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Perugia suona la Nona ed è prima. 3-1 a Sora. Berger torna e chiude la sfida

SIR SAFETY CONAD PERUGIA – GLOBO BANCA PO. FRUSINATE SORA 3-1 (20-25; 25-21, 25-20, 25-12)

PERUGIA – Obiettivo raggiunto per la Sir Safety Perugia, che con la nona vittoria consecutiva in Superlega, centra matematicamente il primo posto con una giornata di anticipo. Risultato inseguito e fortemente voluto dai Campioni d’Italia, che avranno quindi la possibilità di sfruttare il fattore campo durante tutti i turni dei playoff; chi vorrà eliminare la Sir dalla corsa Scudetto dovrà necessariamente violare il Pala-Barton.

L’ultima casalinga di Regular Season ha visto i Block Devils faticare in avvio contro la solidità e spensieratezza di Sora, presentatasi sul taraflex tricolore con la tranquillità della salvezza già raggiunta e di 7 punti nelle ultime 3 partite. Gli uomini di Bernardi hanno pagato anche le fatiche della trasferta francese di Champions League, riuscendo comunque con il passare dei minuti a prendere le misure degli avversari e conquistare l’intera posta.

I PIU’ E I MENO – Numeri importanti in attacco per Perugia (70% contro il 53% di Sora); Block Devils meglio anche a muro (5 a 4) e negli ace (7 a 3). Mvp Leon (21 punti, 2 ace, 2 muri, 65%), in doppia cifra anche Atanasijevic e Lanza (69%). 21 punti anche per Petkovic (51%), sei in più di Joao Rafael; tanti gli errori diretti di Sora in ricezione (12).

COSA VI SIETE PERSI – Sul 22-11 del quarto set, ovazione del PalaBarton per l’ingresso in campo di Alexander Berger, al debutto stagionale; l’austriaco, operato a fine ottobre per rimuovere un ernia discale, dopo tanta sfortuna può così finalmente riabbracciare il campo di gioco. Un “nuovo acquisto” di primo livello per Bernardi, che avrà così un’importante alternativa in più, sia in prima che in seconda linea.

SESTETTI – Tradizionale 6+1 per Bernardi, che si affida a De Cecco-Atanasijevic diagonale di posto due, Ricci-Podrascanin centrali, Leon e Lanza a schiacciare e ricevere e Colaci libero. Barbiero risponde con Kedzierski in regia e Petkovic opposto, Caneschi e DI Martino centrali, Fey e Joao Rafael in banda e Bonami-Mauti a dividersi i compiti in seconda linea.

LA PARTITA – Botta e risposta in avvio, l’ace di De Cecco sembra lanciare la Sir (7-5), ma il turno al servizio di Joao Rafael (un ace) insieme ai tanti errori gratuiti dei Block Devils (nove i diretti) ribaltano l’inerzia, fino al primo tempo di Caneschi (7-11). La Sir ha in Atanasijevic il suo terminale migliore (80%) con quattro punti, uno in più di Leon; dall’altra parte è Joao Rafael il più assiduo a referto (cinque volte). Si gioca molto sul cambio palla, il distacco si accorcia leggermente (13-16), prima che il subentrato Marrazzo da fondo campo riapra il solco (14-20); finale senza sorprese, Perugia annulla due set-point (20-24), poi è Petkovic a ordinare il cambio campo.

Si riparte sul filo dell’equilibrio (6-6), Perugia attacca meglio (65% a 50%), prova a scappare con i due muri di Ricci e Leon (12-10), ma il tocco di Kedzierski ripota in asse (14-14); il cubano è il miglior marcatore (8 punti, 60%) ed è autore del break decisivo, con il muro e il contrattacco che scavano il solco (20-17). Petkovic va a referto cinque volte, sbagliando molto (36%, tre muri subiti); Atanasijevic si guadagna il primo set-point, subito concretizzato dall’errore di Joao Rafael.

Perugia riparte bene nel terzo parziale, allungando progressivamente con Atanasijevic (6-4), Podrascanin (9-6) e Leon (11-7); le due squadre si sfidano con percentuali importanti in attacco (70% a 68%), la Sir incide di più al servizio, allungando ancora con l’ace di Ricci (17-10). Petkovic e Joao Rafael (rispettivamente sei e quattro sigilli) cercano di tenere a galla i compagni (19-16), i Block Devils però ribattono colpo su colpo (22-19), Podrascanin ottiene il primo set-point, trasformato dall’attacco sull’asta di Petkovic.

Podrascanin apre dai nove metri la terza frazione (1-0), che Perugia domina in lungo e in largo, dilatando il gap con Lanza che si fa sentire sia in attacco (6-3) che in battuta (10-5); a Sora non riesce più nulla 17-9), l’ex capitano di Trento è incontenibile (sei centri personali) e lancia la volata finale (19-10). Entrano Galassi, Hoogendoorn, Seif e Piccinelli e soprattutto Berger, che chiude in pipe la sfida.


Fonte: https://www.volleyball.it/feed/


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