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    MotoGp: due giorni di test a Portimão

    ROMA – Due giornate di prove presso il circuito di Portimão, sede dell’atto finale del Motomondiale 2020.  Mercoledì 7 e giovedì 8 ottobre, aluni tra i protagonisti della MotoGP scenderanno sulla pista portoghese per scoprire le caratteristiche del circuito.
    Collaudatori e piloti ufficiali
    Le prove si svolgeranno a ridosso del Gran Premio di Francia in programma a Le Mans il prossimo 11 ottobre. I due giorni di test sono riservati principalmente ai collaudatori della MotoGP che forniranno dati preziosi ai piloti impegnati nelle squadre ufficiali in vista del debutto di Portimão nel calendario iridato. Saranno presenti Jorge Lorenzo (Yamaha), Michele Pirro (Ducati), Dani Pedrosa (KTM) e Stefan Bradl (Honda). Mercoledì 7 ottobre saranno raggiunti anche da alcuni protagonisti della classe regina che useranno moto da strada così da poter familiarizzare con la pista. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: test a Portimão il 7 e 8 ottobre

    ROMA – L’Autodromo Internacional do Algarve di Portimão sarà la sede dell’atto finale del Motomondiale 2020. Alcuni protagonisti della MotoGP effettueranno due giornate di test, mercoledì 7 e giovedì 8 ottobre, per scoprire le caratteristiche del circuito portoghese.
    Presenze importanti
    Le prove si svolgeranno a ridosso del Gran Premio di Francia in programma a Le Mans il prossimo 11 ottobre. I due giorni di test sono riservati principalmente ai collaudatori della MotoGP che forniranno dati preziosi ai piloti impegnati nelle squadre ufficiali in vista del debutto di Portimão nel calendario iridato. Saranno presenti Jorge Lorenzo (Yamaha), Michele Pirro (Ducati), Dani Pedrosa (KTM) e Stefan Bradl (Honda). Mercoledì 7 ottobre saranno raggiunti anche da alcuni protagonisti della classe regina che useranno moto da strada così da poter familiarizzare con la pista. LEGGI TUTTO

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    Nuovo codice della strada, automobilisti messi all'angolo

    L’hanno approvato definitivamente in legge alla Camera, il Decreto Semplificazione che si portava dietro alcune modifiche sostanziali al Codice della Strada. Pochissime corrette, quasi tutte distorte e  senza senso. Novità che complicheranno invece di semplificarla la vita degli automobilisti. Per quella tendenza punitiva nei confronti dei cittadini che utilizzano l’auto per vivere, lavorare, muoversi.
    Caos multe
    La modifica al Codice della Strada che sa tanto di demonizzazione è quella che prevede l’autorizzazione – soggetta al parere del Prefetto – di installare apparecchi fissi per il controllo della velocità, cioè gli autovelox, sulle strade urbane, nei quartieri delle nostre città. E anche in quelle locali dove il limite è di 30 km/h. Una norma che rischia di generare valanghe di multe e ricorsi. Ma l’art. 12 bis riesce a fare ancora peggio, perché consente ai dipendenti dei Comuni e delle società per la gestione della sosta di accertare le violazioni in ambito urbano con “poteri speciali” estesi anche ai dipendenti delle municipalizzate (come trasporti urbani o imprese per la raccolta dei rifiuti) solo nei casi “connessi all’espletamento delle predette attività”. Accertamento possibile con ‘’tecnologia digitale e strumenti fotografici’’ da parte di persone senza precedenti penali e dopo il superamento “di una adeguata formazione’’. Allucinante.
    Bici contromano, i rischi
    La dimensione integralista del decreto riemerge ancora più evidente nell’articolo che consente alle bici di circolare contromano! Lo faranno unicamente su strade urbane con limite a 30 km/h o nelle Ztl e “indipendentemente dalla larghezza della carreggiata, dalla presenza e dalla posizione di aree per la sosta veicolare e dalla massa dei veicoli autorizzati al transito’’.
    In più, oltre alla ridefinizione della corsia ciclabile – che potrà essere impegnata anche da altri veicoli come i bus o attraversata – debutta la cosiddetta strada urbana ciclabile. Ha un’unica carreggiata, banchine pavimentate e marciapiedi, con limite di velocità non superiore a 30 km/h. In questa situazione, manco a dirlo, la priorità è per i velocipedi. Precedenza alle bici anche nelle strade urbane a senso unico in cui è consentita la circolazione a doppio senso ciclabile.
    Tra tante nefandezze, qualche cosa giusta: ammessa la circolazione alle targhe straniere, la regolamentazione della sosta negli spazi per la ricarica delle auto elettriche, da liberare un’ora dopo il termine dell’operazione, mentre è caduto il divieto per Taxi e NCC che ora potranno utilizzare anche vetture a noleggio a lungo termine e non solo quelle in leasing. Altra cosa positiva, l’abolizione del divieto di circolare in autostrada con moto a tre ruote da 250 cc. Troppo poco.
    Pioggia di critiche
    Che sia una situazione che va ben oltre il paradosso, lo confermano le parole del Presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani, critico su tutta la linea. “L’ACI è sempre soddisfatta quando il Legislatore si occupa di sicurezza stradale soprattutto se teso a semplificare. In questa occasione, però, purtroppo così non è. Anzi: ci si muove nella direzione opposta. Riteniamo un errore scrivere nel Codice della Strada che la durata del giallo debba essere almeno di 3 secondi, perché può creare malintesi. L’individuazione della giusta durata del giallo semaforico deriva da un calcolo complesso e unico per ogni incrocio. Non ci sembra corretta anche la possibilità di installare autovelox perfino sulle strade locali con limite orario di 30 Km/h. L’autovelox è un utile strumento per controllare e limitare la velocità degli utenti nei punti più critici o pericolosi e guidare in sicurezza. È, viceversa, diseducativo l’autovelox diffuso, magari installato per far cassa e nemmeno correttamente segnalato, come previsto dalla legge”.    
    Ancora più negativo Sticchi-Damiani sulla deriva… ciclistica della mobilità cittadina: “Restiamo infine, fermamente contrari alle bici contromano ed alla possibilità che possano transitare sulle corsie riservate al trasporto pubblico. I dati di incidentalità ci dicono che si tratta di pratiche estremamente pericolose, anche in considerazione dell’esposizione al rischio del ciclista rispetto ai veicoli a quattro ruote: più di 50 volte superiore. Inoltre, sembrerebbe che, in città, basti imporre il limite di 30 km/h e la bicicletta possa fare tutto: avere sempre la precedenza, andare contromano, appaiati e magari sorpassare. Questa sorta di “deregulation” della mobilità ciclabile ha un forte effetto diseducativo. Alle biciclette tutto è permesso e, per conseguenza, anche ai monopattini elettrici, che sono equiparati ai velocipedi, mentre è evidente che, nella mobilità metropolitana, l’anarchia non va assolutamente d’accordo con la sicurezza stradale!”.
    Chiusura con i fuochi d’artificio: “Ci auguriamo non sia vero che da domani anche gli operatori ecologici possano emettere multe o far rimuovere i veicoli. E che la proposta riguardi solo l’ampliamento delle funzioni degli ausiliari del traffico. Non ci si può sostituire alla Polizia Municipale”.
    A quando la rivoluzione? LEGGI TUTTO

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    People Of Shibuya e MINI annunciano la nuova partnership

    People Of Shibuya, il brand d’abbigliamento tecnico outdoor, e MINI annunciano la partnership in occasione del lancio della Nuova MINI Countryman. Un esperimento avanguardistico che vede i due brand coinvolti nella creazione della inedita Eco-Design Jacket of the Future, un capospalla multifunzionale progettata dal designer Joe London Amoruso dello studio The Paperplane Workshop.
    La condivisione di valori quali la volontà di fare vivere ai propri clienti emozioni forti, la propensione al viaggio e a nuove esperienze, l’attenzione alla sostenibilità e la continua ricerca di materiali innovativi e di tecnologie all’avanguardia, rendono People Of Shibuya il partner ideale per accompagnare MINI in un nuovo percorso per la realizzazione di un capospalla unico nel suo genere.
    Il modello infatti sarà il risultato di un innovativo processo di affinamento funzionale, con un’attenzione particolare non solo al comfort e alla libertà di chi la indossa ma anche dell’ambiente. L’impronta ecologica del progetto sarà infatti sostenuta da scelte di filiera produttiva con l’utilizzo di materiali riciclati. Anche la commercializzazione e i relativi trasporti verranno compensati sostenendo il finanziamento di un’organizzazione devota alla riforestazione del pianeta che sarà selezionata e comunicata in concomitanza alla presentazione del capo.
    Il processo di ricerca e sviluppo consegnerà alle aziende il prototipo a Novembre 2020, mentre il capo sarà ufficialmente presentato alla stampa ed agli operatori del settore in occasione della 99° Edizione di Pitti Immagine Uomo a Gennaio 2021. Un’edizione limited edition della giacca sarà consegnata in esclusiva a MINI, mentre il modello sarà distribuito nel mese di agosto a selezionati retailer italiani. LEGGI TUTTO

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    Automobilista a 85 km/h, ma l'autovelox lo beffa e segna il doppio

    Anche gli autovelox sbagliano, ormai è risaputo. Non capita spesso, ma alcuni sfortunati automobilisti si sono visti recapitare multe da capogiro per infrazioni ai limiti di velocità non commessi e causati, invece, da un errore dell’apparecchio elettronico. Anche nella presissima e puntualissima Svizzera capitano cose del genere. Un uomo è stato erroneamente beccato dall’autovelox mentre andava alla velocità di 175 km/h, all’altezza dell’entrata sull’A1, direzione Ticino, dove il limite massimo è 100. Niente di più sbagliato!
    Autovelox e pedoni: arriva il nuovo Codice della Strada
    Stava andando a 85 km/h
    L’automobilista, al momento del flash, si trovava dietro a un camion e stava andando alla velocità di 85 km/h, rispettando perfettamente il limite. Immaginate la sua rabbia nel ricevere la sanzione. In Svizzera, inoltre, per una violazione del genere le conseguenze sono davvero amare: al ritiro della patente seguono il sequestro dell’auto e l’arresto del conducente. Proprio per questi motivi, il povero automobilista ha immediatamente contestato la multa e spiegato la dinamica, affermando di trovarsi dietro un camion e che quindi sarebbe stato impossibile guidare a quella folle velocità. Qualche settimana dopo, per fortuna, è arrivata la telefonata più attesa: l’errore è stato dell’autovelox che aveva misurato per due volte la velocità (a causa della vicinanza tra auto e camion) sommandola e facendo scrivere sul verbale ben 175 km/h.
    Folle velocità sulla A5: 240 km/h e 900 euro di multa LEGGI TUTTO

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    GP Emilia Romagna, Valentino Rossi: “Livello alto, faremo del nostro meglio”

    ROMA – “Sono contento che abbiamo un’altra gara qui a Misano. La scorsa settimana sono stato vicino al podio, la gara è durata solo un giro di troppo”. Lo ha detto Valentino Rossi proiettandosi al prossimo appuntamento del Motomondiale, il Gran Premio dell’Emilia Romagna, ancora sul circuito di Misano. “Abbiamo fatto molti giri ieri durante i test e abbiamo trovato qualcosa di positivo che forse può aiutarci in questo fine settimana ad essere più forti”, ha spiegato il pilota della Yamaha. “Voglio lottare ancora per il podio, ma il livello è molto alto. Faremo del nostro meglio”, ha aggiunto il Dottore.
    Parla Viñales
    “La sensazione che ho avuto durante il test – gli ha fatto eco il compagno di scuderia Maverick Viñales – è stata davvero positiva. Ero veloce sia con la gomma posteriore media che con quella morbida, quindi sicuramente proveremo di nuovo queste opzioni di pneumatici nel prossimo weekend”, ha detto lo spagnolo. “Ieri abbiamo provato alcuni nuove componenti per la moto e mi sono sentito davvero a mio agio. Ho fatto dei buoni tempi sul giro senza dover spingere fino al limite, ed è positivo”, ha proseguito. “Tuttavia, non siamo stati in grado di testare queste nuove funzionalità nelle stesse identiche circostanze che abbiamo in gara, dovremo aspettare e vedere. In ogni caso, spingerò di nuovo al 100%, in modo da poter partire davanti e assicurarmi di avere le migliori possibilità per fare una buona gara”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    GP Emilia Romagna, Valentino Rossi: “Voglio lottare ancora per il podio”

    ROMA – “Sono contento che abbiamo un’altra gara qui a Misano. La scorsa settimana sono stato vicino al podio, la gara è durata solo un giro di troppo”. Lo ha detto Valentino Rossi proiettandosi al prossimo appuntamento del Motomondiale, il Gran Premio dell’Emilia Romagna, ancora sul circuito di Misano. “Abbiamo fatto molti giri ieri durante i test e abbiamo trovato qualcosa di positivo che forse può aiutarci in questo fine settimana ad essere più forti”, ha spiegato il pilota della Yamaha. “Voglio lottare ancora per il podio, ma il livello è molto alto. Faremo del nostro meglio”, ha aggiunto il Dottore.
    Anche Viñales ci crede 
    “La sensazione che ho avuto durante il test – gli ha fatto eco il compagno di scuderia Maverick Viñales – è stata davvero positiva. Ero veloce sia con la gomma posteriore media che con quella morbida, quindi sicuramente proveremo di nuovo queste opzioni di pneumatici nel prossimo weekend”, ha detto lo spagnolo. “Ieri abbiamo provato alcuni nuove componenti per la moto e mi sono sentito davvero a mio agio. Ho fatto dei buoni tempi sul giro senza dover spingere fino al limite, ed è positivo”, ha proseguito. “Tuttavia, non siamo stati in grado di testare queste nuove funzionalità nelle stesse identiche circostanze che abbiamo in gara, dovremo aspettare e vedere. In ogni caso, spingerò di nuovo al 100%, in modo da poter partire davanti e assicurarmi di avere le migliori possibilità per fare una buona gara”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    GP Emilia Romagna, Martin ancora positivo al coronavirus: c'è Pasini

    ROMA – Niente GP dell’Emilia Romagna e della Riviera di Rimini per Jorge Martin. Il pilota spagnolo continua ad essere positivo al Covid-19 dopo aver fatto il tampone. Lo conferma il sito ufficiale della MotoGp. Dopo essere stato costretto a rinunciare all’ultimo appuntamento, il pilota della Red Bull KTM Ajo sarà sostituito da Mattia Pasini. “Anche se sarà difficile guardare la gara da casa, Martin lascia la sua moto in buone mani. Pasini è un pilota di grande esperienza nel mondiale, soprattutto nella categoria intermedia. Pur trovandosi all’esordio col Red Bull KTM Ajo, il romagnolo avrà la fortuna di poter dire la sua fin dalle prime battute trovandosi ad affrontare il GP sulla sua pista di casa e dove ha vinto una gara in 125cc e ha centrato un podio in 250cc”, scrive il sito ufficiale della MotoGp. La prima sessione di libere della Moto2™ si svolgerà venerdì alle 10.55 e la gara è in programma per domenica 20 settembre alle 12.20. LEGGI TUTTO