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    MotoGp, Zarco: “Informazioni delle prime due gare utili per Brno”

    CANNES – “Un nono posto è un buon risultato. Sono migliorato rispetto alla prima gara anche se questo secondo Gran Premio è stato molto difficile. Ci mancavano però alcuni decimi in alcuni giri per girare sui tempi che ci eravamo prefissati”. Sono le parole di Johann Zarco dopo il doppio turno valido per il Mondiale 2020 di MotoGP che si è disputato sul circuito di Jerez.
    Informazioni per Brno
    Il francese della Ducati Avintia, come riporta il sito specializzato Crash.net, con un undicesimo e un nono posto, si presenta in Repubblica Ceca con 12 punti in classifica ma la consapevolezza che il prossimo 9 agosto potrà dire la sua su un circuito favorevole: “Cercherò di prendere il maggior numero di informazioni da Jerez per poter migliorare a Brno. Credo che la Ducati abbia qualche vantaggio su questo circuito e non vedo l’ora di gareggiare in Repubblica Ceca” ha concluso Zarco. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Zarco: “Nono posto buono ma a Brno pista favorevole alla Ducati”

    CANNES – “Un nono posto è un buon risultato. Sono migliorato rispetto alla prima gara anche se questo secondo Gran Premio è stato molto difficile. Ci mancavano però alcuni decimi in alcuni giri per girare sui tempi che ci eravamo prefissati”. Johann Zarco commenta così il doppio impegno che si è svolto sul circuito di Jerez per il Mondiale 2020 di MotoGP.
    Brno pista favorevole
    Il francese della Ducati Avintia, come riporta il sito specializzato Crash.net, con un undicesimo e un nono posto, si presenta in Repubblica Ceca con 12 punti in classifica ma la consapevolezza che il prossimo 9 agosto potrà dire la sua su un circuito favorevole: “Cercherò di prendere il maggior numero di informazioni da Jerez per poter migliorare a Brno. Credo che la Ducati abbia qualche vantaggio su questo circuito e non vedo l’ora di gareggiare in Repubblica Ceca” ha concluso Zarco.

    MotoGP, Top e Flop: i migliori e peggiori del Gp d’Andalusia VIDEO LEGGI TUTTO

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    Mazda CX-30: la giapponese pronta a tutto

    Piace molto e sa come farsi notare. La Mazda CX-30, SUV intermedio nella gamma della Casa giapponese, si pone esattamente a metà tra la city-crossover CX-3 e l’ammiraglia CX-5. La sua lunghezza di 4.395 mm le consente di essere perfettamente gestibile nel caos metropolitano; allo stesso tempo, spazio a bordo e comfort elevatissimo, le permettono di affrontare serenamente anche lunghi viaggi in famiglia. Il tutto, senza mai rinunciare al piacere di guida, vero e proprio faro che guida da sempre la produzione Mazda.

    SEDUCENTE
    Per quanto riguarda il design, è praticamente impossibile rimanere indifferenti davanti alle linee della CX-30 “scolpite” secondo i canoni dello stile KODO. In particolare il frontale, che esprime eleganza e solidità, attraverso i contorni del paraurti e il disegno della calandra di forma triangolare. Nel complesso – il design dei fari, il ricercato gioco di luci e riflessi cangianti, l’equilibrio dei volumi e la fluidità delle forme – esprimono un linguaggio stilistico minimalista e raffinato, che seduce al primo sguardo.Ma quest’auto punta ad essere un concentrato di virtù: non solo bella fuori, ma anche bella dentro.

    VIAGGIO IN FIRST CLASS
    L’abitacolo della CX-30  propone un look pulito ed elegante, che ricalca in maniera decisa quell’attitudine, tutta Mazda, rivolta alla ricerca del bello inteso come armonia di forme e volumi. L’attenzione al particolare e ai materiali utilizzati è quasi maniacale: basti pensare che al fine di realizzare al meglio cuciture e impunture degli interni in pelle, durante la fase di progettazione, gli esperti di Mazda studiano articoli di marchi di lusso per replicarne le qualità in chiave automobilistica.
    Per quanto riguarda la vita a bordo, guidatore e passeggeri godono di un trattamento in first class. L’Abitacolo, arioso e comodo anche per chi siede dietro, è di tipo “umanocentrico”, ovvero tutto è posizionato perfettamente intorno al guidatore per un controllo e un funzionamento senza sforzo; ma anche per ridurre al minimo la distrazione e massimizzare l’azione di guida. Si favorisce, in questo modo, un’interazione proattiva col mezzo, cui contribuisce l’architettura Mazda di nuova generazione, che non solo sfrutta l’innata capacità di equilibrio dell’uomo per offrire un maggiore comfort, ma riduce e controlla anche i disturbi NVH per creare nell’abitacolo una “qualità della silenziosità” veramente unica.Molto buona l’abitabilità per 5 persone; e senza sacrificare la capacità di carico.

    BAGAGLIAIO AL TOP CON SMART CARGO BOX
    Per quanto riguarda il bagagliaio, con 430 litri (1.406, abbattendo i sedili) è abbastanza in linea con la categoria di appartenenza, ma si fanno apprezzare soprattutto lo spazio e i volumi ben sfruttabili e omogenei. La soglia di carico è a 731mm da terra, e si possono stivare senza problemi un passeggino o bagagli pesanti. Per sfruttarlo al meglio, la dotazione di serie della CX-30 è stata arricchita, a partire dalle versioni Executive, dell’inedito Smart Cargo Box, un pannello sul fondo del vano bagagli ripiegabile in tre parti che viene adattato nella sua posizione in base all’utilizzo del bagagliaio dell’auto, migliorando, così, le già elevate doti di versatilità e flessibilità del crossover giapponese.

    MOTORI EFFICIENTI E PULITI
    La gamma di motorizzazioni disponibili propone i più recenti motori Mazda Euro 6d?TEMP, i diesel Skyactiv?D e i benzina Skyactiv?G, compreso il rivoluzionario Skyactiv?X, che possono essere abbinati a un cambio manuale a sei marce o a un automatico a sei rapporti.
    In particolare, l’innovativo motore ibrido Skyactiv-X è un’esclusiva di Mazda, capace di bruciare la benzina in modo più efficiente grazie all’accensione per compressione controllata da candela (Spark Controlled Compression Ignition, SPCCI). In pratica, un’unità che combina i vantaggi della tecnologia benzina e diesel in un unico motore, col risultato di ridurre i consumi e le emissioni. E non delude neanche sul piano delle prestazioni, con vigore e brillantezza lungo l’intero arco di erogazione.
    I motori a benzina della Mazda CX?30 adottano di serie il sistema Mazda M Hybrid, che aiuta a ridurre i consumi, attraverso il recupero dell’energia in fase di decelerazione e mediante un motore elettrico che assiste il motore endotermico. la power unit è alimentata da una batteria agli ioni di litio montata tra le ruote, per minimizzare l’impatto sullo spazio dell’abitacolo e ottimizzare la distribuzione dei pesi, oltre a contribuire alla sicurezza in caso di incidente.

    NON SI TIRA MAI INDIETRO
    Tra le caratteristiche più evidenti della Mazda CX-30 c’è soprattutto la versatilità: le forme compatte la rendono facile e gestibile in ambiente urbano; spazio a disposizione, robustezza e comfort, invece, la proiettano verso i viaggi (anche avventurosi), e le gite in famiglia. Ma su una Mazda, non possono mai mancare piacere di guida e fattore emozionale, e questo crossover non fa eccezione. Da un punto di vista dinamico, la guida nel misto risulta sempre appagante, grazie ad una pressoché totale assenza di rollio in curva e all’ottimo lavoro svolto dalle sospensioni, che da un lato copiano molto bene le imperfezioni del manto stradale, dall’altro “sostengono” le intenzioni del guidatore, anche negli ingressi in curva più decisi. Lodevole in funzionamento del sistema G?Vectoring Control Plus, che migliora ulteriormente la stabilità di handling: quando il conducente sterza in uscita di curva riportando il volante in posizione centrale, il sistema applica una leggera forza frenante alle ruote esterne, generando un momento di stabilizzazione che aiuta a riportare il veicolo in linea retta. In questo modo le transizioni tra imbardata, rollio e beccheggio risultano sempre dolci e gestibili.

    TRAZIONE INTELLIGENTE
    Per chi, poi, vuole sfruttare al massimo le doti della CX-30,  c’è l’evoluto sistema a 4 ruote motrici (AWD) i?Activ, che lavora in sintonia con il sistema G?Vectoring Control per gestisce la distribuzione della coppia tra le ruote anteriori e posteriori. In questo modo si massimizza la sicurezza su ogni fondo stradale e aumenta il feeling anche sui percorsi non asfaltati, per chi ama andare a caccia dei panorami più belli.

    SICUREZZA AL TOP
    Per garantire a tutti gli occupanti viaggi sicuri, protetti e piacevoli, la nuova Mazda CX?30 propone una serie completa di sistemi di sicurezza attiva, l’ i?Activsense, che ora comprende anche un nuovo sistema di monitoraggio del conducente. Inoltre, questo modello ha di recente conquistato 5 stelle, il massimo, nei severi test di sicurezza EURONCAP.
    Quattro le versioni disponibili, Evolve, Executive, Exceed e la più accessoriata Exclusive, equipaggiate con motorizzazioni benzina e diesel. Prezzi a partire da 24.750 euro.
     
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    MotoGp, Ezpeleta: “Le misure sono state rispettate: mente chi dice il contrario”

    MADRID – “Non spetta a me parlare di pronostici sportivi ma ritengo che il campionato sia ancora aperto nonostante i 50 punti di distacco di Marquez da un meraviglioso Quartararo”. Carmelo Ezpeleta, CEO della Dorna, dopo i primi due Gran Premi della stagione svoltisi a Jerez, resta convinto che la battaglia per il Motomondiale 2020 di MotoGP non sia affatto chiusa.
    Misure rispettate
    Il numero uno del Circus a due ruote, come riporta As.com, è contento di come sia iniziata questa travagliata stagione che vedrà, complessivamente, 13 gare compresse in 18 settimane: “I primi due sono andati meravigliosamente e sono la dimostrazione che la MotoGP può lavorare in ogni condizione e in ogni luogo”.
    Proprio sulle misure adottate nel paddock, Ezpeleta alza la voce: “Ho sentito che c’è stato chi non ha rispettato i protocolli e le misure di sicurezza: sono solo bugie e falsità. C’erano persone che monitoravano e non è successo nulla”.
    L’infortunio di Marc Marquez ha un po’ cambiato le carte in tavola di questo inizio di stagione: “Abbiamo visto tutti cosa è accaduto a Marc ma, nonostante tutto, lui ci ha provato venendo a Jerez. Come detto nonostante i 50 punti di distacco, ritengo che il mondiale sia aperto” continua il CEO della Dorna.
    Un recupero che potrebbe essere favorito dall’aggiunta di tre ulteriori Gran Premi: “Non so ancora cosa accadrà con Thailandia, Malesia e Argentina, perché tutto può succedere. C’è tempo fino a venerdì per decidere” conclude Ezpeleta. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Ezpeleta: “Meraviglioso Quartararo ma attenzione a Marquez”

    MADRID – “Non spetta a me parlare di pronostici sportivi ma ritengo che il campionato sia ancora aperto nonostante i 50 punti di distacco di Marquez da un meraviglioso Quartararo”. Carmelo Ezpeleta, CEO della Dorna, appare certo che, nonostante l’infortunio occorso al campione del mondo, la lotta per il Motomondiale 2020 di MotoGP sia apertissima.
    Grande impatto
    Il numero uno del Circus a due ruote, come riporta As.com, è contento di come sia iniziata questa travagliata stagione che vedrà, complessivamente, 13 gare compresse in 18 settimane: “I primi due sono andati meravigliosamente e sono la dimostrazione che la MotoGP può lavorare in ogni condizione e in ogni luogo”.Proprio sulle misure adottate nel paddock, Ezpeleta alza la voce: “Ho sentito che c’è stato chi non ha rispettato i protocolli e le misure di sicurezza: sono solo bugie e falsità. C’erano persone che monitoravano e non è successo nulla”.
    L’infortunio di Marc Marquez ha un po’ cambiato le carte in tavola di questo inizio di stagione: “Abbiamo visto tutti cosa è accaduto a Marc ma, nonostante tutto, lui ci ha provato venendo a Jerez. Come detto nonostante i 50 punti di distacco, ritengo che il mondiale sia aperto” continua il CEO della Dorna.
    Un recupero che potrebbe essere favorito dall’aggiunta di tre ulteriori Gran Premi: “Non so ancora cosa accadrà con Thailandia, Malesia e Argentina, perché tutto può succedere. C’è tempo fino a venerdì per decidere” conclude Ezpeleta.

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    Mercedes, Silver Arrow 01 vestite di nero contro il razzismo

    Sulla scia di quanto fatto in Formula 1, anche in Formula E il team Mercedes cambia livrea in corsa, per supportare la lotta alle discriminazioni razziali e promuovere la parità di diritti. Dal movimento BLM all’impegno in prima persona di Lewis Hamilton, Mercedes ha trasformato la W11 da Freccia d’Argento in Freccia nera, simbolo visivo di un impegno più ampio, di promozione delle diversità all’interno dell’azienda nel ramo della produzione stradale e la presenza nelle corse.
    A Berlino, sede degli ultimi 6 ePrix che decideranno la Stagione 6 di Formula E, Vandoorne e De Vries correranno con le EQ Silver Arrow 01 in livrea nera, oltre al messaggio End Racism sull’Halo. Si parte con il week end del 5 e 6 agosto, gara-1 e gara-2 a Tempelhof nella configurazione nota ma affrontata in senso contrario. Poi, l’8 e 9 agosto, nella Tempelhof “ordinaria”, gara-4 e gara-5, in un week end che vedrà quattro Mercedes “all black” correre tra Berlino e Silverstone, tra Formula E e Formula 1.
    Un impegno attraverso l’immagine
    “Anche in Formula E vogliamo usare la voce che abbiamo sulla nostra piattaforma globale per prendere una posizione contro il razzismo e la discriminazione e a supporto di una maggiore diversità e tolleranza nella società. Siamo orgogliosi della nostra lunga tradizione e storia di successo del marchio nelle corse, la decisione di cambiare il look distintivo delle nostre Silver Arrows elettriche sottolinea la nostra presa di posizione in favore dell’apertura e rispetto nelle relazioni”, ha commentato la vice presidente del marketing Mercedes Cars, Bettina Fetzer.
    Parità e diritti, tanto da fare nelle corse
    Parole alle quali si aggiungono quelle del team principal Ian James: “Ci siamo sempre pronunciati chiaramente contro il razzismo e ogni forma di discriminazioni, non hanno posto nel nostro team, sport o nella nostra società. A ogni modo, i recenti eventi nel mondo hanno dimostrato che tutti dobbiamo fare di più per utilizzare la nostra piattaforma per condannare il razzismo e la discriminazione.
    Le corse sono un’industria nella quale la diversità etnica e la parità di genere tradizionalmente non sono stati diffusi. Perciò c’è ancora una lunga strada da percorrere per compensare gli squilibri in tutte le aree del nostro organico.
    Sin dai primissimi giorni del nostro team in erba abbiamo lottato per pari opportunità per tutti e contro ogni forma di discriminazione. Insieme ai nostri partner, vediamo come un dovere la promozione e formazione di giovani talenti, indipendentemente dal genere o dalle origini, in modo da offrire loro l’opportunità di arrivare in Formula E negli anni a venire”. LEGGI TUTTO

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    Skoda Enyaq, il SUV elettrico mostra gli interni

    Mancavano solamente gli interni per scoprire totalmente Skoda Enyaq, prima elettrica del marchio realizzata su architettura MEB. Conosciamo già tutte le caratteristiche tecniche del suv compatto, i livelli di potenza, l’autonomia, le dimensioni. E abbiamo un’idea sufficientemente chiara di come interpreterà gli stilemi Skoda, differenziandosi da un progetto gemello come Volkswagen ID.4.
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    La realtà aumentata dell’HUD
    Un bozzetto di stile fa salire a bordo, rivela l’impostazione della plancia, nonché alcuni elementi tecnologici. Enyaq sarà disponibile con head up display anche con elementi di realtà aumentata, a completare una strumentazione digitale.
    Skoda Octavia Wagon, la prova FOTO
    Al centro della plancia, l’infotainment e i servizi connessi saranno su schermo da 13 pollici. Ed è lo sviluppo per linee orizzontali che richiama altri modelli della casa ceca, l’andamento curvilineo che da un lato stilizza la calandra nelle bocchette del clima, dall’altro diventa un poggiapolso comodo per operare sul touchscreen.
    Rivestimenti ‘green’
    I materiali impiegati saranno all’insegna della sostenibilità ambientale e si inseriscono nelle Design Selection, varianti di ambiente e personalizzazioneche avrà tra le soluzioni anche rivestimenti in misto lana vergine (40%) e poliestere da plastica riciclata (60%), fino a sedili in pelle conciata utilizzando un estratto da foglie di ulivo.

    Il volante a due razze dà una ricercatezza ulteriore a un abitacolo sviluppato pensando all’arredamento d’interni, rivela comandi touch e a rotella – con lavorazione zigrinata –; il tunnel diventa un ponte, con un vano libero inferiore e uno spazio portaoggetti richiudibile, accanto al selettore di marcia.
    Sfoglia il listino Skoda: tutti i modelli sul mercato
    Per un suv che si posizionerà a 4,65 metri di lunghezza, i 585 litri di volume nel bagagliaio rappresentano un’interessante disponibilità di spazio.

    VERSIONI

    Enyaq 50

    Enyaq 60

    Enyaq 80

    Enyaq 80X

    Enyaq RS

    Batteria (kWh)

    52

    58

    77

    77

    77

    Potenza (cv)

    148

    179

    204

    265

    306

    Motori

    Post.

    Post.

    Post.

    AWD

    AWD

    Autonomia (km)

    340

    390

    500

    460

    460

    Dimensioni

    4,65 mt lungh.

    1,62 mt alt.

    1,87 mt largh.

    2,76 mt passo LEGGI TUTTO

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    Riceve aiuti dal governo, spende i soldi per una Lamborghini Huracán

    L’acronimo è PPP. Ma il nome completo è Paycheck Protection Program. Che cos’è? Si tratta del programma di protezione del reddito varato dal governo federale degli Stati Uniti per aiutare le piccole imprese a ripartire dopo la crisi globale. Ad averli richiesti è stato anche tale David T. Hines, giovane imprenditore di Miami. Il 29enne aveva richiesto aiuto al proprio governo indicando di possedere quattro società, 70 lavoratori alle proprie dipendenze e una spesa di lavoro mensile di ben 4 milioni di dollari.
    Incentivi auto, Unrae soddisfatta. Crisci: “Ma serviranno ulteriori sforzi”
    Riceve oltre 3 milioni di dollari, si compra la Huracàn
    Cifre enormi, che hanno indotto il governo a elargire ad Hines la somma di 3.984.557 dollari (3.390.480 euro). Purtroppo però la maggior parte di questi soldi non sono stati utilizzati dall’imprenditore per motivi lavorativi, anzi. Il New York Times riferisce che il giovane ne ha approfittato per acquistare una Lamborghini Huracán blu dal costo di 318.497 dollari.
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    Cosa rischia
    Lo sfizio potrebbe costar caro ad Hines. Accusato di frode bancaria, dichiarazione falsa a un istituto di credito e di aver effettuato transazioni tramite denaro guadagnato in maniera illecita, adesso rischia una condanna in prigione di 70 anni.
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