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FIP – Monta forte la contestazione sulla 5a rata vessatoria da pagare

FIP - Monta forte la contestazione sulla 5a rata vessatoria da pagare

“La quinta rata della discordia”. Sulle pagine di Latina Oggi si riferisce come molte società delle minors specialmente nel basso Lazio siano in contestazione verso la FIP, in un articolo firmato da Paolo Russo.

La quinta rata della discordia. E’ quella che sta creando non poco subbuglio nel mondo del basket, e che ha fatto agitare praticamente tutte le società cestistiche. Oggetto del contendere è la richiesta arrivata dalla Federbasket con la quale si chiede ai club di versare la parte finale relativa alle ultime pendenze (quota che varia a seconda dei singoli sodalizi, ma che rimane comunque significativa) relative alla stagione in corso.

E’ fissata al 27 maggio la data ultima per il pagamento, pena l’irrogazione di tre punti di penalizzazione per il prossimo campionato in caso di tardato versamento o addirittura la perdita del titolo sportivo in caso di mancato pagamento. 

Una richiesta che è suonata quasi come una sorta di “offesa” agli occhi dei tanti dirigenti che in questa fase si stanno dibattendo tra mille problematiche, presenti ma soprattutto future, e che sembra stridere con il fatto che gli organi federali abbiano optato per la chiusura anticipata dei tornei (resta da conoscere la formula di natura esclusivamente tecnica ed agonistica con la quale ci si proietterà al prossimo anno.

Un clima diffuso di rabbia e delusione si respira nell’ambiente, ed al quale non si sottraggono Roberto Tartaglione e Roberto Di Cola, presidenti di Meta Formia e Silva Scauri che hanno preso parte al campionato di serie B maschile: “In questo momento ci saremmo aspettati aiuto e sostegno, non un’altra tegola sulla nostra testa – sostiene Tartaglione -.

 Chiederci di pagare una rata finale per un campionato peraltro sospeso, ed addirittura porlo come una condizione per quella che sarà la stagione futura appare davvero troppo; la Federazione dice di aver stanziato delle cifre, ma parliamo di cose che sono già a bilancio, dal vertice ci aspettiamo altri aiuti, in tema di revisione delle tasse gara, dei parametri e di altro, perché in caso contrario completare gli organici diventerà cosa assai complicata.”

E non si allontana dalla stessa linea d’onda il collega scaurese Di Cola: “In una fase così drammatica, già siamo costretti a fare i conti con tante entrate mancanti che rendono tutto più difficile, adesso questa decisione che fa diventare tutto assai più complicato; la cruda realtà è che attualmente quelle sostanze economiche che ci chiedono non ci sono, o ci sono in misura minima; e senza dimenticare che il campionato, seppur chiuso in anticipo, porta con sè delle situazioni ancora da risolvere…”

E considerando anche lo stato di tensione e di polemica che si vive nelle realtà regionali, l’impressione è che la battaglia tra le parti sia soltanto all’inizio

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