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Andrea Mazzon: “Più italiani e basta con il professionismo”

Andrea Mazzon: "Più italiani e basta con il professionismo"

Idee chiare, quella di Andrea Mazzon, il coach che da 25 anni allena in ogni parte del mondo, e che ha causa del Coronavirus ha dovuto rinviare “viaggi di lavoro programmati negli Usa, e stava ripartendo una collaborazione in Nba” come racconta a Matteo Sorio del Corriere del Veneto. 

Quale futuro, secondo Mazzon per la pallacanestro italiana in necessaria fase di ricostruzione? “Eliminazione del professionismo. Ritorno alla produzione dei giocatori. Da un maxi campionato a 32 squadre in stile NBA che mescoli le attuali A1 e A2. Magari senza retrocessioni per i primi tre anni. Con una  logica, però: offrire spettacolo per far tornare la gente nei palasport.”

Contrario ad un salary cap. “Costringerebbe tutti a spendere poco. Perché l’Armani Milano, la Segafredo Bologna o la Reyer Venezia dovrebbero  abbassare il tetto salariale se vogliono competere in Europa? Ognuno spenda per come può e chi crea business vada avanti.”

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