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    Sbk, Misano esclusa: il mondiale si chiuderà all'Estoril il 18 ottobre

    ROMA – La Federation Internationale de Motocyclisme (FIM) e Dorna WSBK Organization (DWO) hanno deciso questa mattina di aggiungere un’ulteriore tappa al Mondiale Superbike 2020. Le derivate di serie concluderanno la stagione in Portogallo, al circuito dell’Estoril, nel weekend dal 16 al 18 ottobre.
    Questo appuntamento sostituisce Misano come Round conclusivo della stagione. Il circuito italiano, a causa della situazione legata al Coronavirus, non farà dunque parte della corsa iridata ma tornerà il prossimo anno dopo il rinnovo triennale stilato con la Dorna.
    Secondo Round portoghese
    Come si legge sul sito ufficiale WorldSBK.com, la tappa dell’Estoril sarà la seconda in terra lusitana dopo Portimao. Una scelta che Jorge Viegas, presidente della FIM, condivide appieno: “Sono felice di poter aggiungere un secondo Round in Portogallo e quindi di assistere al ritorno del WorldSBK al Circuito Estoril dove si è corso nel 1988, primo anno del mondiale delle derivate di serie, e poi nel 1993. Vorrei ringraziare DWO, Circuito Estoril e la Federazione Portoghese per aver reso possibile organizzare in Portogallo l’appuntamento che chiuderà la stagione 2020”.

    SBK, Top & Flop Portimao: i migliori e peggiori del weekend – VIDEO LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Quartararo: “Frizione e freni non funzionavano”

    SPIELBERG – “La priorità, adesso, è quella di risolvere quanto prima questo problema ai freni”. Appare lucido Fabio Quartararo, leader del mondiale di MotoGP, nell’affrontare le problematiche riscontrate sulla sua Yamaha M1 al Red Bull Ring.
    Ducati più veloce
    Due gare da dominatore, a Jerez, poi due mezzi passi falsi tra Brno e il Red Bull Ring. Il francese della Yamaha Petronas ha mantenuto il primato in classifica nonostante gli ultimi circuiti non siano certo favorevoli alla moto di Iwata: “Nella prima parte sono andato dritto alla curva 4. La frizione e i freni non funzionavano. Successivamente, dopo la ripartenza, mi sono ritrovato nella stessa situazione ma ho cercato di dare il massimo e in alcuni momenti sono riuscito anche a recuperare posizioni velocemente, ma la mia confidenza con la moto non era delle migliori” ha ammesso Quartararo.
    La classifica si sta accorciando con Dovizioso e Viñales che si stanno facendo sotto e domenica si corre nuovamente in Austria: “La Ducati ha una grande velocità di punta ed è difficile sorpassare, mentre io e Maverick abbiamo più o meno la stessa moto e soffriamo gli stessi problemi a volte” ha concluso El Diablo. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Quartararo: “Problemi con i freni della Yamaha”

    SPIELBERG – “La priorità, adesso, è quella di risolvere quanto prima questo problema ai freni”. Fabio Quartararo, leader del mondiale di MotoGP, analizza così il Gran Premio d’Austria dove ha chiuso all’ottavo posto.
    Poca confidenza
    Due gare da dominatore, a Jerez, poi due mezzi passi falsi tra Brno e il Red Bull Ring. Il francese della Yamaha Petronas ha mantenuto il primato in classifica nonostante gli ultimi circuiti non siano certo favorevoli alla moto di Iwata: “Nella prima parte sono andato dritto alla curva 4. La frizione e i freni non funzionavano. Successivamente, dopo la ripartenza, mi sono ritrovato nella stessa situazione ma ho cercato di dare il massimo e in alcuni momenti sono riuscito anche a recuperare posizioni velocemente, ma la mia confidenza con la moto non era delle migliori” ha ammesso Quartararo.
    La classifica si sta accorciando con Dovizioso e Viñales che si stanno facendo sotto e domenica si corre nuovamente in Austria: “La Ducati ha una grande velocità di punta ed è difficile sorpassare, mentre io e Maverick abbiamo più o meno la stessa moto e soffriamo gli stessi problemi a volte” ha concluso El Diablo.

    MotoGP, GP Austria: i Top e Flop VIDEO LEGGI TUTTO

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    In moto con ciabatte o infradito: cosa dice la legge?

    L’estate è entrata nel vivo già da molte settimane e le abitudini della bella stagione hanno preso il sopravvento. Tra queste, anche il cambio di abbilgiamento: via le scarpe chiuse, largo a sandali, ciabatte e infradito. Ma in caso di guida, conviene davvero indossare calzature aperte? Oltre che scomodo, può essere anche pericoloso. I rischi che si corrono, infatti, sono diversi. Si parte dalla caduta: in casi del genere, andrebbe a mancare la protezione per i piedi. In più, è importante considerare che, indossando ciabatte, zoccoli o infradito, o addirittura guidando scalzi, aumenta il rischio che il piede scivoli durante la marcia creando problemi non solo al conducente ma all’intera circolazione.
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    Parola al Codice della Strada
    Ma cosa prevede la legge a riguardo? Innanzitutto bisogno sottolineare che, così come per le auto, non vi è alcun divieto di mettersi alla guida con calzature aperte. Il Codice della Strada, però, impone di “comportarsi in modo da non costituire pericolo o intralcio per la circolazione e che sia in ogni caso salvaguardata la sicurezza stradale” e di “conservare il controllo del veicolo ed essere in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condizione di sicurezza”, di “avere la più ampia libertà di movimento per effettuare le manovre necessarie per la guida” e “di avere libero uso delle braccia, delle mani e delle gambe”.
    La Polizia di Stato sottolinea poi che viene data libera autodisciplina a motociclisti e automobilisti nella scelta di abbigliamento e accessori, l’importante è che non vi sia nulla che possa intralciare l’uso di mani e piedi. Ad ogni modo, qualora doveste essere fermati mentre siete alla guida con calzature aperte, potreste essere multati solo se guidate in condizioni di scarsa sicurezza. In quel caso vi potrebbe essere comminata una multa che va da 83 a 333 euro, fino al fermo amministrativo di 60 giorni.
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    Un’occhiata all’assicurazione
    Un capitolo a parte merita poi la questione assicurazione. In caso di incidente mentre si è alla guida con calzature aperte, l’assicurazione potrebbe addossare al proprio cliente l’intero o il parziale risarcimento del danno in quanto alla guida in condizioni di scarsa sicurezza. Potrebbe essere un sacrificio, ma indossare scarpe chiuse alla guida anche durante il periodo più caldo è dunque consigliato. Per i motociclisti, addirittura, meglio stivaletti che possano proteggere piedi e caviglie. La sicurezza prima di tutto. LEGGI TUTTO

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    Jeep Gladiator Farout, destinazione avventura

    Un veicolo in grado di arrivare dovunque: è Jeep Gladiator Farout, con il prototipo appena presentato dal brand di FCA. Il pick-up avrebbe dovuto esordire qualche mese fa, ma la pandemia ha stoppato ogni iniziativa del Marchio.
    Gladiator Farout è l’evoluzione del Gladiator Wayout mostrato al Jeep Safari del 2019: per entrambe il nome dell’allestimento rappresenta la chiara vocazione alle escursioni. 
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    Motore Diesel da 260 cv
    Possibili, e qui si va nel particolare per un modello americano, grazie a un propulsore a gasolio. Il V6 EcoDiesel di 3 litri di cilindrata, capace di erogare 260 cavalli e soprattutto 600 Nm di coppia. Indispensabile per viaggiare a lungo e per garantire elasticità e un risposta pronta e possente anche nei passaggi più difficili. Non a caso Gladiator standard, che arriverà in Europa tra pochi mesi, disporrà anche di questo propulsore negli allestimenti, Overland, Rubicon e Sport.
    Tornando a Gladiator Farout, da vero pick-up garantisce una polivalenza eccezionale grazie alla capacità di stivare praticamente tutto. Disponibili una tenda a quattro posti dal montaggio ultra rapido, un frigorifero e una stufa, scaffali. Ma anche interni in pelle e rivestimenti in legno.
    Gladiator Farout è stata alzata da terra di 2 pollici (5,1 centimetri) grazie al kit di sollevamento fornito da Performance Parts: presenti anche gli ammortizzatori Fox Performance. I pneumatici sono ovviamente specialistici da 37 pollici su cerchi da 17”. Presente il verricello, gancio traino, protezioni anti roccia, portapacchi integrato: originale anche la livrea, chiamata Earl. 
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    Bari, contromano per 25 km su una Lancia Musa: follia sulla statale

    Notte folle, quasi da cinema hollywoodiano, nel barese. Verso le 3 del mattino del 17 agosto infatti due ragazze a bordo di una Lancia Musa hanno imboccato la strada statale 16 e guidato contromano per ben 25 km dal comune di Giovinazzo fino a Bari, dove finalmente i Carabinieri, che erano all’inseguimento, sono riusciti a far loro cambiare strada.
    Incidente con una MINI Cooper, in macchina vino e birra
    Durante la folla corsa, la Musa ha prima rischiato di impattare contro un’altra auto, per poi sbattere contro una MINI Cooper, per fortuna senza conseguenze. Una volta fermate, le forze dell’ordine hanno rinvenuto all’interno della vettura due bottiglie di vino e due di birra vuote.
    Denuncia per la conducente
    Date le circostanze, i Carabinieri hanno deciso di sottoporre la conducente, una 30enne originaria di Bisceglie, all’alcol test, ma la ragazza si è rifiutata, ed è stata quindi denunciata.
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    Juve, Arthur positivo all'alcol test dopo un incidente con la sua Ferrari

    BARCELLONA (SPAGNA) – Nuova disavventura per Arthur. Il prossimo centrocampista della Juve, infatti, ha causato un incidente stradale ed è risultato positivo al seguente test dell’etilometro. Il brasiliano era a bordo della sua Ferrari e si trovava a Palafrugell, sulla costa catalana. Verso le quattro del mattino Arthur ha toccato il marciapiede andando a sbattere contro un lampione. L’auto non ha subito danni significativi e, fortunatamente, nessuno è rimasto ferito. L’incidente, però, ha provocato l’arrivo della polizia locale che ha sottoposto il brasiliano al test dell’etilometro. 0,55 grammi di alcol per litro di sangue, di poco superiore al limite massimo consentito.  LEGGI TUTTO