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    Gp Spagna, Yamaha e Baz davanti a tutti nelle prime libere

    JEREZ – Il francese Loris Baz, con la Yamaha Ten Kate, domina la prima sessione di Prove Libere sul circuito di Jerez per il secondo Round del Mondiale Superbike. Il francese ha dominato tutti ma c’è grande equilibrio visto che solo mezzo secondo separa i primi dieci e con quattro Case in appena due decimi.
    Ducati quarta e quinta
    Baz, nonostante un problema tecnico alla curva 1, ha preceduto il campione del mondo Jonathan Rea (Kawasaki Racing) di 62 millesimi. Chiude il podio lo spagnolo Alvaro Bautista con la Honda. Scott Redding, con la Ducati ufficiale ha concluso la sessione con il quarto tempo davanti al suo compagno di squadra Chaz Davies.Sesto crono per Toprak Razgatlioglu, in sella alla Yamaha ufficiale, che si mette alle spalle il compagno di box Michael van der Mark. L’olandese fa meglio di circa quattro centesimi rispetto a Leon Haslam, sulla Honda HRC che precede di soli 3 millesimi Alex Lowes. La Top Ten è chiusa da un’altra Yamaha, quella dello Junior Team di Garrett Gerloff.Marco Melandri, al suo ritorno in SBK, chiude in dodicesima posizione in azione con la Ducati del team Barni Racing. LEGGI TUTTO

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    Gp Spagna, Baz con la Yamaha domina le prime libere

    JEREZ – Il francese Loris Baz, con la Yamaha Ten Kate, è il più veloce al termine della prima sessione di Prove Libere sul circuito di Jerez per il secondo Round del Mondiale Superbike. Appena mezzo secondo separa i primi dieci e con quattro Case in appena due decimi.
    Ducati quarta e quinta
    Baz, nonostante un problema tecnico alla curva 1, ha preceduto il campione del mondo Jonathan Rea (Kawasaki Racing) di 62 millesimi. Chiude il podio lo spagnolo Alvaro Bautista con la Honda. Scott Redding, con la Ducati ufficiale ha concluso la sessione con il quarto tempo davanti al suo compagno di squadra Chaz Davies.Sesto crono per Toprak Razgatlioglu, in sella alla Yamaha ufficiale, che si mette alle spalle il compagno di box Michael van der Mark. L’olandese fa meglio di circa quattro centesimi rispetto a Leon Haslam, sulla Honda HRC che precede di soli 3 millesimi Alex Lowes. La Top Ten è chiusa da un’altra Yamaha, quella dello Junior Team di Garrett Gerloff.Marco Melandri, al suo ritorno in SBK, chiude in dodicesima posizione in azione con la Ducati del team Barni Racing. LEGGI TUTTO

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    Rubano cartello autostradale per il compleanno di un amico: denunciati

    In alcuni film comici, con la semplice motivazione del farsi due risate, è stata anche ripresa, considerandola una goliardata. Ma in realtà è un gesto molto pericoloso e perseguibile dalla legge. Parliamo del furto di cartelli autostradali: episodio che avviene più frequentemente ai giorni nostri, compiuto dai più giovani senza nessun apparente motivo, se non per futili motivazioni goliardiche.
    Un cartello del limite a 30 km/h per il 30° compleanno…
    L’ultimo episodio in tal senso è avvenuto in provincia di Verona, dove un gruppo di ragazzi ha rubato un cartello autostradale che segnalava la velocità massima a 30 km/h per regalarlo a un amico che compiva 30 anni.
    Ecco perché é un gesto molto pericoloso
    Il furto è avvenuto anche nel comune di Caldiero, il cui sindaco ha denunciato ai Carabinieri quanto avvenuto. Anche perché non solo rubare i cartelli autostradali è vietato, ma è anche pericoloso per tutti gli automobilisti che si recano in un determinato luogo e non sanno che in quel tratto vige un limite di velocità.
    Quando è nato il limite di velocità
    Le forze dell’ordine hanno comunque individuato gli autori del furto, che hanno ammesso la loro colpa. Nonostante le scuse, sono stati denunciati.  LEGGI TUTTO

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    CR7, una Bugatti Centodieci per festeggiare lo scudetto

    Avere il garage di Cristiano Ronaldo è un lusso per pochi. Basta aprire il suo affollatissimo e seguitissimo profilo Instagram per capire la passione del calciatore per le quattro ruote, esclusive e di lusso. A cadenza quasi regolare, spunta una nuova auto: un regalo che CR7 si concede spesso, per celebrare le sue vittorie o solo perché gli va (d’altronde se lo può permettere). L’ultimo acquisto del portoghese sembra essere una Bugatti Centodieci. Il motivo? Naturalmente per festeggiare lo scudetto appena conquistato con la Juventus, il secondo consecutivo di Ronaldo in maglia bianconera.

    Modello esclusivo
    Già da diversi mesi si vociferava dell’acquisto di CR7, ma adesso sembra fatta. La Bugatti Centodieci è stata realizzata per celebrare un altro avvenimento: i 110 anni dalla fondazione del Marchio. Costruita sulla base della Chiron (che Ronaldo già possiede), pesa ben 20 kg in meno e monta un W16 di 8,0 litri in grado di erogare 1.600 CV. La velocità massima, limitata elettronicamente, è di 380 km/h con un’accelerazione da 0 a 100 km/h di 2,4 secondi. Prodotta in soli 10 esemplari, il campione portoghese sembra essere uno dei pochi fortunati ma, a quanto sembra, il gioiello da 8 milioni di euro verrà consegnato solo nel 2021. Bisognerà attendere ancora diversi mesi, quindi, per vedere CR7 sfoggiare la sua nuova Bugatti sui social. LEGGI TUTTO

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    A 1.500 metri nell'anello della Valle d'Arano

    Quello dell’Altopiano delle Rocche, in provincia dell’Aquila, ai piedi dell’imponente monte Sirente, è un microcosmo di pace e serenità, che ben si presta ad una giornata di svago, alla ricerca di relax e angoli suggestivi. A farla da padrona, una natura selvaggia e incontaminata, di cui andare alla scoperta attraverso un percorso che, per le sue caratteristiche, si presta alla perfezione ad una suggestiva ciaspolata invernale, a tranquille passeggiate o ad una piacevole pedalata in mountain bike adatta a tutta la famiglia. Stiamo parlando dell’anello della Valle d’Arano, con arrivo e partenza dalla cittadina di Ovindoli. Un percorso lungo circa 6 km, che si svolge su una carrareccia di terra battuta, e caratterizzato da numerosi punti di ombra, perfetti per attenuare la morsa del caldo nelle assolate giornate estive; sebbene, il ritrovarsi a quasi 1.500 metri di altitudine sia già garanzia di aria frizzante e clima sempre piacevole, anche nelle giornate più torride.
    La Valle d’Arano è una cosiddetta valle sospesa, ovvero una di quelle formate da un ghiacciaio o da un corso d’acqua, che confluisce, con un brusco dislivello, in un bacino principale. In questo caso, il torrente La Foce, che ha originato anche le Gole di Celano-Aielli, canyon naturale tra i più suggestivi dell’Italia centrale, per via delle sue pareti alte anche decine di metri.

    L’inizio del percorso dell’Anello della Valle d’Arano, si trova appena fuori d’allabiotato di Ovindoli, oltre il parco urbano “La Pinetina”, al termine della strada asfaltata in prossimità di un piccolo ponte sul torrente Foce. Durante la pedalata è possibile ammirare le creste dei monti Savina ed Etra che chiudono la valle, circondati da un paesaggio bucolico, ricco di boschi e pascoli. Non mancano apposite tabelle informative su fauna, flora ed habitat locali. Percorrendo l’anello in senso antiorario, l’itinerario si snoda all’ombra della faggeta fino al fondo della valle; di qui, con una ampia svolta verso sinistra, circa a metà del percorso, in corrispondenza di un piccolo ponte sul torrente, si raggiunge un’area attrezzata per il pic-nic nei pressi di un fontanile con acqua potabile. La seconda parte dell’itinerario si sviluppa attraverso una vegetazione con prevalenza di nocciolo. Terminata l’escursione, una bella passeggiata nel centro storico di Ovindoli, con la tipica atmosfera dei borghi di montagna, è la perfetta conclusione di una giornata all’insegna della natura e del relax. LEGGI TUTTO

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    L'imponente miniera Montevecchio

    Tra le tante occasioni di visita offerte dalla Costa Verde, Sardegna sud-occidentale, c’è sicuramente quella, imperdibile, alla miniera Montevecchio a Guspini, nella provincia del Sud Sardegna. Un coinvolgente percorso di archeologia industriale, che accompagna il visitatore alla scoperta della vita all’interno delle miniere, un tempo florida attività isolana, svelando la quotidianità dei minatori, ma anche i macchinari e le imponenti strutture che oggi si ergono come cattedrali decadenti di un’epoca ormai passata.
    In occasione dell’emergenza Coronavirus, per meglio garantire la sicurezza dei visitatori e il distanziamento sociale, la società cooperativa che si occupa del sito ha deciso di inaugurare un nuovo percorso di visita, il percorso di Levante, che non offre un’esplorazione limitata delll’area, ma la arricchisce di nuovi elementi, all’interno dei cosiddetti “Cantieri di Levante”.Miniera Montevecchio, estesa su una superficie di 1200 ettari, fu fondata nel lontano 1848 dal sassarese Antonio Sanna ed è rimasta in attività per circa 150 anni, fino al 1991, anno della definitiva chiusura. In particolare, fu intorno alla metà del secolo scorso che la sua attività toccò il culmine, affermandosi come una delle miniere di zinco e piombo più importanti d’Europa, e la più grande miniera della Sardegna.

    Accompagnati da una guida ufficiale, la visita inizia camminando lungo i tracciati del sito minerario, con la possibilità di osservare da vicino i vari fabbricati, ognuno indissolubilmente legato alle storie dei minatori e delle loro famiglie, che qui vivevano.
    Il primo settore di cui si va alla scoperta è “Piccalinna”. Qui si possono osservare da vicino la suggestiva struttura del pozzo di San Giovanni e le gabbie che trasportavano i minatori all’interno pozzo minerario; poi, a seguire, la sala argano, la laveria, la lampisteria e la sala compressori, dove troneggia il Sullivan da 120 cavalli, grazie al quale si otteneva un’estrazione di 20 metri cubi di materiale all’ora.
    La visita prosegue attraverso l’area “Mezzena”, il cuore tecnologico della miniera in cui si realizzavano i modelli in legno per creare pezzi di ricambio; e poi nel settore Calderai, in cui si effettuava la creazione e la manutenzione degli utensili metallici necessari all’attività in miniera; fino all’Officina Meccanica, in cui venivano controllati e messi a punto i pezzi di ricambio e manutenzionati i macchinari prima di essere impiegati.
    Costeggiando il piazzale, è poi possibile osservare il “Pozzo Sartori”, che con i suoi 520 metri è il più profondo tra tutti e sei i pozzi di estrazione del sito, per poi raggiungere la zona denominata “Sant’Antonio” da cui si gode una suggestiva vista dell’intera vallata che ospita i “Cantieri di Levante”. Ultima tappa del percorso ad anello che caratterizza la visita è quella agli stabili musealizzati, alcuni dei quali ospitavano il deposito minerario, la casa degli operai, le stalle e numerosi altri ambienti di servizio, in cui scoprire la condizione di lavoro di uomini, donne (e un tempo, anche bambini) della “Moneta Montevecchio”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Jarvis: “Vinales pilota dalle qualità straordinarie”

    JEREZ – “Márquez è l’unico che può prendere la Honda e trarne il massimo. Ha molto talento, è in forma e tremendamente motivato. Attualmente ha tutte le stelle allineate, si trova in una comfort zone, ma tutto ha una fine e la missione della Yamaha è far sì che i nostri ragazzi prendano il sopravvento”. Il managin director della casa di Iwata analizza il Mondiale 2020 di MotoGP dopo le due gare disputate a Jerez.
    Vinales può vincere tanto
    Il fenomeno di Cervera ha uno zero in classifica che pesa tremendamente se paragonato ai 50 punti di Quartararo e ai 40 di Vinales. Inoltre il calendario è molto ridotto in attesa di sapere domani cosa verrà deciso in merito ai Gran Premi di Argentina, Thailandia e Malesia. Jarvis, parlando al podcast ufficiale della MotoGP, non ritiene Marquez fuori dai giochi ma punta molto sul suo numero 12: “Maverick ha molte potenzialità, se riesce a mantenere una certa costanza e restare positivo. A volte si arrabbia ma ha molte qualità. Se riusciamo a tenerlo in una comfort zone allora potrà vincere più di un titolo”.
    Il manager inglese affronta le gestione delle varie personalità: “Abbiamo una filosofia uguale per i nostri piloti ma è chiaro che poi ti ritrovi in situazioni in cui uno non vuole un altro e così via. Bisogna essere bravi a gestirle così come gestire l’ego di ognuno, le sue aspettative, le sue richieste. Non è facile ma se dipendesse da me avrei sempre due top rider. È più stimolante per tutti: quella di quest’anno è buona ma lo sarà anche quella del prossimo” conclude Jarvis. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Jarvis: “Marquez talentuoso ma Vinales può vincere tanto”

    JEREZ – “Márquez è l’unico che può prendere la Honda e trarne il massimo. Ha molto talento, è in forma e tremendamente motivato. Attualmente ha tutte le stelle allineate, si trova in una comfort zone, ma tutto ha una fine e la missione della Yamaha è far sì che i nostri ragazzi prendano il sopravvento”. Lin Jarvis parla così dopo le prime due tappe del Mondiale 2020 di MotoGP.
    Vinales grandissime potenzialità
    Il fenomeno di Cervera ha uno zero in classifica che pesa tremendamente se paragonato ai 50 punti di Quartararo e ai 40 di Vinales. Inoltre il calendario è molto ridotto in attesa di sapere domani cosa verrà deciso in merito ai Gran Premi di Argentina, Thailandia e Malesia. Jarvis, parlando al podcast ufficiale della MotoGP, non ritiene Marquez fuori dai giochi ma punta molto sul suo numero 12: “Maverick ha molte potenzialità, se riesce a mantenere una certa costanza e restare positivo. A volte si arrabbia ma ha molte qualità. Se riusciamo a tenerlo in una comfort zone allora potrà vincere più di un titolo”.
    Il manager inglese affronta le gestione delle varie personalità: “Abbiamo una filosofia uguale per i nostri piloti ma è chiaro che poi ti ritrovi in situazioni in cui uno non vuole un altro e così via. Bisogna essere bravi a gestirle così come gestire l’ego di ognuno, le sue aspettative, le sue richieste. Non è facile ma se dipendesse da me avrei sempre due top rider. È più stimolante per tutti: quella di quest’anno è buona ma lo sarà anche quella del prossimo” conclude Jarvis.

    Moto Gp, Jerez: bis di Quartararo, super Rossi: 3° LEGGI TUTTO