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    Perugia, fermato a 86 anni in moto: i poliziotti chiedono un selfie

    Le moto sono una passione senza tempo, almeno così è per chi pensa che l’età anagrafica sia solo un numero. Ciononostante è normale stupirsi incontrando una persona molto avanti con gli anni che sfreccia (entro i limiti consentiti) sulle due ruote. È quanto successo a Perugia, dove gli agenti delle volanti della questura hanno inconsapevolmente fermato a un posto di blocco, per un controllo di routine, un uomo di 86 anni sul suo “bolide”.
    Sulla moto a 86 anni
    Il signor Giampiero, classe 1936, ha suscitato lo stupore dei poliziotti una volta toltosi il casco (e fornito i documenti) per l’identificazione, a causa dell’età considerevole per trovarsi da solo a bordo di una moto. L’uomo ha superato con successo tutti i controlli, risultando in piena regola, e per soddisfare la curiosità degli agenti ha raccontato loro la sua smisurata passione per il mondo delle due ruote. Non deve essere stata una giornata molto impegnativa per le pattuglie, che oltre al racconto hanno anche chiesto al signor Giampiero un selfie per immortalare l’insolito incontro. Lo scatto, che ritrae l’anziano in un outfit che sembra molto poco tecnico, è stato in seguito condiviso sulla pagina Facebook della questura di Perugia. Chissà che cosa ne pensano eventuali figli e nipoti…
    Countdown ai semafori per moto e auto: ecco da quando LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Espargaro: “Il Mondiale non deve essere un'ossessione”

    ROMA – Alexi Espargaro e Maverick Vinales si avvicinano al Gran Premio di Spagna. Il pilota di Granollers ha firmato la prima vittoria MotoGp dell’Aprilia poche settimane fa in Argentina, e in vista della tappa di Jerez afferma: “Nonostante una situazione di classifica nuova per me e Aprilia, non sento la pressione. Anzi, la consapevolezza di avere a disposizione una moto così mi dà serenità. Riguardo al campionato, non deve essere un’ossessione, ma una opportunità, che dobbiamo essere bravi a cogliere. Non ho alcun dubbio che potremo essere veloci anche a Jerez, una pista su cui mi sono sempre trovato bene”.
    Le parole di Vinales
    Meno sorridente Macerick Vinales, ancora alla ricerca del giusto feeling con la moto: “Non siamo ancora riusciti ad esprimerci al meglio. So che il nostro livello è migliore di quello mostrato fino ad ora, purtroppo per un motivo o per l’altro ci è sempre mancato l’ultimo step”. Il pilota 27enne dunque punta al Gran Premio di Spagna: “Jerez de la Frontera è una pista che potrebbe aiutarci, ma dobbiamo essere noi i primi a migliorare. Specie in qualifica, per poi affrontare più agevolmente la primi giri del Gran Premio”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Aleix Espargaro: “Questa Aprilia mi dà serenità”

    ROMA – Aleix Espargaro e Maverick Vinales si avvicinano al Gran Premio di Spagna con sensazioni quasi opposte. Il pilota di Granollers ha firmato la prima vittoria MotoGp dell’Aprilia, è in fiducia e afferma: “Nonostante una situazione di classifica nuova per me e Aprilia, non sento la pressione. Anzi, la consapevolezza di avere a disposizione una moto così mi dà serenità. Riguardo al campionato, non deve essere un’ossessione, ma una opportunità, che dobbiamo essere bravi a cogliere. Non ho alcun dubbio che potremo essere veloci anche a Jerez, una pista su cui mi sono sempre trovato bene”.
    Le parole di Vinales
    Meno sorridente Macerick Vinales, ancora alla ricerca del giusto feeling con la moto: “Non siamo ancora riusciti ad esprimerci al meglio. So che il nostro livello è migliore di quello mostrato fino ad ora, purtroppo per un motivo o per l’altro ci è sempre mancato l’ultimo step”. Il pilota 27enne dunque punta al Gran Premio di Spagna: “La conformazione di Jerez de la Frontera potrebbe darci una mano, ma è chiaro che siamo noi per primi a dover migliorare. Specialmente in qualifica, condizione che poi rende difficile la nostra prima parte di gara”. LEGGI TUTTO

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    MV Agusta Superveloce Testalarga: una moto unica

    “Testalarga” è un nome che gli appassionati di MV Agusta conoscono bene: così infatti si chiamava il motore adottato dalla versione finale della 500 C Tre Cilindri. A questo nome e alla grafica di questa moto, si rifa la nuova “Superveloce Testalarga”, mostrata dalla Casa di Schiranna con alcune immagini sui social. Si tratta di un modello che verrà realizzato in un unico esemplare e quindi, sicuramente, speciale.Guarda la galleryMV Agusta, le prime immagini della Superveloce Testalarga

    Un esemplare unico

    Sulle pagina Instagram e Facebook sono comparse alcune foto che ritraggono dei particolari della prossima one-off, a partire dalla sella in pelle scamosciata e traforata. Altri scatti si riferiscono invece alla carenatura sinistra e alla livrea dominata dai colori rosso, bianco e nero, mentre nelle ruote anteriori e sul tappo del sebatoio sembrano essere stati aggiunti dei dettagli oro oltre al giallo dei portanumeri. Orgoglio del made in Italy: sulla coda spicca infatti il tricolore, il nome del modello, mentre gli pneumatici sono targati Pirelli.

    La Testalarga scatterà da 0 a 100 km/h in 3,05 secondi, grazie al motore 3 cilindri da 147 CV e 88 Nm, ma è tutto ciò che possiamo dedurre dalle scarne – per ora – informazioni. Ancora non si conosce la data di uscita per questa versione che verrà realizzata in un unico esemplare. Non resta che attendere.

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    MotoGp, Haro: “Marquez è arrabbiato, la Honda lo ascolti di più”

    ROMA – “Posso assicurarci che in Honda stanno lavorando intensamente, ma mancano le novità. Marquez ed Espargaro sono due fuoriclasse, la moto in condizioni normali della pista non c’è ancora. Marc è furibondo: la moto non è tagliata su misura per lui“. Così Oscar Haro, già direttore sportivo per la Honda LCR MotoGp, al canale Twitch del giornalista spagnolo Nico Abad. “Domenica dopo la gara – ha infatti aggiunto Haro – c’era tensione in HRC: Marc non era a suo agio. Deve fare quello che fa sempre, fare la differenza, ma arriva il momento in cui vengono meno gli stimoli”.
    Le parole di Haro
    La crisi della Honda racconta di sole tre vittorie nel 2021 e di un solo podio nelle prime cinque gare del 2022. Per Haro però i problemi partono a monte: “Ducati e Aprilia trovano sempre le loro soluzioni perché la loro logistica è europea. Mentre per Honda si fanno briefing fino alle 22 e lo si invia in Giappone quando loro dormono. Il rapporto viene visionato solo la mattina dopo e così ci metti una settimana per leggere un’e-mail”. Anche le scelte tecniche della scuderia secondo Haro non hanno dato i frutti sperati: “Senza il suo leader, alla Honda hanno ripiegato su Jorge Lorenzo, che era anti-Honda, Alex Marquez, senza esperienza, un Cal Crutchlow sul viale del tramonto, Pol Espargaró con zero esperienza in Honda, e poi si sono persi”. Infine un consiglio alla dirigenza in Giappone: “Si deve tornare umili e ascoltare a chi decide: Marc Marquez”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Haro: “Marquez furibondo, la moto non corre per lui”

    ROMA – “Ho parlato con il team e stanno lavorando come dannati, ma non ci sono novità. Marquez ed Espargaro sono due grandi piloti, ma sull’asciutto la moto non c’è ancora. Marc è arrabbiato: la moto non corre per lui“. Sono le parole di Oscar Haro, già direttore sportivo per la Honda LCR MotoGp, al canale Twitch del giornalista spagnolo Nico Abad. “Domenica dopo la gara – ha infatti aggiunto Haro – c’era tensione in HRC: Marc non era a suo agio. Deve fare quello che fa sempre, fare la differenza, ma arriva il momento in cui vengono meno gli stimoli”.
    L’ipotesi di Haro
    La crisi della Honda racconta di sole tre vittorie nel 2021 e di un solo podio nelle prime cinque gare del 2022. Per Haro però i problemi partono a monte: “Ducati e Aprilia trovano sempre le loro soluzioni perché la loro logistica è europea. Mentre per Honda si fanno briefing fino alle 22 e lo si invia in Giappone quando loro dormono. Il rapporto viene visionato solo la mattina dopo e così ci metti una settimana per leggere un’e-mail”. Anche le scelte tecniche della scuderia secondo Haro non hanno dato i frutti sperati: “Senza il suo leader, alla Honda hanno ripiegato su Jorge Lorenzo, che era anti-Honda, Alex Marquez, senza esperienza, un Cal Crutchlow sul viale del tramonto, Pol Espargaró con zero esperienza in Honda, e poi si sono persi”. Poi un suggerimento ai dirigenti: “La Honda deve abbassare le orecchie e prestare attenzione a chi comanda: ossia il signor Marc Marquez”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Quartararo: “In Spagna voglio il massimo, mai arrendersi”

    ROMA – La stagione di Fabio Quartararo in MotoGp entra ora nel vivo. La vittoria in Portogallo lo ha portato ad affiancare Alex Rins in cimaa alla classifica piloti. Ma ora in agenda c’è il Gran Premio di Spagna, per un’occasione che il francese della Yamaha non vuole mancare: “Il trionfo a Portimao è stato fantastico – ha detto Quartararo ai media ufficiali Yamaha -. Mi sono davvero divertito , ma ora è il momento di tornare seri. Sono a pari merito al primo posto, quindi daremo ancora una volta il nostro massimo. Non mi arrenderò mai. In Portogallo siamo stati fortunati in un certo senso perché la pista si adatta bene alla nostra moto e anche Jerez può favorirci. L’anno scorso avrei vinto la gara qui se non fosse stato per il mio problema all’avambraccio. Ci riproverò quest’anno”.
    Le parole di Morbidelli
    Anche Franco Morbidelli non vede l’ora di scendere in pista dopo il tredicesimo posto conquistato nella scorsa tappa: “Ovviamente, la gara di Portimão è stata molto deludente. Abbiamo segnato punti in campionato, ma dovremmo più lottare per le prime posizioni. Lavoreremo sodo questo fine settimana – ha affermato l’italo-brasiliano – per cercare ulteriori progressi e trovare un buon assetto in Jerez. Abbiamo anche un giorno in più di guida lunedì durante i test. Questo fine settimana sarà indicativo per noi nel nostro percorso di crescita”. LEGGI TUTTO

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    Countdown ai semafori per moto e auto: ecco da quando

    Secondo il sito dell’Asaps, l’Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale, il decreto del ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile che ne disciplina i parametri per l’omologazione dei semafori con il countdown per moto e auto sta per diventare realtà. Negli anni ne abbiamo già sentito parlare, addirittura dobbiamo andare indietro fino al 2010, ma finora nulla di concreto. Adesso, finalmente, qualcosa si sta muovendo.
    Un’attesa lunga 12 anni
    Di cosa si tratta, nello specifico? Nulla di clamoroso, perché in Italia già lo vediamo con alcuni semafori sia per i pedoni e qualche raro caso anche per le auto, sulla base del decreto del 27 aprile 2017 che consentiva alle amministrazioni la facoltà di installare dispositivi con countdown in via sperimentale. La norma risale tuttavia al 2010, ma sono stati necessari ben 12 anni prima che fossero pronti i decreti attuativi. “La legge 120 del 2010 lo aveva indicato all’articolo 60 e il decreto ministeriale del 27 aprile 2017 aveva specificato alcune norme e viene abrogato dal nuovo testo in corso di approvazione – ha spiegato Luigi Altamura, Comandante Corpo Polizia Municipale di Verona e delegato Associazione amici polizia stradale -. Ma la nota del Ministero dello sviluppo economico aveva indicato la necessità di una revisione del decreto, con la conseguente notifica alla Commissione europea del nuovo progetto di norma per la disciplina dei semafori con countdown”.
    Agli incroci
    Ma a che cosa servono questi semafori? Grazie al display, vengono mostrati a motociclisti e automobilisti i secondi rimanenti per poter attraversare un incrocio, per farli trovare pronti allo scattare del verde e aumentare la sicurezza. Ma ci sarà da aspettare ancora un po’: la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del nuovo decreto, infatti, non arriverà prima di tre mesi (c’è da considerare il passaggio alla Commissione Europa). Qualora non ci dovessero essere modifiche, l’installazione dei countdown sarà anche abbinata a luci gialle per l’attraversamento pedonale e ciclabile, ma non è ancora chiaro se i nuovi dispositivi verranno installati negli impianti già esistenti o in altri di nuova generazione.
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