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    Cassidy show all’ePrix Berlino, vince e va in testa al Mondiale di Formula !

    Sono due e raggruppano i piloti al giro 11 (stop di Eriksson su Envision) e al giro 30 (stop di Guenther). È un ePrix di Berlino deciso dalle strategie di gestione dell’energia, così diventa fondamentale e premiante correre nel gruppo, esporsi il meno possibile in testa alla gara e provare a giocare la sorpresa nel finale.

    UNBELIEVABLE SCENES @NickCassidy_ comes from NINTH on the grid to win the Round 9 @SUNMINIMEAL #BerlinEPrix! pic.twitter.com/TOIaYRJmCy
    — Formula E (@FIAFormulaE) May 11, 2024

    Cassidy presente quando conta
    Cassidy, nono in griglia, si eclissa nel corso dell’ePrix, fino ad arretrare in 18° posizione dopo la seconda Safety Car. Poi, d’un colpo, il recupero che lo porta in seconda posizione. È il giro 43 quando spunta là davanti, secondo e in scia a Vergne, che ha corso, invece, un ePrix sempre tra le prime 5 macchine. Il risultato? Cassidy rimonta e allunga con margine su tutto il gruppo, grazie al 2% di energia residua extra.
    “Spero vi sia piaciuta la gara, è stata davvero difficile. Il team ha corso senza errori, la strategia è stata perfetta anche se non avevamo la macchina per vincere oggi”, racconta Cassidy, che va in testa al mondiale, davanti a Wehrlein. “Abbiamo un gruppo straordinario di persone, mi sto divertendo quest’anno e giornate come questa sono decisamente speciali”.

    FOUR WIDE FOR THE LEAD IN BERLIN @SUNMINIMEAL #BerlinEPrix pic.twitter.com/Rz1XkD2rNP
    — Formula E (@FIAFormulaE) May 11, 2024

    Vergne soddisfatto del piazzamento
    Per una Jaguar che ha giocato una carta molto diversa nella gestione dell’ePrix, c’è una DS Penske velocissima in qualifica e ancora sul podio in gara.
    “Gara molto intensa, sono felicissimo della seconda posizione”, dice Vergne. “Non abbiamo visto Nick arrivare su una strategia diversa, io ho corso con una tattica per fare corsa davanti e in gestione dell’energia, ma non ho nulla da recriminare. Sono molto contento del secondo posto, è  un altro podio e domani ci sarà un’altra gara”.
    Cassidy ha preso facilmente la testa della corsa al giro 43, allungando come nessun altro era riuscito (né vi aveva tentato) nei 42 giri precedenti. Uno sviluppo dell’ePrix tutto sul tema di un gruppo di monoposto molto vicine e in costante lotta per la posizione.
    Un altro pilota che ha rimontato da una posizione arretrata in griglia è stato Oliver Rowland. Dal 15° posto è arrivato a lottare con Vergne per la seconda piazza. Alla fine, chiude terzo: “E’ stata una gara intensa, ho provato a battagliare con piloti che avevano 1-2% di energia in più. Davvero una corsa intensa, non potevi sbagliare, né essere troppo aggressivo”.

    More bad news for @abtmotorsport! @KelvinvdLinde has sustained damage to his front wing and is forced to return to the pits.@SUNMINIMEAL #BerlinEPrix pic.twitter.com/jjLYSypzlr
    — Formula E (@FIAFormulaE) May 11, 2024

    I delusi dell’ePrix di Berlino
    Ha sprecato un’opportunità di ottenere punti importanti è stato Jake Dennis. Dalla penultima fila in griglia, il campione del mondo in carica era risalito fino alla top 5 ma una foratura e un errore in frenata, al giro 40, lo hanno costretto al pit-stop e all’abbandono dei sogni di gloria.
    Giù dal podio terminano Evans, Wehrlein e Da Costa, poi Vandoorne, Mortara – poleman di giornata -, Fenestraz e Barnard (in McLaren ancora a sostituire l’infortunato Bird). Occasione sprecata di andare a punti per le due Maserati, protagoniste di battaglie in pista e con danni che hanno costretto Guenther al ritiro e Daruvala al 17° posto. Il pilota indiano, fino allebattute conclusive, era in lizza per un piazzamento tra i primi 6.

    CONTACT for @DaruvalaJehan The @maseratimsg loses any chance of points as rejoins the running at the back of the grid. @SUNMINIMEAL #BerlinEPrix pic.twitter.com/25GXXqj3xT
    — Formula E (@FIAFormulaE) May 11, 2024

    Domenica si replica, gara-2 dell’ePrix a Berlino su una tracciatura di Tempelhof molto più scorrevole e veloce rispetto al passato ma con il tema dell’estrema gestione energetica sempre presente. LEGGI TUTTO

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    MotoGp Le Mans, Bagnaia cade ma è 2°! Martin in pole, Marquez chiude 13°

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    Bagnaia irritato con un giornalista: “È un ca…ta, io penso a vincere”

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    Senna, 30 anni dopo sull’asse Torino-Imola

     / MotoriGrande successo di pubblico per “Senna Forever”, la mostra allestita al Mauto. Le inziative per il 1° maggio. La direttrice Bravetta: “Lo straordinario afflusso di visitatori dimostra quanto sia vivo il suo mito”Enrico Capello29 LEGGI TUTTO

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    I raggi del sole rovinano l’auto: come tutelarla in vista dell’estate

    Per quanto l’alzarsi delle temperature sia piacevole, il troppo calore non fa mai bene. Né a noi né alla nostra auto. Anche lei soffre il caldo, il quale se non si presta la giusta attenzione, può provocare dei danni all’utilitaria. Questo perché gli effetti dei raggi solari possono rovinare sia la carrozzeria che  gli interni.
    È perciò importante sapere come essi possono influire sul veicolo e imparare a proteggerlo adeguatamente. In aiuto arrivano gli esperti di Parclick, app di prenotazione di parcheggi, che oltre a darci alcuni suggerimenti mostra anche gli effetti più evidenti, da tenere sott’occhio.
    I danni delle alte temperature
    Uno dei primi elementi a patire i raggi UV è la vernice della vettura. Questi infatti possono causare la decolorazione, la desquamazione e la perdita di brillantezza della vernice, in particolare nei colori più scuri che tendono ad assorbire più calore. Inoltre, il calore estremo può far seccare e crepare le parti in plastica e gomma della carrozzeria, facendole perdere le loro proprietà protettive e, a volte, staccarsi dal veicolo. Una cosa che colpisce più di tutte sia le guarnizioni delle porte che i tergicristallo. Il gran calore può anche intaccare i liquidi del motore e alcune parti flessibili dell’auto, come le cinghie e i tubi, con la conseguenza di ottenere un’usura precoce del propulsore o una riduzione delle sue prestazioni.
    Passando all’interno dell’abitacolo, la temperatura aumenta di 1 grado al minuto fino a stabilizzarsi intorno ai 70°C nell’aria, e 80°C sul cruscotto, il volante e i sedili. Questo forte calore, oltre a far anche qui seccare o crepare i materiali dell’interno, come la pelle o la plastica,  può anche danneggiare componenti elettronici e ridurre l’efficienza della batteria. Ad essere componenti vulnerabili sono anche i pneumatici, che a causa della luce solare possono essere vittime di un’usura preoce.
    Consigli per tutelare l’auto
    Una delle prime attenzioni da avere – se si può – è tenere l’auto in un luogo dove la luce solare non possa arrivare, quindi in un garage coperto, specie nelle giornate più afose. La temperatura rimarrà così più bassa. Oppure, in mancanza di un box per la propria utilitaria, si può optare per una sosta all’ombra, calcolando però il il movimento del sole se la lasciamo per diverse ore.
    Altrimenti, si può considerare l’uso di una copertura per l’auto. Queste coperture sono progettate per bloccare i raggi UV e ridurre il calore all’interno del veicolo. O anora installare un parasole sul parabrezza principale, che ridurrà la temperatura di 10°C all’interno dell’auto e di 40°C sul cruscotto. Infine, si può optare per una tecnica di cristallizzazione, applicando una resina protettiva sulla vernice, che garantirà una maggiore durata della vernice e preverrà che piccole aggressioni danneggino la vernice originale dell’auto, oppure usare pellicole solari che possano bloccare fino al 99% dei raggi UV, che andranno dunque sia a ridurre il calore, che aumentare la privacy e migliorare la sicurezza dei vetri della vettura.
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    Motogp, dottor Pecco e mister Vale

    La regia che stacca sui box quando in pista fanno a sportellate è simpatica quanto la sabbia negli occhi, ma per una volta vedere i volti trasfigurati di Carola Bagnaia e Domizia, sorella e promessa sposa di Pecco, ha reso l’idea. Hai voglia a mettere titoli mondiali in bacheca, quelli sono numeri. Quella che resta è l’emozione, fotografare il momento in cui il talento supera la ragione. Valentino Rossi, maestro dell’irrazionale, dell’impossibile che diventa possibile, in quei tre quarti d’ora di gara ha capito cosa stava succedendo, incoronando subito il suo allievo: «Non so se riuscirò a fare qualcosa di bello come hai fatto te, ti sarò debitore per tutta la vita». Normale che dentro ci sia un po’ di sadica soddisfazione per la sconfitta di Marquez davanti a 150.000 tifosi spagnoli ma è bello pensare che mai come ieri, Valentino si sia rivisto in Bagnaia. Pecco non è l’ultimo venuto e lo sappiamo: due mondiali e 20 successi in MotoGP. Veloce, talentuoso, preciso. Gli mancava solo una cosa e non per colpa sua: il confronto a viso aperto. Il primo titolo vinto contro Quartararo su una simil-Yamaha e il secondo contro Martin, per niente pronto a differenza di quest’anno, gli hanno lasciato sì il posto nella storia del motociclismo ma – per gli innamorati orfani di Valentino – sembrava sempre un’incompiuta. Mancava il colpo di fantasia, la lucida follia sempre distante dall’immagine dei ragazzi seri come Bagnaia. Che errore madornale scambiare l’educazione per debolezza. Ieri se ne sono accorti tutti, compreso Marquez: la sicurezza nel primo giro (da settimo a secondo in poche curve), la forza mentale, fisica e tecnica per respingere l’assalto finale di Marc, raccontano che sotto la visiera c’è un altro Bagnaia. Dottor Pecco e Mister Vale. Non solo un campione del mondo ma un talento che nel momento chiave della stagione, giocando fuori casa, sul terreno preferito del suo rivale otto volte campione del mondo, con il pubblico che di sicuro non tifava per lui, ha fatto qualcosa che non aveva mai fatto. E’ argomento per puristi il fatto che Marquez abbia poca conoscenza della Ducati al contrario di Bagnaia, in rosso ormai da anni. Gli ultimi giri di ieri sono invece uno spartiacque: c’è un Bagnaia pre Jerez e uno post Jerez. Il problema sarà di chi (Marquez, Martin, il baby fenomeno Acosta) vuole vincere il Mondiale.  LEGGI TUTTO