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    GP Repubblica Ceca, Dovizioso: “Weekend molto difficile”

    BRNO – “È stato un weekend difficile e purtroppo non abbiamo ancora individuato la ragione dei nostri problemi”. Andrea Dovizioso non è affatto contento dopo la conclusione del Gran Premio della Repubblica Ceca, una gara anonima per la Rossa ufficiale di Borgo Panigale e per il pilota di Forlì, undicesimo: un risultato che lo fa retrocedere in quarta posizione nel Mondiale di MotoGP.
    Capire le problematiche
    Il numero 4 della Ducati non si spiega una prestazione così opaca: “Gli pneumatici hanno risentito molto dell’usura e non ci hanno permesso di esprimerci al meglio” commenta il pilota italiano al sito ufficiale della casa di Borgo Panigale. “Ma non sappiamo di preciso se siano state solo le gomme a fare una differenza così grande in gara. D’altra parte, Zarco è stato protagonista di un grande fine settimana e questo ci permetterà di analizzare anche i suoi dati per capire meglio la situazione” ha concluso Dovizioso. LEGGI TUTTO

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    GP Repubblica Ceca, Dovizioso: “Sconosciuta la causa dei problemi”

    BRNO – “È stato un weekend difficile e purtroppo non abbiamo ancora individuato la ragione dei nostri problemi”. Lo ha detto Andrea Dovizioso al termine del Gran Premio della Repubblica Ceca, chiuso dal forlivese con un deludente undicesimo posto finale, un risultato che lo fa retrocedere in quarta posizione nel Mondiale di MotoGP.
    Analizzare i dati
    Il numero 4 della Ducati non si spiega una prestazione così opaca: “Gli pneumatici hanno risentito molto dell’usura e non ci hanno permesso di esprimerci al meglio” commenta il pilota italiano al sito ufficiale della casa di Borgo Panigale. “Ma non sappiamo di preciso se siano state solo le gomme a fare una differenza così grande in gara. D’altra parte, Zarco è stato protagonista di un grande fine settimana e questo ci permetterà di analizzare anche i suoi dati per capire meglio la situazione” ha concluso Dovizioso.

    Moto Gp, Brno: prima vittoria per Binder e la Ktm, 5° Rossi LEGGI TUTTO

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    GP Repubblica Ceca, Binder: “Lo sognavo da bambino”

    BRNO – “Non ho parole dopo questa vittoria, è un giorno che sognavo da quando ero bambino, vorrei che ci fossero qui i miei genitori che mi hanno sempre sostenuto, ringrazio il mio team che mi ha consegnato una moto perfetta, ha fatto un lavoro perfetto, spero che sia la prima di tante vittorie”. Brad Binder, il sudafricano della Ktm alla prima vittoria in MotoGP, è felicissimo e, al tempo stesso, incredulo dopo il trionfo nel Gran Premio della Repubblica Ceca che lo fa salire al quinto posto della classifica mondiale. Era dal 2013 che un rookie non vinceva un Gran Premio nella classe regina: allora era stato Marc Marquez.
    Su uno dei circuiti più iconici del Motomondiale, il numero 33 del team austriaco si fa il miglior regalo di compleanno possibile visto che compirà 25 anni domani. Mai prima di oggi nella classe regina si era registrato un successo della Ktm. Al tempo stesso, il Sudafrica non aveva mai primeggiato nella top class. LEGGI TUTTO

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    GP Repubblica Ceca, Binder: “Un sogno che si realizza”

    BRNO – “Non ho parole dopo questa vittoria, è un giorno che sognavo da quando ero bambino, vorrei che ci fossero qui i miei genitori che mi hanno sempre sostenuto, ringrazio il mio team che mi ha consegnato una moto perfetta, ha fatto un lavoro perfetto, spero che sia la prima di tante vittorie”. Non nasconde la propria felicità Brad Binder, il sudafricano della Ktm alla prima vittoria in MotoGP, che lo fa salire al quinto posto della classifica iridata. Era dal 2013 che un rookie non vinceva un Gran Premio nella classe regina: allora era stato Marc Marquez.
    Su uno dei circuiti più iconici del Motomondiale, il numero 33 del team austriaco si fa il miglior regalo di compleanno possibile visto che compirà 25 anni domani. Mai prima di oggi nella classe regina si era registrato un successo della Ktm. Al tempo stesso, il Sudafrica non aveva mai primeggiato nella top class.

    Moto Gp, Brno: prima vittoria per Binder e la Ktm, 5° Rossi LEGGI TUTTO

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    Formula E, Da Costa si laurea campione a Berlino

    Il quarto atto a Tempelhof non esalta sotto il profilo sportivo, ma è il più importante nell’economia del campionato di Formula E. DS Techeetah riprende la vittoria, dopo l’assaggio di gloria strappato da Max Guenther, lo fa con Jean Eric Vergne, pole e successo. C’è, però, altro. Il titolo piloti, ancora per la compagine franco-cinese: Antonio Felix Da Costa è irraggiungibile a due ePrix dal termine, con 156 punti contro gli 80 di Vergne e i 69 di Guenther.
    Alla prima stagione con DS Techeetah il portoghese centra il primo titolo piloti in Formula E, proseguendo la striscia di titoli del Vergne-1 e Vergne-2 nelle ultime due stagioni. Terzo assolo nel Costruttori per Techeetah, il secondo successo dalla creazione della partnership con DS Automobiles lo scorso campionato.

    Il passaggio da BMW e la realtà precedentemente gestita da Andretti al sedile DS Techeetah è stato caratterizzato da velocità e costanza di rendimento, in una Stagione 6 unica per il suo sviluppo. “Sono senza parole, a volte sono stato così vicino a mollare ma grazie alle persone intorno a me non l’ho mai fatto. Grazie a questi ragazzi, un grazie enorme a JEV, mi ha spronato in continuazione”, le prime parole di Da Costa.
    In cinque a caccia del podio
    Il quarto ePrix a Berlino vede i primi 5 piloti in griglia arrivare grossomodo a posizioni invariate. Pole di Vergne, che gestisce l’andatura, cede il passo a Da Costa poco prima dei 25 minuti dalla bandiera, leadership ripristinata ai 7 dal termine, che porteranno JEV a vincere e Da Costa in controllo di un Sebastien Buemi veloce con Nissan.

    Parte dietro Rowland al via, lo supera ai 3’50” dal termine, lasciando il secondo alfiere Nissan a difendersi da De Vries, tra le belle sorprese di questa Stagione 6, lui debuttante con Mercedes. L’olandese assalta la posizione di Rowland e chiude quarto, dopo una qualifica da quinto posto.
    Guenther subito ritirato
    Bastano 3 curve per capire come, quella di Da Costa, sarebbe stata poco più di una formalità. Il più immediato inseguitore nella classifica di campionato è Guenther, solo 21° in qualifica.
    Nessuno dei primi 8 piloti della graduatoria riesce a fare una qualifica da top ten – merito a Da Costa per l’accesso in Superpole dal Gruppo 1 -, così quando Guenther tampona fuori da curva 2 l’incolpevole Turvey e porta alla Safety Car (5 minuti di neutralizzazione), per Da Costa, con 76 punti di margine su Di Grassi – terzo in classifica prima del via – l’ePrix e la conquista del titolo piloti diventava poco più di un portare a termine la gara, visto il ritiro dell’alfiere BMW.

    Lotterer di rimonta
    Va via il gruppetto, prima 8 piloti racchiusi in 5”, fino ai Lynn, Rast, Massa, in vista nelle prime fasi di gara. Poi la scrematura lascia ai 18 minuti dalla conclusione 5 piloti correre in 2”1, sono i nomi di chi andrà a battagliare per il podio.
    Per la gloria e per i punti si sfidano Di Grassi, Evans, Lotterer, Lynn e Massa, nell’ordine a completare la top ten, con il recupero più importante compiuto da Lotterer. Il pilota Porsche, partito 18°, si produce nella consueta carrellata di sorpassi e gara d’attacco fino a chiudere bene all’ottavo posto.
    Martedì si tornerà nuovamente in pista a Tempelhof, su una tracciatura inedita, modificata nel primo e secondo settore, per il penultimo ePrix stagionale LEGGI TUTTO

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    Sbk, Portogallo: Rea fa il tris ed è il nuovo leader

    ROMA – Jonathan Rea comanda in Portogallo. Dopo gara 1 e Superpole Race, il pilota nordirlandese della Kawasaki cala il tris all’Autodromo Internacional do Algarve e, per la prima volta in stagione, conquista la vetta della classifica iridata, approfittando delle difficoltà dei rivali. Rea torna così davanti e va a dominare la gara, centrando un successo che gli vale anche la leadership del Mondiale Superbike con 4 punti di vantaggio su Scott Redding. Quest’ultimo, in sella alla Ducati, porta a casa il secondo posto dopo essere partito quinto. Terzo Michael van der Mark (Yamaha). Il compagno di box di Redding in casa Ducati, Chaz Davies, conquista il quarto posto e precede di due secondi Alvaro Bautista (Team HRC). 
    Tra le conferme c’è anche quella di Michael Ruben Rinaldi (Team GoEleven), sesto all’arrivo. Tom Sykes (Bmw) è settimo a due secondi dall’italiano, piu’ attardato Razgatlioglu, finito a terra alla curva 5. Leandro “Tati” Mercado (Motocorsa Racing) firma il suo miglior risultato del 2020 con il decimo posto conquistato in Gara 2. Dietro di lui arriva Garrett Gerloff (GRT Yamaha WorldSBK Junior Team) che a cinque giri dalla fine si tocca con Xavi Fores (Kawasaki Puccetti Racing) alla curva 2: lo spagnolo non arriva al traguardo mentre lo statunitense riesce a proseguire. Eugene Laverty (Bmw) finisce a terra alla curva 5 e chiude 12° davanti a Leon Haslam (Team HRC), caduto anche lui nella stessa zona. Per Marco Melandri (Barni Racing Team) 14esima piazza finale, ritirati Baz e Alex Lowes (Kawasaki). LEGGI TUTTO

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    Sbk, Portogallo: Rea cala il tris e vola in vetta al Mondiale

    ROMA – Jonathan Rea comanda in Portogallo. Dopo gara 1 e Superpole Race, il pilota nordirlandese della Kawasaki cala il tris all’Autodromo Internacional do Algarve e, per la prima volta in stagione, conquista la vetta della classifica iridata, approfittando delle difficoltà dei rivali. Rea torna così davanti e va a dominare la gara, centrando un successo che gli vale anche la leadership del Mondiale Superbike con 4 punti di vantaggio su Scott Redding. Quest’ultimo, in sella alla Ducati, porta a casa il secondo posto dopo essere partito quinto. Terzo Michael van der Mark (Yamaha). Il compagno di box di Redding in casa Ducati, Chaz Davies, conquista il quarto posto e precede di due secondi Alvaro Bautista (Team HRC). 
    Tra le conferme c’è anche quella di Michael Ruben Rinaldi (Team GoEleven), sesto all’arrivo. Tom Sykes (Bmw) è settimo a due secondi dall’italiano, piu’ attardato Razgatlioglu, finito a terra alla curva 5. Leandro “Tati” Mercado (Motocorsa Racing) firma il suo miglior risultato del 2020 con il decimo posto conquistato in Gara 2. Dietro di lui arriva Garrett Gerloff (GRT Yamaha WorldSBK Junior Team) che a cinque giri dalla fine si tocca con Xavi Fores (Kawasaki Puccetti Racing) alla curva 2: lo spagnolo non arriva al traguardo mentre lo statunitense riesce a proseguire. Eugene Laverty (Bmw) finisce a terra alla curva 5 e chiude 12° davanti a Leon Haslam (Team HRC), caduto anche lui nella stessa zona. Per Marco Melandri (Barni Racing Team) 14esima piazza finale, ritirati Baz e Alex Lowes (Kawasaki). LEGGI TUTTO

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    Gp Brno, Valentino Rossi: “Peccato per il podio, ma gara bella e divertente”

    ROMA – “Peccato per la qualifica, ho fatto l’errore di andare con la media perché sarei potuto partire da una fila avanti e lottare per il podio”. Così Valentino Rossi al termine del GP della Repubblica Ceca che lo ha visto chiudere in quinta posizione. Per il Dottore c’è la delusione di essere partito da dietro, ma la soddisfazione per una rimonta importante: “È stato un weekend positivo, la gara è stata bella e mi sono divertito”. “Abbiamo cambiato setting alla fine del 2018 per cercare di salvare la gomma nel finale di gara, Maverick e Fabio si sono trovati meglio di me e io ho dovuto cambiare. Abbiamo fatto dei passi avanti in frenata, stacco forte e più profondo e questo è grazie al setting cambiato” ha analizzato Rossi. Sul successo di Binder ha poi aggiunto: “È una bestia, anche in Moto2 e Moto3 ha fatto gare importanti. La KTM oggi avrebbe fatto doppietta se Pol Espargarò non si fosse toccato con Zarco. Binder ed Espargaro sono i favoriti in Austria”. Infine anche una menzione particolare ai piloti italiani del futuro, Franco Morbidelli e Pecco Bagnaia: “Morbidelli è andato forte, ha fatto un grande gara e penso sarà molto competitivo da qui alla fine della stagione. Bagnaia? Stava andando forte, noi della riders academy li stiamo facendo diventare grandi e loro aiutano me perché gli allenamenti sono meno noiosi”. LEGGI TUTTO