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Trofeo BCS / La migliore edizione di sempre

La 18esima edizione dell’ASPRIA Tennis Cup – Trofeo BCS accoglierà un campo di partecipazione senza precedenti. In una settimana con grande attenzione alla sostenibilità ambientale, la terra battuta dell’ASPRIA Harbour Club Milano ospiterà quasi tutti i migliori giovani azzurri e alcuni nomi di lusso, tra cui gli ex top-20 ATP Garin e Cuevas.

Per avere il quadro definitivo bisognerà attendere l’esito delle qualificazioni di Wimbledon, ma si può già affermare – con certezza – che la diciottesima edizione dell’ASPRIA Tennis Cup – Trofeo BCS (73.000€, terra battuta) sarà la migliore di sempre. C’era un clima allegro e frizzante nella sala conferenze dell’ASPRIA Harbour Club Milano, paradiso terrestre a due passi da San Siro, che peraltro nel 2023 celebra i primi trent’anni di attività: la scelta di spostare il torneo in avanti di una settimana è stata particolarmente felice, garantendo un campo di partecipazione molto migliore rispetto agli anni passati. Ne erano consapevoli i relatori dell’evento: a fare gli onori di casa c’era Roberta Minardi, General Manager di ASPRIA Harbour Club, che ha accolto una forte presenza istituzionale. La Regione Lombardia era rappresentata da Lara Magoni, ex grande campionessa di sci alpino, attuale Sottosegretario con delega Sport e Giovani, mentre il CONI Lombardia aveva il suo presidente Marco Riva. Si parlato molto di sostenibilità, argomento molto caro alle istituzioni e al title sponsor BCS: l’ASPRIA Tennis Cup non si limiterà a fornire borracce ed erogatori d’acqua che ridurranno il consumo di plastica, ma c’è stato un gesto dal forte valore simbolico: a un certo punto, tutti i presenti hanno lasciato la sala conferenze e si sono recati nel giardino del club, laddove è stato piantato un albero, che sarà una delle immagini simbolo del torneo. La piantumazione è stata effettuata dalla stessa Lara Magoni, da Marco Riva e da Giuseppe Fumagalli, presidente BCS. Durante il torneo saranno poi i raccattapalle a prendersene cura, innaffiandolo e curandone la manutenzione.

GIOVANE ITALIA ALL’ASSALTO
I dettagli organizzativi e le tante iniziative extra-campo sono state illustrate dal Direttore Organizzativo Luca Battocchio, mentre a raccontare il campo di partecipazione è stato il presidente del Comitato Organizzatore Carlo Alagna. Detto che potrebbero esserci aggiustamenti dell’ultim’ora, Milano accoglierà il top dei giovani italiani. Curiosamente, l’entry list colloca uno dopo l’altro cinque azzurri nati tra il 2001 e il 2003 che rappresentano grandi speranze (e in alcuni casi già certezze) per il nostro tennis. In rigoroso ordine di classifica, Francesco Passaro (classe 2001 e finalista in carica), Francesco Maestrelli (2002), Flavio Cobolli (2002), Luca Nardi (2003) e Mattia Bellucci (2001). Tutti hanno già ottenuto risultati di rilievo nel circuito Challenger, e in alcuni casi si sono fatti notare nel circuito maggiore. C’è un po’ di tutto: la solidità di Passaro e Cobolli, la potenza di Maestrelli e l’estro di Nardi e Bellucci. La pattuglia italiana è rafforzata dagli esperti Raul Brancaccio, Riccardo Bonadio e Luciano Darderi (altro giovane, classe 2002), in attesa dell’esito delle qualificazioni (in programma il 2 e il 3 luglio) e delle wild card, tutte di pertinenza della Federazione Italiana Tennis e Padel, che saranno annunciate nei prossimi giorni.

FENOMENI SUDAMERICANI
Ma non finisce qui: saranno a Milano due ex top-20: il cileno Cristian Garin e l’uruguaiano Pablo Cuevas. Il primo torna in campo dopo un infortunio a una costola che gli ha impedito di giocare al Roland Garros, e sarà super-motivato perché lo scorso anno arrivò nei quarti a Wimbledon, da cui è rimasto fuori per un soffio. Si parla di un giocatore che ha vinto cinque titoli ATP, tra cui l’evento “500” di Rio de Janeiro nel 2020, oltre a essere interprete di un gioco molto spettacolare. È un grande specialista anche Pablo Cuevas: l’esperto uruguaiano ha 37 anni ed è rientrato dopo un lungo stop per infortunio, ma si tratta di un giocatore che nei momenti d’oro era tra i più forti sulla superficie: ha vinto sei titoli ATP (tutti sulla terra battuta) e possiede un estro fuori dal comune: lungo la sua carriera ha tirato alcuni colpi incredibilmente spettacolari, tra volèe sotto le gambe e tweener ai limiti del paranormale, puntualmente diventati virali sui social media. La testa di serie numero 1 dovrebbe essere l’ungherese Fabian Marozsan, attuale n.95 ATP: lo scorso anno giunse in semifinale all’ASPRIA Harbour Club (perse contro Passaro), ma un mese fa ha avuto un clamoroso picco di popolarità battendo Carlos Alcaraz a Roma, in una delle sorprese più clamorose degli ultimi anni. Classe 1999, possiede un tennis brillante che sa conquistare il pubblico e sarebbe un gran nome per il torneo. La sua presenza, tuttavia, dipenderà dalla qualificazione o meno a Wimbledon: giovedì giocherà il turno decisivo contro il tedesco Marterer. Ma il bello dei tornei Challenger è che spesso le storie più interessanti emergono dai giocatori di cui si parla meno alla vigilia. La certezza è che l’edizione 2023 sarà più avvincente che mai, offrendo al pubblico il mix che rende entusiasmante questa categoria di tornei: esperienza, gioventù e qualità. L’ingresso al club di Via Cascina Bellaria sarà gratuito fino a giovedì 6 luglio (compreso), mentre i biglietti e il nuovo VIP Pack per il weekend sono già disponibili sul circuito TicketOne.

(Clicca per vedere l’entry list)

Challenger Milano (MD) Inizio torneo: 03/07/2023 | Ultimo agg.: 29/06/2023 07:22

Main Draw (cut off: 202 – Data entry list: 12/06/23 – Special Exempts: 0/0)

Alternates

<!– pr = “ranking protetto” –>

(Clicca per vedere l’entry list)

Challenger Milano (Q) Inizio torneo: 03/07/2023 | Ultimo agg.: 29/06/2023 07:22

Main Draw (cut off: 366 – Data entry list: 12/06/23 – Special Exempts: 0/0)

Alternates

<!– pr = “ranking protetto” –>


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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