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    Olimpia Milano, Delaney lascia dopo due anni: ecco Baron

    Malcolm Delaney lascia l’Olimpia Milano dopo due stagioni. L’annuncio è arrivato direttamente sul sito del club biancorosso, che ha voluto salutare il playmaker di Baltimora con un comunicato ufficiale: “La Pallacanestro Olimpia Milano ringrazia Malcolm Delaney per i due anni trascorsi insieme durante i quali la squadra ha vinto il titolo italiano nel 2022, due volte la Coppa Italia (è stato MVP in quella del 2022) e una volta la Supercoppa (anche quella da MVP) oltre a raggiungere nel 2021 le Final Four di EuroLeague. L’Olimpia augura a Delaney tutto il meglio possibile per il suo futuro. Nel corso dei suoi due anni a Milano, Delaney ha superato i 1.500 punti segnati in carriera in EuroLeague, i 500 assist, i 600 punti segnati in maglia Olimpia, ha segnato il canestro della prima vittoria dell’Olimpia a Tel Aviv in 32 anni. Durante la Coppa Italia 2022 ha segnato 13.0 punti di media con 4.0 rimbalzi e 3.3 assist, un high di 24 punti e 32 di valutazione nei quarti di finale”.Sullo stesso argomentoBasket, Trey Kell lascia Olimpia Milano: il comunicatoBasket

    Olimpia Milano, ecco Billy Baron

    Successivamente, l’Olimpia Milano ha anche comunicato di aver trovato l’accordo per l’ingaggio di Billy Baron, nato a Altoona, Pennsylvania, l’11 dicembre 1990, 1.88 di statura, la scorsa stagione allo Zenit San Pietroburgo. Il nuovo cestista del club biancorosso ha dichiarato: “Io e la mia famiglia siamo entusiasti di entrare a far parte di questo club e sperimentare la cultura italiana. Ho avuto una bellissima conversazione con Coach Messina, ho sempre avuto grande rispetto e considerazione per lui e per l’Olimpia. Giocare a questo livello è sempre stato un mio obiettivo. Adesso non c’è niente che voglia di più che aiutare la squadra a portare nuovi trofei a questa città. Lavorerò ogni giorno per riuscirci”.

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    Lascia la Ferrari nel parcheggio per disabili: multa e 4 punti decurtati

    Avere senso civico è una qualità che possono, e devono, avere tutti, indipendentemente dal ceto sociale o dal proprio stile di vita. E di certo, quanto avvenuto a Ravello, in provincia di Salerno, dimostra che la strada è ancora lunga. Perché nel Comune del salernitano gli agenti della polizia locale hanno infatti pizzicato una Ferrari California in sosta nell’area destinata ai disabili. Ovviamente, è subito scattata la multa.
    Ferrari parcheggiata in area disabili: la multa
    I poliziotti hanno infatti individuato una Ferrari California con targa inglese parcheggiata nelle strisce gialle nei pressi di piazza Duomo per tutta la notte del 26 giugno. Sul parabrezza non vi erano esposti documenti che giustificassero la sosta in quegli spazi. E così, le forze dell’ordine hanno lasciato una contravvenzione da 165 euro.
    ‘Ferrarista’ tranquillo: ma ora ha 4 punti in meno…
    Quando il proprietario della California si è accorto del “ricordino”, non ha battuto ciglia ed è subito ripartito. Per chi possiede una Ferrari, 165 euro sono veramente una cifra irrisoria. Però gli verranno decurtati 4 punti dalla patente. Forse quello lo farà recriminare. Per acquistare senso civico, invece, non basterebbero tutte le multe del mondo.
    Parcheggia la Ferrari fuori dallo stallo: i vigili fanno la contravvenzione LEGGI TUTTO

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    Con Caronte ancora più caldo in Italia: e il rischio di incidenti aumenta

    È un giugno atipico, in Italia. Un mese in cui il caldo è nettamente più elevato rispetto agli scorsi anni. E con l’anticiclone africano Caronte in arrivo sulla penisola, è bene stare attenti anche e soprattutto in auto. Perché infatti uno studio pubblicato dalla Fondazione Spagnola per la Sicurezza Stradale (Fesvial) riporta infatti che, secondo alcuni test, una temperatura di 35°C all’interno di un’auto può aumentare il rischio di incidenti del 25% poiché il guidatore si trova in uno stato di alterazione come se avesse un livello di alcol nel sangue compreso fra 0,5 e 0,8 gr/litro. 
    Caldo, ecco perché è un pericolo per chi guida
    “La complessa attività di guida è fortemente influenzata da variabili esterne come il forte caldo, una situazione che, secondo gli studi, ha un impatto diretto e pericoloso sulle capacità psicofisiche degli automobilisti – afferma Luis Montoro, professore di sicurezza stradale e presidente onorario di Fesvial -. Oltre i 35°C all’interno di un veicolo è stato dimostrato che circa il 20% dei segnali stradali non viene percepito e gli errori gravi da parte dei conducenti aumentano fino al 35%. Con il forte caldo aumentano la stanchezza e l’affaticamento, ed è comune la comparsa di una forte sonnolenza – sottolinea Montoro -, producendo anche un aumento dei tempi di reazione del guidatore e una maggiore propensione alla comparsa di distrazioni. L’attenzione diminuisce al punto che gli specchi retrovisivi vengono guardati il 50% in meno. Con temperature elevate e luce forte si ha un maggiore affaticamento degli occhi e si possono percepire effetti ottici sulla strada, dovuti essenzialmente all’aria calda sprigionata dall’asfalto. Tali circostanze, unitamente a lievi vertigini, determinano un’alterazione significativa della percezione dell’ambiente, che può essere particolarmente grave per la corretta percezione della segnaletica orizzontale”.
    I rimedi per evitare problemi
    Il primo rimedio è ovviamente l’utilizzo dell’aria condizionata, ma è fondamentale, secondo Fesvial, che il flusso non sia diretto direttamente al torace o alla testa, in particolare agli occhi, per non affaticarli. Inoltre, la Fondazione ricorda che parcheggiare l’auto esposta al sole e completamente chiusa può far salire la temperatura interna di ben oltre i 60°C. Quindi, prima di iniziare il viaggio è bene ventilare il veicolo aprendo finestrini e portiere, ripetendo alcune volte apertura e chiusura per far fuoriuscire l’aria calda. L’aria condizionata va mantenuta fino a quando l’abitacolo non raggiunge una temperatura adeguata tra 20 e 24°C. Naturalmente, è molto importante anche mantenersi idratati.
    Aria condizionata in auto? Occhio alle multe LEGGI TUTTO

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    Formula 1: due risposte al caro carburanti e all'inquinamento

    TORINO – La benzina costa troppo e inquina? Mentre il governo studia palliativi attraverso le odiose ed esose accise, ecco un paio di risposte che guardano lontano. Una arriva dalla Formula 1. Sì, le macchine che consumano di più, nonostante da ormai quasi dieci anni abbiamo sposato la filosofia ibrida. Anche il mondo prestazionale più estremo insegue un futuro ad impatto zero. Dopo aver introdotto da quest’anno i carburanti E10 (con almeno il 10% di etanolo), la Formula 1 ha tracciato i passi per arrivare a Net Zero Carbon entro il 2030. Dal 2026, anno in cui entreranno in scena i nuovi motori (si parla di pezzi standardizzati per abbattere i costi e attirare Porsche e Audi, la Ferrari non è d’accordo), i carburanti dovranno essere 100% sostenibili, da subito viene ridotto l’utilizzo di plastica monouso e ristudiata la logistica e il trasporto delle merci. Sembra poco, non lo è.L’altra risposta a un futuro più green dell’automotive arriva del mondo della scuola. E quindi è ancora più interessante e da promuovere. Domani, sponsorizzata proprio dal multinazionale britannica petrolifera che fornisce oli e carburanti alla Ferrari, scatta in Francia la Shell Eco-marathon Europe, la più importante competizione per l’innovazione nella mobilità che coinvolgere i cittadini europei su tematiche relative all’energia e alla mobilità, promuovendo soluzioni innovative. E Dopo due giorni di stop per la pandemia, sul circuito Paul Armagnac di Nogaro, si svolgeranno due gare-sfide. La prima dedicata alla categoria Prototype, con veicoli leggeri e ultra-efficienti che dovranno compiere 10 giri del circuito (16 km) in un tempo massimo di 39 minuti: vincere chi riuscirà a terminare la prova col minor consumo di carburante. La seconda competizione (categoria Urban Concept) coinvolge veicoli dorati di guida autonoma, gestiti da remoto. In gara ci sono anche due team italiani: l’H2politO del Politecnico di Torino e il Team Zero C dell’Istituto Tecnico Industriale Leonardo da Vinci di Carpi.«Siamo fieri della partecipazione dei ragazzi italiani – commenta Valeria Contino, responsabile delle Relazioni Esterne di Shell Italia -, che anche dopo un periodo complesso come quello trascorso non hanno mai perso la volontà di investire nel loro futuro e nel loro talento per imparare a innovare con determinazione e spirito di squadra». Il mondo è aggrappato a loro. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, riabilitazione in barca per Marquez ma la cicatrice è vistosa

    ROMA – Marc Marquez continua il suo percorso per tornare in pista dopo l’operazione lo scorso mese per curare l’omero del braccio destro. L’otto volte iridato ha postato una foto in barca sui propri canali social per rassicurare i fan, ma la cicatrice che l’intervento gli ha lasciato è molto vistosa e non sembrerebbe preannunciare un ritorno immediato del “Cabroncito”. In MotoGp la Honda senza di lui è però in caduta libera: Stefan Bradl fa quel che può e Pol Espargaro è molto lontano dalla zona podio a ogni Gran Premio.
    Il ritorno in pista
    Il percorso tra Marquez e la sua Honda è però costellato da continui controlli che verranno coordinati tra i suoi medici a Madrid e l’équipe americana che lo ha operato. Una volta accertata la guarigione dell’osso, Marquez dovrà poi passare sotto il giudizio della FIM, che dovrà dichiararlo idoneo all’attività agonistica. Stimare il ritorno del pilota Honda non è semplice, ma quel che è certo è che Marquez tornerà dopo le vacanze estive, magari per puntare già a Silverstone (7 agosto). LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez si rilassa in barca ma come va la riabilitazione?

    ROMA – Prosegue la riabilitazione di Marc Marquez, costretto ad operarsi lo scorso mese per ricostruire l’omero del braccio destro. Lo spagnolo di Cervera ha postato una foto in barca sui propri canali social per rassicurare i fan, ma la cicatrice che l’intervento gli ha lasciato è molto vistosa e non sembrerebbe preannunciare un ritorno immediato del “Cabroncito”. In MotoGp la Honda senza di lui è però in caduta libera: Stefan Bradl fa quel che può e Pol Espargaro è molto lontano dalla zona podio a ogni Gran Premio.
    Il ritorno in pista
    Il percorso tra Marquez e la sua Honda è però costellato da continui controlli che verranno coordinati tra i suoi medici a Madrid e l’équipe americana che lo ha operato. Una volta accertata la guarigione dell’osso, Marquez dovrà poi passare sotto il giudizio della FIM, che dovrà dichiararlo idoneo all’attività agonistica. Solo allora lo spagnolo potrà ritornare e per farlo punta i Gran Premi dopo la sosta, Silverstone in primis, in programma il primo weekend di agosto. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Quartararo contro i giudici: “La prossima volta non sorpasserò”

    ROMA – “Bene… Un long lap per la prossima gara. Ora non puoi provare un sorpasso perché credono tu sia troppo ambizioso. Sin dall’inizio della stagione alcuni piloti hanno commesso incidenti di gara ma evidentemente il mio era troppo pericoloso. Congratulazioni agli steward per il fantastico lavoro che stanno facendo”. Inizia così lo sfogo sui social di Fabio Quartararo, penalizzato al termine del Gran Premio d’Olanda con un long lap penalty da scontare in gara a Silverstone, dodicesima tappa della MotoGp, in programma a inizio agosto. Fatale per il francese l’ingresso in curva 5 su Aleix Espargaro, poi quarto sotto la bandiera a scacchi.
    Le parole di Quartararo
    Una penalità che potrebbe costare caro al francese ora che ha fatto segnare il primo zero della stagione e gli avversari in classifica piloti si avvicinano. Quartararo aggiunge poi polemico: “La prossima volta non proverò nessun sorpasso per non prendere penalità. Buone vacanze, ci vediamo a Silverstone”. Assen dunque dà un responso amaro per il pilota Yamaha, ancora però al comando del mondiale con 21 punti di vantaggio su Aleix Espargaro, leader dell’Aprilia. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Assen convince il pubblico: secondo miglior risultato 2022 per Sky

    Solo il Mugello meglio dell’Olanda. Questo emerge dai dati di ascolto di Sky, che, nella giornata di ieri, ha fatto registrare il secondo miglior risultato della stagione, proprio dopo il GP d’Italia al Mugello. Il Gran Premio d’Olanda di MotoGP, live dalle 14 su Sky Sport MotoGP e Sky Sport Uno, è infatti stato seguito da 733 mila spettatori medi, 1 milione e 57 mila spettatori unici e il 6,2% di share, con il 69% di permanenza. Sempre su Sky Sport, la gara di Moto2 è stata seguita da 170 mila spettatori medi, 112 mila per quella di Moto3. La differita della gara di MotoGP su TV8 ha invece raccolto 977 mila spettatori medi, con il 10,7% di share.
    Quanti colpi di scena in Olanda!
    Un risultato attribuibile al grande spettacolo che ha regalato la gara di Assen, vinta da Francesco Bagnaia davanti a Marco Bezzecchi e Maverick Vinales, rispettivamente al primo podio della carriera in MotoGP e al primo con i colori dell’Aprilia. Primo grande errore dell’anno, invece, per Fabio Quartararo, che potrebbe aver riaperto la lotta per il titolo, proprio alla vigilia della pausa estevia, per via di una caduta che gli è costata uno “zero” e un GP di Gran Bretagna che partirà tutto in salita.
    MotoGp, Quartararo penalizzato: long lap penalty in Gran Bretagna LEGGI TUTTO