in

Ciclismo, Giro d'Italia: il gigante Ganna sorprende anche in salita e vince

Dedicato a chi pensa che Filippo Ganna sia capace di collezionare solo titoli mondiali a cronometro e su pista (come se fosse cosa da poco). L’impresa del gigante di Verbania a Camigliatello Silano è di quelle che ingigantiscono l’autostima, che autorizzano previsioni del tipo ‘un giorno quel corazziere uscirà dall’inferno del nord della Parigi-Roubaix da vincitore’. In Sicilia a faticare, prima con la conquista della maglia rosa, poi come scorta pietosa del dramma di Thomas. In Calabria il capolavoro, dopo una tappa di 225 km dominata per 175 km. E’ lui dopo 50 km il treno che porta via con sé sette compagni di avventura, è lui che si mette a disposizione del compagno di squadra Puccio (in teoria il designato per un percorso del genere): va a prendere questo e quello che prova a fare da solo. E’ lui che quando un vecchio filibustiere come De Gendt -con il belga anche Rubio Reyes- rientra dal gruppo con energie e motivazioni sulla carta superiori, non si arrende ad un destino che sembra scritto. Riparte e li stacca su una salita durissima come quella del Valico di Montescuro (24 km, alcuni dei quali con picchi preoccupanti). E’ lui infine che, pur con qualche tentennamento, non lascia che la paura di vincere ne inibisca la lucidità sulle curve bagnate dalla pioggia battente della discesa verso l’arrivo.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/sport/rss2.0.xml


Tagcloud:

Nuovo Dpcm ottobre: obbligo mascherine all'aperto, ma non in moto

Opel Crossland più crossover che monovolume con il restyling