in

Tokyo2020: Stefano Lavarini, “Una medaglia già vinta per la mia Korea, ma ora abbiamo il dovere di crederci”

La festa di Lavarini e la Korea dopo il successo sul Giappone

TOKYO – La “sua” Korea gioca domani i quarti di finale contro la Turchia, Stefano Lavarini è il nuovo eroe di Korea, ma forse in un paese così auto referenziale il traguardo e il merito non viene percepito. Il tecnico di Omegna è uno dei 4 Ct italiani in ancora in campo oltre a Mazzanti (Italia), Busato (Russia) e Guidetti (Turchia) nei Quarti di finali femminile e ora, libero nella mente, punta a giocarsela.

Soddisfatto? “Sì, molto. Perché è stata una prova difficile in tutto. Il fatto di aver ottenuto questo obiettivo mi ha ripagato di molteplici sofferenze”.

La chiave per il risultato dei Quarti in qui guadagnato? “Un po’ di cose insieme, come sempre. Noi, nonostante alti e bassi, siamo stati bravi a risolvere le due partite con Dominicana e Giappone nei set che abbiamo vinto perché nei parziali in cui siamo partiti sotto poi li abbiano perso abbastanza nettamente. In quelli in cui siamo partiti avanti abbiamo fatto un bel lavoro, soprattutto a muro e difesa mantenendo il cambio palla. Siamo state bravi a mantenere la nostra miglior qualità tutta insieme nei tre set vinti nelle due gare”.

Anche questo come il maschile sembra un torneo senza un padrone? “Davo la Cina insieme all’Italia come una delle due favorite, mettendole pressoché alla pari, ma quella che sembra essere stata più lontana dalle aspettative sembra stata la Cina. A parte il Brasile, che è tutta estate che mostra continuità, anche la Serbia fino ad ora non sembra aver brillato, di conseguenza quello che mi viene da pensare è che ci siano due Olimpiadi, quelle giocate nei gironi e quelle che prendono il via nei Quarti. Lì bisognerà vedere chi saprà fare il ‘grosso’ per due/tre partite. La storia dello sport è piena di squadre che dominano la fase a gironi e poi vanno a casa quando conta”.

Nel sorteggio potevi trovare Italia o Turchia… “Erano entrambe situazioni difficili per noi. Tornati dalla gara con il Giappone avevano iniziato a studiare qualsiasi avversario con l’unica convinzione che dovevamo solo entrare in campo dare il meglio di noi perché l’altra partirà con i favori del pronostico”. 

E’ poi arrivata la Turchia… Ma eventualmente sfidare l’Italia ti avrebbe infastidito? “Mi avrebbe fatto piacere entrambi i sorteggi. Un piacere giocare contro la mia nazione e allo stesso tempo anche trovare la Turchia di Giovanni con cui ho un legame particolare. Giocare contro l’Italia mi avrebbe onorato e inorgoglito, giocare contro Giovanni Guidetti mi onora e inorgoglisce. Con Giovanni poi ho sempre perso… magari si verifica un’altra congiunzione astrale particolare. Noi comunque la nostra medaglia l’abbiamo vinta, spero ora che avremo la capacità di vivere al meglio il quarto di finale, con sentimenti positivi, perché è vero che partiamo nettamente sfavoriti ed è particolarmente difficile pensare di passare questo turno, ma è anche vero che se aspetti tutta una vita per una esperienza del genere poi hai il dovere di crederci lo stesso…”

Lavarini porta la Korea ai Quarti di finale…La gioia dopo il successo sul Giappone

Come stai vivendo la tua Olimpiade?Particolarmente soddisfatto, come mi aspettavo. Sin dalla prima sera, quando siamo arrivati, ho vissuto un sentimento particolare. Era tutta la vita che sognavo di partecipare ad una Olimpiade, ho la consapevolezza che questa non è una edizione come le altre, non sto vivendo anche il Villaggio particolarmente, vuoi perché essendo con la Korea sto vivendo con i ritmi e l’ambiente dei koreani che sono molto più distaccato e riservati,  molto differenti rispetto alla condivisione come capita alle nazionali latine… Mi sento un po’ distante da quello che mi aspettavo invece di vivere la condivisione del villaggio olimpico, anche per le tante limitazioni che ci sono. Però è di sicuro incontrare e incrociare atleti di tutte le discipline di tutto il mondo è qualcosa di eccezionale. La prima sera quando ancora stavo aprendo la valigia mi stavo chiedendo ‘chissà se ci tornerò un’altra volta’”

Hai incontrato atleti famosi? “Non sono molto refrattario alle idee di chiedere foto o altro. Ho incrociato a pochi metri Novak Djokovic, perché l’edificio della Serbia è vicino al nostro, ho visto Jacobs a mensa, ho parlato qualche minuto con Camila Giorgi, ho visto Stefanos Tsitsipas, tanti pallavolisti…”


Fonte: https://www.volleyball.it/feed/


Tagcloud:

WTA 1000 Montreal: La situazione aggiornata Md e Qualificazioni

Tokyo2020: Tutte le partite del 4 agosto. Pallavolo & Beach Volley. Italia-Serbia alle ore 10, alle 15 Lupo-Nicolai