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    FCA, con “Customer First” cambia l'esperienza in concessionaria

    Il “Customer First Award for Excellence”, il programma di incentivazione e certificazione che premia le concessionarie del Gruppo Fiat Chrysler Automobiles che si sono distinte nella sua rete di vendita e assistenza, arriva anche in Europa, presentato da FCA, dopo il grande successo riscontrato in Nord America. 
    My Dream Garage FCA, guidi 13 auto a noleggio se acquisti 500 elettrica
    In cosa consiste il programma
    FCA si avvale del supporto tecnologico di Google Cloud, con il programma che, volto a coinvolgere oltre 1.200 concessionarie in tutta Europa, si baserà su quattro aree fondamentali: soddisfazione dei clienti, esecuzione dei processi, certificazione e formazione delle persone, coerenza degli showroom e delle officine con gli standard di FCA. Le concessionarie premiate potranno utilizzare “Customer First” in tutte le diverse attività di marketing e comunicazione, su canali tradizionali o digitali, per dare maggiore visibilità al prestigioso riconoscimento. 
    Quali vantaggi per la clientela FCA?
    Ma c’è, naturalmente, anche un vantaggio per la clientela di FCA, la quale, grazie all’iniziativa, potrà consultare i pareri e le opinioni di migliaia di consumatori che hanno già visitato la concessionaria e che ne hanno sperimentato tutti i servizi, dal preventivo all’acquisto, fino all’assistenza.
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    “Potenziare le nostre performance”
    “Si tratta di una iniziativa importante – ha dichiarato Pietro Gorlier, Chief Operating Officer FCA EMEA – e mi fa particolarmente piacere sottolineare che rappresenta un ulteriore tassello che va a incrementare la stretta collaborazione tra Google Cloud e FCA. Possiamo così disporre di uno strumento innovativo che ci permette di incrementare la soddisfazione dei clienti, migliorare i processi, certificare e formare le persone, avere adeguati standard qualitativi di showroom e officine. In una frase: potenziare le nostre performance”. LEGGI TUTTO

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    Blocco Diesel Euro 4, quasi tutto nord Italia lo posticipa al 2021

    Il blocco delle vetture Diesel Euro 4, che sarebbe dovuto scattare dal 1° ottobre 2020, è stato posticipato al 1° gennaio 2021 da Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte e Veneto.
    Le ragioni: la pandemia e le sue conseguenze
    Lo hanno stabilito gli assessori regionali durante i lavori del Bacino Padano per la qualità dell’aria, a cui le quattro regioni sopracitate hanno aderito. Una scelta condivisa e supportata da due motivazioni fondamentali. La prima è inevitabilmente legata al Coronavirus e alle sue conseguenze. Durante la quarantena e il lockdown infatti si è registrata una minore quantità di emissioni.
    Covid, l’auto è il mezzo preferito dagli italiani che ne comprano più le elettrificate
    Economia e mobilità
    Lo stato di emergenza è stato poi ufficialmente prorogato fino ad ottobre, e l’incertezza sui prossimi mesi si lega anche ai dubbi più strettamente economici, che rappresentano la seconda motivazione alla base della decisione delle quattro regioni settentrionali. La mobilità inoltre continuerà a subire modifiche: per ragioni di anti-contagio, il trasporto privato sarà sempre più incentivato rispetto a quello pubblico, così come allo stesso tempo se più persone continueranno con lo smart working, saranno automaticamente di meno gli spostamenti.
    Il Governo verso il DL agosto: mezzo miliardo andrà alle automobili LEGGI TUTTO

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    Toyota Yaris, quarta generazione del “piccolo genio”

    Messaggio ai naviganti: la quarta generazione della Toyota Yaris non è una macchina qualsiasi, una normale rivisitazione di una modello trionfale, venduto dal 1999, in 4 milioni di pezzi, di cui uno di questi solo in Italia (vale il 50% delle vendite Toyota…). L’avevamo capito già a fi ne dello scorso anno, quando la vedemmo in anteprima. Ora, messa su strada, sono arrivate solo conferme: il “piccolo genio”, il soprannome della prima generazione, si è trasformato ne “L’amica geniale della mobilità”, parafrasando la fortunata serie-tv tratta dal libro di Elsa Ferrante.
    Nuova Yaris Hybrid, Levante è la brand ambassador
    IL SALTO
    Già, nuova Yaris è un salto quantico, in lungo, in alto, forse entrambe, sicuramente rivoluzionaria nel suo impatto sulla mobilità attuale alla quale sovrappone il suo sorprendente ecosistema fatto di estetica, tecnica, tecnologia di sicurezza e connettività, di ibrido vero, autentico. Un ecosistema che anticipando, come sempre, lo sviluppo di molte soluzioni, va oltre tutti i problemi posti quotidianamente dalla realtà. Oltre il ridicolo balletto degli incentivi e delle soglie di emissioni che ne consentono l’accesso, oltre le mille formule create ad hoc per reinventare una sostenibilità dell’ibrido in realtà solo funzionale ad abbassare il famoso tetto delle emissioni medie per ogni gamma e così evitare le “salate” multe dell’Unione Europe. Perchè, alla fine del percorso, restano le persone e il loro diritto di muoversi come vogliono, utilizzando una tecnologia democratica e accessibile a tutti e il più sostenibile possibile per il bene collettivo. Oggi a Nagoya, la chiamano WeHybrid, ma è da sempre la base dei principi industriali di Toyota.
    Mobilità post Covid: l’auto è il mezzo preferito, crescono le elettrificate
    VANTAGGI REALI
    Le forme compatte, sinuose, accattivanti, più curve e meno tagli rispetto al passato, danno la visione di una vettura esteticamente riuscitissima, che piace, racchiusa com’è in dimensioni contenute, meno di 4 metri (3,940 m, -5mm di lunghezza, più bassa di 4 e larga di 5 cm rispetto al passato) e che perde solo qualcosa nel posteriore per il tetto spiovente, quasi coupé. Il telaio è più rigido del 37% e l’utilizzo della nuova piattaforma modulare TNGA-B ha consentito una distribuzione dei pesi e una conseguente maneggevolezza alla guida davvero totale. Ma qui l’estetica, non si ferma, incontra la tecnica, raffinatissima, fi glia di oltre vent’anni di lavoro degli uomini Toyota. Che hanno tirato fuori dal cilindro anche la quarta generazione dell’ibrido, il sistema Hybrid Dynamic Force, cioè l’azione combinata del nuovo motore 3 cilindri a benzina da 1.490 cc e 92 cv e dell’elettrico, portato a 80 cv (+30%) con nuove batterie agli ioni di litio, per un totale di 116 cv.

    Morale? L’efficienza del sistema guadagna il 16% in potenza e riduce del 25% consumi ed emissioni che si fissano, secondo i dati forniti da Toyota, a 35,7 km con un litro di benzina e a 64 g/km di Co2. Senza contare l’aumento della percorrenza cittadina solo in elettrico, fino all’80% e la possibilità di veleggiare anche a 130 km/h sempre a zero emissioni. Il tutto con l’impegno Toyota di insegnare ai clienti/persone a guidare ibrido grazie alla gestione integrale dei dati con l’Hybrid Coach, disponibile sull’app MyT, proprio per raggiungere il miglior utilizzo possibile della guida in solo elettrico. Per la cronaca nuova Yaris è off erta anche nella versione 1.0 benzina 3 cilindri da 72 cv.
    Auto full hybrid, tutti i modelli che beneficiano degli incentivi 2020
    HI­-TECH PER TUTTI
    Il terzo pilastro di nuova Yaris corrisponde alla sua natività digitale e alla sua inevitabile offerta di una tecnologia d’avanguardia già di serie, cioè l’ultima versione del pacchetto Toyota Safety Sense, lo stato dell’arte più avanzato nel segmento delle piccole cittadine in tema di sistemi di sicurezza attiva e passiva. Per la prima volta su una Toyota, infatti, c’è la funzione di assistenza alle intersezioni stradali, con rilevamento di pedoni e veicoli in traiettoria agli incroci e quella che assiste alla sterzata di emergenza, per arrivare all’airbag centrale, anteprima mondiale assoluta tra le compatte.
    Toyota, il ‘pieno’ in 15 minuti con le batterie allo stato solido
    RIVOLUZIONE SERVIZI
    Insomma, la macchina giusta al momento giusto, visto che il lancio in Italia è previsto per il 12-13 settembre, cioè l’autentica ripartenza dopo le conseguenze del Covid-19. E si preannunciano fuochi d’artificio con gli oltre 2.000 contratti già stipulati. Il listino dell’ibrido parte dai 21.500€ dell’allestimento base, l’Active, cui bisogna togliere 3.200€ degli Hybrid Bonus di Toyota per arrivare a 18.300 dell’off erta di lancio. Con 700 € in più si prende quella Trend, la più venduta, e andando avanti così si arriva agli allestimenti Style e Lounge, fi no al top, la Premiere (25.500, al lancio 22.000€). La versione benzina parte da 13.700, sempre considerando gli Hybrid Bonus Toyota con rottamazione. E dall’1 agosto si potranno sommare agli gli incentivi statali. Senza dimenticare la formula pay per drive connected (rate da 169€ con anticipo di 3.900€) e il noleggio Kinto One (da 239€ al mese).

    Ma il potenziale rivoluzionario di nuova Yaris sposta i confini della sostenibilità, ancora più avanti. L’altra geniale trovata si chiama Toyota WeHybrid Insurance, di fatto un’assicurazione a consumo, agganciata allo stesso concetto di guida sostenibile. Infatti, off re la copertura RCA e Kasko a 5 centesimi per ogni chilometro percorso, che diventa gratuito se i chilometri in oggetto sono in elettrico. E il cerchio si chiude, tornando all’effi cienza del sistema ibrido e alla capacità, che la stessa Toyota affi na con l’app MyT, l’Hybrid Coach e i corsi che insegnano a guidare il più possibile in elettrico. La percentuale di percorrenza elettrica regala anche il diritto a crediti “green” grazie al programma WeHybrid Challenge con parcheggi o biglietti del trasporto pubblico gratuiti.
    Già, l’amica geniale continua nel suo cammino sulla strada intrapresa da Toyota 23 anni fa, dando il suo contributo per cambiare il mondo, senza stratagemmi o mezze soluzioni, con un ibrido sempre più full, sempre più elettrico.
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    Toyota, ricarica completa in 15 minuti con le nuove batterie solide

    Indicata quale futura frontiera tecnologica per le auto elettriche a batteria, lo sviluppo delle batterie allo stato solido va avanti. E Toyota si trova in prima linea nella ricerca, condotta insieme a Panasonic, su una tipologia di accumulatori che ha, sulla carta, il potenziale per rivoluzionare l’elettrico per come lo conosciamo oggi.
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    Batterie, vita utile triplicata
    Quando sarà una tecnologia matura per andare su strada è ancora una prospettiva divisiva: già nel 2025 per alcuni, non prima di fine decennio per altri. I progressi compiuti da Toyota e gli obiettivi prefissati sono stati indicati da Keji Kaita in un’intervista ad Automotive News. Il vicepresidente della divisione powertrain Toyota indica in 15 minuti il tempo necessario per una ricarica completa, in un degrado della densità che non superi il 10% nell’arco di 30 anni il target nello sviluppo della tecnologia.
    Oggi, i pacchi batteria agli ioni di litio sono garantiti su un lasso di tempo tra gli 8 e i 10 anni e al 70% della capacità iniziale. Non mancano soluzioni in casa CATL, le super-batterie in grado di durare fino a 16 anni. Quel che si prospetta con le batterie a stato solido, il 90% dopo 30 anni, rappresenterebbe un inedito passo in avanti. E non solo sul piano della prestazione ma anche in chiave di riutilizzo e ridotte necessità di riciclo e smaltimento degli accumulatori.
    Vetrina olimpica
    Le Olimpiadi di Tokyo 2020, rinviate al 2021, sarebbero state il palcoscenico ideale per svelare una nuova mobilità, tra automazione ed elettrificazione, firmata Toyota. E la dimostrazione di un prototipo elettrico con batteria allo stato solido era tra i rumours a lungo circolati negli ultimi 12 mesi.
    La produzione delle celle allo stato solido
    Portare su strada tali batterie è, però, una sfida ben diversa, anzitutto nella produzione delle celle del tipo a sacchetto, che richiedono ambienti a ridottissimo tasso di umidità. I vantaggi delle celle con elettrolita allo stato solido – nel caso della batteria sviluppata da Toyota e Panasonic si tratta di un composto a base di zolfo – sono nella maggiore densità energetica in rapporto agli ingombri, nella maggior sicurezza per l’assenza di liquido infiammabile, nella superiore velocità di cessione d’energia e ricarica, direttamente legata all’assenza dei vincoli di temperatura ottimale da controllare.
    Sfoglia il listino Toyota: tutti i modelli sul mercato
    Toyota, oltre a sviluppare tale tecnologia, ha delineato un piano di espansione dell’offerta di prodotto elettrico a batterie su una nuova architettura dedicata, la e-TNGA, verrà interpretata in più varianti di carrozzeria, a partire da un suv compatto. LEGGI TUTTO

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    Il Governo verso il DL agosto: mezzo miliardo andrà alle automobili

    Agosto potrebbe essere un mese importante per il settore automotive. Secondo fondi del Mise, infatti, con il prossimo decreto (varato probabilmente la prima settimana di agosto) dovrebbe essere stanziato circa mezzo miliardo a sostegno del comparto. Si tratta di uno dei più colpiti dalla crisi, come molte volte abbiamo ribadito, e in questo caso ulteriori misure sono più necessarie che mai.
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    Uno dei settori più colpiti
    Il nuovo decreto sta prendendo forma. Sarà varato tra il 5 e il 6 agosto e dovrebbe chiudere la serie di interventi anti-crisi messi in campo per decreto dal governo da marzo ad oggi. Tra i settori da sostenere c’è, appunto, quello dell’automotive che, nonostante la lenta risalita (a giugno si è registrato un -23% sulle immatricolazioni), è ben lontano dalla ripresa. Oltre ai numeri di vendite calati a picco, il settore dà lavoro a un altissimo numero di persone nel nostro Paese. Non resta che aspettare qualche mese e vede se il mezzo miliardo stanziato darà i suoi frutti, fermo restando che fino a qualche settimana fa il settore non è stato affatto preso in considerazione da parte del governo.
    Incentivi auto, Unrae soddisfatta. Crisci: “Ma serviranno ulteriori sforzi” LEGGI TUTTO

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    GMC Hummer EV 2021, i numeri della svolta elettrica

    Il ritorno dell’Hummer è lontano pochi mesi. Il prossimo autunno per scoprirne caratteristiche e forme, 12 mesi più tardi l’avvio della produzione. Sarà GMC Hummer EV il super-truck elettrico, proposto in configurazione pick-up con cassone e in versione interamente chiusa. Un progetto nato su una nuova architettura elettrica e le batterie Ultium sviluppate da GMC e il supporto di LG Chem.
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    Prestazioni super nonostante la massa

    Richiama l’originale, sebbene resti unico come solo un veicolo nato per scopi militari può esserlo. Il teaser dell’Hummer elettrico rivela linee un po’ più smussate, tra i modellini in argilla ai quali lavorano i designer e le scocche degli esemplari prototipo in fase di assemblaggio. Nonostante una stazza da svariate tonnellate, GMC rivela prestazioni da 3” e poco più in accelerazione, sullo zero-cento orari, grazie ai 1.013 cavalli dichiarati, in una configurazione con due motogeneratori. Il rivale d’elezione sarà chiaramente il Tesla Cybertruck.
    Batterie a 800 volt
    Gli ordini si apriranno congiuntamente alla presentazione del prossimo autunno, che dovrà dettagliare le specifiche del pacco batterie, dopo che GMC ha tratteggiato le Ultium come un progetto dotato di un design delle celle a sacchetto di tipo proprietario e in grado di adattarsi a più configurazioni e modelli elettrici, con capacità energetiche totali comprese tra i 50 e i 200 kWh.
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    Nell’applicazione destinata ai truck, come GMC Hummer EV, si attende una tensione di 800 volt – per dare un riferimento, la stessa dei moduli impiegati da Porsche Taycan – e capacità di ricarica DC fino a 350 kW. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, ufficiale: cancellati i GP di Argentina, Thailandia e Malesia

    JEREZ – Fim, Irta e Dorna Sports hanno ufficializza in mattinaca la cancellazione dei Gran Premi di Argentina, Thailandia e Malesia dal calendario del Motomondiale 2020. I tre appuntamenti, che all’inizio a causa del coronavirus erano stati solo rimandati, non saranno recuperati in seguito alle complicazioni generate dalla pandemia di Covid-19.
    Chiusura 29 novembre
    Contestualmente, è stato anche svelato che si aggiungerà un altro Gran Premio al Mondiale 2020 della MotoGP, in programma la settimana successiva al Gran Premio della Comunità Valenciana, ossia dal 20 al 22 novembre, in una località europea che ospiterà il finale della stagione. Ulteriori dettagli sulla sede ospitante saranno confermati lunedì 10 agosto. Il calendario del Mondiale 2020 della classe regina prevede così, al momento, 15 gare. E’ stato inoltre raggiunto un nuovo accordo con gli organizzatori del GP della Thailandia: il Chang International Circuit rimarrà nel calendario del Mondiale della MotoGP almeno fino al 2026.
    Inoltre, Dorna ha già iniziato a lavorare con gli organizzatori dei GP di Argentina e Malesia per definire possibili date da proporre alla Fim per il 2021, ventilando la possibilità di accogliere i tifosi all’autodromo di Termas de Rio Hondo e al Sepang International Circuit. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, ufficialmente cancellati i GP di Argentina, Thailandia e Malesia

    JEREZ – Fim, Irta e Dorna Sports hanno ufficializzato, questa mattina, la cancellazione dei Gran Premi di Argentina, Thailandia e Malesia dal calendario del Motomondiale 2020. I tre appuntamenti, rimandati inizialmente a causa del coronavirus, non saranno recuperati in seguito alle complicazioni generate dalla pandemia di Covid-19.
    Un nuovo Gran Premio
    Contestualmente, è stato anche svelato che si aggiungerà un altro Gran Premio al Mondiale 2020 della MotoGP, in programma la settimana successiva al Gran Premio della Comunità Valenciana, ossia dal 20 al 22 novembre, in una località europea che ospiterà il finale della stagione. Ulteriori dettagli sulla sede ospitante saranno confermati lunedì 10 agosto. Il calendario del Mondiale 2020 della classe regina prevede così, al momento, 15 gare. E’ stato inoltre raggiunto un nuovo accordo con gli organizzatori del GP della Thailandia: il Chang International Circuit rimarrà nel calendario del Mondiale della MotoGP almeno fino al 2026.
    Inoltre, Dorna ha già iniziato a lavorare con gli organizzatori dei GP di Argentina e Malesia per definire possibili date da proporre alla Fim per il 2021, ventilando la possibilità di accogliere i tifosi all’autodromo di Termas de Rio Hondo e al Sepang International Circuit. LEGGI TUTTO