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    Torino, vende auto usata schilometrata e chiude l'autosalone: denunciato

    Una delle truffe più comuni al momento di acquistare un’auto usata: quella di avere a che fare con una vettura a cui sono stati tolti molti chilometri rispetto a quelli dichiarati. Solo che in questo caso l’autore della truffa è stato denunciato: ma l’autosalone in cui lavorava era già chiuso.
    Auto usate, i 5 optional da controllare all’acquisto
    Compra l’auto usata e scopre che…
    Una 39enne di Arborio (provincia di Vercelli) aveva acquistato un’auto usata presso un rivenditore della provincia di Torino. Dopo l’acquisto, sono cominciati i primi problemi meccanici. La donna ha riportato l’auto al rivenditore, che l’ha successivamente riconsegnata dopo aver effettuato un intervento. Ma la donna ha avuto a che fare poi con nuovi problemi, che l’hanno costretta a chiedere il parere di un meccanico di fiducia. Quest’ultimo, dopo un’attenta analisi, ha così rivelato che la macchina era stata schilometrata: aveva quindi molti più km di quelli dichiarati dal rivenditore.
    Rivenditore denunciato, ma… “scomparso”
    La donna ha così denunciato il titolare dell’autosalone, con i Carabinieri che sono subito riusciti a risalire alla sua identità. Ma nel frattempo l’uomo aveva già chiuso l’autosalone.
    Auto usate, in un anno quanti prezzi aumentati: ecco le più “care” LEGGI TUTTO

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    Milano, attacca foto porno sulle auto e spara usandole come bersagli

    Un uomo di 51 anni, ex avvocato e residente a Milano in via Muratori, è stato protagonista di una denuncia venerdì 8 aprile 2022. Il motivo? Sparava alle auto in sosta. La segnalazione dell’accaduto è stato talmente grave da arrivare anche ad un Centro psicosociale, ma quello che sorprende ancora di più è il movente: l’uomo, infatti, si divertiva ad attaccare sui veicoli in sosta delle immagini pornografiche, che poi utilizzava come dei veri e propri bersagli da centrare.
    Spari dal quinto piano del palazzo
    Il luogo dove operava era il suo appartamento al quinto piano di una palazzina, da cui diverse volte aveva avuto la bizzarra fantasia di sparare piombini con armi ad aria compressa alle vetture parcheggiate. Il bersaglio? Centrare le foto a carattere pornografico che precedentemente aveva avuto cura di sistemare su di esse. Gli episodi di questo pericoloso gioco sono in totale tredici, tutti accaduti nel giro di un mese. Per fortuna non ci sono stati danni a persone. Gli agenti di polizia hanno trovato nella sua casa quattro fucili, pistole e le immagini bersaglio con buchi da pallino. Queste ultime erano simili a quelle che lui stesso metteva sui veicoli. Inoltre, l’ex avvocato sembra che si dilettasse a travestirsi con abiti militari o da donna. Come da lui poi raccontato, il 51enne è in cura da uno psicanalista e ha dichiarato di prendere dei tranquillanti per dei problemi legati all’ambito sessuale.
    Viene sorpassato e spara con la pistola dal finestrino: scene da far west a Cagliari LEGGI TUTTO

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    Ferrari, il teaser anticipa la 296 Spider?

    Mentre la versione da corsa, Ferrari 296 GT3, ha iniziato il percorso di sviluppo partendo da Fiorano, direzione gare endurance nel 2023, c’è una novità Ferrari 296 GTS di imminente presentazione.
    Un teaser diffuso sui social rappresenta i passaruota posteriore della 296 GTB, dalle forme riconoscibilissime per le spalle ondulate sulla presa d’aria laterale. La particolarità del dettaglio è la lettura della linea di cintura e del montante, diversissimo rispetto alla GTB.
    Guarda la galleryFerrari 296 GTB, la supercar ibrida alla prova
    Verso la presentazione della 296 Spider
    Appuntamento al 19 aprile per scoprire quella che sarà una Ferrari 296 Spider o, in modo assai più logico, 296 GTS. La sigla segue la logica del battezzare la GTB – Gran Turismo Berlinetta, dove le declinazioni spider spessissimo in Ferrari hanno sostituito la lettera finale della sigla Berlinetta, anziché adottare la denominazione Spider.
    Soluzioni tecniche invariate, dalla 296 GTS si attende una configurazione targa, con tetto rigido asportabile. Il motore è il V6 3 litri ibrido plug-in, sistema da 830 cavalli – 663 cavalli dalla componente termica – e con la peculiarità di un angolo tra le due bancate molto aperto, 120°. LEGGI TUTTO

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    BMW X7, restyling di lusso

    Come cambia fuori
    Partiamo dalle dimensioni, in una parola: imponenti. La versione rinnovata della BMW X7 è lunga 5,15 metri, larga 2 e alta 1,81, proporzioni che permettono all’abitacolo di essere configurato anche per 6 o 7 posti, ma la prima novità tangibile è lo “sguardo”.
    A caratterizzare il frontale, infatti, è lo stile dei fari anteriori, separati su due livelli. In alto sono state posizionate le luci diurne, in basso anabaglianti e abbaglianti a matrice di LED. Alla gigantesca calandra a doppio rene è stato dato un’effetto speciale, detto Iconic Glow, che la fa illuminare allo sblocco della vettura ed è di serie sulla M60i, a scelta su tutte le altre.
    Le novità della parte posteriore sono minime, circoscritte ai gruppi ottici a LED con effetto 3D. Completano le novità estetiche i nuovi cerchi da 20”, 21” per la M Sport o addirittura da 23” e le nuove tinte Marina Bay Blu, specifica per la M60i e Spakling Cooper Gray per le altre.
    Le novità dell’abitacolo
    Le linee degli interni riprendono lo stile delle BMW più recenti. La plancia si sviluppa attorno al Live Cockpit Plus, l’enorme pannello ricurvo diviso in due parti, che ingloba la strumentazione (12,3”) e l’infotainment (14,9”). Inoltre, la consolle centrale è stata pulita dalla quasi totalità di tasti fisici: per il controllo del cambio e del software di bordo, l’iDrive 8.0, bastano una levetta (o i bilancieri al volante) e un rotore. Ma visto che stiamo parlando di un’auto di lusso, la differenza la fanno i materiali e la dotazione di serie della X7 non marca visita. Include, infatti, climatizzatore quadrizona, tetto panoramico in tre parti e rivestimenti in pelle per tutti gli interni.
    Tre motori al lancio
    Al momento del lancio, i motori disponibili sono tre, tutti mild hybrid da 48 volt, con trazione integrale e cambio automatico a 8 marce. Si parte dal 3 litri turbodiesel, sei cilindri 40d da 352 cavalli, mentre un gradino più su si trova il sei cilindri benzina 40i da 380 cavalli. Al top della gamma la mostruosa M60i, spinta dal V8 4.4 da 530 cavalli, che scatta da 0 a 100 in 4,7”. Per addomesticare l’inerzia della versione più potente, BMW ha dotato l’M60 delle barre antirollio attive e delle quattro ruote sterzanti e dell’M Sport Package Pro come optional. La dinamica delle altre può essere, invece, implementata con il pacchetto xOffroad.
    ADAS e sicurezza
    Infine, a garantire comfort di marcia e sicurezza, gli ADAS di ultima generazione come il front-collision system, per evitare incidenti con pedoni e ciclisti nelle svolte l’Active Cruise control che integra Speed Limit Assist, il Route Monitoring e il Traffic Light Recognition. Ultima chicca il Manouvre Assistant che, in base alla memorizzazione degli ultimi 200 metri percorsi, fa uscire da sola la macchina dal parcheggio per evitare danni in spazi troppo stretti.
    Prime consegne previste per agosto 2022. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Pol Espargaro: “Valentino Rossi? Non voglio paragonarmi a lui”

    ROMA – Pol Espargaro cerca ancora di lasciare il segno in MotoGp. L’alfiere della Honda, infatti, in nove stagioni in classe regina non ha ancora conosciuto il sapore della vittoria, a differenza di suo fratello, Aleix Espargaro, che ha fatto sognare l’Aprilia in Argentina. In un torneo così provante e competitivo come il Motomondiale, la carta d’identità gioca un ruolo fondamentale ed Espargaro parla così di questo a “DAZN”: “Abbiamo visto come Valentino Rossi a 40 anni fosse ancora competitico. Ma lui è unico e non voglio paragonarmi a lui. Però vorrei prolungare la mia carriera per altri cinque anni e voglio farlo ad alti livelli”.
    Le parole di Espargaro
    La parabola di Pol Espargaro dunque potrebbe durare ancora per qualche stagione. Ma gli obiettivi centrati dello spagnolo non sempre sono coerenti con le sue aspettative: “Sono molto esigente con me stesso e, quando fallisco, molte volte non riesco a godermi tutto ciò che la vita mi dà. Come posso cioè – si chiede il pilota di Granollers – guidare questa moto e non essere in testa alle gare?”. Un pensiero che potrebbe accompagnarlo per tutta la stagione, visti i limiti mostrati dalla Honda in pista. A queste difficoltà di aggiunge inoltre una situazione di instabilità che Espargaro sintetizza così: “Sono nervoso per il rinnovo, certamente, ma vediamo cosa accadrà gara dopo gara”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Pol Espargaro: “Non voglio paragonarmi a Valentino Rossi”

    ROMA – Con i suoi 31 anni sul groppone, Pol Espargaro cerca lo slancio decisivo in MotoGp. Il pilota spagnolo della Honda, infatti, in nove anni trascorsi in classe regina non ha ancora raccolto nemmeno una vittoria, a differenza di suo fratello, Aleix Espargaro, che ha fatto sognare l’Aprilia in Argentina. In un torneo così provante e competitivo come il Motomondiale, la carta d’identità gioca un ruolo fondamentale ed Espargaro parla così di questo a “DAZN”: “Abbiamo visto come Valentino Rossi a 40 anni fosse ancora competitico. Ma lui è unico e non voglio paragonarmi a lui. Però vorrei prolungare la mia carriera per altri cinque anni e voglio farlo ad alti livelli”.
    Le aspettative di Espargaro
    La parabola di Pol Espargaro dunque potrebbe durare ancora per qualche stagione. Ma gli obiettivi centrati dello spagnolo non sempre sono coerenti con le sue aspettative: “Sono molto esigente con me stesso e, quando fallisco, molte volte non riesco a godermi tutto ciò che la vita mi dà. Come posso cioè – si chiede il pilota di Granollers – guidare questa moto e non essere in testa alle gare?”. Un pensiero che potrebbe accompagnarlo per tutta la stagione, visti i limiti mostrati dalla Honda in pista. A tutto ciò si aggiunge una situazione di incertezza che Espargaro prova a esorcizzare così: “Certo che sono nervoso per il rinnovo, ma procedo gara dopo gara e vedremo cosa accadrà”. LEGGI TUTTO

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    San Siro ma non solo, ecco gli stadi europei con il parcheggio più costoso

    Quanto costa parcheggiare allo stadio? A darci la risposta arriva una ricerca fatta da confused.com, sito di comparazione di servizi che ha raccolto alcuni dei 20 maggiori stadi d’Europa e ha messo a confronto i relativi costi del parcheggio. Trattandosi di grandi strutture, stiamo parlando di veri e propri complessi polifunzionali, che ospitano non solo gare sportive, ma anche tanti altri eventi, tra cui concerti e manifestazioni di vario genere. E per chi decide di recarvisi c’è da fare i conti con la tariffa della sosta. Per la ricerca sono stati presi in considerazione alcuni parametri: il prezzo del parcheggio in caso di eventi (partite, concerti ecc… ); in mancanza del primo, il costo di 5 ore di parcheggio; in mancanza di un parcheggio di proprietà della struttura, il costo dell’area di sosta principale più vicina.
    Quanto costa parcheggiare allo stadio?
    1. Stade de France, Saint-Denis: capienza 81.338 spettatori; costo parcheggio 29 euro
    2. Metropolitano Stadium, Madrid: capienza 67.703 spettatori; costo parcheggio 20 euro
    3. Estadio Santiago Bernabeu, Madrid: capienza 81.044 spettatori; costo parcheggio 19,50 euro
    4. Allianz Arena, Monaco: capienza 75.000 spettatori; costo parcheggio 10 euro
    5. Camp Nou, Barcellona: capienza 99.354 spettatori; costo parcheggio 9,75 euro
    6. Croke Park, Dublino: capienza 82.300 spettatori; costo parcheggio 8 euro
    7. Westfalenstadion, Dortmund: capienza 81.365 spettatori; costo parcheggio 7 euro
    8. San Siro, Milano: capienza 80.018 spettatori; costo parcheggio 6 euro
    9. Munchen Olympiastadion, Monaco: capienza 69.250 spettatori; costo parcheggio 5 euro
    10. Stade Vélodrome, Marsiglia: capienza 67.344 spettatori; costo parcheggio 4,40 euro
    11. Estadio da Luz, Lisbona: capienza 64.642 spettatori; costo parcheggio 4,30 euro
    12. Puskas Arena, Budapest: capienza 67.215 spettatori; costo parcheggio 3,36 euro
    13. Stadio Olimpico, Roma: capienza 70.634 spettatori; costo parcheggio gratis
    14. Olympiastadion, Berlino: capienza 74.228 spettatori; costo parcheggio gratis
    15. Ataturk Olympic Stadium, Istanbul: capienza 76.092 spettatori; costo parcheggio gratis
    16. Athens Olympic Stadium, Atene: capienza 75.000 spettatori; costo parcheggio gratis
    17. Estadi Olimpic Lluis Companys, Barcellona: capienza 60.713 spettatori; costo parcheggio gratis
    18. Estadio Benito Villamarin, Siviglia: capienza 60.720 spettatori; costo parcheggio gratis
    19. Mercedes-Benz Arena, Stoccarda: capienza 60.469 spettatori; costo parcheggio gratis
    20. Veltins-Arena, Gelsenkirchen: capienza 62.271 spettatori; costo parcheggio gratis
    La top 10 delle città coi parcheggi più cari al mondo LEGGI TUTTO

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    Regna l'equilibrio in MotoGp, mai così pochi punti per il leader dopo 4 gare

    ROMA – La MotoGp 2022 ha fin qui dato spettacolo, con tre vincitori diversi in quattro gare e un grande equilibrio in pista. Con un Quartararo insoddisfatto della Yamaha, un Bagnaia sotto le aspettative e un Marquez alle prese con mille problemi, nessuno dei nomi più attesi del 2022 ha fin qui dato prova di avere qualcosa in più rispetto agli altri. Sono così spuntati altri nomi per il titolo, tra cui l’italiano Enea Bastianini, l’unico fin qui ad aver racimolato più di una vittoria con i trionfi in Qatar e Stati Uniti.
    Il leader mai così in basso
    La classifica dice quindi Bastianini primo con 61 punti, seguito da Rins a 56, Aleix Espargaro a 50 e a ruota Mir (46) e Quartararo (44). Distacchi minimi, che rendono il campionato spettacolare e avvincente, ma che stabiliscono anche un nuovo record per il Motomondiale dal 1993, anno in cui è stato introdotto questo sistema di assegnazione dei punti. Nessun pilota al comando della classifica dopo 4 Gp si era mai trovato a un punteggio così basso come quello del “Bestia”. Solo Valentino Rossi, nel 2017, si era avvicinato a questo record portandosi a quota 62 dopo le prime quattro gare. Un dato che può essere letto in maniera positiva, visto che da tante stagioni non si assisteva a un inizio di stagione così equilibrato. LEGGI TUTTO