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Mario Andretti, italiano, americano: il campione di F1 che non dimentica

TORINO – (e.e.) Mario Andretti è stato l’ultimo italiano a vincere il Mondiale di Formula 1. Ufficialmente con licenza americana, ma se provate a dire che lui non ha vinto da italiano vi potrebbe fare del male. Mario Andretti iridato nel 1978 con la Lotus, Mario Andretti che prese il passaporto Usa nel 1964, Mario Andretti costretto a lasciare tutto da piccolo, la casa, i giochi, gli abiti a Montona, in Istria, nel Dopoguerra, obbligato a scappare perché il suo paese era entrato a far parte della Jugoslavia. Mario Andretti che finì in un campo profughi in Italia, a Lucca, con la sua famiglia e l’amato gemello Aldo. Mario Andretti e i suoi che emigrarono da Genova negli States con i motori nel sangue. Mario Andretti che diventò un grande, e con lui i discendenti, tutti piloti di livello, compresi i nipoti. Ebbene, nell’anniversario dell’approdo americano, Mario Andretti pubblica un post da leggere: «Poco prima dell’alba, 67 anni fa, il 16 giugno 1955, la nostra nave arrivò oltre la Statua della Libertà nel porto di New York. Era il 21esimo compleanno di mia sorella Anna Maria e il giorno in cui abbiamo iniziato la nostra vita in America. È stato un viaggio di 11 giorni sul transatlantico italiano Conte Biancamano. Ecco la ricevuta per noi 5. Quello che ricordo più vividamente quel giorno è mia sorella che canta l’inno nazionale americano e quanto fossero colorate le macchine e i taxi». Era l’inizio di una nuova incredibile vita. Che ci regalò Mario Andretti campione. E l’uomo che non dimentica mai.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/motori


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