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    MotoGp, lavori chiusi a Spielberg: nuova chicane per ridurre la velocità

    ROMA – La MotoGp arriverà in Austria sono il 19 agosto prossimo, ma Il Red Bull Ring di Spielberg è già pronto per l’azione. Dal novembre scorso i cantieri sono andati avanti sotto la supervisione di Hermann Tilke, tedesco specializzato nella progettazione di piste per il motorsport, e ora sono conclusi. FIM, Dorna e anche la FIA per la Formula 1 hanno portato a termine l’intervento che prevedeva la riduzione della velocità nella parte nord-occidentale della pista. È infatti stata realizzata una chicane ad angolo retto prima a destra poi a sinistra, che però aggiunge così al circuito un altro punto per i sorpassi.
    Niente novità per la F1
    “Tutto è iniziato – ha detto Tilke ai microfoni ufficiali del Motomondiale – con il progetto per la F1. Per la MotoGp in questo tratto di pista serviva una velocità ridotta. Ciò è stato ottenuto grazie a questa combinazione di due curve che non impattano sul resto della pista. La pianificazione è stata una vera sfida soprattutto per la topografia del terreno”. Ci sono volute infatti 15 bozze prima di arrivare all’approvazione e all’esecuzione del progetto definitivo, che comunque vede il Red Bull Ring avere sempre 10 curve. Niente novità invece per la Formula 1, che farà tappa a Spielberg il prossimo 8 luglio e correrà utilizzando il precedente tracciato. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Di Giannantonio giallorosso anche in pista: arriva il casco col lupetto della Roma

    ROMA – Romano e romanista, Fabio Di Giannantonio porterà il simbolo dei giallorossi sulle due ruote della MotoGp. Il pilota della Gresini Racing sfreccerà a bordo della sua Ducati Gp21 indossando infatti il celebre lupetto di Piero Gratton, simbolo della squadra capitolina, ben visibile sul retro del suo casco. “Amo la AS Roma da quando amo le moto, quindi praticamente da sempre. Ogni volta che ho l’occasione –  ha detto Di Giannantonio sul sito ufficiale della Roma – corro allo Stadio Olimpico per vederla dal vivo, ma ovviamente le tappe della MotoGp non mi permettono di tifarla dagli spalti. Ora invece potrò portarla orgogliosamente sempre con me”.
    Roma sul mercato
    Per l’occasione della presentazione della partnership, il pilota italiano ha posato in foto con l’allenatore della Roma, José Mourinho. I colori giallorossi viaggeranno dunque per il mondo lungo tutto il Motomondiale, testimoniando l’interesse dei Friedkin ad aumentare la portata del valore commerciale del marchio “AS Roma”, che trova nel lupetto di Gratton un logo riconoscibile e quindi di forte appeal per il mercato estero. Il Gran Premio d’Argentina dunque si prepara ad accogliere questa novità nel weekend a Termas de Rio Hondo. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Di Giannantonio cuore giallorosso: in pista col lupetto della Roma

    ROMA – Fabio Di Giannantonio, pilota MotoGp romano e romanista, porterà i colori giallorossi sulle due ruote. Il rookie della Gresini Racing sfreccerà a bordo della sua Ducati Gp21 indossando infatti il celebre lupetto di Piero Gratton, simbolo della squadra capitolina, ben visibile sul retro del suo casco. “Amo la AS Roma da quando amo le moto, quindi praticamente da sempre. Ogni volta che ho l’occasione –  ha detto Di Giannantonio sul sito ufficiale della Roma – corro allo Stadio Olimpico per vederla dal vivo, ma ovviamente le tappe della MotoGp non mi permettono di tifarla dagli spalti. Ora invece potrò portarla orgogliosamente sempre con me”.
    Strategia Roma
    Per l’occasione della presentazione della partnership, il pilota italiano ha posato in foto con l’allenatore della Roma, José Mourinho. I colori giallorossi viaggeranno dunque per il mondo lungo tutto il Motomondiale, testimoniando l’interesse dei Friedkin ad aumentare la portata del valore commerciale del marchio “AS Roma”, che trova nel lupetto di Gratton un logo riconoscibile e quindi di forte appeal per il mercato estero. Il casco con l’effigie giallorossa farà il suo esordio nel Gran Premio d’Argentina, in programma questo weekend a Termas de Rio Hondo. LEGGI TUTTO

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    Cuadrado, tifoso speciale in Jeep: carica la sua Colombia ma poi esce dai Mondiali

    Come molti dei suoi colleghi anche Cuadrado non smentisce il binomio calciatori-auto. Ma il terzino bianconero, però, nessuna supercar: piuttosto una Jeep Grand Cherokee, il cui Marchio è sponsor ormai da tantissimi anni della Juventus. Tornato in anticipo dal ritiro della nazionale colombiana (l’ammonizione ricevuta nel corso di Colombia-Bolivia gli è costata la squalifica), Cuadrado ha deciso di supportare i suoi compagni impegnati nella trasferta in Venezuela direttamente dalla sua Jeep.Guarda la galleryCuadrado e il tifo per la Colombia dalla sua Jeep, che però viene eliminata
    Cuadrado e quella “fede intatta”
    Ma a nulla sono serviti i suoi incoraggiamenti: nonostante la vittoria grazie al gol di James Rodriguez contro il Venezuela, i colombiani sono stati eliminati nei playoff dei Mondiali 2022 in Qatar. Una bruciante delusione che dovrà condividere anche nello spogliatoio bianconero con De Sciglio, Chiellini, Bonucci: gli italiani che a Palermo non sono riusciti a battere la Macedonia del Nord e portare gli Azzurri al Mondiale.
    Il terzino si è fatto un paio di selfie, poi postati su Instagram, proprio alla guida della Jeep. La didascalia recita “Torno a casa con la maglia della mia nazionale e sul mio Grand Cherokee e con la fede intatta”. Con questa frase, Cuadrado ha voluto quindi comunicare ai suoi compagni tutta la fiducia che ripone in loro e sulla Colombia, e naturalmente non è mancato un accenno alla vettura. Il Marchio Jeep, infatti, oltre a essere main sponsor della Juventus, ha uno stretto legame col terzino, che ne è l’ambasciatore in Colombia.
    Aubameyang, la nuova Lamborghini ha un colore folle! LEGGI TUTTO

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    MotoGp, completati i lavori in Austria: velocità ridotta sul Red Bull Ring

    ROMA – Il Red Bull Ring di Spielberg, in Austria, si prepara ad accogliere la MotoGp presentando novità nel tracciato per il Gran Premio in programma a partire dal prossimo 19 agosto. I cantieri si erano infatti aperti nel novembre scorso e sono stati portati avanti sotto la supervisione di Hermann Tilke, tedesco specializzato nella progettazione di piste per il motorsport. FIM, Dorna e anche la FIA per la Formula 1 hanno portato a termine l’intervento che prevedeva la riduzione della velocità nella parte nord-occidentale della pista. È infatti stata realizzata una chicane ad angolo retto prima a destra poi a sinistra, che però aggiunge così al circuito un altro punto per i sorpassi.
    Le parole di Tilke
    “Tutto è iniziato – ha detto Tilke ai microfoni ufficiali del Motomondiale – con il progetto per la F1. Per la MotoGp in questo tratto di pista serviva una velocità ridotta. Ciò è stato ottenuto grazie a questa combinazione di due curve che non impattano sul resto della pista. La pianificazione è stata una vera sfida soprattutto per la topografia del terreno”. Ci sono volute infatti 15 bozze prima di arrivare all’approvazione e all’esecuzione del progetto definitivo, che comunque vede il Red Bull Ring avere sempre 10 curve. La modifica alla pista non si avrà invece per la Formula 1, che continuerà a utilizzare il layout precedente. LEGGI TUTTO

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    Eurocup, la Virtus Bologna batte Gran Canaria: Hackett sugli scudi

    BOLOGNA – In una Segafredo Arena tinta a festa la Virtus Bologna sale al terzo posto nel gruppo B di Eurocup battendo 70-68 la capolista Gran Canaria. Senza Teodosic e Belinelli, oltre ai lungodegenti Abass e Udoh, è l’italo-americano Hackett a trascinare le V nere con 14 punti. Avvio sprint per i ragazzi di Scariolo che si portano sul 6-0 nelle prime battute e chiudono il primo quarto avanti 21-14. La reazione ospite nel secondo e il break da 15-10 porta gli spagnoli sul +2, prima della tripla di Hackett che manda gli emiliani al riposo avanti di una lunghezza (36-35). Il terzo tempo si apre con una serie di incredibili errori da ambo le parti, fino al tiro da tre di Balcerowsky che vale il sorpasso, immediatamente annullato da Weems. Jaiteh regala il +5, poi parziale da 5-0 isolano e frazione che si chiude sul 51-47 per la Virtus nel segno di Hervey. L’ultimo tempo parte avaro di emozioni e per un canestro bisogno attendere tre interminabili minuti: lo mette a segno Sampson e vale il +6. Pajola, Weems e Schurna fanno lievitare il punteggio, ma nel finale sale in cattedra Hackett con un canestro spettacolare e un tiro libero: il provvisorio +5 si riduce ad un passo dal gong. LEGGI TUTTO

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    Una Ferrari Testarossa elettrica? Il progetto “eretico” arriva dalla Gran Bretagna

    Se sempre più aziende si dedicano alla produzione di modelli 100% elettrici, anche le officine dal canto loro seguono questa scia, ma con una personale interpretazione. Ed è così che ci troviamo a osservare modelli classici trasformati in vetture alla spina, come è successo con la Land Rover Defender equipaggiata con il powertrain della Tesla Model S. Ma la notizia del momento arriva dalla Gran Bretagna, dove l’officina britannica Electric Classic Cars sta lavorando per dotare una Ferrari Testarossa (che in origine monta un 12 cilindri) di un motore Tesla da 125 kg e un pacco batterie agli ioni di litio tra pianale e cofano anteriore.Guarda la galleryFerrari Testarossa, una speciale versione elettrica
    Il progetto non è concluso
    L’operazione di rendere a batterie una delle sportive più iconiche della Casa di Maranello ha richiesto un certo lavoro, che sta continuando, visto che il progetto non è ancora terminato ma sui social è già stato diffuso. Il propulsore elettrico ha subìto alcuni aggiornamenti, per non sbilanciare il peso della vettura e mantenere una buona dinamica di guida. La Testarossa orinale, col pieno di benzina, tocca 1.650 kg; per questa nuova versione alla spina, l’officina ha come obiettivo quello di abbattere il peso di circa 684 kg. Ancora nulla di certo sui numeri che riguardano accelerazione, velocità massima e autonomia: il progetto, dicevamo, è work in progress e c’è ancora molto da fare prima di pronunciarsi su prestazioni certe.
    Ferrari finisce contro la vetrina di un centro commerciale: che botto! LEGGI TUTTO

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    Alfa Romeo Tipo 33 in gara a Le Mans 1970: la base d'asta è clamorosa

    L’Alfa Romeo 33 è diventata famosa per aver gareggiato nell’edizione 1970 della 24h di Le Mans. L’anno dopo, ad accrescere la sua fama, ci ha pensato il film “Le 24 ore di Le Mans”, con Steve McQueen, a cui l’auto prende parte. Ora uno di quei modelli sta per essere battuto all’asta: si tratta della 33/3 numero 35 guidata da Nanni Galli e Rolf Stommelen, ritiratasi per un guasto tecnico dopo essere rimasta in seconda posizione per gran parte della gara. L’appuntamento è il prossimo 14 maggio a Montecarlo all’asta organizzata da RM Sotheby’s, ma viste le cifre annunciate solo i più facoltosi potranno competere.Guarda la galleryAlfa Romeo Tipo 33 all’asta: vale 2 milioni di euro
    Alfa Romeo 33: una freccia
    La 33/3 (il 3 finale sta a indicare la cilindrata da 3 litri) pesava solo 700 kg: e quando in un peso piuma simile monti un V8 3.0 l’auto diventa una freccia: potenza tra i 400 e i 440 cavalli, velocità massima 310 km/h.
    A quanto sarà venduta?
    Dopo aver partecipato a Le Mans, il prototipo del Biscione ha avuto quattro diversi proprietari, tra cui uno che l’ha anche impiegata in qualche gara di auto storiche. Ma nonostante gli anni (è stata costruita nel 1969) è arrivata al 2022 in condizioni perfette, dato che tra manutenzione e interventi straordinari sono stati spesi non meno di 800.000 euro. Una cifra spropositata, proprio come il prezzo suggerito da RM Sotheby’s: servirà infatti una cifra compresa tra gli 1,7 e i 2 milioni di euro.
    Alfa Romeo Tonale, al via gli ordini dell’Edizione Speciale: ecco i prezzi LEGGI TUTTO