Nato a Racconigi, 193 centimetri, guardia tiratrice, ha esordito in A a 17 anni nell’Auxilium Torino poi è approdato all’ambiziosa Virtus Bologna con la quale ha vinto due Euroleghe, tre scudetti, quattro Coppe Italia e una Supercoppa. Ed è altrettanto prestigioso per Alessandro Abbio il cammino in Nazionale culminato nell’argento agli Europei del 1997 e nell’oro nel 1999.
Viceallenatore all’Olimpo Alba, ecco che propone qualche idea per rilanciare il basket quando il Coronavirus sarà debellato.
“Non si poteva fare diversamente. Non so che cosa accadrà. La mia speranza è che durante l’estate si possano organizzare camp e tornei per rimanere in attività. Andranno studiate e adottate misure di sicurezza; bisognerà per esempio inventare formule di gioco nuove in cui i giocatori non escano dalla zona di campo loro assegnata o cose del genere in modo da annullare la possibilità di contatti fisici.”
Il prossimo futuro di Abbio. Io non so che cosa farò. Il mio contratto con Alba scade a giugno e non ho ancora parlato con la società. Voglio continuare ad allenare e arrivare il più in alto possibile, come da giocatore; non so ancora nulla della prossima stagione. Mi piacerebbe continuare ad Alba, se ci fosse la possibilità, per cercare di concludere il lavoro fantastico di questi anni in cui abbiamo ottenuto ottimi risultati. L’ultima stagione, in particolare, stava andando molto bene. Non so però cosa succederà. L’unica cosa certa è la mia ferma volontà fare il coach.”
