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    MotoGp, Pedrosa: “Marquez? Situazione che non augurerei a nessuno”

    ROMA – Marc Marquez sta attraversando ormai da diversi anni un periodo molto buio della propria carriera da motociclista. Il campione nativo di Cervera, infatti, lo scorso giugno si è sottoposto ad un altro intervento al braccio destro, il quarto in appena due anni, nella speranza che sia quello definitivo. E, al di là dei problemi al braccio, non bisogna dimenticare il rischio diplopia sempre presente e che si può scatenare con una semplice caduta. A parlare della condizione del pilota dell’Honda è un suo connazionale ed pilota di MotoGp, Dani Pedrosa, un altro pilota che in carriera ha subito diversi infortuni. “Nel mio caso, molte volte i medici sono riusciti a risolvere tutto al primo intervento, sono stato fortunato. Ma ho avuto anche interventi che non hanno funzionato immediatamente, quindi cadi in una spirale da un’operazione all’altra in cui una è più complicata dell’altra. Sfortunatamente, con Marc le cose non sono andate secondo i piani: una situazione che non augurerei a nessuno”, ha spiegato Pedrosa nelle parole riportate da Speedweek. 
    L’importanza dell’aspetto mentale
    Quindi, come provare a resistere ad una situazione del genere? “Ognuno ha il proprio modo di affrontare la cosa”, sottolinea Pedrosa. Che conclude: “Se una situazione come questa dura a lungo, la tua autostima ne risente. Trascorri più tempo a casa o in ospedale aspettando risposte e chiedendoti se il tuo corpo tornerà mai com’era prima, invece che in pista. Ecco perché l’aspetto mentale è così importante; ed è anche importante avere le persone giuste intorno a te che ti prestino attenzione”. LEGGI TUTTO

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    Lautaro Martinez con una Lamborghini solo per lui: nasce la Urus “Toro”

    Lautaro Martinez si prende qualche ora di divertimento e svago prima di volare in ritiro con i compagni dell’Inter. Il “Toro” si è recato allo stabilimento di Sant’Agata Bolognese per scoprire come nascono i modelli Lamborghini e per configurare la sua futura Urus, chiamata appunto “Toro”.Guarda la galleryLamborghini, una Urus “Toro”… per il Toro: che fortuna per Lautaro

    Pogba alla Juve: il ritorno del lusso tra supercar, ville da milionari e jet privato 

    Un nuovo Toro per il Toro

    237 chilometri dividono Appiano Gentile, dove è atteso Lautaro Martinez per aggregarsi al gruppo di Inzaghi in ritiro e Sant’Agata Bolognese, comune emiliano dove nascono i gioielli a 4 ruote di Lamborghini. Come visitare un museo di arte moderna, anzi modernissima. Negli stabilimenti l’argentino ha avuto modo di ammirare la linea produttiva della Huracàn STO e della Selleria, dove vengono creati gli interni delle supercar. Inoltre, il bomber nerazzurro ha potuto configurare la sua prossima Lamborghini Urus “Toro”, un nome non originalissimo ma che di certo non stona con uno dei modelli più belli del marchio italiano, in grado di passare da 0 a 100 km/h in soli 3,6 secondi e di raggiungere la velocità massima di 305 km/h. Il prezzo della vettura è di 227.000 euro.

    Lo youtuber 15enne da 20.000 euro al mese che possiede Ferrari, Lamborghini e McLaren!  LEGGI TUTTO

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    Sfrecciava sulla 4 corsie col monopattino: folle fermato dai Carabinieri

    Continuano le lamentele degli italiani sui monopattini elettrici, o meglio sul loro uso da parte di guidatori incuranti del pericolo. C’è addirittura chi ha pensato a dei veri e propri corsi per saperli guidare e forse non è un’idea così assurda. Un impavido e sprovveduto amante del mezzo green ha avuto infatti la folle idea di utilizzarlo su una strada statale, senza pensare a quanto sia rischioso per sè stesso e per gli automobilisti, oltre che severamente vietato.

    Follia a Nuoro

    Immaginate l’espressione degli automobilisti quando si sono visti passare accanto un uomo su monopattino elettrico. Alla guida un buffo signore vestito di nero (e con il caldo e l’asfalto infuocato non è proprio un’ottima idea), con un berretto in testa e un marsupio sulla spalla. È accaduto nella mattinata del 7 luglio sulla strada statale 131 a quattro corsie, nel tratto che da Budoni porta a San Teodoro, in direzione di Olbia.

    L’uomo non si è neanche fermato quando ha incontrato dei lavori in corso all’altezza della galleria di San Teodoro, con la strada ristretta in una sola carreggiata a doppio senso di marcia. I guidatori increduli lo hanno ripreso con il cellulare e hanno avvisato i Carabinieri, i quali hanno proceduto a fermare il folle e sanzionarlo per il gravissimo e imprudente gesto.

    Monopattino elettrico, giovane paga 12mila euro per un noleggio!  LEGGI TUTTO

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    Yacht, lusso ed eccessi: i giganti dei mari di CR7, Beckham e sceicchi

    Estate significa divertimento e ognuno si gode le vacanze come può. C’è chi va al mare, chi va in montagna e chi si gode il relax a bordo di enormi e lussuosissime imbarcazioni. Cristiano Ronaldo, David Beckham, Roman Abramovich, Mohammad Bin Salman, Joe Lewis, John Henry e Shahid Khan sono i 7 super ricchi che in questo periodo si stanno rilassando sui loro mega yacht. 
    L’ultimo ad aaggiungersi alla lista è lo sceicco Monsour. Il suo è il quarto yacht più grande al mondo, è lungo 160 metri costa 590 milioni di euro, ha 40 cabine per 48 ospiti e 4 ponti di intrattenimento, un’ampia area all’aperto collegata a una piattaforma per il nuoto e a un club, oltre a 2 eliporti.
    Ecco le imbarcazioni più belle e costose degli “zio paperone” del calcio:
    Sfogliate le pagine per scoprire gli yacht più incredibili.
    Benetti B.Yond 37M, salotto panoramico e suite per lo yatch amico dell’ambiente  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Morbidelli: “Parlare con Valentino Rossi mi aiuta molto”

    ROMA – Pochi punti e prestazioni non in inea con le aspettative: è questo il 2022 di Franco Morbidelli fino ad ora. Il pilota dell’Academy di Valentino Rossi sembra fare fatica in pista con la Yamaha ufficiale, la stessa che guida Fabio Quartararo che però è leader del mondiale. L’italo-brasiliano è tra gli ultimi della classifica piloti MotoGp a 25 punti e ai microfoni di Speedweek confessa: “Sento spesso Valentino Rossi e quando parliamo mi dà sempre forza. Io so come affrontare le circostanze complicate, so come essere positivo quando c’è vento contrario. So benissimo che è una situazione difficile, molto difficile”.
    Morbidelli su Quartararo
    Il miglior piazzamento di Morbidelli è stato un settimo posto nella caotica seconda tappa in Indonesia, poi è rimasto sempre nel gruppo di coda. Fabio Quartararo invece con la M1 è leader del mondiale e Morbidelli aggiunge: “Dobbiamo lavorarci sopra, analizzare il tutto per trovare una via d’uscita da questa situazione. È complicato fare quello che fa lui. Riesce a mantenere la velocità in curva e frena molto tardi e grazie all’alta velocità in curva, recupera molto tempo. Quartararo massimizza ogni aspetto della nostra moto e ne estrapola tutto il potenziale”, ha detto il pilota Yamaha per concludere. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Morbidelli: “Parlare con Rossi mi dà sempre forza”

    ROMA – È un momento delicato per Franco Morbidelli. Il pilota dell’Academy di Valentino Rossi arranca in pista con la Yamaha ufficiale, la stessa che guida Fabio Quartararo che però è leader del mondiale. L’italo-brasiliano è tra gli ultimi della classifica piloti MotoGp a 25 punti e ai microfoni di Speedweek confessa: “Sento spesso Valentino Rossi e quando parliamo mi dà sempre forza. Io so come affrontare le circostanze complicate, so come essere positivo quando c’è vento contrario. So benissimo che è una situazione difficile, molto difficile”.
    Le parole di Morbidelli
    Il miglior piazzamento di Morbidelli è stato un settimo posto nella caotica seconda tappa in Indonesia, poi è rimasto sempre nel gruppo di coda. Il paragone con Fabio Quartararo è inevitabile e Morbidelli afferma: “Dobbiamo lavorarci sopra, analizzare il tutto per trovare una via d’uscita da questa situazione. È complicato fare quello che fa lui. Riesce a mantenere la velocità in curva e frena molto tardi e grazie all’alta velocità in curva, recupera molto tempo. Quartararo massimizza ogni aspetto della nostra moto e ne estrapola tutto il potenziale”, conclude. LEGGI TUTTO

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    In Europa la bici-mania è da record: 22 milioni di esemplari venduti nel 2021

    Numeri che parlano da soli: 22 milioni di pezzi venduti in Europa nel 2021. Cifre stabilite dalle biciclette e dalle e-bike. L’industria europea del ciclo fa così segnare un record. È quanto emerge dall’ultimo report annuale dell’industria e del mercato della bicicletta Europea di CONEBI (Confederazione Europea dell’Industria Bici, E-Bike, Componenti ed Accessori) diffuso in Italia da ANCMA, l’Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori.
    Vendite biciclette in Europa, numeri altissimi
    La crescita europea è stata trainata in particolare dalla continua domanda di bici elettriche, che ha superato i 5 milioni di unità vendute. Le vendite totali di biciclette ed e-bike hanno raggiunto il valore di 19,7 miliardi di euro, +7,5% rispetto al 2020. CONEBI registra una crescita della produzione stimata di circa il 10% rispetto al 2020, corrispondente a poco più di 16 milioni di unità in Europa nel 2021. Anche la produzione di parti e accessori per biciclette è aumentata nel 2021, raggiungendo un valore di 3,6 miliardi di euro. “Il reshoring è in atto e le note interruzioni della catena di approvvigionamento stanno innescando una nuova ondata di industrializzazione in Europa – ha dichiarato Erhard Büchel, Presidente del CONEBI -: è un processo che richiederà tempo, ma rappresenta un’opportunità unica per l’ecosistema industriale europeo di crescere in modo sostenibile nel lungo termine. Più produzione locale – a partire dalla produzione di componenti – e vicinanza al consumatore, sono una parte essenziale della transizione”.
    Le dichiarazioni di Paolo Magri, presidente ANCMA
    Nel 2021 gli investimenti complessivi del settore sono arrivati a un livello di oltre 1,75 miliardi di euro, +17% rispetto agli 1,5 miliardi di euro dell’anno precedente. I posti di lavoro diretti nel settore manifatturiero sono passati da oltre 77.500 nel 2020 a quasi 87.000 nel 2021, il che porta il totale dei posti di lavoro diretti e indiretti in Europa a una stima di circa 170.000. Per Paolo Magri, presidente di ANCMA, “i dati di CONEBI confermano che nell’ambito della bicicletta sono in corso profonde trasformazioni, per le quali è necessaria una presa di coscienza più compiuta anche da parte delle istituzioni: da un lato c’è una forte domanda che merita di essere valorizzata attraverso l’infrastrutturazione ciclabile e una rinnovata logica di incentivi all’utilizzo, mentre dall’altro si assiste all’evoluzione di paradigmi industriali, economici e produttivi di cui tener conto per coglierne al meglio le opportunità e dentro i quali anche il tessuto imprenditoriale italiano gioca e giocherà un ruolo molto significativo”.
    Regione Piemonte, 7 milioni di euro per le imprese contro l’inquinamento LEGGI TUTTO

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    Indagine Altroconsumo: cantieri e traffico innervosiscono gli automobilisti italiani

    Le ferie sono vicine, le valige quasi pronte. Gli italiani si preparano a partire per le vacanze, come ogni anno, per rilassarsi e godersi un meritato riposo nelle location marittime. Questo implica anche un maggior numero di auto che percorrono autostrade e non, e che in questi due mesi pieni d’estate saranno sicuramente ingolfate. Perciò considerata la quantità di tempo che si passa in strada per spostarsi da una parte all’altra, Altroconsumo ha voluto raccogliere valutazione degli automobilisti riguardo alle strade che percorrono abitualmente.
    Sotto la lente anche le città
    Nel “mirino” sono finite quindi le strade urbane ed extraurbane, nonché le autostrade italiane, che quotidianamente vengono percorse da milioni di persone. Coloro che hanno espresso il loro parere a riguardo si sono trovati soddisfatti sulle strade che percorrono in auto. Nonostante questo però ci sono aspetti che ugualmente non piacciono e si possono catalogare in: i continui lavori e il traffico presenti in autostrada, oltre al pessimo stato del manto stradale in città e nelle strade extraurbane (sempre secondo gli automobilisti).
    Eccessivi cantieri
    I cantieri presenti sulle strade sono una delle conseguenze di una situazione riguardante Autostrade per l’Italia, sanzionata dall’Antitrust a maggio per non aver ridotto i pedaggi sulla rete, a fronte dei forti disagi. A causa dei mancati interventi di manutenzione obbligatoria tra il 2009 e il 2018, Autostrade ha cercato di recuperare in questi ultimi due anni con l’apertura di nuovi cantieri, aumentando in parallelo i prezzi dei pedaggi. Cosa ne è venuto fuori? Che i prezzi dei transiti autostradali sono aumentati del 28%. Perciò già due anni fa Altroconsumo ha provveduto a segnalare le gravi carenze nella manutenzione delle infrastrutture all’Antitrust, che poi nel 2021 ha imposto una multa da 5 milioni di euro ad Autostrade per i forti disagi causati alla viabilità.
    Malcontento per le condizioni stradali
    Tornando ai problemi che proprio non vanno giù agli automobilisti ci sono, per l’appunto, cantieri eterni che riempiono la rete autostradale: le maggiori criticità emergono per le autostrade che collegano la Liguria (A10 Genova-Ventimiglia, A6 Torino-Savona, A7 Milano-Genova), e quelle che percorrono Sicilia e Calabria (A18 Messina-Catania, A19 Palermo-Catania, A2 Salerno-Reggio Calabria). Ad ognuna di esse è stata data un’insufficienza. C’è poi il problema delle strade della propria città. Più del 52% di coloro che si sono sottoposti alla valutazione non è soddisfatto delle condizioni dello stato del manto stradale.
    Altra situazione critica è la convivenza forzata con i diversi utenti della strada: oltre agli automobilisti, pedoni, ciclisti, mezzi pubblici. Infine, ulteriori criticità nei tratti urbani sono legate al traffico. Le città che hanno più ricevuto valutazioni negative sono Catania (36 su 100) e Roma (39 su 100), mentre la più gradita è Bologna (65 su 100), storicamente nota per avere una mobilità a misura d’uomo. LEGGI TUTTO