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    Golf eHybrid e GTE, pronte per il mercato tedesco

    Tutto pronto per le due nuove plug-in di casa Volkswagen. Le nuove Golf eHybrid e GTE arrivano sul mercato tedesco al prezzo di listino di 39.781 e 41.667 euro. Ancora nessuna notizia certa sui prezzi per il mercato italiano, ma probabilmente saranno poco superiori. 
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    Autonomia elettrica di 80 e 62 km
    Le potenze sono diverse, 204 e 245 cavalli, rispettando la nomenclatura, la base elettrificata è la medesima. A partire da una batteria dalla capacità di 13 kWh, superiore del 50% rispetto a Golf 7. Questo permette una autonomia solo elettrica di 80 km per Golf eHybrid e di 62 chilometri per Golf GTE. L’autonomia complessiva dichiarata è di 870 km e 745 km, non male considerando la potenza di sistema e comunque la spinta sempre notevole che garantisce il 1.4 turbo benzina TSI.

    Golf eHybrid arriva sul mercato nell’allestimento Style, mente GTE, come da tradizione, fa storia a sé. Sedili sportivi di serie per tutte e due, assiema alla plancia digitale, ai fari a Led Plus e ai sistemi di assistenza alla guida di secondo livello
    Dopo le PHEV sono attesi sul mercato gli storici “pezzi” grossi: ovvero Golf GTI, GTD e R.
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    MotoGp, Marc Marquez: “Mondiale? Sembra che nessuno voglia vincerlo”

    ROMA – “Adesso i medici sono più cauti, con la stagione persa è meglio recuperare bene e tornare più forti possibile quando il fisico lo permetterà”. Così Marc Marquez, ancora out dal Motomondiale per via del problema fisico rilevato dopo la caduta nella gara inaugurale di questa stagione, ha analizzato la sua condizione e fatto il punto sul favorito per la vittoria finale. “Sembra che nessuno voglia vincere, che nessuno voglia prendere quel vantaggio in campionato. Tutti stanno fallendo. Non so cosa succede, ma sbagliano tutti. È un campionato che ha avuto molte cadute, molti infortuni, è raro e difficile da analizzare”, ha dichiarato il pilota della Honda ai microfoni di DAZN. E su Dovizioso, fresco del divorzio con Ducati: “Mi sorprende, soprattutto quando va veloce, con una moto che si adatta bene al suo stile e ne approfitta come ha dimostrato in questi anni rimanendo secondo. Sicuramente qualcosa ci sfugge”. Sull’addio a Borgo Panigale: “Rispetto la decisione di Dovizioso, è stato un grande rivale e spero lo sarà in futuro”. KTM invece sta andando forte: “Sono rimasto molto stupito per come Binder ha guidato. Vorrei sottolineare il livellamento dei marchi, KTM è arrivata. Con questa parità ho ancora più voglia di esserci, di disputare gare imprevedibili. Questo è quello che mi piace”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marc Marquez: “Tutti falliscono, Mondiale senza favoriti”

    ROMA – “Adesso i medici sono più cauti, con la stagione persa è meglio recuperare bene e tornare più forti possibile quando il fisico lo permetterà”. Così Marc Marquez, ancora out dal Motomondiale per via del problema fisico rilevato dopo la caduta nella gara inaugurale di questa stagione, ha analizzato la sua condizione e fatto il punto sul favorito per la vittoria finale. “Sembra che nessuno voglia vincere, che nessuno voglia prendere quel vantaggio in campionato. Tutti stanno fallendo. Non so cosa succede, ma sbagliano tutti. È un campionato che ha avuto molte cadute, molti infortuni, è raro e difficile da analizzare”, ha dichiarato il pilota della Honda ai microfoni di DAZN. E su Dovizioso, fresco del divorzio con Ducati: “Mi sorprende, soprattutto quando va veloce, con una moto che si adatta bene al suo stile e ne approfitta come ha dimostrato in questi anni rimanendo secondo. Sicuramente qualcosa ci sfugge”. Sull’addio a Borgo Panigale: “Rispetto la decisione di Dovizioso, è stato un grande rivale e spero lo sarà in futuro”. KTM invece sta andando forte: “Sono rimasto molto stupito per come Binder ha guidato. Vorrei sottolineare il livellamento dei marchi, KTM è arrivata. Con questa parità ho ancora più voglia di esserci, di disputare gare imprevedibili. Questo è quello che mi piace”.

    MotoGp, Marquez operato di nuovo al braccio LEGGI TUTTO

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    Tesla Dating, l'app di incontri è per chi ama le auto elettriche di Musk

    Si chiama Tesla Dating, è un’app di incontri ma non è una trovata di Elon Musk. Dietro al progetto c’è l’imprenditore canadese Ajitpal Grewal che ha l’obiettivo di soppiantare Tinder. In che modo? Mettendo in contatto i single di tutto il mondo che abbiano in comune la passione per le auto elettriche e la sostenibilità ambientale. Perciò Musk, seppur indirettamente e involontariamente, ha contributo alla nascita di questa idea.
    L’app finale, secondo i propositi di Grewal, dovrebbe creare una community super esclusiva, riservata ai soli possessori delle vetture californiane a zero emissioni (tanto da richiedere la prova del possesso).
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    Per soli proprietari di Tesla
    Visione del mondo comune, ammirazione per Elon Musk e portafogli ben munito per permettersi una Tesla. Ecco quali sono le caratteristiche che dovrebbero avere gli utenti di Tesla Dating, l’app di incontri che per adesso è solo un sito web il cui slogan recita “Non si può pronunciare Love senza EV”.
    Quando è previsto il lancio dell’app? Mancano ancora adesioni, nonostante il sito stia andando piuttosto bene, ecco l’invito: “Iscriviti qui sotto per l’accesso anticipato. Vi faremo sapere quando saremo pronti per il lancio. Nel frattempo, sentitevi liberi di condividere questa pagina con altri proprietari di Tesla”. Una volta raggiunto il numero sufficiente, sarà un algoritmo a occuparsi dei vari match tra gli utenti.
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    GP Stiria, Mir critica Vinales: “Aveva problemi ai freni, è stato molto irresponsabile”

    ROMA – C’è delusione per Joan Mir dopo il quarto posto nella gara al Red Bull Ring di Spielberg, sede dello scorso weekend del Gran Premio di Stiria 2020. Quando mancavano 12 giri al termine lo spagnolo si trovava al comando con un margine di poco inferiore ai 2,5 secondi su Takaaki Nakagami e sembrava ormai vicino alla prima vittoria nella classe regina. Ad interrompere la rincorsa al primo posto però ci ha pensato la bandiera rossa, esposta quando Maverick Vinales si è lanciato dalla sua M1 ormai senza freni lanciata a 220 Km/h verso le barriere di protezione poste nelle vie di fuga di curva 1. “Non ho molto da commentare neanche su questa gara, perché si è visto tutto – spiega a fine gara uno sconsolato Mir. “È stato un peccato, perché mi sentivo molto bene e avevamo avuto un weekend perfetto, ma oggi non è stata la nostra giornata. Dobbiamo accettarlo. Abbiamo dimostrato di essere pronti a vincere, quindi prendiamo il positivo e pensiamo alla prossima. Non mi piace essere considerato vincitore morale, perché Oliveira ha preso i punti, e la gloria, ma abbiamo lasciato un segno. Siamo stati dove vogliamo essere. Ci siamo. La vittoria arriverà”.
    Le critiche di Mir
    Mir ha poi puntato nuovamente il dito contro il comportamento in pista di alcuni rivali: “Nel corso dell’interno fine settimana avrebbero dovuto sanzionare numerosi piloti. Dovizioso mi ha rallentato nel Q2 e nel warm up sono stato ostacolato da un altro pilota lento in mezzo alla pista”. “In gara sono andato un po’ largo alla prima curva ma fortunatamente ho ceduto la posizione volontariamente. Non credo sia un bene se gli altri non vengono penalizzati. Hanno strappato la vittoria a Martin e chi ne capisce di moto sa perfettamente che non ha guadagnato nulla andando sul verde”. “Pol, che apprezzo molto, è entrato nella penultima curva per sorpassare Jack ma è arrivato lungo. Jack gli ha ripreso la posizione e Pol ha deciso di entrare nell’ultima curva dall’esterno. Jack aveva la linea quindi Pol sapeva che sarebbe andato lungo e, quando è arrivato al verde, ha aperto il gas ed è andato molto largo. Poi torna in traiettoria e non lo penalizzano. Anche lui pensava che lo avessero penalizzato, perché invece di entrare nel parco chiuso stava andando al box, e l’ho visto perché ero dietro. Non sto accusando Pol, ma la Race Direction. Per favore, stabilite una regola e rispettatela, perché se no questo è uno scherzo”.

    L’incidente a Vinales 
    Mir, infine, ha commentanto l’incidente accaduto a Vinales spostando l’attenzione sulle pastiglie più grandi introdotte dal fornitore e rifiutate dal pilota della Yamaha. “Ho adottato le pastiglie più piccole come sempre perché non ho avuto problemi di frenata per tutto il weekend, mentre la Yamaha ha deciso di non cambiare nonostante le difficoltà riscontrate sin dall’inizio del fine settimana. Ho sentito che Maverick ha avuto problemi dal quarto giro in poi e questo è un comportamento irresponsabile perché ha messo in pericolo tutti gli altri piloti. Di solito quando qualcuno causa una bandiera rossa viene messo sotto investigazione. Spero che ci sarà una indagine su quanto accaduto”. LEGGI TUTTO

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    GP Stiria, Mir attacca Vinales: “Ha messo in pericolo tutti noi”

    ROMA – C’è delusione per Joan Mir dopo il quarto posto nella gara al Red Bull Ring di Spielberg, sede dello scorso weekend del Gran Premio di Stiria 2020. Quando mancavano 12 giri al termine lo spagnolo si trovava al comando con un margine di poco inferiore ai 2,5 secondi su Takaaki Nakagami e sembrava ormai vicino alla prima vittoria nella classe regina. Ad interrompere la rincorsa al primo posto però ci ha pensato la bandiera rossa, esposta quando Maverick Vinales si è lanciato dalla sua M1 ormai senza freni lanciata a 220 Km/h verso le barriere di protezione poste nelle vie di fuga di curva 1. “Non ho molto da commentare neanche su questa gara, perché si è visto tutto – spiega a fine gara uno sconsolato Mir. “È stato un peccato, perché mi sentivo molto bene e avevamo avuto un weekend perfetto, ma oggi non è stata la nostra giornata. Dobbiamo accettarlo. Abbiamo dimostrato di essere pronti a vincere, quindi prendiamo il positivo e pensiamo alla prossima. Non mi piace essere considerato vincitore morale, perché Oliveira ha preso i punti, e la gloria, ma abbiamo lasciato un segno. Siamo stati dove vogliamo essere. Ci siamo. La vittoria arriverà”.
    Le critiche di Mir
    Mir ha poi puntato nuovamente il dito contro il comportamento in pista di alcuni rivali: “Nel corso dell’interno fine settimana avrebbero dovuto sanzionare numerosi piloti. Dovizioso mi ha rallentato nel Q2 e nel warm up sono stato ostacolato da un altro pilota lento in mezzo alla pista”. “In gara sono andato un po’ largo alla prima curva ma fortunatamente ho ceduto la posizione volontariamente. Non credo sia un bene se gli altri non vengono penalizzati. Hanno strappato la vittoria a Martin e chi ne capisce di moto sa perfettamente che non ha guadagnato nulla andando sul verde”. “Pol, che apprezzo molto, è entrato nella penultima curva per sorpassare Jack ma è arrivato lungo. Jack gli ha ripreso la posizione e Pol ha deciso di entrare nell’ultima curva dall’esterno. Jack aveva la linea quindi Pol sapeva che sarebbe andato lungo e, quando è arrivato al verde, ha aperto il gas ed è andato molto largo. Poi torna in traiettoria e non lo penalizzano. Anche lui pensava che lo avessero penalizzato, perché invece di entrare nel parco chiuso stava andando al box, e l’ho visto perché ero dietro. Non sto accusando Pol, ma la Race Direction. Per favore, stabilite una regola e rispettatela, perché se no questo è uno scherzo”.
    MotoGp, paura Vinales: salta dalla moto a 220 all’ora prima dello schianto L’incidente a Vinales 
    Mir, infine, ha commentanto l’incidente accaduto a Vinales spostando l’attenzione sulle pastiglie più grandi introdotte dal fornitore e rifiutate dal pilota della Yamaha. “Ho adottato le pastiglie più piccole come sempre perché non ho avuto problemi di frenata per tutto il weekend, mentre la Yamaha ha deciso di non cambiare nonostante le difficoltà riscontrate sin dall’inizio del fine settimana. Ho sentito che Maverick ha avuto problemi dal quarto giro in poi e questo è un comportamento irresponsabile perché ha messo in pericolo tutti gli altri piloti. Di solito quando qualcuno causa una bandiera rossa viene messo sotto investigazione. Spero che ci sarà una indagine su quanto accaduto”. LEGGI TUTTO

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    GP Stiria, Valentino Rossi: “La Yamaha soffre di problemi ai freni”

    SPIELBERG – “Noi della Yamaha abbiamo sempre sofferto dei problemi ai freni e rimanere senza, durante una gara, è una delle più grandi paure per noi piloti. Vinales è stato bravo a buttarsi sull’asfalto”. Questo il commento di Valentino Rossi in merito al problema ai freni accusato dal compagno di squadra Maverick Vinales durante il Gran Premio di Stiria. Il Dottore, nono al traguardo, sottolinea i noti problemi ai freni anche sulla sua moto: “Abbiamo cambiato un po’ di cose, abbiamo lavorato con la Brembo e abbiamo cambiato le pinze – ha spiegato Rossi ai microfoni di Sky Sport -. Durante le prove il feeling è buono mentre in gara si scalda tutto”. E sulla competitività della Yamaha: “Negli ultimi anni, in curva, riuscivamo a sopperire le difficoltà in rettilineo. Ma quest’anno tutti si sono migliorati in curva. Se Misano sarà un’occasione per noi? Speriamo, perché lo scorso anno siamo andati molto forte. In un circuito più piccolino, tortuoso e con meno rettilinei possiamo far meglio ma anche Ktm e Suzuki sono migliorate tanto”.

    I complimenti allo Sky Racing Team VR46
    Celestino Vietti in Moto3, Marco Bezzecchi in Moto2: doppietta per lo Sky Racing Team VR46 e il Dottore esulta con loro: “È la prima doppietta per il nostro team, è frutto del grande lavoro di tutti e siamo contentissimi”. Poi sul futuro di Luca Marini: “È in testa al Mondiale ma ha dei grandi avversari. Siamo onorati dell’interesse della Ducati e della possibilità di portarlo in MotoGP ma cerchiamo di rimanere concentrati su questa stagione: da parte mia cerco di dargli tutto quello che ho imparato in questi anni ma in pista è lui che deve fare la differenza”, ha chiosato Rossi. LEGGI TUTTO

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    GP Stiria, Valentino Rossi: “Vinales è stato bravo a buttarsi”

    SPIELBERG – Rimanere senza freni “è una delle più grandi paure di noi piloti. Vinales è stato bravo a buttarsi sull’asfalto”. Valentino Rossi commenta così il problema ai freni accusato dal compagno di squadra Maverick Vinales durante il Gran Premio di Stiria. Il Dottore, nono al traguardo, sottolinea i noti problemi ai freni anche sulla sua moto: “Noi della Yamaha abbiamo sempre sofferto dei problemi ai freni – ha spiegato Rossi ai microfoni di Sky Sport -. Abbiamo cambiato un po’ di cose, abbiamo lavorato con la Brembo e abbiamo cambiato le pinze. Durante le prove il feeling è buono mentre in gara si scalda tutto”. E sulla competitività della Yamaha: “Negli ultimi anni, in curva, riuscivamo a sopperire le difficoltà in rettilineo. Ma quest’anno tutti si sono migliorati in curva. Se Misano sarà un’occasione per noi? Speriamo, perché lo scorso anno siamo andati molto forte. In un circuito più piccolino, tortuoso e con meno rettilinei possiamo far meglio ma anche Ktm e Suzuki sono migliorate tanto”.

    I complimenti allo Sky Racing Team VR46
    Celestino Vietti in Moto3, Marco Bezzecchi in Moto2: doppietta per lo Sky Racing Team VR46 e il Dottore esulta con loro: “È la prima doppietta per il nostro team, è frutto del grande lavoro di tutti e siamo contentissimi”. Poi sul futuro di Luca Marini: “È in testa al Mondiale ma ha dei grandi avversari. Siamo onorati dell’interesse della Ducati e della possibilità di portarlo in MotoGP ma cerchiamo di rimanere concentrati su questa stagione: da parte mia cerco di dargli tutto quello che ho imparato in questi anni ma in pista è lui che deve fare la differenza”, ha chiosato Rossi. LEGGI TUTTO