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Caso Jacob Blake, rinviate a venerdì le semifinali del Masters di Cincinnati

Dopo la protesta di Naomi Osaka, che aveva annunciato il suo ritiro per il match in programma giovedì con Mertens a causa del ferimento di Jacob Blake, gli organizzatori hanno deciso di rinviare di 24 ore le semifinali del Masters di Cincinnati, in svolgimento a New York, come “presa di posizione contro il razzismo e l’ingiustizia sociale emerse negli Stati Uniti”. Si tornerà in campo venerdì 28. Il Masters 1000 di Cincinnati è in diretta su SKy Sport Uno e Sky Sport Arena

LO SPORT USA SI FERMA PER IL CASO BLAKE

La rivoluzione del tennis parte da Naomi Osaka. La giapponese ha annunciato di volersi ritirare dalla semifinale del Western & Southern Open, in programma giovedì 27 agosto a New York in segno di protesta contro il ferimento di Jacob Blake da parte della polizia nel Wisconsin. Dopo questa dura decisione, gli organizzatori hanno deciso di “prendere collettivamente posizione contro il razzismo e l’ingiustizia sociale che ancora una volta sono emerse negli Stati Uniti. Per questo USTA, ATP e WTA hanno deciso di fermarsi con il Western & Southern Open nel giorno 27 agosto. Il gioco ripartirà venerdì 28“, si legge in una nota. Rinviate dunque di 24 ore le semifinali del torneo maschile (Djokovic-Bautista e Tsitsipas-Raonic) e femminile. Osaka ha seguito le orme dei Milwaukee Bucks, che hanno infatti deciso di boicottare gara 5 dei playoff contro gli Orlando Magic per protestare contro il ferimento di Jacob Blake, un afroamericano di Kenosha, nel Wisconsin, che agenti di polizia hanno colpito alla schiena con sette colpi di pistola. Stessa decisione è stata poi presa dalle altre squadre impegnate nella notte (Houston Rockets, Oklahoma City Thunder, Los Angeles Lakers e Portland Trail Blazers) e da altre leghe USA (MLB, WNBA). 

Osaka: “Sono nauseata dal genocidio dei neri”

“Come molti di voi sapranno, domani (oggi, giovedì 27) è in programma la mia semifinale – ha scritto Osaka sui social – Tuttavia, sono un’atleta e una donna nera. E in quanto donna nera sento che ci sono cose molto più importanti che richiedono attenzione immediata, piuttosto che guardarmi giocare a tennis. Non mi aspetto che la mia decisione porti conseguenze drastiche o immediate. Ma riuscire a far emergere una maggiore consapevolezza del problema in uno sport prevalentemente bianco, sarebbe già un passo nella giusta direzione. Assistere al continuo genocidio dei neri da parte della polizia mi dà la nausea. Sono stanca di dire le stesse cose ancora e ancora. Quando ne avremo abbastanza?”. Osaka, in prima linea già con il movimento ‘Black Lives Matter’, avrebbe dovuto giocare la sua semifinale contro Elise Mertens. 


Fonte: https://sport.sky.it/rss/sport_tennis.xml

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