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Julio Velasco: “La pallavolo è lo sport più pericoloso? Sono indignato”

Julio Velasco, tecnico iconico del Volley, alla guida della “generazione di fenomeni” che dominò la scena internazionale durante tutti gli anni ’90, si è scagliato contro la valutazione effettuata dal “Politecnico” di Torino nel Report “Lo sport riparte in sicurezza” consegnato dal Presidente del CONI, Giovanni Malagò, al ministro dello Sport Vincenzo all’inizio di questa settimana. Il rapporto, strilato da un’equipe di esperti dell’Università piemontese, si basa sulla valutazione del rischio connesso alla ripresa delle diverse discipline sportive.

lo studio, che prende in considerazione vari fattori, quali la possibilità di contatto, il rapporto tra giocatori-metri quadri occupati, le condizioni ambientali all’interno dello spogliatoio etc… ha indicato la Pallavolo come sport con il più alto fattore di rischio tra tutti quelli presi in esame.

Velasco: “Sono indignato”

Non si è fatta attendere la pronta reazione di Julio Velasco, che sui campi da gioco c’è stato per oltre 40 anni e tuttora occupa una posizione all’interno della FIPAV come direttore tecnico dei settori giovanili:
Sono veramente stupito, anzi letteralmente indigniato, di come un’università seria abbia potuto concepire una valutazione come questa ha dichiarato il coach alla Gazzetta dello Sport – Considerare la Pallavolo come lo sport a maggiore fattore di rischio da contagio per Covid-19, anche rispetto a sport di contatto o di combattimento, vuol dire che chi ha effettuato lo studio non ha mai visto una mischia di rugby, una partita di calcio, una di basket, un incontro di boxe. Anzi, mi chiedo se mai abbia assistito ad un’edizione delle Olimpiadi”.

Velasco si è inoltre detto “Basito del fatto che un simile studio non abbia provocato reazioni da parte del mondo dello sport. Mi aspettavo che ci fossero reazioni da diversi settori dello Sport, dal Coni in primis, ma anche dai commentatori sportivi perché francamente non riesco a condividere le basi su cui questo lavoro è stato svolto […] Io credo di avere qualche competenza in materia di ricerche universitarie e credo che la prima base per condurre una ricerca corretta sia disporre di numeri omogenei, altrimenti credo sia difficile giungere a risultati validi. Con questo non voglio spingere il Governo a riaprire subito le palestre del volley, sono consapevole che vi siano ben altre priorità. Mi auspico solo che, se una decisione verrà presa, non si baserà su questo studio”.

Pallavolo sport con più alto fattore di rischio? Risponde un esperto

Per avere un quadro più chiaro sui risultati che da questo studio derivano, bisogna specificare che essi si basano su un questionario di autovalutazione del rischio che il Politecnico ha affidato alle Federazioni e che contiene diversi fattori per i quali il rischio è calcolato su una scala da 0 a 4: 0 = inesistente, 1 = scarso, 2 = medio, 3 = alto, 4 = elevato (fonte: Metropolitan Magazine).

Su quali basi si fonda dunque il verdetto dell’Università di Torino? Marcello Albanesi, allergologo-immunologo assegnatista di ricerca al Politecnico di Bari, nonché ex pallavolista, ha parlato ai microfoni di Metropolitan Magazine di criteri  interpretati arbitrariamente dalle varie Federazioni: “Prendiamo un fattore come l’utilizzo della mascherina in campo. Il basket, in tabella a rischio zero, è uno sport aerobico e prevede un maggior rischio di alcalosi rispetto alla Pallavolo, indicata a rischio 3, che è uno sport “stop and go” e, sebbene sia scomodo, potrebbe consentire di giocare con la mascherina senza particolari problemi. Per quanto riguarda l’ambiente dello spogliatoio, bisogna ricordare che quelli di nuoto è umido e non può avere un punteggio di rischio minore rispetto alla Pallavolo. Ricordiamoci che l’umidità è proprio uno dei fattori che maggiormente ha contribuito ad una maggiore diffusione del virus nelle regioni settentrionali rispetto a quelle meridionali “.

“Uno dei fattori che sicuramente ha contribuito al punteggio alto nel volley (valutato a rischio 4) è il rapporto tra giocatori e metri occupati in campo. Ad alzare il rischio c’è anche il maggior contatto con i tecnici che durante una partita (durante i timeout) chiamano più volte a sè i giocatori“.

Insomma, secondo quanto emerge da queste parole, i dati sono stati ingigantiti da una percezione distorta di alcuni fattori di rischio da parte della FIPAV. Se è pur vero che nella pallavolo i contatti tra manager e atleti sono più frequenti (anche se non ci è dato sapere cosa accade negli spogliatoi durante gli intervalli delle partite di calcio),


Fonte: http://news.superscommesse.it/pallavolo/feed/


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