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    Superbike, Donington 2022: programma, orari e diretta tv

    ROMA – La Superbike scende in pista in Inghilterra per il quinto appuntamento della stagione 2022. Sul circuito di Donington andrà infatti in scena un’altra tappa del Mondiale in corso. Si parte nella giornata di venerdì 15 luglio dalle 11:30 con la prima sessione di prove libere, per poi avvicinarsi alla domenica con gara-2 che chiuderà il programma. La copertura televisiva della tappa è garantita integralmente da Sky Sport MotoGp (canale 208 del telecomando di Sky), mentre su TV8 sarà possibile seguire gara-1 e gara-2 in diretta, con la Superpole Race in differita. La Superbike sarà visibile anche in streaming su Sky Go e NOW.
    Il programma di Donington
    Venerdì 15 luglioWorldSBK FP1: 11:30WorldSBK FP2: 16:00
    Sabato 16 luglioWorldSBK Superpole: 12:10WorldSBK Gara 1: 15:00
    Domenica 17 luglioWorldSBK Superpole Race: 12:00WorldSBK Gara 2: 15:00 LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Puig sulla Ducati: “Devono ancora vincere il Mondiale Piloti”

    ROMA – Alberto Puig è tornato a parlare della Ducati in un’intervista ai microfoni di “Speedweek”. Il team manager della Honda ha sottolineato ancora una volta il lungo digiuno della casa di Borgo Panigale per quanto riguarda il Mondiale PIloti in MotoGp “E’ un dato di fatto che per molto tempo nessuno abbia potuto guidare veloce la Ducati tranne Casey Stoner – ha detto -. Gigi Dall’Igna ha assicurato che debuttanti come Jorge Martin, Bastianini e Bezzecchi possano salire sul podio con la Desmosedici. Però devono ancora vincere campionati. Il Mondiale Costruttori? Sto parlando del Campionato del Mondo Piloti. Devono vincere quello”.
    Sulla stagione
    Puig ha poi parlato della stagione in corso, che vede la Honda in grossa difficoltà e senza Marc Marquez, out dopo l’ennesimo intervento: “Sebbene conosciamo i problemi, ci vuole del tempo prima di poterli risolvere. Questo è un dato di fatto, questa è la realtà. È difficile trovare una soluzione, non ci resta che continuare a provare”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Puig punge la Ducati: “Devono ancora vincere un campionato”

    ROMA – “E’ un dato di fatto che per molto tempo nessuno abbia potuto guidare veloce la Ducati tranne Casey Stoner. Gigi Dall’Igna ha assicurato che debuttanti come Jorge Martin, Bastianini e Bezzecchi possano salire sul podio con la Desmosedici. Però devono ancora vincere campionati”. Alberto Puig è tornato a parlare della Ducati in un’intervista ai microfoni di “Speedweek”. Il team manager della Honda ha sottolineato ancora una volta il lungo digiuno della casa di Borgo Panigale per quanto riguarda il Mondiale PIloti in MotoGp. “Il Mondiale Costruttori? Sto parlando del Campionato del Mondo Piloti – ha affermato -. Devono vincere quello”.
    Le parole di Puig
    Puig ha poi parlato della stagione in corso, che vede la Honda in grossa difficoltà e senza Marc Marquez, out dopo l’ennesimo intervento: “Sebbene conosciamo i problemi, ci vuole del tempo prima di poterli risolvere. Questo è un dato di fatto, questa è la realtà. È difficile trovare una soluzione, non ci resta che continuare a provare”. LEGGI TUTTO

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    Auto usate, scendono i prezzi: in Italia -6,6%

    Pandemia, guerra e rincari generali. Non sono certo momenti facili questi, con prezzi alle stelle un po’ per tutto e sempre più difficili da gestire. Tra i settori più colpiti, c’è senza dubbio quello dell’automotive che, andando ad analizzare nel dettaglio, ha mostrato nell’usato un anno di crescita quasi ininterrotta dei prezzi. Qualcosa sembra che però stia cambiando e che le cifre stiano iniziando ad abbassare, e a dircelo è una ricerca condotta da Carvago.
    Indagine Altroconsumo: cantieri e traffico innervosiscono gli automobilisti italiani
    Il mercato usato in Europa
    Dati alla mano, in tutti i mercati Carvago, i prezzi dei veicoli usati fino a 5 anni sono diminuiti nel secondo trimestre in Germania (-9,5%), Slovacchia (-7,9%), Italia (-6,6%) e Repubblica Ceca (-1,2%). L’unica eccezione è la Polonia, dove i prezzi hanno continuato a crescere, anche se molto più lentamente rispetto al trimestre precedente (+3,0 vs +13,7%). Per quanto riguarda la motorizzazioni, le auto diesel alternano momento di grande popolarità a cali, dal 65% in Slovacchia al 36% in Germania. Mentre i veicoli elettrici a batteria usati (BEV) rimangono un mercato di nicchia anche in Germania (2,1%), ma la loro quota cresce inversamente all’età dell’auto. Per i veicoli fino a 3 anni, la quota è del 4,5%. E in Italia? Qui si registra la stessa quota di BEV in questa fascia di età.
    Mentre in Repubblica Ceca le auto elettriche non sono ancora esplose: la quota di BEV è del 2,1% tra i veicoli fino a 3 anni, rispetto al 3,9% della Polonia e al 2,6% della Slovacchia. C’è comunque da precisare che i dati della Slovacchia possono non essere del tutto attendibili, poiché molti veicoli pubblicizzati per la vendita si trovano in realtà altrove, in genere in Germania, e i venditori li importano solo quando un cliente effettua un ordine. 
    “Il prezzo è l’ago della bilancia”
    “Quando ci si trova di fronte all’annosa situazione, se optare per un’auto nuova o acquistare un’auto usata, non si può certo evitare di considerare il prezzo di listino da sostenere nell’immediato. Anzi, sembra che ancora oggi questo sia l’ago della bilancia per i consumatori che li spinge verso il segmento dei veicoli usati – ha dichiarato Antonio Gentile, Country Manager di Carvago.com in Italia -. Anche se nel 2022, questi costano decisamente di più rispetto a un paio di anni fa, di fatto restano i meno costosi. L’aumento dei prezzi che ha interessato il mercato delle auto usate, infatti, non ha risparmiato quello dei veicoli di nuova immatricolazione. Oggi si spende molto per acquistare un’auto, e questo vale per qualsiasi tipo di veicolo si scelga”.
    In Italia: quali sono i modelli più acquistati?
    Approfondendo la situazione italiana, si può affermare che l’incertezza generale ha paradossalmente contribuito a creare un ambiente favorevole per i consumatori disposti ad acquistare un veicolo usato, nonostante le prospettive economiche negative. Nel secondo trimestre sono scesi sia i prezzi che il chilometraggio. Continua il trend positivo per le citycar (Fiat Panda e 500 rispettivamente in prima e terza posizione), ma la presenza fissa in top 5 è occupata anche dai marchi premium tedeschi, come Volkswagen (la Golf al secondo posto tra le vetture), Audi BMW.
    In Europa la bici-mania è da record: 22 milioni di esemplari venduti nel 2021 LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Pol Espargaro: “Non ci aspettavamo di andare così male in Honda”

    ROMA – Le strade di Pol Espargaro e la Honda sembrano destinate a separarsi a fine stagione. Il biennio dello spagnolo non è andato come sperato e nel futuro del minore dei fratelli Espargaro potrebbe esserci un ritorno alla KTM. Ovviamente Pol spera di rivivere una stagione come quella del 2020, in cui terminò addirittura al quinto posto nella classifica generale, ma non solo. In un’intervista a On-Track Off-Road, Espargaro ha analizzato quanto accaduto negli ultimi anni, parlando della sua esperienza personale e facendo un bilancio generale della MotoGP come sport.
    Il pensiero di Pol
    “La mia esperienza in Honda non è andata come previsto. In tutta onestà non ci aspettavamo di andare così male. Adoro la Honda ed il modo in cui vengo trattato, ma il mio obiettivo principale resta quello di essere competitivo. Non sono un pilota che va in cerca di soldi o di un contratto” – ha ammesso il pilota di Granollers, per poi parlare dell’evoluzione della MotoGp nelle ultime stagioni – Con il passare degli anni è diventato tutto più difficile. Le moto sono più competitive ed i piloti più veloci. Inoltre c’è bisogno di una preparazione fisica mirata per guidare queste moto, bisogna allenarsi duramente”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Pol Espargaro: “Adoro la Honda, ma voglio essere competitivo”

    ROMA – Pol Espargaro guarda al futuro e lo fa con le idee molto chiare. Reduce da un biennio deludente in Honda, in cui ha centrato appena due podi, lo spagnolo sembra essere destinato ad un ritorno in KTM. Quella KTM che gli aveva regalato molte gioie nel 2020, sua miglior stagione in classe regina. In un’intervista a On-Track Off-Road, il più piccolo dei fratelli Espargaro ha analizzato quanto accaduto negli ultimi anni, parlando della sua esperienza personale e facendo un bilancio generale della MotoGP come sport.
    La maturità di Pol
    “Con il passare degli anni è diventato tutto più difficile. Le moto sono più competitive ed i piloti più veloci. Inoltre c’è bisogno di una preparazione fisica mirata per guidare queste moto, bisogna allenarsi duramente – ha spiegato lo spagnolo – La mia esperienza in Honda non è andata come previsto. In tutta onestà non ci aspettavamo di andare così male. Adoro la Honda ed il modo in cui vengo trattato, ma il mio obiettivo principale resta quello di essere competitivo. Non sono un pilota che va in cerca di soldi o di un contratto”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Honda unica opzione per Mir: parola del manager

    ROMA – L’unico modo per vedere Joan Mir correre in MotoGP anche nella stagione 2023 sembra essere l’annuncio ufficiale con la Honda. A svelarlo è stato il manager dello spagnolo, Paco Sanchez, che al canale YouTube TR MotoGp ha fatto chiarezza sulla situazione del 24enne. Dopo l’ufficialità di Suzuki di abbandonare la classe regina, entrambi i piloti (Joan Mir e Alex Rins) sono finiti sul mercato. Negli ultimi mesi aveva preso piede l’ipotesi di vedere Mir in Honda Hrc al fianco di Marc Marquez, tuttavia la pista parrebbe essersi raffreddata di recente.
    Sanchez sul futuro di Mir
    “Joan non è spaventato ed è pronto a trascorrere un anno a casa. E’ consapevole delle difficoltà e dell’assenza di un piano di riserva. O la Honda o nulla”. Queste le parole di Sanchez, andato subito dritto al punto, per poi analizzare la situazione in maniera più approfondita: “Quest’anno è stato molto strano. L’addio di Suzuki ha rivoluzionato il mercato, creando qualcosa d’inaspettato. Con la riduzione del budget in vista dei prossimi anni, di conseguenza anche gli stipendi sono diminuiti. Ormai non sono molti i posti d’appeal per i piloti, in termini sportivi ed economici. Tolti Marc, Fabio e Joan, il mercato piloti è in calo e si sta dirigendo verso livelli allarmanti, le case europee non pagano più salari pre-pandemia” ha concluso. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Pedrosa su Marquez: “Situazione che non auguro a nessuno”

    ROMA – Il periodo nero per Marc Marquez è ancora lontano dall’essere finito. Il campione nativo di Cervera, infatti, lo scorso giugno si è sottoposto ad un altro intervento al braccio destro, il quarto in appena due anni, nella speranza che sia quello definitivo. E, al di là dei problemi al braccio, non bisogna dimenticare il rischio diplopia sempre presente e che si può scatenare con una semplice caduta. A parlare della condizione del pilota dell’Honda è un suo connazionale ed pilota di MotoGp, Dani Pedrosa, un altro pilota che in carriera ha subito diversi infortuni. “Nel mio caso, molte volte i medici sono riusciti a risolvere tutto al primo intervento, sono stato fortunato. Ma ho avuto anche interventi che non hanno funzionato immediatamente, quindi cadi in una spirale da un’operazione all’altra in cui una è più complicata dell’altra. Sfortunatamente, con Marc le cose non sono andate secondo i piani: una situazione che non augurerei a nessuno”, ha spiegato Pedrosa nelle parole riportate da Speedweek. 
    “Importante avere intorno le persone giuste”
    Quindi, come provare a resistere ad una situazione del genere? “Ognuno ha il proprio modo di affrontare la cosa”, sottolinea Pedrosa. Che conclude: “Se una situazione come questa dura a lungo, la tua autostima ne risente. Trascorri più tempo a casa o in ospedale aspettando risposte e chiedendoti se il tuo corpo tornerà mai com’era prima, invece che in pista. Ecco perché l’aspetto mentale è così importante; ed è anche importante avere le persone giuste intorno a te che ti prestino attenzione”. LEGGI TUTTO