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    Sbk, Rea: “Weekend perfetto con tre vittorie”

    PORTIMAO – “Con queste tre vittorie posso dire che sia stato un fine settimana perfetto, senza dimenticare la pole position e i giri veloci: è stato incredibile”. Il campione del mondo della Superbike Jonathan Rea commenta così il suo straordinario weekend iridato a Portimao dove ha centrato tre vittorie e ripreso la testa della classifica iridata.
    Grazie alla Kawasaki
    L’iridato ha portato a 93 il suo bottino di successi nella categoria. Tre gare perfette in cui lo schema è sempre stato lo stesso: partire a razzo per poi controllare gli avversari. Rea non ha lasciato spazio né al turco Razgatlioglu, sulla Yamaha ufficiale, né a Scott Redding, con la Ducati, che dopo aver sofferto in Gara 1 e nella Superpole Race si è rifatto chiudendo secondo alle spalle del britannico. Il numero 1 del mondo ha ringraziato la Kawasaki: “Voglio ringraziare il team per avermi dato un’ottima moto in questo weekend in cui ho davvero fatto ciò che volevo. Domenica la moto era identica ma sentivo che c’era meno aderenza e non sono riuscito a fare gli stessi tempi sul giro messi a segno sabato”.
    Il campione del mondo ha raccontato come non sia stato facile su un circuito caratterizzato da molti saliscendi: “Il vento cambiava direzione e quindi è stata davvero dura entrare in curva 5 e anche all’ultima curva. In certi momenti ho avuto da fare con l’anteriore. Il giro dopo all’ultima curva ho visto dei segni lasciati dalle gomme. Mi sono detto ‘oggi deve essere la giornata in cui porto i punti a casa’. Sapevo che Scott Redding era lì dietro. Nel corso del primo giro ero consapevole che poteva restare in scia ma sapevo anche che se avessi continuato con il mio passo lo avrei staccato. È stato tutto molto bello” ha concluso Rea. LEGGI TUTTO

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    Pirelli Stella Bianca torna in pista a Silverstone

    Dopo tre successivi consecutivi (Stiria, Ungheria e Gran Bretagna), il campione del mondo Lewis Hamilton scende un gradino sul podio, lasciando quello più in alto di tutti all’olandese Max Verstappen. Il pilota della Red Bull si aggiudica il Gp del 70° anniversario sul tracciato di Silverstone. Ma il 22enne di Hasselt non è stato l’unico protagonista di giornata. A Silverstone, infatti, è tornata in pista Pirelli Stella Bianca, pneumico icona del motorsport anni ’50.

    Pirelli Stella Bianca, leggenda senza tempo
    Stella Bianca ha accompagnato le emozioni della Formula 1 fin dagli albori. L’Alfa Romeo di Giuseppe Farina, vincitore del primo Gp di Silverstone, era equipaggiata proprio con gli pneumatici Pirelli Stella Bianca. La Casa del Biscione e quella della P lunga, sono le uniche realtà ancora presenti nel Circus da quel maggio 1950, quando tutto ebbe inizio. Un compleanno festeggiato per l’intero weekend, ma non è tutto. Pirelli Stella Bianca, infatti, verrà inserita all’interno dell’esposizione permanente del nuovo Silverstone Experience Museum. 

    Pirelli Stella Bianca, uno sguardo al futuro
    Nell’era moderna della Formula 1, P Zero identifica il nome degli pneumatici Pirelli da asciutto, mentre Cinturato contraddistingue quelli da bagnato. Appena due anni fa, nel 2018, Pirelli Stella Bianca è anche sbarcata su strada con parte della gamma Pirelli Collezione che abbina un look classico alla tecnologia moderna. Una linea in continua espansione che attualmente copre un’ampia varietà di vetture classiche: dalle leggende del Dopoguerra ai classici moderni degli anni Novanta. Tutti gli pneumatici di Pirelli Collezione sono prodotti in quantità limitate, proprio come le gomme usate nel motorsport: in effetti, i Pirelli Stella Bianca attualmente in commercio vengono realizzati nello stesso stabilimento dal quale nascono le gomme destinate alle competizioni. Ciò che rende Pirelli Stella Bianca uno pneumatico unico nel suo genere è la struttura: è l’unico pneumatico della P lunga a essere prodotto con una struttura tradizionale a tele incrociate, dopo anni di pneumatici radiali. Ma Pirelli non si ferma mai ed entro la fine dell’anno produrrà Pirelli Stella Bianca con nuove misure. La Casa della P lunga pensa al futuro, scrivendo il presente e dopo aver segnato il passato.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, ufficiale: l'ultimo Gp della stagione si svolgerà a Portimao

    ROMA – L’ultimo Gp della stagione si svolgerà all’Autodromo Internacional do Algarve di Portimao, in Portogallo. La Fim, l’Iirta e Dorna Sports hanno comunicato ufficialmente l’aggiunta di questo Gran Premio, il quindicesimo. L’evento si svolgerà dal 20 al 22 novembre e chiuderà il campionato. “Sono molto orgoglioso che la MotoGp torni nel mio paese dopo otto anni dall’ultimo Gran Premio che si svolse al Circuito do Estoril nel maggio del 2012 – ha dichiarato Jorge Viegas, presidente della Fim -. Desidero ringraziare calorosamente Dorna, l’Autodromo Internacional do Algarve e la Federazione motociclistica del Portogallo per essere riusciti a ottenere le condizioni necessarie per l’organizzazione della finale del Campionato del mondo di Moto Gp che si terra’ in Portogallo”. Anche Carmelo Ezpeleta, amministratore delegato di Dorna Sports, è soddisfatto e felice dell’accordo chiuso per chiudere il calendario sul circuito portoghese.
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    MotoGp, ufficiale: Portimao ospiterà il finale di stagione

    ROMA – L’ultimo Gp della stagione si svolgerà all’Autodromo Internacional do Algarve di Portimao, in Portogallo. La Fim, l’Iirta e Dorna Sports hanno comunicato ufficialmente l’aggiunta di questo Gran Premio, il quindicesimo. L’evento si svolgerà dal 20 al 22 novembre e chiuderà il campionato. “Sono molto orgoglioso che la MotoGp torni nel mio paese dopo otto anni dall’ultimo Gran Premio che si svolse al Circuito do Estoril nel maggio del 2012 – ha dichiarato Jorge Viegas, presidente della Fim -. Desidero ringraziare calorosamente Dorna, l’Autodromo Internacional do Algarve e la Federazione motociclistica del Portogallo per essere riusciti a ottenere le condizioni necessarie per l’organizzazione della finale del Campionato del mondo di Moto Gp che si terra’ in Portogallo”. Anche Carmelo Ezpeleta, amministratore delegato di Dorna Sports, è soddisfatto e felice dell’accordo chiuso per chiudere il calendario sul circuito portoghese.
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    MotoGp, Marc Marquez out anche nelle prossime due gare in Austria

    ROMA – Niente Gp in Austria per Marc Marquez. Il pilota della Honda Hrc non parteciperà alle prossime gare sul tracciato austriaco dello Spielberg in programma il 16 agosto e 23 agosto (Gp della Stiria). A comunicarlo è la stessa Honda e a confermarlo il suo sostituto, vale a dire Stefan Bradl, il collaudatore della scuderia giapponese che lo ha già sostituito nel Gran Premio della Repubblica Ceca a Brno. Bradl ha infatti annunciato la sua partecipazione alle prossime due gare il che significa che Márquez rimarrà indisponibile fino alla fine del mese dopo che lunedì scorso è tornato in sala operatoria. “Dopo un fine settimana intenso e impegnativo ho fatto il mio primo Gp del 2020. È bello fare un’altra gara già questo fine settimana per cercare di migliorare”, ha scritto il tedesco sul proprio account.

    After an intense and busy weekend I have done my first @motogp race in 2020 ? it‘s good to have another Race already this weekend again to try to improve? #czechgp #motogp #sb6 #honda @ Automotodrom Brno – Brno Circuit https://t.co/WAFNcvdQzW
    — Stefan Bradl (@stefanbradl) August 10, 2020
    Il campione del mondo è stato vittima di una caduta nel primo Gp della stagione a Jerez de La Frontera che gli causato la rottura dell’omero, ha cercato di forzare i tempi di recupero dopo l’operazione e dopo aver rinunciato al Gp dell’Andalusia ha dovuto subire un secondo intervento. Con uno ‘zero’ in classifica Marc è a 59 punti dal leader Fabio Quartararo, una distanza che dovrebbe aumentare ulteriormente dopo le prossime due gare austriache. Marquez punta dunque adesso al rientro per il Gp del 13 settembre a San Marino.
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    MotoGp, Marc Marquez salta anche prossime due gare in Austria

    ROMA – Niente Gp in Austria per Marc Marquez. Il pilota della Honda Hrc non parteciperà alle prossime gare sul tracciato austriaco dello Spielberg in programma il 16 agosto e 23 agosto (Gp della Stiria). A comunicarlo è la stessa Honda e a confermarlo il suo sostituto, vale a dire Stefan Bradl, il collaudatore della scuderia giapponese che lo ha già sostituito nel Gran Premio della Repubblica Ceca a Brno. Bradl ha infatti annunciato la sua partecipazione alle prossime due gare il che significa che Márquez rimarrà indisponibile fino alla fine del mese dopo che lunedì scorso è tornato in sala operatoria. “Dopo un fine settimana intenso e impegnativo ho fatto il mio primo Gp del 2020. È bello fare un’altra gara già questo fine settimana per cercare di migliorare”, ha scritto il tedesco sul proprio account.

    After an intense and busy weekend I have done my first @motogp race in 2020 ? it‘s good to have another Race already this weekend again to try to improve? #czechgp #motogp #sb6 #honda @ Automotodrom Brno – Brno Circuit https://t.co/WAFNcvdQzW
    — Stefan Bradl (@stefanbradl) August 10, 2020
    Il campione del mondo è stato vittima di una caduta nel primo Gp della stagione a Jerez de La Frontera che gli causato la rottura dell’omero, ha cercato di forzare i tempi di recupero dopo l’operazione e dopo aver rinunciato al Gp dell’Andalusia ha dovuto subire un secondo intervento. Con uno ‘zero’ in classifica Marc è a 59 punti dal leader Fabio Quartararo, una distanza che dovrebbe aumentare ulteriormente dopo le prossime due gare austriache. Marquez punta dunque adesso al rientro per il Gp del 13 settembre a San Marino.
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    Moto Gp, Brno: prima vittoria per Binder e la Ktm, 5° Rossi LEGGI TUTTO

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    Lobomax, il T-Max pensato per la Superbike

    Yamaha T-MAX: categoria scooter, ovviamente. Anche se, ammettiamolo, l’esemplare di Iwata ha sempre lasciato intravedere “qualcosa in più” rispetto a un semplice scooter. In che senso? L’aspetto estetico, innanzitutto, che ha sempre differenziato il modello nipponico dai pari-segmento, oltre alla potenza del suo bicilindrico, superiore ai propulsori che in media alimentano gli altri scooter.
    Yamaha: in arrivo un T-Max formato “trike”?
    Lobomotive, tuner con sede a Barcellona, ha voluto osare e provare a dare quel “qualcosa in più” a T-MAX. E lo ha fatto tentando di trasformarlo in una…R1 con componenti da vera SBK: LoboMAX.

    Ciclistica: le modifiche di Lobomotive
    Gli elementi su cui bisognava concentrarsi erano due: modificare la ciclistica e ridurre il peso. Per prima cosa, telaietto e codino inediti provengono da una R1 (con la sella creata appositamente). In seguito, la squadra di Lobomotive ha inserito delle nuove ruote da 17 pollici con cerchi in magnesio forgiato, avanzando però di 40 mm le piastre di sterzo così da non urtare il radiatore e cambiando la sospensione posteriore con un ammortizzatore YSS.
    Impianto frenante: Brembo firma le pinze
    A quel punto, la “musica” è cambiata definitivamente con l’adozione di una nuova forcella upside-down Showa BFF, sportiva come l’impianto frenante, che ha adesso dischi in carbonio da 330 mm e pinze firmate Brembo, nello specifico le GP4RX di derivazione MotoGP.
    Peso ridotto di 25 kg: ecco come
    Leggerezza, quindi. Ottenuta tramite l’utlizzo di materiali specifici, come la fibra di carbonio e l’alluminio, e i collettori di scarico Akrapovic uniti al terminale targato Termignoni. Alla fine, Lobomotive ha ottenuto una riduzione del peso di 25 kg. Non pochi. Il loro personalissimo T-MAX R1 sarà di certo più prestazionale dello scooter che vediamo circolare nelle nostre città. LEGGI TUTTO

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    Lobomax, ecco il T-Max da Superbike

    Yamaha T-MAX appartiene naturalmente alla categoria degli scooter, anche se è innegabile che in tanti abbiano sempre visto “qualcosa in più” nell’esemplare di Iwata. L’aspetto estetico infatti, a prima vista, ha sempre differenziato il modello nipponico dai pari-segmento, senza neanche citare la potenza del suo bicilindrico, superiore ai propulsori che in media alimentano gli altri scooter.
    Yamaha: in arrivo un T-Max formato “trike”?
    Lobomotive, tuner con sede a Barcellona, ha voluto osare e provare a dare quel “qualcosa in più” a T-MAX. E lo ha fatto tentando di trasformarlo in una…R1 con componenti da vera SBK: LoboMAX.
    Lobomax, la Yamaha T-MAX trasformata in R1 | le immagini Ciclistica: cosa cambia
    Gli elementi su cui bisognava concentrarsi erano due: modificare la ciclistica e ridurre il peso. Per prima cosa, telaietto e codino inediti provengono da una R1 (con la sella creata appositamente). In seguito, la squadra di Lobomotive ha inserito delle nuove ruote da 17 pollici con cerchi in magnesio forgiato, avanzando però di 40 mm le piastre di sterzo così da non urtare il radiatore e cambiando la sospensione posteriore con un ammortizzatore YSS.
    Impianto frenante: le pinze sono Brembo
    A quel punto, la “musica” è cambiata definitivamente con l’adozione di una nuova forcella upside-down Showa BFF, sportiva come l’impianto frenante, che ha adesso dischi in carbonio da 330 mm e pinze firmate Brembo, nello specifico le GP4RX di derivazione MotoGP.
    25 kg in meno
    Leggerezza, quindi. Ottenuta tramite l’utlizzo di materiali specifici, come la fibra di carbonio e l’alluminio, e i collettori di scarico Akrapovic uniti al terminale targato Termignoni. Alla fine, Lobomotive ha ottenuto una riduzione del peso di 25 kg. Non pochi. Il loro personalissimo T-MAX R1 sarà di certo più prestazionale dello scooter che vediamo circolare nelle nostre città. LEGGI TUTTO