More stories

  • in

    MotoGp, Dovizioso: “Il fine settimana del Mugello è sempre speciale”

    ROMA – La MotoGp si ferma al Mugello per il Gran Premio d’Italia. Tra gli otto piloti italiani della classe regina c’è anche Andrea Dovizioso, che sta attraversando un periodo a tinte fosche con la Yamaha RNF WithU. Il 36enne di Forlì punta la tappa ci casa e afferma: “Il Mugello è la gara più importante per tutti i piloti italiani e la sensazione di esserci e di correre lì è sempre molto speciale. Pertanto, sarà importante ottenere un buon risultato. Mi aspetto molte persone, quindi sono sicuro che sarà un weekend meraviglioso”.
    Razali su Dovizioso
    Anche il team manager della scuderia satellite Yamaha, Razlan Razali, è elettrizzato per questo fine settimana: “Il GP d’Italia sarà per noi un appuntamento molto emozionante: molti dei nostri sponsor sono infatti italiani, compreso WithU. Ci aspettiamo molti ospiti durante il weekend e non vediamo l’ora di accoglierli”. “Per quanto riguarda Dovizioso – aggiunge poi il malese – il Mugello è una pista dove ha avuto successo in passato. Al momento sappiamo che non è felice sulla sua YZR-M1, ma credo che insieme continueremo a lavorare per massimizzare la moto e per supportare al meglio Andrea”. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Dovizioso: “Al Mugello il weekend più importante”

    ROMA – Il Gran Premio d’Italia è alle porte e il circuito storico del Mugello è pronto ad accogliere la MotoGp. Tra i piloti della classe regina ci sono otto italiani, compreso Andrea Dovizioso, che sta attraversando un periodo delicato con la Yamaha RNF WithU. Il 36enne di Forlì punta la tappa ci casa e afferma: “Il Mugello è la gara più importante per tutti i piloti italiani e la sensazione di esserci e di correre lì è sempre molto speciale. Pertanto, sarà importante ottenere un buon risultato. Mi aspetto molte persone, quindi sono sicuro che sarà un weekend meraviglioso”.
    Le parole di Razali
    Anche il team manager della scuderia satellite Yamaha, Razlan Razali, è elettrizzato per questo fine settimana: “Il GP d’Italia sarà per noi un appuntamento molto emozionante: molti dei nostri sponsor sono infatti italiani, compreso WithU. Ci aspettiamo molti ospiti durante il weekend e non vediamo l’ora di accoglierli”. “Per quanto riguarda Dovizioso – aggiunge poi il malese – il Mugello è una pista dove ha avuto successo in passato. Sappiamo che al momento non si sta divertendo sulla sua YZR-M1, ma penso che sia il team che il pilota continueranno a lavorare sodo per ottenere il massimo potenziale dalla moto e supporteremo nel possibile Andrea”. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Nieto: “Tutti temono la Ducati? Allora stiamo facendo bene”

    ROMA – La MotoGp vede sempre la Ducati in prima linea quando di tratta di sviluppo tecnico. il team di Borgo Panigale ha di recente presentato l’abbassatore anteriore in movimento, idea accolta con scetticismo dal paddock e bocciata dalla FIM. Il team manager della Pramac (team motorizzato Ducati), Fonsi Nieto, si è espresso così a tal proposito in un’intervista concessa al quotidiano spagnolo “AS”: “Gli altri costruttori hanno paura della Ducati. Ultimamente succede sempre. In commissione ci sono state lamentele per le nostre innovazioni. In queste situazioni, tutti si lamentano sempre della Ducati”.
    Ducati contro tutti
    La questione però non sembra infastidire Nieto. Al contrario: “Ad essere sinceri questo mi dà la carica, perché significa che le cose stanno andando bene”. E il manager spagnolo porta questo esempio: “In questo momento, se la pressione delle gomme è bassa non possono darti alcuna sanzione. A Jerez c’erano due Ducati con le gomme al di sotto della pressione consigliata, quelle di Bagnaia e Martin. Ma non è prevista nessuna squalifica. In Portogallo e in Indonesia sotto la pioggia, c’erano più di dieci moto con la pressione più bassa. In alcune tappe c’era metà griglia con le gomme così, ma fa scalpore solo quando si tratta della Ducati. A me, a Gigi (Dall’Igna, direttore generale Ducati, ndr) e a tutti questo non dà fastidio. Anzi, questo ci carica ancora di più, visto che tutti i team ci temono”, ha chiosato l’ex pilota. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Nieto: “Hanno paura della Ducati e questo ci piace”

    ROMA – La Ducati è una delle scuderie più innovative della MotoGp. La casa di Borgo Panigale ha di recente introdotto la novità dell’abbassatore anteriore in movimento, idea accolta con scetticismo dal paddock e bocciata dalla FIM. Il team manager della Pramac (team motorizzato Ducati), Fonsi Nieto, si è espresso così a tal proposito in un’intervista concessa al quotidiano spagnolo “AS”: “Gli altri costruttori hanno paura della Ducati. Ultimamente succede sempre. In commissione ci sono state lamentele per le nostre innovazioni. In queste situazioni, tutti si lamentano sempre della Ducati”.
    Le parole di Nieto
    La questione però non sembra infastidire Nieto. Al contrario: “Ad essere sinceri questo mi dà la carica, perché significa che le cose stanno andando bene”. E il manager spagnolo porta questo esempio: “In questo momento, se la pressione delle gomme è bassa non possono darti alcuna sanzione. A Jerez c’erano due Ducati con le gomme al di sotto della pressione consigliata, quelle di Bagnaia e Martin. Ma non è prevista nessuna squalifica. In Portogallo e in Indonesia sotto la pioggia, c’erano più di dieci moto con la pressione più bassa. Ci sono gare in cui l’ha fatto metà griglia, ma sembra che quando lo fa Ducati si debba criticare. Ma a noi, a me, a Gigi (Dall’Igna, direttore generale Ducati, ndr), dà nessun fastidio. Al contrario, siamo elettrizzati dal fatto che l’intero paddock sia consapevole di noi”, ha concluso Nieto. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Espargaro: “Non mi sento forte con la Honda, sono bloccato”

    ROMA – La Honda sta deludendo Pol Espargaro. La MotoGp di entrambi i piloti Honda stenta a decollare e le parole dello spagnolo, rese note da “autosport.com”, sono molto dure verso l’Ala dorata: “Sono arrabbiato perché quando guido una moto normalmente mi sento forte in alcuni punti. In KTM, ad esempio, sono stato molto forte sulla frenata. A Misano in tanti erano più veloci di me in un Gp, ma sono finito sul podio perché rallentavo molto più tardi di loro. Ora sento che con la Honda non ho punti forti”, ha infatti affermato il fratello di Aleix Espargaro, che corre per l’Aprilia.
    Le parole di Espargaro
    Il pilota di Granollers è alla sua seconda stagione con la Honda in MotoGp, ma finora sono solo arrivati solo 2 podi su 25 Gran Premi e una media punti al di sotto delle aspettative. “Sto soffrendo coi freni, sto soffrendo a centro curva e sto faticando in accelerazione. Ecco perché a Le Mans sono arrivato con 20 secondi di distacco: non ho punti di forza. E così non posso sorpassare. Puntavo la KTM di Binder, ma non avevo né frenata né grip e alla sesta volta che ci provavo la traiettoria era sballata. Sono bloccato”, ha detto per concludere Espargaro. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Espargaro: “Sono arrabbiato, la Honda non ha punti forti”

    ROMA – La Honda non convince Pol Espargaro. Il pilota spagnolo sta facendo molta fatica in MotoGp, come d’altronde Marc Marquez, e dunque le sue parole, riportate da “autosport.com”, suonano come un allarme: “Sono arrabbiato perché quando guido una moto normalmente mi sento forte in alcuni punti. In KTM, ad esempio, sono stato molto forte sulla frenata. A Misano in tanti erano più veloci di me in un Gp, ma sono finito sul podio perché rallentavo molto più tardi di loro. Ora sento che con la Honda non ho punti forti”, ha infatti detto il fratello di Aleix Espargaro, che corre per l’Aprilia.
    La delusione di Espargaro
    Il pilota di Granollers è alla sua seconda stagione con la Honda in MotoGp, ma finora sono solo arrivati solo 2 podi su 25 Gran Premi e una media punti più bassa rispetto alle aspettatitve. “Sto soffrendo coi freni, sto soffrendo a centro curva e sto faticando in accelerazione. Ecco perché a Le Mans sono arrivato con 20 secondi di distacco: non ho punti di forza. E così non posso sorpassare. Volevo superare la KTM di Binder, ma non avevo freni e accellerazione quindi alla sesta volta sono andato largo e sono bloccato”, ha infatti concluso Espargaro, la cui sella è a rischio per il 2023. LEGGI TUTTO

  • in

    Petrucci, incidente shock: “Dai medici ci sono andato a piedi”

    ROMA – “Solo per informarvi che mi sono schiantato a 280 km/h sulla linea del traguardo che è su un curvone da affrontare in sesta piena per non finire addosso al mio avversario. Ho urtato violentemente contro tre pannelli pubblicitari, ho diverse escoriazioni ed ematomi e un profondo taglio alla caviglia con cinque punti”. Questo il post sui social di Danilo Petrucci, ex pilota MotoGp, dopo la spaventosa caduta in cui è stato coinvolto nella quarta tappa del MotoAmerica, in scena al Virginia Raceway.
    Le parole di Petrucci
    “Ho rotolato per oltre cento metri, una delle più brutte cadute della mia carriera. Sono stato più di due minuti sdraiato a terra col rumore delle moto che passavano a fianco senza che nessuno mi aiutasse, fino a quando da solo mi sono alzato e sono andato a piedi al centro medico”, conclude il pilota italiano, che lamenta una poca coordinazione tra direzione di gara, marshal e personale medico a bordopista. Le conseguenze della caduta sono ingenti e Danilo Petrucci ora vorrà recuperare la migliore condizione per la tappa del Winsonsin, in agenda dal 3 al 5 giugno. LEGGI TUTTO

  • in

    Petrucci, caduta da incubo nel MotoAmerica: “Nessuno mi ha soccorso”

    ROMA – “Solo per informarvi che sono caduto a 280 km/h sulla linea del traguardo che è su un curvone di sesta piena per evitare un mio avversario. Ho buttato giù tre pannelli pubblicitari, ho diverse bruciature e ematomi e un profondo taglio alla caviglia con cinque punti”. Inizia così lo sfogo sui social di Danilo Petrucci, ex pilota MotoGp, dopo la spaventosa caduta in cui è stato coinvolto nella quarta tappa del MotoAmerica, in scena al Virginia Raceway.
    Petrucci polemico
    “Ho rotolato per oltre cento metri, una delle più brutte cadute della mia carriera. Sono stato più di due minuti sdraiato a terra col rumore delle moto che passavano a fianco senza che nessuno mi aiutasse, fino a quando da solo mi sono alzato e sono andato a piedi al centro medico”, conclude il pilota italiano, che lamenta una poca coordinazione tra direzione di gara e personale medico a bordopista. Le ferite sono vistose e profonde per Danilo Petrucci, che cercherà ora di rimettersi in sesto per la tappa in Winsonsin, in programma dal 3 al 5 giugno prossimo. LEGGI TUTTO