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Verona: Magrini interviene su Grbic. C’è un caso Boyer (discoteca nel pregara) e un danno da 500.000€ per il 4° posto perso

Rivoluzione a Verona, Grbic, Magrini, Stoytchev e Frigoni

VERONA – Dopo l’intervista dei giorni scorsi su l’Arena di Nikola Grbic, quello che oramai è l’ex allenatore di Verona, il presidente del club Stefano Magrini  racconta – sempre a Marzio Perbellini – la sua verità e spiegare perché, dopo due anni e mezzo, ha deciso, d’accordo con gli altri soci, di rescindere dal contratto con Nikola Grbic (che aveva un altro anno) e cambiare strada affidando la conduzione tecnica della squadra a un nuovo allenatore, Rado Stoytchev, che verrà presentato alla stampa in settimana.

Sul cambio di allenatore: “Caduta l’ultima palla – racconta Magrini all’Arenala società ha iniziato a programmare la stagione successiva in un contesto di rilancio e con una strategia completamente nuova. Ma considerando alcune situazioni di cui era venuta a conoscenza. E sulle quali voleva chiarimenti”.

Il riferimento è alle serate in discoteca di Boyer alle quali però avrebbero partecipato anche altri giocatori più qualcuno dello staff tecnico.

7 MAGGIO E CASO BOYER. “Quattro giorni dopo gara due dei play off contro la Lube ho convocato l’allenatore per parlarne. Ma Grbic ha risposto che stava partendo per le vacanze, visto che poi sarebbe dovuto andare in Serbia perla nazionale. Quindi è vero che l’ho visto il 7 maggio, ma solo perché lui era partito per le ferie. E tra l’altro senza concordarle con me. Quando l’ho incontrato continua il numero uno veneto – ho quindi chiesto spiegazioni su come fosse stato possibile che alcuni giocatori la sera prima del match di Padova (poi perso) fossero stati in discoteca fino a tardi. Una cosa inaccettabile e aggravata dal fatto che con loro ci fosse pure qualcuno dello staff. E ricordo”, sottolinea, “che avere perso il quarto posto in classifica ci è costato 500mila euro con gli sponsor”.

LO STAFF – Magrini prosegue: “ho chiesto a Grbic se fosse a conoscenza che qualcuno dello staff facesse serate con i giocatori e lui me l’ha confermato. Situazione che non ho potuto accettare”. 

“Non vogliamo avere giocatori e staff che non siano controllati e non mi sta bene che un allenatore mi dica che non è compito suo stare attento a cosa fanno i giocatori nel tempo libero. Se non lo faceva lui in prima persona lo dovevano fare i suoi collaboratori, non è il mio lavoro. Io la mia azienda me la seguo, i miei collaboratori li controllo. Non ci si può nascondere dietro a queste inefficienze perché riguardano la parte sportiva. Sei stipendiato dalla Bluvolley, è il tuo lavoro. Ed ecco la scelta di Stoytchev, che invece è molto attento a queste cose sia all’interno sia all’esterno del campo”.

STOYTCHEV – “Vogliamo nei prossimi tre anni con Stoytchev rilanciare la società con un progetto totalmente diverso e con l’ingresso di un nuovo socio che porterà un capitale importante per raggiungere grandi obiettivi. Non vogliamo ogni anno rifinanziare la società per avere una parte sportiva che tralascia dettagli fondamentali che ci impediscono di raggiungere i nostri obiettivi”.


Fonte: https://www.volleyball.it/feed/


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