffodeldopingamministrativo)”, ed ancora  venivano utilizzate frasi denigratorie ed attacchi del tutto gratuiti dal seguente tenore “i nuovi proprietari della lega (minuscola), i signori di Master Group”, “campionati falsati”, “non rispetto celle regole” ed, infine, “non c’è di che bearsi dei soldini che porterà Master Group al movimento”, ed altre con le quali la Lega Pallavolo viene definita ingiuriosamente “lega subappaltata”, “appendice di Master Group”, “lega senza struttura” e “finita in uno scantinato milanese” (all.to 1);   
  • ancora, in data 31.05.2012, veniva pubblicato un articolo dal titolo “Where is my fucking money”, nel quale il Muzzioli riferendosi al presidente ed all’operato della Lega si esprimeva così: “caro abbronzato e rilassato  Sceriffodeldopingamministrativo dopo sei o più anni (ma è attaccato alla poltrona da così tanto?) non aver trovato una soluzione a queste continue problematiche… equivale ad un fallimento” (all.to 2);  
  • qualche mese dopo, nell’articolo pubblicato in data 29.08.2012 dal titolo “Lo sceriffo cancella la coppa. Mai visto!” veniva nuovamente screditato l’esponente quale Presidente di Lega; in particolare, il giornalista affermava “mai che lo Sceriffo del doping amministrativo si prenda una responsabilità diretta” e, ancora, proseguiva scrivendo: “gli errori e i pasticci sono solo suoi e della sua conduzione” (all.to 3) 
  • ancora, in data 27.12.2012, veniva pubblicato un altro articolo di simile tenore intitolato “il fallimento totale della politica di Fabris”;  detto articolo “aperto” con una con una frase diretta ed inequivocabile con cui si asseriva che la Lega fosse la fautrice di un campionato falsato: “un altro campionato falsato… un altro campionato che si copre di ridicolo, grazie all’incapacità di questa Lega Pallavolo Serie A femminile…”  e, di seguito, dopo aver ulteriormente offeso il Presidente della Lega con ‘epiteto “patinto Sceriffodeldopingamministrativo”, (il medesimo Muzzioli) alludeva alla pretesa “poca serietà” dei membri della lega, asserendo: “…è un bello schiaffo. Mediatico, morale, professionale alle capacità millantate da scalda sedie di professione e portaborse che fanno del ‘signor sì’ verso lo Sceriffo il loro verbo”.

Nel medesimo articolo il Muzzioli accusava ulteriormente il Presidente Fabris di aver fallito, nei sei anni di carica (ormani nove, per lesattezza), i suoi obiettivi, con toni decisamente tendenziosi e allusivi; ed invero, scriveva espressamente: “a distanza di sei anni possiamo dire che Mauro Fabris ha fallito (…) sì’, questa parodia di Lega e lo Sceriffo hanno perso, perché lui ha fallito. Perché è stato lui – in primis – che ha di fatto avallato il doping amministrativo” (cfr semplre all.to 4);

nella parte finale dello stesso articolo, l’articolista, rivolgendosi ancora al Presidente, scriveva quanto segue: “Signor Fabris, il fallimento della sua politica è negli occhi di tutti. Dopo sei anni siamo ancora qui, anzi, va peggio perché lei non ha saputo affrontare le problema della crisi, non ha saputo far crescere la classe dirigente, le società” (cfr. sempre all.to 4)

quindi, in data 04.01.2013, il Muzzioli pubblicava un ulteriore articolo dello stesso tenore e contenente le medesime offese e, rivolgendosi alla Lega ed al suo Presidente, utilizzata le seguenti espressioni pesantemente denigratorie: “dopo anno di improvvisazione, passi sbagliati, errori mai ammessi, (e tanta arroganza manifestata con deliranti attacchi ai media ‘troppo critici’), dimostrata incapacità a tutti i libelli (dai planning alla comunicazione, dalla mancanza di norme anti furbetti alla nomina nei CDA di maldestri e ineducati dirigenti di club meno virtuosi, sino all’assunzione dio collaboratori che hanno ancora tanto da imparare)  siamo arrivati all’ultima mossa… la mossa del matto affogato… la peggiore, la più umiliante”;

  • quindi, sempre riferendosi all’operato del Presidente e del Presidente della Lega, il giornalista assumeva toni allusivi, ai limiti della calunnia, scrivendo: “Anche se in queste due settimane che lo Sceriffodeldopingamministrativo e il suo vice presidente triplista si sono dati, falsando nuovamente il campionato troveranno gli euro necessari per far sopravvivere (è il termine giusto…) Crema fino a fine stagione, questa mossa è l’ultimo atto di una gestione che solo pochi giorni fa definivo fallimentare, ma che ogni giorno che passa è capace di aggiungere capitoli sempre più squalificanti…”  (all.to 5);
     
  • con l’articolo del 28.01.2013 il Muzzioli si rivolgeva nuovamente al Presidente della Lega insinuando un attaccamento alla carica direttiva, in tal modo: “inamovibile Sceriffodeldopingamministrativo, da sei anni incollato alla poltrona, senz’alcun risultato all’attivo, salvo quello di avere appoggi da qualche testata nazionale pronta ad intervista senza domande” (all.to 6)
  • insinuazioni ancor più pesanti venivano mosse dal sito Volleyball.it con l’articolo del 18.02.2013, pubblicato nella sezione “punture di spillo”, dal titolo “Lo Sceriffo dal barbiere, tanto paga…”, “Lo Sceriffodeldopingamministrativo oggi va dal barbiere… tanto il taglio la sua lega* lo paga con le fidejussioni di Crema e Modena” “*minuscolo”  (all.to 7), nel quale il giornalista usava allusioni pesantissime in ordine ad un presunto uso per scopi personali delle somme legittimamente escusse ed incamerate dalla Lega, a seguito del ritiro in corso di  Campionato delle squadre di Crema e Modena; anche in questo caso, il sito Volleyball.it e, quindi, il suo Direttore Responsabile (Muzzioli), riportavano in modo distorto e manipolato notizie riguardanti l’esercizio da parte della Lega di sue facoltà legittime, trasformando asserite cronache (o, a tutto voler concedere) critiche in pretestuosi attacchi personali contro il Presidente e l’intera Lega Pallavolo;
       
  • nell’articolo pubblicato in data 03.04.2013 Muzzioli aggravava ulteriormente le offese, già gravi, mosse alle più alte cariche sociali della lega, iniziando ad apostrofare il presidente della Lega, Mauro Fabris, non più come “Sceriffo”, ma  come “LoStruzzodeldopingamministrativo” proseguendo come segue: “nei piccoli uffici della subappaltata lega donne in questi giorni vige la regola del silenzio. Altro che Sceriffo… Questo campionato è un colabrodo di serietà. Altro che controlli… E’ la legadonne dello Struzzodeldopingamministrativo. […] tutti gradirebbero avere risposte invece del silenzio dello Struzzodeldopingamministrativo o del vice presidente Triplista” (all.to 8)
  • ancora, in data 16.08.2013, l’articolista reiterava e ribadiva in questo termini le offese nei riguardi della Lega: “se si indicessero le presidenziali della lega donne, una elezione popolare per una rappresentazione  più efficace, dopo un anno (il sesto consecutivo…) in cui il movimento per le sue stesse regole s copre di ridicolo, come sono ridicole le sanzioni… il movimento rosa non sarebbe ridotto a questo teatrino indecente“; accusando – ancora una volta – laLega di aver fallito nel suo operato (all.to 9);
     
  • successivamente, nell’articolo pubblicato in data 17.07.2013, scagliandosi contro il Presidente Fabris, il Muzzioli così scriveva: “si chiama voto di scambio. La pallavolo femminile non ha bisogno di politici acchiappa poltrone, ma di gente che ha a cuore il movimento, senza manie di persecuzione, arroganza da potere e mezze figure ancorate alle sedie in virtù di quaLche sponsorino da poter portare a destra e a manca… Altrimenti fate voi, fate quello che vi pare”; pochi giorni dopo, in data 19.07.2013, reiterava l’offesa alla Lega e ai Suoi rappresentanti rivolgendosi in tal modo “la solita lega donne… E’ il solito stucchevole teatrino di chi deve controllare ma non lo farà mai perché allineato ai presunti controllati” (all.ti 10 e 11);
     
  • peraltro il giornalista non si limitava a scrivere articoli denigratori e accusatori sulla testata online ma, come fatto in precedenza reiterava gli attacchi offensivi anche su Facebook, social network di notevole di notevole rilevanza ed impatto mediatico, rivolgendosi al Presidente ed insinuando che la nomina di quest’Ultimo sia stata frutto di favori del medesimo nei confronti di alcune società consorziate: “caro Sceriffo poi non vantarti dell’unanimità che è solo frutto del tuo comprare il consenso con regalie, deroghe, concessioni, favori” (all.to 12); 
  • ancora, in data 20.11.2013 insisteva: “…nel silenzio assordante di Sceriffodeldopingamministrativo, Assessora e c. dirci che ancora una volta la lega donne ha dato esempio di essere assente nel recepire le necessità del proprio movimento. Ma forse son tutti troppo impegnati a cercarsi poltrone politiche per pensare alla pallavolo. Stipendiati, gettonati e non… (all.to 13); sulla stessa scia, in data 16.01.2014, scriveva: “aspettando di verificare se la lega dello Sceriffodeldopingamministrativo farà mai applicare norme vere atte al contrasto di certe problematiche, invece di creare regole con i club e per i club…” (all.to 14);
  • nell’articolo pubblicato in data 15.05.2014 l’articolista parla addirittura di “protettorato” (nei confronti di alcuni club – n.d.A.)  insinuando “verità che forse non sapremo mai (all.to 15); 
  • più sprezzante ed ancor più ingiurioso risulta l’articolo pubblicato in data 18.05.2014, in cui il Muzzioli continua a riferirsi al Presidente di Lega chiamandolo, per lennesima volta, “Sceriffo del doping amministrativo”, definendo la vicenda di Piacenza “l’ennesima macchia alla sua gestione” (all.to 16); e ancora, scrivendo: “ma lui, alle prese con trafori e dighe, a cui manca già il tempo per seguire di persona tu le finali scudetto, figuriamoci il resto” (sempre all.to 16).  In tal ultimo caso l‘articolista si riferiva, in maniera dispregiativa, alle altre cariche che ricopre il Presidente Fabris, sotto intendendo una (asserita) scarsa presenza dello stesso Presidente Fabris, causato dai “molteplici e differenti” impegni di quest’ultimo, circostanza del tutto falsa in quanto il Presidente Fabris è sempre stato e continua ad essere presente alle manifestazioni di Lega; 
  • in data 14.07.2014 l’esponente si vedeva costretto a ricorrere all’Ordine dei Giornalisti Emilia Romagna affinché verificasse l’integrazione di illeciti deontologici relativi alla persistente condotta denigratoria del giornalista e procedesse all’irrogazione delle sanzioni disciplinari applicabili, ma il Muzzioli, ha continuato, e continuava, con la Sua violenta campagna di denigrazione e disinformazione  sulla testata Volleyball.it; 
  • a tal proposito vanno in particolare evidenziati due ulteriori articoli del 12 Novembre 2014 nei quali, ancora una volta, il Muzzioli continua ad offendere l’onorabilità e l’operato della Lega e del suo Presidente, alludendo ad un suo (asserito) scarso impegno per il “movimento” nonché una sua (sempre asserita) volontà di apparire in situazioni mondane invece di pensare al movimento pallavolistico femminile italiano; 
  • ancora, nel predetto articolo, riferendosi ad una foto che ritrae l’esponente alle spalle dell’On.le Matteo Renzi, il Muzzioli scrive; “…così mentre i gestori della nostra pallavolo – ossequiosi – sbucano a destra e manca per incontrare questo o quello, spuntano come nel più classico e infantile “bu-bu-settete” alle spalle dei “potenti” per apparire in una foto e per poter dire “io c’ero”,  mi chiedo perché invece non abbian trovato modo, ancora oggi, di risolvere la questione Champions League (mi rivolgo anche alla Fipav, mica solo a quella parodia di club privé in rosa che oramai si confronta solo con gli amici compiacenti)… (all.to 17) 
  • sempre nel suddetto articolo, il Muzzioli insiste sull’incapacità della Lega ne gestire l’intero movimento pallavolistico femminile; allusioni che denigrano e sminuiscono l’ottimo e continuo lavoro che la Lega ha svolto in questi anni e continua tuttora a svolgere; 
  • infine, in un altro articolo, pubblicato sempre in data 12.11.14, il Muzzioli continua a screditare l’operato dell’esponente in qualità di Presidente, alludendo all’asserito poco tempo che questi dedicherebbe alla Lega per i numerosi ulteriori impegni istituzionali; circostanza del tutto falsa in quanto l’esponente ha da sempre dedicato il tempo necessario ai problemi della Pallavolo (all.to 18); 
  • I suddetti articoli sono tutt’ora on-line sul sito www.volleyball.it, nella sezione “BLOG”, “Comunichescion di Luca Muzzioli” – uno dei portali più seguiti, se non il più seguito, del movimento pallavolistico italiano – e sono stati riportati, in molti casi, anche sulle pagine dei social network del Muzzioli ad amplissima diffusione, quali Facebook e Twitter; ciò comporta una diffusione ancora maggiore di tali scritti oltraggiosi e, di conseguenza, un aumento esponenziale della valenza lesiva dell’immagine e del prestigio di tutti i soggetti offesi; dalla lettura degli stessi non si può non rilevare la continuità nell’offesa alla reputazione dell’onore  dell’esponente, in proprio e n.q. di Presidente della Lega; così come è fuor di dubbio che le espressioni e gli epiteti di cui sopra, oltre a ledere l’immagine dell’esponente, sia personalmente che in qualità di Presidente della Lega,   denigrino e screditino l’operato dell’intero apparato della Lega e la Lega stessa. 
  • Il Muzzioli, dunque, utilizzando toni ambigui e a tratti ironici, ma che certamente esulano dai cc.dd. diritti di critica e di cronaca, lascia intendere circostanze non veritiere, o comunque falsate, continuando a trasmettere ai lettori una visione dell’operato della Lega totalmente difforme dalla realtà; in particolarmodo, con i termini “protettorato” e “regole per i club” (volendo lasciar intendere al lettore che la Lega favorisse solo alcuni club) aggredisce l’intero sistema, insinuando che la Lega “protegga” alcuni club piuttosto che altri, senza invece evidenziare quello che la Lega, il Presidente Fabris e tutto lo staff hanno fatto e fanno quotidianamente e da sempre per assicurare la regolarità e la trasparenza dei campionati. 
    Inoltre, considerato che il Muzzioli ha agito con più azioni, esecutive di un medesimo disegno criminoso, pur commesse in tempi diversi, la condotta dello stesso deve farsi ricadere nella fattispecie di reato continuato di cui all’art. 81 c.p.
    Sul punto, la Suprema Corte ha affermato che “in tema di reato continuato l’identità del disegno criminoso è apprezzabile sulla base degli elementi costituiti dalla distanza cronologica tra i fatti, dalle modalità della condotta, dalla tipologia dei reati, dal bene tutelato, dalla omogeneità delle violazioni, dalla causale, dalle condizioni di tempo e di luogo, anche (soltanto) attraverso la constatazione di alcuni soltanto di detti elementi purché significativi” (Cass. pen. n.44862/2008).Ne discende che la condotta del Muzzioli, sia per la distanza cronologica tra i fatti che per l’omogeneità delle violazioni e della causale, configura un reato continuato.

    Ed infatti, è palese che gli articoli pubblicati nell’arco temporale che va da febbraio 2012 a novembre 2014 siano atti, singolarmente e nel loro insieme, a diffamare e denigrare l’operato della lega, del Presidente e di tutto lo staff.

    Ciò premesso, è doveroso considerare che nel caso di specie non trova neppure applicazione l’esimente del c.d. “diritto di critica”, diritto garantito dall’art. 21 della Costituzione; infatti, e come noto, in tema di diffamazione a mezzo stampa, perché possa parlarsi di “diritto di critica” occorre che l’interlocutore nella narrazione di fatti esprima.

    Con richiesta di essere informato, ai sensi e per gli effetti dell’art. 408, co. 2 c.p.p. e per gli eventuali effetti di cui agli artt. 409 e 410 c.p.p., nella denegata ipotesi in cui la S.V., volesse ritenere di richiedere l’archiviazione del procedimento;

    Con riserva di costituzione di parte civile nei modi e termini di Legge;

    […]

    Allegati 18 articoli pubblicati sul sito www.volleyball.it

Roma lì 02.02.2015

On.le Mauro Fabris
in proprio e nella qualità di l.r.p.t.
della Lega Pallavolo Serie A femminile.


Fonte: https://www.volleyball.it/feed/


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