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Basket, il ct Sacchetti arriva in Fortitudo: “Qui per sognare altre sorprese”

BOLOGNA. Il ct della Nazionale di basket Romeo Sacchetti si è presentato al pubblico della sua nuova squadra, la Fortitudo Bologna, dopo le felici esperienze di Sassari (uno scudetto) e Cremona (una Coppa Italia): “Torno dopo 40 anni, sono stato giocatore del Gira, conosco la passione di Bologna per il basket e il dualismo con la Virtus – dice il 66enne coach -. Anche io vivrò il derby in una maniera particolare. Mi piace il clima goliardico se non si trascende: quando giocavo i tifosi della Virtus mi davano dell’obeso, spero lo facciano ancora. E’ bello ritornare dove è iniziata la mia carriera, ho avuto tre allenatori bolognesi: Ettore Zuccheri ha visto qualcosa in me che gli altri non avevano visto e mi ha cambiato la carriera, e poi Lino Bruni e Beppe Lamberti Questo è un mondo a parte, viscerale, qualcosa che ti entra nella pelle: so che l’attaccamento per la Effe è qualcosa di importante”.

“Non avrei potuto dire di no – prosegue -, un’occasione così non so se mi sarebbe potuta capitare in un altro momento. Ci sarà pressione ma fa parte del ruolo. L’importante è giocare per vincere. Vogliamo tutti che questa squadra vinca. Non sono un aristocratico, ho una faccia sola, mi attende un lavoro non facile. Vivo molto di sogni fin da bambino, nessuno mi ha mai regalato nulla: nessuno credeva che potessi arrivare dove sono arrivato sia da giocatore che allenatore, ho fatto tutte le categorie e sono orgoglioso del mio passato. Ora spero in un futuro radioso. La mia missione è trasformare tutta questa energia che ho attorno in risultati sul campo. Faremo del nostro meglio sperando che sia molto alto. E’ una sfida anche per me”.

“Il mio predecessore Antimo Martino ha fatto un buon lavoro, non faccio proclami: non saremo a livello delle prime tre o quattro squadra come Milano, Virtus o Venezia, ma ci piacerebbe essere a ridosso e fare qualche exploit. Lo scudetto lo vince sempre una delle prime tre ma ogni tanto ci sono delle sorprese nello sport e nel basket. Ogni tanto succede e io ci sono già passato un paio di volte. Io di sogni anche a una certa età ne ho ancora tanti. Di sicuro la Fortitudo non si nasconderà”.

“Con Aradori c’è stato uno screzio – racconta Sacchetti, che lo aveva escluso dalla Nazionale -, ci siamo confrontati e penso che la storia sia finita. E’ un giocatore importante”.

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Fonte: http://www.repubblica.it/rss/sport/rss2.0.xml


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