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    Sinner, scossa nel team: Possibile motivo? Un’intervista non gradita all’azzurro da parte di Panichi

    Photo credits belong to Dan Istitene/Getty Images

    Jannik Sinner è tornato oggi al centro delle notizie, non solo per il sorteggio del tabellone principale di Wimbledon 2025, che lo vede tra i grandi protagonisti e candidati al titolo, ma anche per una novità inaspettata all’interno del suo staff. Due figure chiave del suo team, i preparatori fisici Marco Panichi e Ulises Badio, hanno infatti lasciato il gruppo di lavoro dell’azzurro.
    Secondo quanto trapela da fonti italiane, alla base di questa separazione ci sarebbe una vecchia intervista rilasciata da Panichi alcuni mesi fa, che non sarebbe stata particolarmente apprezzata dall’entourage di Sinner. Panichi e Badio erano entrati a far parte del “Team Jannik” in seguito alla vicenda del clostebol che aveva portato all’allontanamento di Ferrara e Naldi. Il cambio, dunque, segna un nuovo capitolo nell’evoluzione della squadra attorno al numero uno del mondo.Per ora non ci sono state dichiarazioni ufficiali da parte di Sinner né dei diretti interessati, ma è probabile che nelle prossime ore possano emergere ulteriori dettagli sui motivi della rottura e sulle future scelte del tennista altoatesino in vista di Wimbledon.
    Un cambio di rotta improvviso che arriva in un momento chiave della stagione: occhi puntati ora sia sul campo che fuori, per capire come reagirà Sinner a questa novità e quali saranno i prossimi tasselli del suo team.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Clamoroso: Panichi e Badio out dal team Sinner

    Il team Sinner a Melbourne 2025, con Badio e Panichi

    Arriva una clamorosa indiscrezione in merito al team Sinner. Secondo quanto riporta Sky Sport, Marco Panichi e Ulises Badio non sarebbero più nello staff del n.1 del mondo. La cosa è assai singolare visto che siamo alle porte di Wimbledon, massimo appuntamento stagionale che l’azzurro starebbe preparando senza i due professionisti, due figure chiave per un atleta di questo livello.
    In attesa di conferme dallo staff di Jannik, abbiamo intanto notato che nell’allenamento di ieri con Medvedev non erano presenti né il preparatore atletico Panichi né il fisioterapista Badio, un’assenza anche dalla foto di gruppo dei due staff al termine dell’allenamento.
    Panichi e Badio, ex collaboratori di Novak Djokovic, erano entrati nel team Sinner lo scorso ottobre, dopo US Open, sostituendo il duo Ferrara-Naldi.
    Vi terremo aggiornati sulla notizia appena avremo ulteriori conferme o novità. Sempre Sky riporta che in serata dovrebbe uscire un comunicato stampa sulla vicenda.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Djokovic si inchina ad Alcaraz e Sinner: “La finale del Roland Garros è stata storica”

    Novak Djokovic classe 1987 – Foto Getty Images

    Alla vigilia del suo debutto a Wimbledon 2025, Novak Djokovic ha voluto rendere omaggio a Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, protagonisti di una delle finali più memorabili degli ultimi anni sul rosso di Parigi. Il serbo, che nei giorni scorsi ha già assaggiato l’erba della Central Court allenandosi proprio con Alcaraz, ha raccontato alcune curiosità sul dietro le quinte di quella domenica di Roland Garros e ha sottolineato la portata storica della battaglia tra i due nuovi grandi rivali.
    “È stata una finale su una superficie diversa rispetto a questa, con uno stile di gioco differente, ma quello che hanno fatto in quella finale a Parigi è stato incredibile,” ha dichiarato Djokovic in un’intervista raccolta da Express. “Sinceramente, ero nel mio paese. Mia moglie voleva vedere la finale, io in realtà non avevo voglia di guardarla. Durante la prima parte del match siamo usciti a pranzo. Poi siamo tornati a casa… e alla fine l’abbiamo guardata. È stata una partita impressionante. Devo fare i complimenti a entrambi: è stato uno degli incontri più storici che il tennis abbia mai visto.”
    Parole forti e cariche di rispetto, specialmente perché pronunciate da chi negli ultimi vent’anni ha segnato la storia di questo sport. Djokovic, grande rivale e ancora punto di riferimento assoluto per tutti, non ha nascosto l’ammirazione per il livello raggiunto da Alcaraz e Sinner, veri e propri ambasciatori di una nuova era.
    Nonostante il rispetto, il serbo non ha perso tempo: nei giorni scorsi ha testato il campo centrale di Wimbledon proprio insieme a Carlos Alcaraz, ammettendo con autoironia che l’onore di aprire la Central spetta di diritto al campione in carica. “Carlos, come campione uscente, aveva il diritto di inaugurare la Centrale. Io sono stato solo il suo compagno di allenamento e sono felice che abbia scelto me,” ha scherzato Nole.Infine, una riflessione tecnica sull’evoluzione del gioco: “Le palline di Wimbledon sono più lente rispetto a un tempo. Diventa davvero complicato superare giocatori come Alcaraz quando scendono a rete.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Vagnozzi parla da Londra: “Buone sensazioni, Sinner sta lavorando duramente. Cahill? Facciamo spesso delle battute per farlo restare…”

    Simone Vagnozzi

    Jannik Sinner sta lavorando intensamente in preparazione di Wimbledon, c’è serenità e voglia di far bene nel più antico e affascinante torneo al mondo. Non è stato facile digerire la doppia sconfitta sofferta da Alcaraz tra Roma e Parigi ma tutto il team l’ha supportato al meglio e si guarda avanti con fiducia. Così Simone Vagnozzi in un’intervista esclusiva rilasciata oggi a RaiRadio 2 direttamente da Londra, nella quale il coach marchigiano ha raccontato qualche curiosità sul lavoro in vista del debutto a Wimbledon (previsto per martedì prossimo), confermando quanto tutti stiano spingendo per la permanenza di Cahill oltre il termine di questa stagione. Per Sinner oggi allenamento sul Centre Court insieme a Medvedev, privilegio consentito a pochissimi. Riportiamo l’intervista di Vagnozzi,
    “Jannik sta bene, siamo arrivati qua a Londra da un paio di giorni e ci stiamo allenando” racconta il coach del n.1 del mondo. “Le prime sensazioni sono buone e si sta allenando duramente, quindi speriamo di mettere la giusta benzina per arrivare pronti per il primo turno“. L’intervista si sposta sul peso mentale delle due sconfitte sofferte da Alcaraz nelle finali di Roma e Roland Garros. Due ottime partite, ma altrettante sconfitte. Questa la risposta di Vagnozzi: “A Roma siamo arrivati con tanti dubbi visto che era il primo torneo che disputava dopo mesi, quindi è stata una sconfitta se vogliamo un po’ più dolce. Quella di Parigi sicuramente è pesata di più ma, onestamente, dopo la finale di Parigi nutriamo ancora più stima per Jannik per quello che ha fatto, per come è stato in campo, per tutto quello che ha dato e per come ha lottato. Il giorno della finale è stata dura da accettare, ma il giorno dopo capisci che pur essendo una partita importantissima resta sempre una partita di tennis, ancor più in un momento in cui nel mondo succedono tante cose e noi siamo dei privilegiati, quindi dobbiamo godercela”.
    Si parla dell’affiatamento tra i membri del team Sinner, una sintonia che traspare evidente nel suo box nel corso di ogni partita. Simone conferma l’unità del gruppo: “Viviamo h24 insieme, se non ci fosse affiatamento sarebbe difficile arrivare a questi risultati. È necessario trovare questo spirito di gruppo. Sappiamo che l’attore principale è Jannik, è lui che fa la differenza, noi dobbiamo essere lì a supportarlo nel momenti difficili e farlo sentire tranquillo quando tutto va bene, non montarsi la testa anche se con lui è molto facile visto che è un ragazzo umile. Dobbiamo capire come gestire le giornate al meglio, dove migliorare, dove dargli qualche giorno di riposo. Siamo ancora fortunati a fare quello che ci piace, è la nostra passione e affrontiamo tutto con lo spirito giusto”.
    Nella finale di Roland Garros, il pubblico si è schierato dalla parte di Alcaraz. Ha avuto un peso su Sinner, ha sofferto la situazione? “Tra Francia e Italia c’è sempre una bella rivalità… Ma è stato Alcaraz, un po’ furbo se vogliamo, a portare il pubblico dalla sua parte visto che era sotto di due set e necessitava di energia, bravo a gestire la cosa. Ma non ci dimentichiamo che due settimane prima (a Roma, ndr) aveva tutto il tifo contro quindi non dobbiamo attaccarci al tifo. A volte è anche bello giocare col tifo contro, ti dà molta motivazione. È stato più positivo per Alcaraz che penalizzante per Sinner”.
    La giornata tipo approcciando Wimbledon: “È tutto molto tranquillo. Abbiamo la fortuna di affittare delle case molto vicino al circolo, andiamo camminando in 10 minuti ogni mattina. Ci sono dei giorni dove facciamo solo una sessione di tennis e una atletica; altri, come ieri, dove invece abbiamo avuto una doppia seduta di tennis. Oggi abbiamo la fortuna di provare il campo centrale con Medvedev, giocheremo per quarantacinque minuti, è da pochi anni che danno questa possibilità”.
    Si prenota il Centre Court di Wimbledon? “No, lo danno solo ad alcuni e lo scelgono loro. Quest’anno penso che sia toccato solo a Sinner, Medvedev, Alcaraz e Djokovic. Una settimana prima mandiamo al torneo il nostro programma ideale di lavoro e loro ci prenotano tutti i campi per poterci allenare. Essendo Sinner n.1 del mondo diciamo che abbiamo una corsia preferenziale… gli altri giocatori ogni giorno devono chiedere una finestra per allenarsi all’orario che preferiscono”.
    Ultima domanda dell’intervista è su Darren Cahill, membro fondamentale nel team. È uscita lo scorso gennaio – per errore! – la notizia che questo dovrebbe essere l’ultimo anno da coach per l’australiano. Stanno ancora provando a convincerlo a restare? “Sicuramente sì, sarebbe stupendo perché si è creata un’ottima alchimia tra Jannik e Darren ma anche tra me Darren, saremmo felicissimi se lui restasse. Qualche battuta in merito ogni tanto gliela facciamo… quindi vediamo che succederà” conclude Simone.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Toni Nadal: “Alcaraz nei momenti decisivi è superiore a Sinner sul lato mentale, ma Jannik è più bravo a condurre il match con ritmo altissimo senza commettere errori”

    Toni Nadal nella foto

    Toni Nadal ritiene che la rivalità tra Sinner e Alcaraz sia fantastica per il livello di gioco che i due esprimono quando si affrontano e per le loro diverse caratteristiche che rendono ogni partita molto spettacolare. Lo zio più famoso del tennis, oggi direttore dell’Academy del nipote a Manacor dopo un breve periodo a fianco di Felix Auger-Aliassime, ha parlato di quello che ritiene essere il punto di forza di Carlos quando affronta l’italiano, ma anche di quanto le loro sfide siano talmente equilibrate da esser decise da un punto o due e pertanto dell’importanza della componente fortuna, oltre a bravura e attitudine.
    “Penso che Alcaraz sia mentalmente un po’ superiore a Sinner nei momenti decisivi, mentre l’italiano è più bravo a imporre un ritmo molto alto senza commettere errori” afferma Toni Nadal alla Gazzetta. “Ma quando è il momento chiave, tra i due, forse Carlos è un po’ superiore. A volte è solo che il tuo gioco e quello del tuo avversario non si combinano bene. Carlos domina i precedenti con Sinner, ma la verità è che se l’italiano avesse avuto un po’ più di fortuna, avrebbe avuto almeno due vittorie in più e Carlos due sconfitte in più. Basta una palla dentro o fuori, e scoppia il caos: tutti diventano esperti, la stampa cerca spiegazioni eccezionali. Invece, bisogna rassegnarsi ad un fatto molto banale: lo sport in fondo è una cosa semplice.” Sinner dall’avvio della stagione 2024 vanta un record straordinario di 92 vittorie a fronte di sole 9 sconfitte; 5 di queste sono arrivate proprio contro Alcaraz.
    Toni Nadal ha anche parlato di come Sinner sia stato bravo a completare il suo tennis, diventando un giocatore difficilissimo da battere. Tuttavia l’altoatesino ha ancora dei buoni margini di miglioramento, ecco dove secondo il coach spagnolo. “Parlo da osservatore esterno, gli allenatori di Sinner sanno benissimo su cosa bisogna lavorare. Ha un ottimo servizio, un diritto e un rovescio molto potenti, ed è molto solido. Potrebbe essere più preciso quando gioca le palle corte, e in particolare ritengo che a volte sia un po’ frettoloso nella scelta della giocata. Carlos è più creativo. Tutti possono fare meglio; persino Federer ha perfezionato il suo rovescio quando era già molto avanti con l’età. Jannik continuerà ad aggiungere piccoli dettagli, a evolversi e diventare sempre più completo” conclude Toni.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Novità editoriale: “Effetto Sinner – Consumi responsabili e nuovo made in Italy oltre lo sport”

    La copertina del libro

    È appena stato pubblicato un nuovo libro su Jannik Sinner, intitolato “Effetto Sinner – Consumi responsabili e nuovo made in Italy oltre lo sport”, un contributo con un taglio davvero originale. Si parla del campione di Sesto Pusteria, ma non è una classica biografia: si affronta il suo impatto economico e sociale, con il contributo di Cesare Amatulli, Professore Ordinario di Marketing presso l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, e insegnante anche anche presso la Luiss Guido Carli; e Matteo De Angelis è Professore Ordinario di Marketing presso la Luiss Guido Carli. Riportiamo il comunicato stampa di questa novità editoriale.

    Effetto Sinner è un saggio dedicato all’attuale numero 1 del tennis mondiale, ma non si tratta della solita biografia sportiva. Piuttosto di un’analisi culturale, sociale ed economica sul suo impatto. Il libro esplora come, attraverso i suoi valori e il suo stile di vita, Sinner abbia una risonanza positiva sui consumi responsabili e sulla percezione dell’Italia, per gli italiani e all’estero. Non è dunque un libro sul tennis ma su ciò che il campione rappresenta, non è uno studio sul gesto sportivo di Sinner ma sulla sua eco culturale. Riportando i risultati di diverse ricerche, gli autori mostrano come Sinner – con la sua disciplina silenziosa, il talento sobrio e la postura gentile – incarni un modello di leadership sostenibile: un modello italiano, ma dal respiro globale. Un modello descritto attraverso il nuovo framework SMASH, introdotto dagli autori, insieme al neologismo “umisostenità”, sintesi valoriale e culturale ispirata a Sinner.
    «Un talento italiano che va oltre il tennis: Sinner è l’icona gentile di un futuro in cui umiltà e determinazione si intrecciano senza mai urlare. L’Effetto Sinner è il riverbero del campione sportivo sui consumi responsabili, è l’eco culturale della sua umiltà, è il paradosso di valori di altri tempi che diventano moderni e che ridanno all’Italia la forza di ispirare il mondo, con l’eleganza della semplicità, il rispetto per ciò che dura ed una nuova idea di successo.»Cesare Amatulli
    «Umiltà, sostenibilità, modernità. Queste tre parole riassumono il più autentico e originale “Effetto Sinner”. Jannik è molto di più dello straordinario campione che ha portato il tennis italiano ai vertici mondiali. È un trascinatore di comportamenti responsabili e di una immagine moderna dell’Italia nel mondo in quanto non appariscente o “chiassosa” nei suoi successi, ma allo stesso tempo tradizionale in quanto in grado di valorizzare il suo patrimonio culturale e la sua ricerca di eccellenza.»Matteo De Angelis
    Da oltre due millenni si narra di atleti straordinari che, divenuti celebri per le loro prestazioni sportive, hanno finito per influenzare – talora con vite leggendarie – conoscenze, atteggiamenti, comportamenti, mode, abitudini, valori o addirittura le sorti di intere comunità. Nella nostra porzione di mondo gli esempi sono tanti e riconducibili a una tradizione che potrebbe risalire al VI secolo A.C., con Milone di Crotone, a cui vengono attribuite ben sette vittorie olimpiche nella lotta e, in scia alle prestazioni sportive potenziate dalle virtù pitagoriche, addirittura la guida alla storica vittoria dei crotonesi sui sibariti (fonte Diodoro Siculo). I primi simbolo, appunto, di disciplina, forza (fisica e mentale), determinazione e senso della sfida continua (incrementalismo ante litteram); i secondi, per contro, noti come prìncipi di abbondanza e lussuria. Sono più recenti, invece, gli studi sullo sport management e sulla psicologia dello sport, di cui gli autori di questo originale saggio di ricerca richiamano princìpi epistemologici e rilevanza, ben oltre l’ambito sportivo.— Michele Costabile, Professore Ordinario di Marketing presso l’Università Luiss Guido Carli
    Effetto Sinner è il nuovo capitolo della storia che Jannik Sinner sta scrivendo nel mondo del tennis, dello sport e non solo. Se due autori, come i professori della Luiss Cesare Amatulli e Matteo De Angelis, hanno deciso di occuparsi del nostro atleta studiandone il contributo anche dal punto di vista dei consumi e dei comportamenti sociali, consapevoli di come Jannik riesca a orientare anche le scelte quotidiane della nostra vita, abbiamo l’ulteriore conferma di come Sinner abbia davvero prodotto una sorta di miracolo, da qualunque punto di vista lo si voglia osservare. E noi, come Federazione Italiana Tennis e Padel, non possiamo che esserne orgogliosi. Infatti, anche per noi Sinner è molto più dei risultati storici che sta ottenendo, e continuerà a ottenere. È il coronamento del lavoro, delle idee e dei sacrifici fatti in oltre vent’anni dalla nostra Federazione per creare, prima ancora che campioni, ragazzi che potessero rappresentare un esempio. È dunque il terminale di cinque lustri impostati sulla formazione dei tecnici, sull’educazione dei ragazzi e sulla valorizzazione dell’istituzione pubblica che mi onoro di rappresentare.—Angelo Binaghi, Presidente FITP LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Halle: Sinner esce di scena. Teso e poco lucido, Jannik subisce la rimonta di un ottimo Bublik

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    I timori più neri della vigilia si sono, purtroppo, avverati. Un Sasha Bublik in grandissimo spolvero, terribilmente focalizzato e tatticamente ineccepibile, rimonta un set e sconfigge Jannik Sinner nel secondo turno dell’ATP 500 di Halle, 3-6 6-3 6-4 lo score conclusivo per il kazako che così batte per la seconda volta nel torneo l’azzurro (ma la prima fu per ritiro nel secondo set, due anni fa). Notevolissima la prestazione di Bublik: una macchina infernale al servizio dopo l’avvio incerto e break immediato subito, l’unico ottenuto dall’azzurro nell’incontro, e quindi una miriade di vincenti, ben 36 alla fine a fronte di 25 errori (30-25 per Sinner). Esecuzioni fenomenali quelle di Sasha, a tutto braccio, con una facilità d’impatto e velocità di uscita della palla da campione. Talento strepitoso imbrigliato in un personaggio a suo modo unico, e per questo affascinante seppur divisivo. Dopo un primo set controllato dal n.1, forte di un break all’avvio e un servizio in buon ritmo, Bublik è stato bravo a cambiare tattica da metà del secondo set, scegliendo in modo arguto di tirare accelerazioni dritto per dritto a grandissima velocità su ogni palla, sia in scambio che soprattutto in risposta, mettendo così in crisi il servizio del n.1, oggi assai a corrente alternata dopo l’allungo del rivale. Grande Bublik, ha disputato una partita coraggiosa e lucida, lontanissima da quelle follie che l’hanno reso iconico ma poco affidabile. Ma… è corretto sottolineare una prestazione opaca di Jannik, come non gli capitava da moltissimo tempo, direi da US Open 2023, prima della svolta che l’ha reso il miglior tennista del mondo.
    Sinner dopo l’avvio sciolto si è bloccato, qualcosa si è evidentemente inceppato nella sua fiducia e quindi nel gioco. Non sempre gli appoggi sono stati ottimi e il passaggio dalla terra all’erba non mai facile, ma le difficoltà del contesto non giustificano come sia diventato teso dopo aver subito il break a metà del secondo set. Da lì in avanti è stato un continuo up and down di emozioni e situazioni, con grandi giocate ma anche troppe incertezze, incapace di scrollarsi di dosso la pressione, liberare il braccio e fare le giocate corrette per mettere in difficoltà un rivale “in the zone”, “on fire”, in stato di grazia. Oltre ad un rendimento sotto tono della prima palla con l’avanzare della partita, quello che ha colpito in negativo della partita di Sinner è stata per una volta una scarsa lucidità nell’affrontare la tattica del rivale, bravo a tirare tutto a tutta con grande rischio ma agevolato dall’italiano che ha accettato, anche un po’ passivamente, il braccio di ferro alla massima velocità invece di cercare di giocare con più acume per spezzare il momento top e feeling all’impatto del rivale. Jannik non è quasi mai riuscito – e poco ci ha provato – a sporcare la palla, variare l’altezza delle parabole, cambiare i ritmi e le diagonali, attaccare la rete o portare Sasha a giocare in posizioni meno comode rispetto al suo andare rapido a destra e sinistra sulla riga di fondo e verticalizzare a braccio sciolto. Bublik si è appoggiato benissimo sulla velocità e palla pulita dell’azzurro, prendendosi di forza una grande vittoria a furia di accelerazioni notevoli e servizi imprendibili.
    Sinner è stato anche falloso in scambi per lui banalissimi, dove ha commesso errori in costruzione che non vedevamo da molto tempo. Non è facile gestire un avversario così, che si prende rischi massimi e molto (quasi tutto!) gli sta in campo. Tutto è partito forse dalla difficoltà di rispondere tanto e bene, come è suo solito, e questo gli ha messo ulteriore pressione al servizio e fretta nel cercare l’accelerazione per fare la differenza. Davvero strano per Jannik come sia andato sotto nella spinta in scambi molto brevi, e raramente sia riuscito a difendersi con la qualità necessaria a ribaltare la situazione a suo favore. In rare occasioni ha fatto sentire pressione a Bublik, in questo è mancato Sinner, che forse ci ha abituato fin troppo bene ad essere duro, durissimo, e trovare un appiglio per girare situazioni non facili con la sua potenza e presenza.
    Il rimpianto per Sinner viene dalla prestazione complessiva, ma anche per le due palle break in avvio del terzo set non giocate bene e che avrebbero potuto invertire l’inerzia o almeno spezzare le sicurezze del kazako. Sulla seconda, in particolare, si poteva far meglio o almeno non sbagliare per primo. Una partita che probabilmente ha portato anche a galla qualche scoria della finale persa a Roland Garros, un match molto difficile da digerire come ha ricordato due giorni fa coach Cahill nel podcast di Roddick. Tuttavia sarebbe ingiusto e riduttivo attribuire questa sconfitta alla tensione e ombre lasciate dai match point non sfruttati e dolorosa sconfitta in rimonta patita da Alcaraz. Sinner ha avuto di nuovo problemi al servizio, per una volta non è riuscito ad imporre la qualità della sua risposta sul servizio eccezione del rivale, ha gestito con fretta e poca lucidità fasi importanti della partita. Su questo dovrà riflettere Jannik nei prossimi giorni e lavorare bene in vista di Wimbledon. Ci ha abituato a così tante vittorie, straordinarie, che la sconfitta quasi ce la siamo dimenticata. Sarebbe un grave errore chiedergli di vincere sempre, ancor più in un’annata così strana per lui. Jannik è diventato n.1 imparando a riprendersi da sconfitte anche dure e tornando ancor più forte di prima. Testa a gambe a Londra. Ci sono i Championships da giocare, da n.1 del mondo.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Sinner parte al servizio e vince il suo turno a 30 servendo così così, poi in risposta approfitta di due doppi falli di Bublik, per lo 0-30. Sinner è pronto ad aggredire la seconda palla del kazako, trovare profondità col back di rovescio e quindi cambiare ritmo con una bordata di rovescio cross ingestibile. 0-40. Sasha salva la prima palla break con una smorzata ben calibrata, e la seconda con un rovescio vincente dopo essersi aperto il campo. Niente può Bublik sulla terza, Sinner arriva come un fulmine sulla palla corta e trova una frustata col diritto che fulmina il rivale, BREAK e 2-0 Sinner. Lo sguardo di Jannik è super concentrato, è entrato molto deciso nella partita e vola via con palle velocissime e precise, anche al servizio ora. Con un Ace siamo 3-0 in nove minuti. Gli scambi non durano nulla, tennis verticale in grande accelerazione e anche il servizio di Bublik marca presente nel match. Jannik va come un treno, tira fortissimo col diritto dopo il servizio, genera grande potenza e profondità, Sasha niente può. 4-1 Sinner con un altro turno di battuta con tante prime palle, e poi risponde tanto, quasi sempre, con Bublik costretto a prendersi il massimo dei rischi e chiedere gli straordinari alla sua prima di battuta. Pure alla seconda, altrimenti nello scambio… 4-2, in soli 18 minuti. Nel settimo game il kazako trova la prima grande risposta, impatto splendido col rovescio e palle nei piedi di Jannik, che sbaglia. Un lampo nel buio… con la notte orchestrata dalla spinta prepotente di Sinner, impressionante il ritmo imposto in scambio. E pure in passante, due davvero potenti sul 30-15 a punire il rischio preso (bene) da Bublik. 5-2 Sinner con un servizio esterno perfetto. Il n.1 chiude il set 6-3 con un altro turno di battuta impeccabile. Jannik dirompente, e numeri al servizio sono ottimi: 71% di prime in campo, perdendo solo due punti, e 5 su 7 con la seconda. Il kazako paga a carissimo prezzo il brutto ingresso nel match.
    Bublik riparte alla battuta nel secondo set. Se non trova il punto con la battuta o il colpo successivo, sono dolori… Jannik forza il game sul 30 pari (anche un doppio fallo di Sasha), quindi risponde d’incontro col rovescio e Bublik sbaglia un diritto in rete. Palla break! Serve bene il 27enne di Gatchina, ma viene punito nel punto successivo da un passante di diritto di misura dell’italiano. Ancora col servizio, stavolta al T, Bublik annulla la 2° PB. Da destra fa fatica Bublik, altro doppio fallo e le chance diventano 3. Altro Ace, da sinistra è una macchina. Pure un Ace con la seconda palla per vincere il game per Bublik (1-0), peccato per le 3 chance ma non si è giocato. Le occasioni non sfruttate non pesano su Jannik, game a zero (divertente la schermaglia sul net sul 40-0), 1 pari. Sinner IMPRESSIONANTE per impatto avanzato e velocità. La palla di esce dalle corde come un fulmine e vola 0-30. Sasha è costretto a fare i miracoli nel terzo punto, tra spinta e acrobazie, ma è il servizio la sua àncora per resistere alle ondate azzurre. Sul 30 pari Sasha cerca di rallentare col diritto, Jannik intuisce, anticipa e tira una mazzata vincente che gli vale un’altra palla break, ma… niente. Ace, quando il punto scotta il kazako serve alla perfezione. 12 punti, con un diritto vincente molto difficile, servono a Bublik per 2-1. Nei game di Sasha si lotta, in quelli di Jan si…vola, altro turno a zero e 2 pari. Sul 3-2, Bublik in risposta trova due eccellenti giocate, un attacco dopo la risposta e poi un’accelerazione fantastica col rovescio lungo linea a chiudere un duro scambio. Per la prima volta è avanti 0-30 in risposta. Pessima la scelta di Sasha di affidarsi alla palla corta, dopo esser stato in controllo dalla risposta. Sinner ritrova la prima vincente, ma sul 30 pari niente può sul diritto fulminante di Bublik, tirato a tre mesi fuori dal campo. 30-40, palla break Bublik. Jannik la cancella con un servizio potente al centro. È “on fire” Bublik, altro diritto vincente dalla risposta, esecuzione fenomenale cross, e seconda PB. Bublik si difenda da campione, passa all’attacco ed è Jannik a difendersi bene con un back maligno che il kazako rimette lungo. Game splendido, livello alle stelle e grande spettacolo, solo colpi vincenti da entrambe le parti. Bublik si mangia il campo con colpi profondissimi e conquista la terza chance del game. È quella buona: Jannik stecca un diritto. BREAK Bublik, avanti 4-2 con merito visto l’eccellente game in risposta e poi 5-2 con un altro game fantastico. Incredibile a scriverlo ma Sinner in questa fase è sotto alla velocità e aggressività dei colpi del kazako. Ha accusato il colpo l’azzurro, due errori nell’ottavo game, mostra un po’ di nervosismo con il suo angolo. 0-30. E la prima palla non va. Finalmente il n.1 torna servire bene e poi “spaccare la palla” con un rovescio vincente dei suoi, quattro punti di fila e 5-3. Sasha torna a “incasinare” i suoi schemi con una smorzata pessima, poi rischia e spara l’Ace n.11 con la seconda palla. Bublik arriva a set point sul 40-30 con un serve and volley preciso. Ace. 6-3 Bublik, set meritato con un rendimento in risposta e nell’accelerare la palla salito alle stelle. Si va al terzo.
    Sinner scatta alla battuta, ma è ancora incerto. Sbaglia un diritto non da lui sul 15 pari, palla al centro facilmente aggredibile. Sasha rischia ancora in risposta ma gli esce di poco. Vince un game non facile Jannik, spingendo con cautela. Si incita con la punta della racchetta Jannik dopo una risposta che provoca l’errore del rivale, c’è tensione evidente in lui. Bublik esagera con la seconda palla, commette doppio fallo (15-30), ma rimedia subito con un servizio vincente. Sinner si prende una palla break grazie ad una risposta pesantissima che disarma il S&V del kazako. C’era spazio per il passante, non facile, di diritto ma la palla si Sinner non passa la rete. Pressa JS, con il diritto si prende un’altra chance. Stavolta si scambia ma Jannik non è incisivo come al suo meglio e sbaglia per primo. 1 pari. Sinner subisce le pallate a tutto braccio di Bublik e sbaglia ancora un diritto steccandolo. 30 pari. Attenzione: doppio fallo! C’è una palla break per il kazako con Jannik assai teso. E infatti la prima palla non c’è, ma sulla seconda la risposta di rovescio di Sasha scappa via, discretamente carica di spin la battuta del n.1 che sta sporcando troppo poco la palla accettando lo scontro a tutta velocità col rivale. Si lotta nel game, Sasha trova un passante stretto di tocco splendido. Finalmente torna l’Ace ma arriva un’altra risposta eccezionale di Bublik. Con tanta fatica e un nastro amico, Sinner vince il terzo game (2-1). In piedi Cahill a sostenere il suo pupillo dopo il 2 pari. Nel quinto game ancora un doppio fallo per Jannik (sul 30-0) e poche prime, pure un errore rincorrendo una palla corta, tirando con una forza non necessaria. Sul 30 pari Sinner rallenta con un taglio che però Bublik legge e rigioca con grande velocità di rovescio. 30-40, palla break. Sinner si salva con servizio e diritto in contro piede. Con un bellissimo diritto vincente Jannik chiude un altro game molto difficile, con una chance salvata. 3-2. Fa il pugno e si incita come poche volte l’azzurro dopo un gran passante di rovescio in risposta, ma il game lo vince il kazako, pure con la seconda di servizio da sotto sul 40-30. 3 pari. Jannik continua ad alternare ottime giocate ad errori, c’è una fretta evidente in certi passaggi, dettata dalla tensione (già 12 errori nel set). Esce un rovescio di scambio di Sinner, 30-40, ancora palla break da difendere. Niente, errore tattico clamoroso di Jannik, che ancora cerca di sfondare con un diritto al volo ma non è abbastanza profondo e addosso a Bublik, che la rimette con un passante vincente. BREAK Bublik, avanti 4-3. Sinner non molla. Sul 40-30 trova un recupero in avanzamento splendido un tocco eccezionale che porta il game ai vantaggi dal 40-0, ma Bublik si affida alla battuta e vola 5-3. Sinner, non senza problemi vince il nono game, Bublik serve per il match sul 5-4. Sinner trova un gran punto ma il servizio del kazako non perdona. Ha due match point sul 40-15, basta il primo, con uno smash potente. Sinner esce di scena, da campione in carica. Un brutta sconfitta, ma applausi a Bublik, praticamente perfetto.

    Jannik Sinner vs Alexander Bublik ATP Halle Jannik Sinner [1]634 Alexander Bublik366 Vincitore: Bublik ServizioSvolgimentoSet 3A. Bublik 15-0 15-15 30-15 40-154-5 → 4-6J. Sinner 15-0 30-0 ace 30-15 30-30 40-303-5 → 4-5A. Bublik 15-0 30-0 ace 40-0 40-15 40-30 40-40 A-403-4 → 3-5J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 30-403-3 → 3-4A. Bublik 15-0 15-15 30-15 ace 30-30 df 40-303-2 → 3-3J. Sinner 15-0 30-0 30-15 df 30-30 30-40 40-40 A-402-2 → 3-2A. Bublik 15-0 ace 30-0 30-15 40-15 40-302-1 → 2-2J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 df 40-40 A-40 40-40 A-40 ace 40-40 A-401-1 → 2-1A. Bublik 15-0 15-15 15-30 df 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-401-0 → 1-1J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2A. Bublik 15-0 ace 15-15 30-15 ace 30-30 40-30 ace3-5 → 3-6J. Sinner 0-15 df 0-30 15-30 30-30 40-302-5 → 3-5A. Bublik 15-0 30-0 40-0 ace2-4 → 2-5J. Sinner 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A2-3 → 2-4A. Bublik 15-0 30-0 40-02-2 → 2-3J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace1-2 → 2-2A. Bublik 0-15 0-30 15-30 30-30 ace 30-40 40-40 ace A-40 40-40 A-40 40-40 A-401-1 → 1-2J. Sinner 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1A. Bublik 15-0 ace 30-0 30-15 df 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A df 40-40 ace A-40 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner 15-0 ace 30-0 ace 40-05-3 → 6-3A. Bublik 30-0 40-0 ace5-2 → 5-3J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-15 40-304-2 → 5-2A. Bublik 0-15 15-15 30-15 ace ace4-1 → 4-2J. Sinner 15-0 30-0 40-03-1 → 4-1A. Bublik3-0 → 3-1J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace2-0 → 3-0A. Bublik 0-15 0-30 df 0-40 15-40 30-401-0 → 2-0J. Sinner 0-15 15-15 30-15 30-30 40-300-0 → 1-0

    Statistica
    Sinner 🇮🇹
    Bublik 🇰🇿

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Rating del servizio
    276
    289

    Ace
    6
    15

    Doppi falli
    3
    6

    Prima di servizio
    57/90 (63%)
    59/92 (64%)

    Punti vinti sulla prima
    44/57 (77%)
    46/59 (78%)

    Punti vinti sulla seconda
    16/33 (48%)
    17/33 (52%)

    Palle break salvate
    4/6 (67%)
    8/9 (89%)

    Giochi di servizio giocati
    14
    14

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Rating della risposta
    89
    122

    Punti vinti su prima di servizio
    13/59 (22%)
    13/57 (23%)

    Punti vinti su seconda di servizio
    16/33 (48%)
    17/33 (52%)

    Palle break convertite
    1/9 (11%)
    2/6 (33%)

    Giochi di risposta giocati
    14
    14

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    7/13 (54%)
    8/14 (57%)

    Vincenti
    30
    36

    Errori non forzati
    25
    25

    Punti vinti al servizio
    60/90 (67%)
    63/92 (68%)

    Punti vinti in risposta
    29/92 (32%)
    30/90 (33%)

    Totale punti vinti
    89/182 (49%)
    93/182 (51%) LEGGI TUTTO

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    Jannik Sinner: il quarto più longevo al numero 1 nella sua prima volta “Non avrei mai pensato di arrivare qui e restarci così tanto tempo: è incredibile trovarmi in questa situazione”

    Jannik Sinner – Foto Patrick Boren

    Più di un anno in cima al tennis mondiale e una costanza da record: Jannik Sinner continua a riscrivere la storia del ranking ATP. In queste ore, l’azzurro impegnato ad Halle ha raggiunto un traguardo davvero prestigioso: è il quarto tennista nella storia per permanenza consecutiva al numero 1 del mondo nella sua “prima volta” in vetta. Un primato che certifica quanto il suo dominio, frutto di risultati e regolarità, non sia più una sorpresa ma una splendida realtà.
    Sono 54 le settimane consecutive da leader ATP per il talento di San Candido, già nella leggenda alle spalle solo di tre colossi: Lleyton Hewitt (75), Jimmy Connors (160) e Roger Federer (237) sono gli unici ad aver fatto meglio di lui al debutto assoluto al vertice del tennis mondiale. Numeri impressionanti che rendono l’idea della solidità e della maturità di Sinner, che da oltre un anno è il punto di riferimento per tutti.
    Sinner: “Un onore, ma resto me stesso”I record sono fatti per essere battuti, ma alcuni sembrano quasi inarrivabili. Jannik lo sa bene e, intervistato da atptour.com, conferma la sua serenità: “È un grande onore far parte di questi nomi, ma non ho mai smesso di essere me stesso. Voglio continuare a scrivere la mia storia, l’unica cosa che mi preoccupa è migliorare come tennista ogni giorno. Il ranking riflette il lavoro di un’intera stagione: sono felice dei risultati che sto ottenendo e spero di continuare così”.
    “Non avrei mai pensato di arrivare qui e restarci così tanto tempo: è incredibile trovarmi in questa situazione, tutto è cambiato molto in poco tempo. Ora conosco il mio potenziale e so che posso raggiungere grandi successi se gioco il mio miglior tennis. È bello vedermi al numero 1, ma la cosa più importante è sentire di continuare a crescere”, ha concluso il campione italiano, che resterà sicuramente leader almeno fino a dopo Wimbledon 2025. Proprio il torneo londinese potrebbe essere il prossimo snodo chiave: Alcaraz, infatti, è pronto a insidiare la sua leadership, ma Sinner si gode ogni momento di questa splendida avventura al vertice del tennis mondiale.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO