More stories

  • in

    In California c'è una Ferrari F40 realizzata con 358.000 Lego

    In California, da Legoland, è stata realizzata ed è esposta un’incredibile costruzione di mattoncini: si tratta di una Ferrari F40 composta da oltre 358.000 mattoncini. Un progetto lungo e appassionante, che ha coinvolto tante persone. Ma quello che stupisce è il fatto che questa speciale vettura non sia una replica come le altre, bensì una riproduzione di dimensioni originali.  
    Un lavoro lungo e appassionante
    Guarda la galleryFerrari F40, una fantastica replica con 358.000 mattoncini Lego
    Per realizzare questa speciale Ferrari F40 ci sono volute più di 1.800 ore di progettazione e un’intera squadra di progettisti e costruttori, a cui poi sono seguite altre 1.900 ore di costruzione. La rossa in mattoncini pesa 1.361 kg, e le misure sono praticamente uguali a quelle originali: lunga 4,3 metri, larga 1,8 e alta 1,2. C’è di più. Anche gli interni sono stati realizzati in mattoncini.
    La “presentazione” è avvenuta via social, tramite il profilo ufficiale di Legoland California che ha condiviso gli scatti della vettura. Per chi volesse vederla, la Ferrari è disponibile per la visione in un apposito garage, che è stato chiamato “Lego Ferrari Build and Race”, dove gli avventori possono anche sedersi all’interno dell’auto, tra zone interattive, compresa un’area di prova. Impossibile non apprezzarla: grazie soprattutto alla cura e alla passione con cui è stata realizzata.
    Ferrari contro Justin Bieber: il cantante finisce nella black list LEGGI TUTTO

  • in

    FCA Bank e DR Automobiles Groupe: nasce la partnership per servizi finanziari e mobilità

    DR Automobiles Groupe, realtà italiana che nel 2006 ha debuttato tra i costruttori di automobili, è oggi impegnata nella realizzazione di un piano industriale e commerciale di grande portata e ampio respiro, che ha consentito un incremento di oltre il 191% delle vendite nel primo trimestre 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021. Queste le ragioni che hanno spinto FCA Bank, forte di un’esperienza quasi centenaria nei settori del finanziamento auto e della mobilità, a siglare una partnership strategica con il Gruppo DR, confermando il proprio impegno in favore dell’automotive italiano, eccellenza riconosciuta e apprezzata in tutto il mondo.
    In virtù dell’accordo, FCA Bank metterà in campo un’ampia gamma di servizi finanziari e di mobilità, innovativi e flessibili, pensati per rendere più accessibili tutti i SUV della gamma DR: il coupé DR 3, il family DR 4.0, l’urban DR 5.0, il touring DR F35 e l’ultimo arrivato, il voyager DR 6.0, tutti dal design moderno e sportivo. Inoltre, i modelli della gamma DR entreranno presto a far parte della famiglia di Leasys CarCloud, il primo abbonamento all’auto in Italia, con un pacchetto ad essi dedicato (disponibile con un canone mensile di 399 euro).
    Queste vetture hanno permesso al Gruppo di Macchia d’Isernia di consolidarsi sul mercato e crescere, iniziando così anche un percorso di atterraggio sui principali mercati europei, anche grazie alla rete di circa 5mila concessionarie multimarca convenzionate con FCA Bank. La rapida espansione che sta registrando ha permesso a DR Automobiles Groupe di ricavarsi un posto tra i grandi brand automotive, con una prospettiva di crescita ulteriore determinata dal lancio di nuovi modelli e di 2 nuovi brand nei prossimi mesi.
    “La firma di questa partnership con un’eccellenza italiana come il Gruppo DR contribuisce a valorizzare il nostro ampio know-how nei servizi finanziari e di mobilità per il settore automobilistico, sviluppato in anni di esperienza in Europa a fianco di alcuni dei più importanti marchi del settore” spiega Giacomo Carelli, CEO e General Manager di FCA Bank. “Con questo accordo, il numero dei partner di FCA Bank si arricchisce di una realtà di successo e in forte espansione: un nuovo passo in avanti sulla strada che ci sta portando ad affermarci come banca di riferimento per il settore automotive e della mobilità”.
    “Siamo molto felici di questa partnership con FCA Bank” aggiunge Massimo Di Risio, Fondatore e Presidente di DR Automobiles Groupe “in quanto rappresenta uno step molto importante nel nostro percorso di crescita che, iniziato alcuni anni fa, ci vede guadagnare quote di mercato nell’ultimo periodo. Ma i nostri piani sono ambiziosi. Questo accordo, grazie alla grande esperienza di FCA Bank in ambito automotive, ci consentirà di realizzarli più agevolmente, rafforzando ulteriormente la nostra presenza sul mercato italiano e dando maggiore slancio al percorso di espansione appena intrapreso sui principali mercati europei”.
      LEGGI TUTTO

  • in

    La Triumph Legend TT 900 torna sul set di Don Matteo con Raoul Bova

    L’era dell’amato Don Matteo, sulla sua storica bicicletta che gira per Spoleto, è finita. E a prendere il suo – insostituibile – posto arriva un parroco un po’ sui generis, Don Massimo (interpretato da Raoul Bova). Ma la sua compagna non è più una bici: il posto viene ceduto a una Triumph Legend TT 900 con la quale il prete va su e giù per le strade della cittadina umbra.
    Don Massimo in sella alla Triumph
    Spoleto è pronta ad accogliere Don Massimo nella chiesa di Sant’Eufemia e la sua Triumph Legend TT 900 lo segue da fedele amica. La roadster conserva il suo fascino, nonostante si possa definire oramai “vecchia”, essendo stata prodotta dal 1998 al 2001, oramai più di vent’anni fa. La moto però non vanta una certa fama, in quanto fu prodotta solo per tre anni. In quel periodo è stata il modello di entrata della prima gamma “classica” di Triumph che aveva, per l’appunto, la Legend TT 900, le Thunderbird 900 Normale e Sport e la custom Adventurer. Questa gamma nei primi anni 2000 ha poi ceduto il passo alla Bonneville 800, presentata nel 2001, guadagnandosi un bel successo. La Legend adotta il famoso 3 cilindri Triumph da 885 cc raffreddato a liquido, con potenza dichiarata di 68 cv. Nonostante la sua breve vita però, per essere usata anche sul set di Don Matteo, vuol dire che ha sicuramente lasciato un segno.
    Triumph Scrambler 1200, un’edizione limitata per Steve McQueen LEGGI TUTTO

  • in

    Dybala e l'Inter sempre più vicini: a Milano con Lamborghini e Jeep

    Non rinnoverà il suo contratto in scadenza a giugno con la Juventus, e tutte le indiscrezioni di mercato lo indicano promesso sposo nerazzurro. Paulo Dybala è pronto ad abbracciare l’Inter dalla prossima estate e chissà che l’argentino non si presenti a Milano con la sua Lamborghini Aventador S gialla costruita appositamente per lui dalla Casa di Sant’Agata. Ma non solo.Guarda la galleryDybala, dalla Juve all’Inter con le sue supercar?

    La Juventus gli regalò una Jeep Grand Cherokee

    La “Joya” argentina non è un vero appassionato d’auto. O meglio, a differenza di gran parte dei suoi colleghi, non è un grande collezionista di supercar. Ai tempi dei suoi primi anni alla Juve, il club torinese gli regalò una Jeep Grand Cherokee dal valore di oltre 90mila euro. Un fuoristrada da 375 cv di potenza, scelta non casuale da parte della società bianconera, che ha proprio il marchio americano come sponsor principale. Poi però nel 2020 la grande svolta.

    Guarda la galleryDa Ronaldo a Dybala, ecco cosa guidano i giocatori della Juve

    Nel 2020 la Lamborghini Aventador S Roadster gialla

    Nel gennaio 2020 infatti Dybala si recò in visita allo stabilimento Lamborghini di Sant’Agata Bolognese, dove incontrò anche l’allora CEO del Toro, Stefano Domenicali. Il marchio emiliano gli consegnò una Aventador S Roadster color giallo, 385mila euro da 740 cv e 350 km/h di velocità massima. Lo stesso Dybala non esitò a pubblicare alcuni scatti sui suoi profili social dove veniva immortalato all’interno della supercar, con un enorme sorriso stampato sul volto.

    Guarda la galleryDybala in visita alla Lamborghini, le immagini

    Dybala e Lamborghini in compagnia dei suoi cani

    L’attaccante fu da subito talmente entusiasta della sua nuova auto da pubblicare, nelle settimane successive, altre foto in compagnia sia di essa che soprattutto dei suoi cani, che condivide con la fidanzata storica Oriana Sabatini. Una scelta curiosa e simpatica, che accolse subito il consenso dei suoi tantissimi follower.

    Dybala a tutto recupero: super coccole a casa tra i suoi cani e la sua Lamborghini

    Insomma, tra la Grand Cherokee e l’amata “Lambo” gialla, Dybala si presenterà alla sua nuova squadra con un “piccolo” parco auto dal maxi valore di quasi 500mila euro. Tutto lascia pensare che queste due vetture verranno parcheggiate a Milano. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Dovizioso: “Grip da migliorare, ma per Quartararo non è una priorità”

    ROMA – Non sembra al momento ingranare la MotoGp di Andrea Dovizioso. L’alfiere del team Yamaha RNF di Razlan Razali ha evidenziato come i tecnici della casa di Iwata siano tutti concentrati su Fabio Quartararo, leader del mondiale con la M1 ufficiale. Dopo i test di Jerez, Dovizioso ha infatti affermato: “Penso che non si possa migliorare il grip cambiando il set-up. La moto deve essere rimaneggiata, ma questo intervento andrebbe pianificato.Sto prendendo in considerazione di chiederlo, ma deve esserci anche l’intenzione. Sono concentrati nel soddisfare Quartararo, visto che sta lottando per il titolo. Giustamente, ma non stanno dando priorità al grip, perché Quartararo non la considera tale. E posso capirlo”.
    Dovizioso “sulle uova”
    Il pilota di Forlì ha infatti raccolto solo otto punti in queste prime tappe del Motomondiale, non riuscendo a raggiungere i risultati sperati. Ora per Dovizioso si prospetta un bivio a fine stagione. Il suo contratto con il team di Razali scade al termine del 2022. Nelle dichiarazioni rilasciate alla stampa, l’italiano ha detto di stare “guidando sulle uova”. Una metafora che disegna con precisione le sensazioni di Dovizioso in questa fase della stagione, che si sposterà a Le Mans nel weekend della prossima settimana. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Dovizioso: “Yamaha concentrata solo su Quartararo”

    ROMA – La MotoGp di Andrea Dovizioso non sembra essere partita sotto i migliori auspici. Il pilota italiano del team Yamaha RNF di Razlan Razali sente inoltre che i tecnici della casa di Iwata sono tutti concentrati su Fabio Quartararo, leader del mondiale con la M1 ufficiale. Dopo i test di Jerez, Dovizioso ha infatti affermato: “Penso che non si possa migliorare il grip cambiando il set-up. La moto deve essere rimaneggiata, ma questo intervento andrebbe pianificato.Sto prendendo in considerazione di chiederlo, ma deve esserci anche l’intenzione. Sono concentrati nel soddisfare Quartararo, visto che sta lottando per il titolo. Giustamente, ma non stanno dando priorità al grip, perché Quartararo non la considera tale. E posso capirlo”.
    Verso Le Mans
    Il pilota di Forlì ha infatti raccolto solo otto punti in queste prime tappe del Motomondiale, non riuscendo a raggiungere i risultati sperati. Ora per Dovizioso si prospetta un bivio a fine stagione. Il suo contratto con il team di Razali scade al termine del 2022. Nelle dichiarazioni rilasciate alla stampa, l’italiano ha detto di stare “guidando sulle uova”. Una metafora che disegna con precisione le sensazioni di Dovizioso in questa fase della stagione, che si sposterà a Le Mans nel weekend della prossima settimana. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, l'agente di Mir sulla Suzuki: “Siamo sotto shock.”

    ROMA – Sembra che Joan Mir dell’addio della Suzuki alla MotoGp non ne sapesse nulla. Paco Sanchez, agente del pilota spagnolo, è parso molto irritato sul canale YouTube del giornalista spagnolo Nico Abad e rivela: “Mir era in aeroporto a Siviglia e mi ha chiamato per avere spiegazioni per sapere se fosse vero. Nel fine settimana sono stato a Jerez per lavorare al suo rinnovo con Suzuki. Era ormai cosa fatta, il contratto era a ottimo punto e mancavano solo dei dettagli. Siamo sotto shock e finché non vedo un comunicato ufficiale non posso sbilanciarmi oltre, “. La notizia della Suzuki pronta ad abbandonare la classe regina ha infatti tenuto banco per tutta la giornata di ieri.
    Silenzio Suzuki
    I piloti, dunque, sembrano non sapere nulla di questa iniziativa della Suzuki. Dorna Sports ha già diramato una nota ufficiale nella quale si ricordano gli impegni contrattuali del team giapponese, che non può lasciare unilateralmente il Motomondiale. Sanchez aggiunge poi: “Ho letto che secondo la stampa Mir aveva già firmato con Honda o Yamaha, ma la priorità era rinnovare con la Suzuki. Perdere un concorrente così è un duro colpo per il campionato. Nessuno dei meccanici mi ha risposto: la decisione è stata presa dalla dirigenza. E la scuderia non ne sapeva nulla”. LEGGI TUTTO

  • in

    I russi rubano trattori per 5 milioni, ma gli ucraini li disattivano a distanza

    A distanza di due mesi dall’inizio della guerra, l’Ucraina è ancora al centro di soprusi, violenze e crimini. Inoltre furti e saccheggiamenti da parte dei militari russi sono all’ordine del giorno. E a Melitopol sono stati presi di mira anche i mezzi agricoli, alcuni del celebre marchio John Deere, dei contadini ucraini. Trattori e mietitrebbie, per un totale di 30 mezzi, sono stati rubati a un concessionario e mandati in Cecenia. Ma non tutto per i soldati di Putin è andato come avevano pianificato perché i cittadini del distretto di Zaporiggia sono riusciti a distanza a disabilitare i veicoli, rendendoli inutilizzabili nelle mani delle forze nemiche.

    Un colpo da oltre 4,7 milioni

    L’episodio è stato raccontato dall’emittente televisiva statunitense CNN, che ha riferito la testimonianza di un uomo d’affari ucraino. Nella concessionaria in cui sono stati rubati i mezzi agricoli, Agrotek, sono state trafugate inizialmente due mietitrebbie, un trattore e una seminatrice. Conclusa poi l’invasione della città si è arrivati anche al furto di altre 27 macchine agricole: un bottino che alla fine ha raggiunto il valore incredibile di 5 milioni di dollari, ovvero oltre 4,7 milioni di euro.

    Ma del boicottaggio dei macchinari agricoli non se n’è accorto nessuno finché non sono arrivati in Cecenia. Solo lì i militari hanno scoperto che gli ucraini li controllavano con il GPS: tutti i mezzi erano stati disabilitati, bloccati e risultavano inutilizzabili. Un colpo di scena che per il momento ha mandato a monte il loro piano, come conferma l’uomo intervistato alla CNN: “Quando gli invasori hanno portato le mietitrici rubate in Cecenia, si sono resi conto che non potevano nemmeno accenderle, perché le mietitrebbie erano bloccate a distanza. Sembra che i ladri abbiano trovato consulenti in Russia che stanno cercando di aggirare la protezione”.

    Guerra Russia-Ucraina: bruciato anche l’Antonov An-225, l’aereo più grande al mondo LEGGI TUTTO