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    MotoGp, Misano: ammesse 10mila persone al giorno

    MISANO – Diecimila persone al giorno potranno assistere al doppio appuntamento del motomondiale a Misano, nei due weekend del 13 e del 20 settembre: la Regione Emilia-Romagna ha stabilito, con un’ordinanza del presidente, una deroga al numero massimo di mille spettatori previsti per impianti all’aperto. La deroga è stata motivata per l’attenzione degli organizzatori al rispetto dei protocollo e per gli ampi spazi all’aperto disponibili (ma sarà precluso l’accesso ai prati): lo scorso anno gli spettatori complessivi furono 160mila. Ai presenti sugli spalti si aggiungeranno altre 3mila persone impegnate per l’organizzazione e nell’assistenza ai team. Il circuito “Marco Simoncelli” ha una capienza omologata per circa 110.000 persone, delle quali oltre 40.000 in tribuna. 
    Soddisfazione degli organizzatori
    La deroga concessa dalla Regione “riempie di soddisfazione ed emozione i promotori pubblici e privati” dell’evento. In queste settimane, scrivono in una nota i responsabili dell’impianto, “è stato infatti condiviso un lavoro puntuale e meticoloso, aderente alle normative, utile a preparare varie possibilità di affluenza a Misano World Circuit, mostrando attenzione ai protocolli e garantendone l’applicazione rigorosa”. Tutto ciò, “insieme ad una ferma volontà di garantire una ripartenza in sicurezza, ha portato alla decisione ufficializzata nell’ordinanza, di consentire l’accesso a 10.000 persone al giorno per ognuno dei due appuntamenti: il Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini (11-13 settembre 2020) e il Gran Premio dell’Emilia-Romagna e della Riviera di Rimini (18-20 settembre 2020)”.”E’ una decisione che ci emoziona perchè a precise condizioni rappresenta anche un semaforo verde alla ripartenza dello sport mondiale, finalmente davanti al pubblico degli appassionati. Fra un mese saremo pronti ad accogliere in sicurezza 10.000 ospiti che ogni giorno potranno entrare al Simoncelli, garantendo in questo modo la possibilità che 60.000 persone nei due weekend possano vedere lo spettacolo dal vivo. Un grazie sincero alla Regione Emilia-Romagna e al presidente Bonaccini per aver ascoltato e valutato con attenzione il nostro progetto”, concludono. LEGGI TUTTO

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    Moto2, Marini: “A Brno imperfetti, ora dobbiamo lavorare per il Gp d'Austria”

    ROMA – “A Brno non siamo stati perfetti in qualifica e questo non ci ha permesso di lottare per le primissime posizioni in gara. Ho recuperato, ma non sono riuscito a conquistare il podio. Un aspetto sul quale dobbiamo continuare a lavorare anche in Austria, un tracciato dove sono stato molto veloce lo scorso anno”. Così il pilota dello Sky Racing Team VR46 Luca Marini presenta il prossimo Gp d’Austria di Moto2, dove lo scorso anno fu tra i più competitivi, in programma nel weekend. Sarà una settimana intensa, parola del team manager dello Sky Racing Team VR46, Pablo Nieto: “Arriviamo da un GP più complicato del previsto, su una pista difficile, dalle condizioni impegnative, in termini di grip e asfalto, all’Austria un tracciato che lo scorso anno non ci ha regalato grosse soddisfazioni, ma dove siamo riusciti ad essere competitivi in entrambe le classi. A Brno delle qualifiche non perfette hanno deciso le sorti della gara. L’obiettivo è lavorare su questo aspetto: le prime due file sono il target per puntare al risultato massimo”. LEGGI TUTTO

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    F.E, Rowland senza avversari a Berlino

    Penultima uscita stagionale per la Formula E, a giochi che contano ormai tutti decisi, con Da Costa e DS Techeetah campioni. A Tempelhof va in scena un ePrix su tracciatura inedita, più lunga e guidata nel secondo settore, che mette le ali a Oliver Rowland e Nissan.
    Inarrivabile il pilota inglese, a dettare il passo dal via al traguardo. Quarantacinque minuti corsi tenendo a debita distanza un osso duro come Robin Frijns, mai a impensierire la leadership della corsa. Pole e vittoria, risultato che vale la scalata alla classifica nel campionato Piloti, dove si trova al secondo posto davanti a Vergne.
    Rast-Lotterer duello da podio

    Absolutely EPIC last lap drama between @ReneRastRacing (in just his FIFTH Formula E race for @audisport) and @Andre_Lotterer!!! #BerlinEPrix #SeasonSixFinale pic.twitter.com/U53YNNBzuu
    — ABB Formula E (@FIAFormulaE) August 12, 2020

    Giornata di gloria per le seconde linee, con un Frijns sul podio e un Rene Rast – deb con Audi al posto del silurato Abt in questa striscia di gare berlinesi – d’antologia. Con Lotterer inscena un ultimo giro più da gara del DTM che non F.E. Fanno a ruotate per il terzo posto, Lotterer resiste in frenata al tornantino della penultima curva di traverso ma è Rast ad avere la meglio. Mette la firma su una giornata molto positiva, iniziata con l’accesso in Superpole e il quarto tempo in griglia.
    4 big fuori tempo
    Ecco, la qualifica definisce l’ePrix di Berlino – il quinto atto – di molti big. Sbagliano i tempi, di uscita e del giro di lancio. Sono i due DS Techeetah a rallentare troppo, penalizzando anche Di Grassi e Buemi. In quattro non riescono a fare il tempo e scattano in fondo alla griglia. Il migliore, dopo i 45 minuti di corsa, risulta Seb Buemi. Se Nissan vince con Rowland, l’elvetico per mezz’ora se ne sta tranquillo in gestione dell’energia nell’ultimo troncone del gruppo, poi recupera posizioni fino a chiudere decimo, staccato di 20 secondi dal compagno di squadra.

    .@Sebastien_buemi having an excellent race, starting from the back and now up to 10th! #BerlinEPrix #SeasonSixFinale pic.twitter.com/NQreFZoB9Q
    — ABB Formula E (@FIAFormulaE) August 12, 2020

    Se Rast e Lotterer regalano lo spettacolo migliore di giornata, nella top ten chiudono anche Lynn, quinto, seguito da Neel Jani finalmente competitivo e a lungo con Porsche nella top-5, poi Evans e Vandoorne, nono con una Mercedes poco in palla nella configurazione di Tempelhof “lunga” e più guidata.

    Huge commitment from @Andre_Lotterer with a big overtake on Alex Lynn! @PorscheFormulaE #BerlinEPrix #SeasonSixFinale pic.twitter.com/7fcLzTAPdD
    — ABB Formula E (@FIAFormulaE) August 12, 2020

    Vergne penalizzato
    Da segnalare le gare condizionate dalle decisioni dei commissari per Vergne – Drive Through comminato per una violazione del regolamento da parte del team nel raffreddamento eccessivo del pacco batterie – e Di Grassi, 5” inflitti per aver tamponato Guenther e costretto al ritiro. La gara di Di Grassi verrà del tutto compromessa da una foratura.

    Two champions collide! @LucasdiGrassi suffers a puncture after this battle with @afelixdacosta #BerlinEPrix #SeasonSixFinale pic.twitter.com/dPhpNfDZDW
    — ABB Formula E (@FIAFormulaE) August 12, 2020

    Non traducono una qualifica importante, da Superpole, né Blomqvist (su Jaguar in sostituzione di Calado) sesto tempo e solo 12° al traguardo, né Massa e Sette Camara, rispettivamente 8° e 9° sul giro secco e 15° e 13° sotto la bandiera.
    Giovedì, ultimo ePrix della Stagione 6 per una Formula E che chiude i giochi sulla medesima tracciatura che ha premiato Nissan e Oliver Rowland. LEGGI TUTTO

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    Subiaco, tra monasteri e un'immersione nella natura

    Da Roma, magari per sfuggire al caos metropolitano, è consigliabile partire diretti verso la provincia della Capitale, precisamente a Subiaco, per ritrovarsi così nella strada per Jenne – la cosiddetta “via dei Monasteri” -, che conduce a due splendidi complessi benedettini, uno dei quali, il Sacro Speco, si erge in posizione suggestiva sulla sottostante valle dell’Aniene. Secondo la tradizione, all’interno della valle Sublacense, San Benedetto fondò 12 cenobi, e lui stesso si spostò a vivere in meditazione nei pressi di un’antica villa romana appartenuta a Nerone. È in quest’area che sono sorti quelli, che oggi, conosciamo come Monastero di Santa Scolastica (il primo cenobio benedettino al mondo) e Sacro Speco di San Benedetto.

    Fondato nel 520 d.C., il monastero di Santa Scolastica, posto a 510 metri d’altezza, è il primo che si incontra lungo la strada, arrivando da Subiaco. La sua struttura si compone di edifici risalenti ad epoche diverse. La chiesa che si può ammirare oggi è del 1700, ed è l’ultima di cinque strutture stratificatesi nel tempo l’una sull’altra. Dall’ingresso del monastero, su cui campeggia l’immancabile “Ora et Labora”, si accede al primo dei tre chiostri, quello Rinascimentale del XVI secolo. Da qui è possibile passare al secondo, quello gotico, del XIV secolo; e infine, a seguire, al terzo, detto “Chiostro Cosmatesco”, il più antico di tutti, che risale al XIII secolo. Molto interessante è la biblioteca, con una collezione di incunaboli e libri di grande valore, la cui ricchezza è dovuta anche all’ingegno di due frati tedeschi, Pannartz e Sweynheym, che nel 1465 realizzarono nel monastero quella che a tutti gli effetti è stata la prima tipografia italiana.

    Terminata la visita di Santa Scolastica, si prosegue lungo una strada tortuosa, fino alla deviazione per il Sacro Speco attraverso un percorso che si arrampica in salita. Il primo colpo d’occhio sul monastero, definito da Pio II “nido di rondini”, e considerato uno dei più belli d’Italia, lascia letteralmente senza fiato. Arroccato alla nuda roccia, in posizione dominante sulla valle, sorge nel luogo dove, all’interno di una grotta, San Benedetto si ritirò in solitudine e in preghiera per tre lunghi anni. Difficile descrivere la magia che pervade questo luogo sin dalla salita che si intraprende verso il monastero, all’ombra di lecci secolari, dopo aver passato il primo portale. La leggenda vuole che gli alberi abbiano assunto l’attuale forma inclinata, al passaggio del santo, alla ricerca di un luogo isolato in cui vivere da eremita. La struttura originaria risale al secolo XI, ma in quelli successivi diverse furono le modifiche e aggiunte, fino a raggiungere lo stato attuale: un articolato susseguirsi di sale, volte, grotte e ambienti di servizio, su più livelli, collegati da scale e cunicoli scavati nella roccia. Il complesso principale comprende due chiese sovrapposte, la Chiesa Superiore e la Chiesa Inferiore, e un affascinante sistema di grotte e di cappelle interamente (e magnificamente) affrescate.Dalla Chiesa Superiore si accede poi al cosiddetto “Cortile dei Corvi”. La sua storia è legata alla vicenda narrata da San Gregorio Magno, del corvo che portò via un boccone di pane avvelenato, offerto da prete Fiorenzo a San Benedetto, nel tentativo di ucciderlo. E fino a non molto tempo fa, in ricordo di questo episodio, nel cortile sono stati amorevolmente allevati corvi in gesto di gratitudine. LEGGI TUTTO

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    Honda Civic Type R, ecco le nuove Limited Edition e Sport Line

    La gamma Honda Civic Type R si allarga, con i due nuovi modelli per il 2020, Limited Edition e Sport Line. La prima è la Type R più estrema di sempre, la seconda è più “leggera” e adatta al contesto urbano, ma entrambe mantengono lo spirito sportivo che da sempre contraddistingue la gamma.
    TELAIO RIGIDO, SOSPENSIONI INEDITE, IMPIANTO FRENANTE AL TOP
    Compresa la versiona standard, tutti e tre gli allestimenti 2020 si focalizzano sulla dinamica di guida. Lo fanno innazitutto da un nuovo telaio, che ha ricevuto le cure delle più avanzate soluzioni ingegneristiche. La rigidità torsionale è aumentata del 37%, senza dimenticare la resistenza alla tensione statica (+45%).
    Nel listino dell’usato di Auto, tante occasioni da non perdere a portata di click!
    Il comfort di guida è dato anche dal nuovo schema delle sospensioni. Nella parte anteriore, la Type R 2020 vanta una sospensione a doppio asse con braccio ribassato per raggiungere una maggiore rigidità laterale e quindi una manovrabilità lineare, oltre a una rigidità longitudinale per ottenere una maneggevolezza di guida ottimizzata. La nuova geometria integra una riduzione dell’offset centrale di 19 mm e della campanatura di 1.0 grado rispetto alla Civic standard, una specifica configurazione progettata per ridurre al minimo l’effetto della coppia sullo sterzo e massimizzare la manovrabilità. Al posteriore, invece, la configurazione multi-link posteriore e gli esclusivi bracci delle sospensioni offrono una maggiore stabilità geometrica. Le tre vetture Type R vantano inoltre il sistema di sospensioni adattive, con un software di controllo potenziato in grado di valutare più rapidamente – da 2 a 20 Hz – le condizioni della strada, migliorando così le reazioni delle sospensioni in termini di manovrabilità.
    Anche l’impianto frenante contribuisce al piacere di guida. Potenziato con dischi anteriori flottanti a due componenti e nuove pastiglie dei freni, viene esaltata l’efficienza termica, aumentando le capacità di frenata nella guida più impegnativa.
    HONDA CIVIC TYPE R LIMITED EDITION

    La Limited Edition è caratterizzata da cerchi in lega leggeri da 20″ BBS e pneumatici Michelin Cup 2, perfetti per la guida in pista ma in grado di offrire prestazioni eccezionali anche su strada. Edizione limitata da soli 100 esemplari, i nuovi componenti leggeri e gli interni minimal contribuiscono a ridurre il peso di 47 kg. La sua natura grintosa verrà esaltata dalla verniciatura Sunlight Yellow, unita al tetto cromato nero e alla presa d’aria sul cofano.
    HONDA CIVIC TYPE R SPORT LINE

    Decisamente più sobria, la Sport Line, rispetto alla “sorella”. Sportiva e dal DNA racing, certo, ma pensata a un contesto molto più urbano. La differenza stilistica più evidente tra la Type R Sport Line e la Civic Type R standard è lo spoiler posteriore ribassato, che conferisce alla vettura una silhouette più discreta, pur mantenendone il carattere grintoso. Ma non solo, perché ha anche una funzione aerodinamica. Lo spoiler infatti funziona insieme ai generatori di vortice del tetto, deviando il flusso dell’aria lungo la coda e generando una deportanza aggiuntiva sull’asse posteriore. L’ala contribuisce così al sollevamento negativo totale e migliora le capacità di tenuta su strada, soprattutto nelle curve alle alte velocità. I nuovi esclusivi cerchi in lega grigio scuro da 19” montano pneumatici Michelin Pilot Sports 4S con un battistrada più morbido che ne migliora il comfort su strada. Anche i livelli di rumorosità, vibrazioni e durezza sono stato perfezionati, grazie all’impiego di materiali insonorizzanti collocati nel bagagliaio e nel portellone posteriore.
    ELEMENTI DI STILE
    Tutti e tre gli allestimenti presentano miglioramenti stilistici. Le superfici lisce e gli eleganti profili sul paraurti anteriore e posteriore determinano uno stile semplice ed efficace, anche se lo staff Honda ha prestato attenzione ad ogni dettaglio. Basti pensare alle nuove prese d’aria più ampie, la griglia più sottile e il nucleo del radiatore ridisegnato, che promettono un passaggio dell’ aria aumentato del 13% rispetto alla versione precedente. Questi miglioramenti permettono di ridurre la temperatura del liquido di raffreddamento fino a 10 gradi nelle situazioni estreme come in pista. Le proporzioni larghe e ribassate inoltre evidenziano lo stile distintivo da berlina.
    MOTORE: IL SOLITO, GRANDE, VTEC
    Il VTEC turbo da 2 litri spinge la nuova gamma di Type R. La potenza erogata è di 320 cv e 400 Nm di coppia, velocità massima di 272 km/h e accelerazione da 0 a 100 km/h in 5,8 secondi. Il cambio è manuale a sei rapporti, mentre lo scarico triplo contribuisce a fornire il sound più estremo. Tre, le modalità di guida: “Comfort”, per il contesto quotidiano; “Sport”, per un aguida più coinvolgente: “R+”, pensata per la pista.
    Honda Civic Type R, è la trazione anteriore più veloce a Suzuka
    INTERNI, CONNETTIVITÀ E SICUREZZA
    L’abitacolo è sportivo, pieno di rifiniture pregiate, dettagli premium e inserti in rosso eleganti e che riflettono l’anima racing della Casa dell’Ala. L’infotainment è caratterizzato da una console centrale, il touchscreen 7″ Honda CONNECT e interfaccia di informazione del conducente con display TFT LCD.
    A livello di sicurezza, presente il sistema Honda SENSING, che comprende: Sistema di frenata a riduzione di impatto (CMBS), Avviso di collisione frontale (FCW), Avviso di abbandono della corsia (LDW), Sistema di riduzione uscita dalla carreggiata (RDM), Sistema di mantenimento della corsia (LKAS), Cruise Control Adattivo, Riconoscimento della segnaletica stradale (TSR), Velocità assistita intelligente.
    La gamma Honda: consulta il listino completo di Auto!
    Da sottolineare anche l’introduzione del software Honda “LogR”, in grado di fornire dati sulle prestazioni di guida sia su pista che su strada: dati che possono essere consultati dal sistema infotainment o dallo smartphone. Grazie al suo avanzato algoritmo, Honda LogR genera un punteggio di guida, permettendo così al guidatore di migliorare i propri parametri. LEGGI TUTTO

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    Nuova McLaren 620R: la stradale con l'anima del motorsport

    Libertà questa volta fa rima con strada. Nessuna pista, nessun recinto che possa contenere forzatamente la potenza stupefacente di una McLaren 570S GT4, l’auto da corsa di maggior successo mai costruita a Woking. La McLaren fa le cose straordinariamente bene e presenta finalmente la nuova McLaren 620 R: tutta la prestazione della sportiva GT esaltata e perfezionata in un’auto che col motorsport non ha nulla a che vedere.
    Nessuna restrizione, nessuna gara, nessun podio per la nuova McLaren 620R, che esalta il DNA di un’auto da pista completamente omologata,  e vince la medaglia di vettura stradale più estrema di sempre. Esclusiva ed estrema in egual misura, la McLaren 620R si spoglia dalle restrizioni applicate dai regolamenti Fia.  L’auto più potente della McLaren Sports Series, e anche la più veloce in pista, è una proposta davvero unica, prodotta a mano in tiratura limitata per 350 esclusivi acquirenti che potranno averla ad un prezzo che parte dai 300mila euro.

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    Il V8 da 620 cv vola via a 322km/h
    Come vi avevamo anticipato il motore è il V8 biturbo da 3.8 litri implementato per sprigionare 620 cv e 620 Nm di coppia, che danno il nome all’auto le permettono di volare alla velocità massima di 322 km/h. Le prestazioni saranno naturalmente formidabili: uno 0-100 km/h in soli 2,9 secondi. Non a caso la 620R è un’auto da strada in grado di registrare tempi sul giro fenomenali. Risultati frutto di un’attenzione meticolosa ai dettagli.
    I supporti più rigidi aggiunti sul propulsore sono distribuiti per ridurre l’inerzia sotto carico elevato, il cambio SSG a 7 velocità offre la tecnologia Inertia Push di McLaren per tempi di cambio super rapidi, mentre gli ammortizzatori, alleggeriti di 6 kg, sono regolabili manualmente in 32 differenti angolazioni.
    Le sospensioni leggere come quelle della 570S GT4 sono dotate di bracci trasversali in alluminio e barre antirollio più rigide, mentre il sistema frenante è dotato di servofreno derivato dalla McLaren Senna: un mix di specifiche che rende la 620R ancora più tagliente su strada.
    McLaren 570S vs Jeep TrackHawk: sfida impossibile tra V8
    Esclusiva dentro e fuori
    Basata sul telaio monopezzo Monocell II in fibra di carbonio della 570S GT4, la 620R è all’altezza dell’etica del design aerodinamico McLaren. La 620 R è arricchita da vistose appendici aerodinamiche all’anteriore e un grosso spoiler al posteriore che le permettono di creare un carico di circa 185 kg a 250 km/h. I cerchi, rispettivamente da 19” all’anteriore e 20” al dietro, montano gomme Pirelli P Zero Trofeo R semi-slick e i dischi carboceramici con pinze in alluminio forgiate. 
    Gli interni sono in fibra di carbonio e pelle Alcantara, a partire dai sedili. Le cinture a sei punti assicurano i passeggeri a bordo ed è presente il sistema McLaren, proiettato sul display touchscreen da 7”. Tre i colori disponibili: McLaren Orange, con righe bianche, Silica White, con righe arancioni, o Onyx Black con righe per l’appunto arancioni.  Ma le possibilità di personalizzazioni aumentano con i kit ideati dal reparto McLaren Special Operations. 
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    McLaren 620R, dalle corse GT4 alla strada LEGGI TUTTO

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    GP Austria, Vinales: “Totalmente concentrato sul Red Bull Ring”

    SPIELBERG – “A Brno non ho avuto le sensazioni migliori, ma quello che è successo finora non è importante”. Con queste parole Maverick Vinales, dopo un nerissimo fine settimana in Repubblica Ceca, punta al riscatto domenica prossima nel Gran Premio d’Austria, prima delle due prove in programma al Red Bull Ring.
    Concentrazione totale
    Il pilota spagnolo, giunto quattordicesimo a Brno ma sempre secondo in classifica mondiale, punta a una gara completamente diversa al Red Bull Ring: “Sono totalmente concentrato sul Gran Premio d’Austria e sono fiducioso: sappiamo che il circuito di Spielberg ha molte curve secche ed è importante avere una rapida accelerazione: è una pista difficile, lo scorso anno abbiamo fatto un buon lavoro ma abbiamo avuto molti problemi con il degrado delle gomme, una cosa su cui dobbiamo lavorare”. Vinales è deciso a vivere un grande fine settimana che lo riporti tra i protagonisti: “Se facciamo un buon lavoro, possiamo fare un buon weekend”, ha concluso lo spagnolo della Yamaha. LEGGI TUTTO