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Tra Shapovalov e Nadal la partita non termina solo in campo. Shapovalov “Non è logico che il cronometro segna 0 e non lo penalizzino”. Risponde Nadal “non ho intenzione di entrare in polemica con lui”

Denis Shapovalov : “La verità è che mi sentivo molto nervoso, non mi sentivo a mio agio, stavo servendo male e non rispondevo bene. Era molto tempo che non giocavo su questo campo e questo mi ha messo a dura prova.
Tuttavia, ho trovato il mio ritmo nel terzo e quarto set. È fantastico giocare al meglio dei cinque set perché hai tempo per correggere gli errori ed è quello che ho fatto, anche se non sono contento della mia prestazione al servizio.
Nell’ultimo set è stato molto bravo e non mi ha dato nessuna possibilità sulla sua battuta mettendomi sotto pressione. Penso che qualsiasi altro avversario mi avrebbe permesso di tornare nel match.
E’ davvero orribile perdere questa partita, sentivo di averla in mano e sono credo stato migliore negli ultimi tre set, dove ho sbagliato solo un game.
“Non credo che Nadal ha avuto alcun problema fisico serio, per quanto abbia chiamato il medico o il fisioterapista.
Anch’io sento dei dolori, soffro, quindi mi sono concentrato su di me. Non sono stato al 100% in tutto il torneo, ma nessuno sembra parlare di questo. Penso che i tifosi dovrebbero avere più rispetto quando giochiamo contro giocatori come Rafa.
Non è logico che la gente applauda e gridi tra la prima e la seconda battuta. Sono grandi campioni, leggende di questo sport, ma è già abbastanza difficile batterli senza che ottengano anche dei privilegi
E’ ingiusto quello che fa, ottiene sempre quello che vuole Nadal.
Non è logico che il cronometro segna 0 e non lo penalizzino. Posso passare un minuto e mezzo ad aspettarlo e lui non riceve un avvertimento, questo è uno scherzo. Poi va negli spogliatoi dopo il quarto set e Bernardes mi dice che lo stanno valutando dal punto di vista medico, quando lo avevano già fatto prima in campo, e quando torna vedo che è andato in bagno a cambiarsi.
Dov’è il limite? È molto frustrante rendersi conto che stai giocando non solo contro un giocatore, ma anche contro gli arbitri”.

Rafael Nadal : ““Ho solo cercato di sopravvivere, è stato un po’ un miracolo. Ero fisicamente distrutto. Ho avuto problemi a livello fisico, ho sentito qualcosa nello stomaco. Ho cercato di portare avanti i miei servizi e sperare, per il resto, in un miracolo.
Ogni servizio che vincevo era una vittoria per me
Credo che abbia torto Denis. È logico che dopo una partita del genere, ognuno abbia le proprie frustrazioni.
Gli voglio molto bene, è un bravo ragazzo e ha molto talento per poter vincere diversi Grand Slam. Ma non ho intenzione di entrare in polemica con lui. È giovane e tutti commettiamo errori a quell’età.
Quando si finisce una partita così, tutti possiamo sentirci frustrati. Quando le ore passeranno, si renderà conto di aver commesso un errore. Le regole sono le stesse per tutti in campo. C’è un supervisore e un arbitro di sedia che le fanno rispettare.
Gli arbitri di sedia non possono fare errori perché c’è un cronometro e le palle sono chiamate da una macchina. Cambiandomi, per quanto fossi bagnato, mi chiamavano quando mancavano 2 o 1 minuto. Hanno impostato l’orologio per me così come per tutti gli altri.
Non credo che dovremmo dare molta importanza a quello che ha detto. Non ne tengo conto”.
Alla fine del primo set ero molto bagnato e avevo bisogno un po’ più di tempo per cambiarmi tutti i vestiti, perché non potevo giocare in quelle condizioni.
Penso che Carlos Bernardes abbia commesso un piccolo errore dicendo “Time”, perché normalmente ci danno un po’ più di tempo per cambiarci in quelle condizioni. Lui si è arrabbiato e mi sono avvicinato alla rete perché non capivo cosa stesse succedendo in quel momento.
Capisco che, dopo aver perso il primo set, quello che vuoi fare è giocare il più velocemente possibile, ma ho seguito le regole e il tempo che mi hanno dato. Per il resto, onestamente, non credo di essere andato più lento di lui.
Quello che ho avuto è stato un vero e proprio colpo di calore. Avevo le vertigini e non riuscivo a respirare correttamente.
Fino ad allora stavo giocando bene, ad alto livello. Penso meglio di lui a livello tennistico. I livelli di energia si stavano abbassando ed era tutto più complicato. Ho avuto le mie occasioni all’inizio del terzo, ma poi sono andato in svantaggio.
Non ho potuto combattere il resto della partita come faccio di solito, perché ho dovuto risparmiare l’energia per i miei servizi. È stato un esercizio di resistenza mentale e fisica, oltre che di sopravvivenza sportiva.”


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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