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Sonego brilla per un set a Dubai, Medvedev sale di livello e rimonta

Difficile se non impossibile chiedere a Lorenzo Sonego di giocare meglio di così, per intensità, spirito combattivo e propensione offensiva. Purtroppo c’è riuscito solo per un set e mezzo, e quando hai al di là della rete un campione come Daniil Medvedev, non basta. Questo il sunto del match di secondo turno all’ATP 500 di Dubai, vinto dal russo e campione in carica col punteggio di 3-6 6-3 6-3 dopo due ore esatte di buon tennis e spettacolo. Un Lorenzo davvero eccellente per tutto il primo parziale e fino al 3 pari del secondo, forte di un rendimento notevole al servizio e tanta energia, fisica e mentale, grazie alla quale ha spinto come un forsennato e comandato quasi sempre i tempi di gioco. Aggressivo, potente, rischi ma anche calcolo in Sonego per non lasciare l’iniziativa al rivale e mettergli dubbi, vista la ruggine accumulata in un mese tondo di assenza dal tour, dopo la sconfitta contro Sinner a Melbourne dello scorso 28 gennaio. Ha condotto il primo set, subito avanti 3-0 e poi 4-2 con uno scambio di break, sino alla convulsa, lottatissima e spettacolare parte finale del set, ricca di continui capovolgimenti di fronte, palle break e set point. Bravo davvero Sonego a reggere, controbattere un Medvedev salito di livello, senza quegli errori in scambio e di precisione che l’avevano penalizzato all’avvio, ma anche provocati dai tempi di gioco davvero rapidi dell’azzurro.

Purtroppo il match è girato in un attimo, sul 4-3 Medvedev. Sonego è incappato in un brutto game di servizio, sono bastati tre errori, solo tre dopo un set e mezzo notevolissimo, a condannarlo ad un break che ha dato il via al sorpasso del russo. Da lì in avanti, troppo solido al servizio Daniil, più attento in spinta e bravo a mettere pressione all’azzurro, che dopo una discreta partenza nel terzo set ha peccato di fretta, forse anche con un po’ meno energia in corpo, finendo per commettere gli errori che hanno definitivamente indirizzato la partita dalla parte del rivale.

Lorenzo ha chiuso il match servendo il 70% di prime palle, vincendo il 63% di punti con la prima e un ottimo 60% con la seconda, il tutto con 23 vincenti e soli 10 errori. Con questi numeri, generalmente una partita la vinci… Non se hai come avversario un Medvedev, un grandissimo lottatore e stratega, bravo a cogliere le occasioni e, una volta avanti, mettere il pilota automatico al servizio e non concedere più niente. Il moscovita infatti non ha più concesso palle break dopo l’ottavo game del primo set, ma soprattutto è stato paziente a reggere l’ondata di un Sonego straripante all’avvio, centrare i colpi, iniziare a macinare i suoi tempi di gioco e soprattutto calibrare la risposta. Proprio con alcune risposte profonde e precise ha costruito le condizioni per i break che nel secondo e terzo set hanno deciso la partita.

Non si può rimproverare molto a Sonego. Ha giocato bene, ha creato spettacolo ed esaltato il pubblico con attacchi continui, grande attitudine e grinta. Per battere un Medvedev, come gli altri big che ha sconfitto in passato, devi giocare un match quasi perfetto e tenere al massimo il livello sino alla fine, senza sbandamenti. Il Sonego attuale ha ritrovato vis fisica, servizio e colpi, non è così lontano a livello tecnico dal giocatore che era arrivato nei primi 30 del mondo, vicino alla top20; ma serve una maggior tenuta, soprattutto mentale. L’errore più grave nella sua prestazione è stato l’aver affrettato poche situazioni, poi girate male. La lucidità nella scelta della giocata è decisiva quando affronti uno dei migliori, non puoi concederti errori, a meno che l’altro non ti regali qualcosa. La consolazione di questa sconfitta di secondo turno è il buon livello mostrato. Giocando così, l’azzurro può fare sogni tranquilli, le vittorie arriveranno.

Marco Mazzoni

La cronaca

Sonego scatta velocissimo dai blocchi: primo turno di servizio condotto senza problemi, grandissima aggressività e spinta col diritto. Con due errori Medvedev, concede la palla break sul 30-40, e Lorenzo se la prende di forza con una risposta profonda e via a comandare col diritto, fino all’attacco che provoca un lob lungo. 2-0 e poi 3-0 Sonego col secondo turno di battuta a zero. Inizio sontuoso, deciso e al comando dei tempi di gioco. Daniil si sblocca nel secondo turno di battuta, nonostante un doppio fallo, entra rapido nel campo e via a chiudere. Impressionante quanto Medvedev risponda lontano dalla riga di fondo, ma la tattica apparentemente “suicida” invece funziona… Imbastisce lo scambio, guadagna metri di campo e forza i ritmi alla sua velocità di crociera, costringendo l’azzurro a correre molto o bloccandolo sul rovescio, dove il gap col russo è enorme. Non sbaglia più niente il finalista dell’Australian Open, anzi tira un passante difficilissimo da molto lontano, e volée di Sonego non passa la rete. 0-40, tre palle del contro break. Ancora a rete Lorenzo, ma stavolta sbaglia una volée al corpo non impossibile. Contro break, 3-2 Sonego ma serve Medevedv. L’otto volante continua ad andare su e giù spedito, senza una vera logica. Ora è Medvedev di nuovo in crisi al servizio, non trova punti gratis e sbaglia pure col rovescio di scambio, errore questo per lui davvero inusuale. 15-30 e poi 15-40 con una splendida difesa e quindi attacco di Sonego. Ottimo come ha retto col rovescio l’azzurro, fa il pugno e si prende il secondo break del set alla seconda chance, grazie ad un altro errore gratuito del russo, un diritto banale atterra largo. 4-2 Sonego! C’è lotta nel settimo gioco, Medvedev attacca col diritto per tornare a galla, Sonego trova un jolly con un diritto lungo linea da sinistra difficilissimo che pizzica un lembo della linea. Che rischio! Daniil non demorde, lavora benissimo col rovescio, fa fare chilometri al piemontese, che concede un’altra palla break sul 30-40. Ace! Miglior momento trovare il primo “asso” della partita, e quindi volare avanti 5-2. È incredulo Medvedev, per la situazione del set, ancor più dopo aver colpito appena lungo un altro diritto d’attacco. Tanti, troppi errori per lui, crolla 0-40, con tre set point da difendere. Se li gioca con grande attenzione, spinge ma senza cercare la riga, accelerando i tempi di gioco, e con un servizio imprendibile sulla terza chance. Poi un doppio fallo, ma Lorenzo non sfrutta nemmeno il quarto set point, davvero bravo in difesa il russo sull’attacco niente male dell’italiano. Non molla niente Sonego, non sfrutta la quinta palla set, ma continua a spingere col diritto e si procura di prepotenza la sesta chance. Niente, lungo scambio, prova ad uscire col rovescio lungo linea ma vola via. 14 punti e 6 set point annullati, per il 3-5. Le chance non sfruttate forse frullano nella testa di Lorenzo, che incappa in due brutti errori servendo per il set. 0-30, quindi si fa ingolosire dalla smorzata, tanto staziona dietro il russo, ma non passa. 0-40. Come serve l’azzurro! Non si scambia, le cancella di solo servizio. Nemmeno il settimo set point è quello giusto, fantastico passante in corsa di Medvedev, di “lendliana” memoria con la palla che rientra in campo all’ultimo secondo. La lotta e lo spettacolo di grande qualità, Lorenzo annulla un’altra palla break con un serve and volley ottimo. Sonego chiude al nono set point, finalmente la risposta di Medvedev vola via. Che set, buona qualità complessiva con tanti attacchi e capovolgimenti di fronte. Troppi errori del russo, evidentemente con poco ritmo visto il mese off-tennis dopo gli Australian Open. 6-3 Sonego, con tre prime su quattro in campo e annullando 5 delle 6 palle break concesse, con tonnellate di intensità nel suo tennis. Meno bene il russo alla battuta.

Parla Medvedev nella sosta con Gilles Simon, nuovo membro del suo team, ed entra deciso col servizio all’avvio del secondo parziale, ma i suoi colpi continuano ad essere meno precisi rispetto alle giornate migliori. Nel terzo game Daniil perde il controllo col rovescio sul back di Lorenzo, una situazione che solito gestisce ad occhi chiusi. Si aggrappa alla battuta Medvedev per restare al comando (2-1), ma anche l’azzurro continua a servire come un metronomo, con già due Ace nel set. Il parziale scorre via rapido sui binari dei servizi, in risposta solo le briciole (con tre game di fila vinti a zero). Il vento cambia sul 4-3, con Sonego in difficoltà al servizio. Prima affossa una volée non difficile, ha voluto stopparla troppo, quindi stecca col diritto all’uscita dal servizio. Lo 0-30 diventa 0-40 con un altro errore, stavolta in scambio. Nonostante tre prime palle in campo, Lorenzo si ritrova con tre palle break da difendere. Basta la prima, ancora un errore dopo il servizio, stavolta col rovescio. Tanta, troppa fretta in questo game sciagurato, per un BREAK che manda Daniil a servire per il set sul 5-3. Il primo calo nell’energia e nell’attenzione costa carissimo al piemontese, Medvedev trova pure un passante strettissimo di rovescio di una difficoltà inimmaginabile. Quattro punti e via, il russo chiude il set 6-3, 3 minuti di buio costano a Sonego un set. Ottime le percentuali di trasformazione col servizio nel set per il russo, 85% con la prima e un clamoroso 82% con la seconda, con 8 vincenti e solo 1 errore. Molto salito il russo rispetto agli errori del primo parziale.

Terzo set, Sonego alla battuta. Si incita verso il suo angolo dopo un buon turno di battuta, in ripresa rispetto al finale del secondo set. Può fare corsa di testa. Medvedev continua a servire molto bene. L’azzurro affronta un game complicato sul 2 pari, qualche incertezza lo porta ai vantaggi. Urla “calma” dopo aver forzato un diritto in rete, errore che gli costa una palla break. La annulla con un Ace al centro (settimo del match), ma il russo non demorde, è aggressivo anche se risponde da lontanissimo, e mette pressione a Lorenzo. Una pressione che lo forza ad accelerare troppo l’affondo, con un rischio eccessivo. Una risposta sui piedi è steccata da Sonego, concede una seconda palla break. Rischia il serve and volley, ma la volée stoppata non è né profonda né corta, Daniil ci arriva e spara un passante ingestibile. Un BREAK doloroso, che manda avanti 3-2 il moscovita, solido e pronto a capitalizzare le incertezze dell’italiano, e quindi bravo a continuare a servire molto, molto bene, per il 4-2. È davvero salito il livello del russo, come dimostra il passante basso, stretto, insidiosissimo che condanna l’errore di Sonego all’avvio del settimo gioco. Lorenzo prova il tutto per tutto in risposta sul 4-3, trova un paio di punti entusiasmanti per come ha rischiato e spinto, ma sul 40-30 ecco il servizio, letale, che salva il moscovita e lo porta 5-3. Medvedev la chiude lì, con un errore di diritto del torinese che gli costa il secondo break e 6-3 conclusivo. C’è amarezza per come sia girata una partita condotta per oltre un’ora contro un tennista formidabile sui campi a lui più favorevoli. Sta giocando bene Lorenzo, anche fisicamente è in condizione. Giocando così, le vittorie arriveranno.

[1] Daniil Medvedev vs Lorenzo Sonego (non prima ore: 16:00)

Medvedev (🇷🇺) vs Sonego (🇮🇹)
SERVICE STATS:
– Serve Rating: 281 vs 266
– Aces: 0 vs 7
– Double Faults: 3 vs 1
– First Serve: 45/75 (60%) vs 59/84 (70%)
– 1st Serve Points Won: 32/45 (71%) vs 37/59 (63%)
– 2nd Serve Points Won: 20/30 (67%) vs 15/25 (60%)
– Break Points Saved: 7/9 (78%) vs 6/10 (60%)
– Service Games Played: 13 vs 14

RETURN STATS:
– 1st Serve Return Points Won: 22/59 (37%) vs 13/45 (29%)
– 2nd Serve Return Points Won: 10/25 (40%) vs 10/30 (33%)
– Break Points Converted: 4/10 (40%) vs 2/9 (22%)
– Return Games Played: 14 vs 13

POINT STATS:
– Net Points Won: 21/27 (78%) vs 16/30 (53%)
– Winners: 12 vs 23
– Unforced Errors: 11 vs 10
– Service Points Won: 52/75 (69%) vs 52/84 (62%)
– Return Points Won: 32/84 (38%) vs 23/75 (31%)
– Total Points Won: 84/159 (53%) vs 75/159 (47%)

SERVICE SPEED:
– Max Speed: 204 km/h (126 mph) vs 220 km/h (136 mph)
– 1st Serve Average Speed: 186 km/h (115 mph) vs 201 km/h (124 mph)
– 2nd Serve Average Speed: 150 km/h (93 mph) vs 158 km/h (98 mph)


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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