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Serie B – Luca Dalmonte “Fortemente dispiaciuto nel vedere la Scandone in serie B”

Serie B - Luca Dalmonte "Fortemente dispiaciuto nel vedere la Scandone in serie B"

“La quarantena la sto vivendo molto serenamente perché è una sfida alla capacità di adattamento e bisogna essere in grado di adeguarsi nei modi giusti senza farsi prendere da altri pensieri perché tanto non portano a nessuna parte”: questo il pensiero positivo di Luca Dalmonte, che si trova a casa nelle Marche e da lì risponde alle domande di Davide Baselice per il Quotidiano dell’Irpinia.

Futuro.  Bisogna capire se ci sarà una sorgente di idee che permetta di uscire nei modi migliori ma anche con delle modifiche che possano consolidare, soprattutto in un momento come questo, il movimento.

Intendo dire che potrebbero esserci delle rivisitazioni nelle formule, nelle ammissioni o accettare iscrizioni a seconda di quelle che sono le solidità societarie che ogni club può offrire.

Qualità. La pallacanestro deve innanzitutto sistemare la qualità della punta della piramide: migliore è la qualità della punta e a cascata si innalza essa fino alla base. Il basket deve fare la conta sulle situazioni serie e che possano dare delle garanzie economiche: in presenza di esse tutto diventa più professionale e c’è maggiore correttezza. 

E’ impensabile che club con problemi economici inizino la stagione senza avere certezza che la concluderanno. Ogni società si deve fare mralmente carico di curare i settori giovanili ovvero fare scelte logiche ponderate in funzione del territorio che si occupa senza fare investimenti milionari. 

Scandone Avellino. Quello che è successo mi è dispiaciuto tantissimo ma credo lo stesso sia avvenuto per tantissime persone. Penso agli Original Fans che nacquero nella stagione in cui conquistammo la serie A1 ma ricordo con piacere l’esplosione di interesse che ci fu per la pallacanestro in assoluto andando a toccare anche persone che non conoscevano questo sport. 

Dispiace per coloro che si erano spesi a 360 gradi per la Scandone e che in una sola estate si sono visti togliere un qualcosa in cui riconoscersi.

Cordata per la A2. Sono a conoscenza di questa ipotesi, intendo progetto. Sono certo e consapevole che queste persone che stanno valutando tale ipotesi per riportare una situazione importante ad Avellino sono persone conociute che ritengo corrette, trasparenti, oneste e di grande solidità mentale e non solo. 

Faccio il tifo perché persone di questa caratura possano rientrare dentro al movimento della pallacanestro soprattutto per il bene del basket. Non ho idea delle dinamiche attraverso le quali questa possibilità possa concretizzarsi. A maggior ragione di quello che saranno gli step successivi.

L’eventualità che io possa essere indicato come l’allenatore mi porta gioia ma stiamo parlando di uno step che oggi è lontano. Adesso l’aspetto fondamentale è capire se questo percorso sia fattibile o meno.

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