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    MotoGp, Gp Argentina: nell'era moderna solo Marquez ha vinto più di una volta

    ROMA – La MotoGp vola in Argentina per la terza tappa del Mondiale 2022. A Termas de Rio Hondo si arriva dopo la vittoria di Fabio Quartararo in Indonesia, dove il francese è riuscito a riscattarsi rispetto al deludente esordio in Qatar, dove a trionfare era stato Enea Bastianini. Pecco Bagnaia è ancora alla ricerca di una gara positiva, e in Argentina può trovare la svolta di una stagione iniziata fin qui senza grandi note positive. Per il circuito di Termas de Rio Hondo sarà il settimo weekend di gara di sempre, il primo dopo lo stop delle due passate stagioni per la pandemia.
    Tre vittorie di Marquez
    Il Gran Premio d’Argentina si è svolto per la prima volta a Buenos Aires nel 1961. Sulla pista della capitale, il Motomondiale è tornato a intervalli fino alla sua ultima edizione nel 1999. La MotoGp è quindi ritornata nel 2014 a Termas de Rio Hondo, dove il primo vincitore è stato Marc Marquez, ripetutosi anche nel 2016 e nel 2019, mentre nel 2015 è stata la volta di Valentino Rossi. Nel 2020 e 2021 non si è gareggiato a causa della pandemia. Marquez non ci sarà quest’anno a causa del ritorno della diplopia, che gli impedirà di correre in Argentina. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Dovizioso: “In Argentina con ottimismo, buona pista per noi”

    ROMA – Andrea Dovizioso non si dà per vinto dopo il Gp d’Indonesia. Il pilota di Forlimpopoli cerca infatti la rivincita nel Gran Premio d’Argentina, in programma questo weekend. “Dopo il brutto risultato dell’Indonesia, voglio tornare in pista e fare meglio. A Mandalika avevamo la capacità di fare delle buone cose, ma non abbiamo avuto l’occasione di dimostrarlo. Il Circuito di Termas de Rio Hondo – ha detto Dovizioso – è piuttosto particolare, non ci andiamo da due anni. Quindi sono curioso di vedere come saranno le condizioni quando arriveremo. Ad ogni modo, ci arriviamo con ottimismo, penso che possa essere una buona pista per la Yamaha”.
    Binder sull’Argentina
    La prestazione in Indonesia ha invece dato fiducia a Darryn Binder, sempre aggressivo in pista e determinato a raccogliere altri punti in MotoGp nella prossima gara: “Sono entusiasta di andare in Argentina. Non andiamo a Termas de Rio Hondo da un paio di anni. Ho bei ricordi dell’ultima volta in cui ci siamo stati. Quindi non vedo l’ora, specialmente dopo aver conquistato la decima posizione in Indonesia, che mi ha dato tanta felicità e motivazione. Sono pronto – ha detto il sudafricano – a ricominciare da zero e provare a perferzionarmi e andare ancora più veloce. Disputare un’altra gara è per me motivo di felicità”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Dovizioso: “Arriviamo in Argentina con ottimismo”

    ROMA – Il ritiro durante le prime battute della gara di Mandalika non piega Andrea Dovizioso. Il pilota di Forlimpopoli vuole infatti rilanciarsi nel Gran Premio d’Argentina, in programma questo weekend. “Dopo il brutto risultato dell’Indonesia, voglio tornare in pista e fare meglio. A Mandalika avevamo la capacità di fare delle buone cose, ma non abbiamo avuto l’occasione di dimostrarlo. Il Circuito di Termas de Rio Hondo – ha detto Dovizioso – è piuttosto particolare, non ci andiamo da due anni. Quindi sono curioso di vedere come saranno le condizioni quando arriveremo. Ad ogni modo, ci arriviamo con ottimismo, penso che possa essere una buona pista per la Yamaha”.
    Le parole di Binder
    La prestazione in Indonesia ha invece dato fiducia a Darryn Binder, sempre aggressivo in pista e determinato a raccogliere altri punti in MotoGp nella prossima gara: “Sono entusiasta di andare in Argentina. Non andiamo a Termas de Rio Hondo da un paio di anni. Ho bei ricordi dell’ultima volta in cui ci siamo stati. Quindi non vedo l’ora, specialmente dopo aver conquistato la decima posizione in Indonesia, che mi ha dato tanta felicità e motivazione. Sono pronto – ha detto il sudafricano – a ricominciare da zero e provare a migliorare e andare più veloce. Sono contento di disputare un’altra gara”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, materiali dei teram bloccati in Kenya: si rompe l'aereo verso l'Argentina

    ROMA – Piccolo imprevisto per il Gran Premio d’Argentina. Il cargo che stava trasportando il materiale tecnico della MotoGp da Lombok a Tucuman si è infatti fermato per un guasto in Kenya, a Mombasa. Questo – riferisce “Sky Sport” – causerà un ritardo nella consegna di moto e attrezzature a pressoché tutte le scuderie del paddock, che riceveranno il tutto giovedì pomeriggio, a ridosso cioè delle prove libere di venerdì. Inizialmente il pacchetto doveva essere arrivare a Tucuman mercoledì per poi essere trasportato al circuito di Termas de Rio Hondo.
    Programma a rischio?
    Questo ritardo nella consegna delle forniture potrebbe dunque mettere in seria difficoltà i tecnici delle scuderie, che dovrebbero assemblare il tutto in tempi record per rispettare la tabella di marcia. Con le moto e i “ferri del mestiere” bloccati in Kenya, la MotoGp rischia di dover rivedere date e orari per questo Gran Premio d’Argentina. Il fine settimana di Termas de Rio Hondo, che torna a disputarsi dopo due anni causa Covid, non sembrerebbe partire dunque sotto i migliori auspici.   LEGGI TUTTO

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    MotoGp, pacchetti fermi in Kenya: slitta la consegna del materiale in Argentina

    ROMA – Il Gran Premio d’Argentina rischia di subire qualche ritardo. L’aereo merci che stava trasportando da Lombok a Tucuman il materiale tecnico della MotoGp si è infatti bloccato per un guasto in Kenya, a Mombasa. Questo – riferisce “Sky Sport” – causerà un ritardo nella consegna di moto e attrezzature a pressoché tutte le scuderie del paddock, che riceveranno il tutto giovedì pomeriggio, a ridosso cioè delle prove libere di venerdì. Inizialmente il pacchetto doveva essere arrivare a Tucuman mercoledì per poi essere trasportato al circuito di Termas de Rio Hondo.
    Team in difficoltà?
    Questo ritardo nella consegna delle forniture potrebbe dunque mettere in seria difficoltà i tecnici delle scuderie, che dovrebbero assemblare il tutto in tempi record per rispettare la tabella di marcia. Con le moto e i “ferri del mestiere” bloccati in Kenya, la MotoGp rischia di dover rivedere date e orari per questo Gran Premio d’Argentina. Piovono dunque brutte notizie sul prossimo fine settimana di Termas de Rio Hondo, dove a causa del Covid non si corre da due anni, con i giorni preliminari dell’evento che sembrano ora trasformarsi in ore di apprensione e frenesia.   LEGGI TUTTO

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    MotoGp, niente Argentina per Marquez: stop dei medici allo spagnolo

    ROMA – Arriva la conferma ufficiale: Marc Marquez non parteciperà al Gran Premio d’Argentina in programma questo weekend. L’otto volte campione del mondo con la Honda non ha ricevuto infatti il definitivo via libera dai dottori. La caduta nello scorso warm-up, quello del Gp di Indonesia, ha fatto sì che la diplopia tornasse e impedisse al pilota di Cervera di proseguire con la stagione. Il posto di Marquez, lo prenderà Stefan Bradl, già preallertato e pronto a partire. Ora resta da capire cosa si deciderà per il Gran Premio delle Americhe, in agenda il fine settimana successivo ad Austin (Texas), dove la presenza di Marquez resta in forte dubbio.
    L’ufficialità della Honda
    “La diplopia di Marquez ha mostrato miglioramenti sostanziali dopo aver visitato l’Hospital Clínic e un esame del Dr. Sánchez Dalmau. Il pilota ha visitato lunedì il suo oftalmologo, il dottor Sanchez Dalmau, presso l’Hospital Clinic di Barcellona, dove si è sottoposto al suo secondo controllo medico dopo l’incidente nel warm up per il Gp dell’Indonesia una settimana fa – si legge nel comunicato della Honda -. In questo nuovo esame, il dottor Dalmau ha confermato che la diplopia di Marc Marquez mostra un notevole miglioramento e riafferma la progressione della sua vista. Come accaduto per l’ultimo episodio di diplopia, Marc Marquez continuerà a svolgere un regime di trattamento conservativo con controlli periodici. Il pilota del Repsol Honda Team non prenderà parte al prossimo round del Campionato del Mondo MotoGP che si svolgerà questo fine settimana in Argentina mentre prosegue il suo recupero”. LEGGI TUTTO

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    Suzuki, nuova partnership per sviluppare auto volanti

    Ogni giorno arrivano notizie di nuovi progetti, invenzioni e innovazioni. E se il settore elettrico è quello che coinvolge maggiormente le Case produttrici (sia delle due che delle quattro ruote), c’è chi guarda ancora oltre. Un esempio è Suzuki che ha appena siglato un accordo con SkyDrive per sviluppare e produrre le prime auto volanti.
    Produrre VTOL elettrici
    Per SkyDrive non si tratta di una novità, l’azienda infatti è da tempo già impegnato nello sviluppo del suo primo modello, una monoposto, anche se l’idea sarebbe quella di realizzare un veicolo a due posti. E a proposito della collaborazione con Suzuki? La nota stampa rilasciata parla chiaro: “SkyDrive e Suzuki prenderanno in considerazione la possibilità di collaborare in aree di business e tecnologia che includono ricerca e sviluppo tecnologico, pianificazione di sistemi di produzione e produzione di massa, sviluppo dei mercati esteri con un focus iniziale sull’India e promozione degli sforzi per raggiungere la neutralità del carbonio. SkyDrive mira a iniziare il servizio di aerotaxi durante l’Esposizione Universale del 2025 a Osaka, in Giappone, nonché ad avviare il servizio in altre regioni del Giappone”. La partnership sui VTOL elettrici, dunque, sta puntando almeno all’inizio il mercato indiano (forte dell’influenza che Suzuki ha su questo Paese). Ma è solo il primo passo verso un futuro… volante.
    XTurismo, arriva la moto volante (e funzionante) LEGGI TUTTO

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    Milano, Polizia insegue l'auto di due giovani con una pistola: scatta l'arresto

    Avete presente “Roma violenta” (1975), il poliziesco in cui il commissario Betti (interpretato da Maurizio Merli) con un’Alfa Romeo Giulia Super inseguiva a tutto gas una BMW 2000 per le strade della Capitale? La scena si è (quasi) ripetuta nella realtà. Non a Roma, bensì a Milano, dove la protagonista è un’altra BMW. Non sappiamo se la Polizia ha impiegato delle Giulia, ma di certo sono serviti più uomini di un solo commissario per catturare i due fuggitivi. Ed è anche spuntata un’arma.
    Via all’inseguimento dopo un incidente
    L’episodio è avvenuto venerdì scorso, 25 marzo, quando alle 18 in via Bagarotti una volante della Polizia ha intimato l’alt a una BMW per un semplice controllo. All’interno della berlina vi erano tre ragazzi, di cui due 21enni di nazionalità italiana. Il guidatore però non si è fermato e ha deciso di premere l’acceleratore e darsi alla fuga. Neanche tempo di partire a tutto gas che la BMW ha subito travolto una Fiat 500 che stava attraversando la strada in quel momento. Dopo lo schianto, la corsa è subito ripartita, dando il via all’inseguimento.
    Le Pantere bloccano la BMW a Settimo Torinese
    Le Pantere della Polizia hanno inseguito la BMW fino a Settimo Milanese. La macchina in fuga infatti è stata bloccata in via Cusago, all’angolo con via Torricelli. Uno dei tre passeggeri è riuscito a scappare, ma i due 21enni sono stati immobilizati. Dopo la perquisizione, a uno di loro è stata rinvenuta una pistola nella cinta. L’arma è risultata detenuta illegalmente ed è stata sequestrata. I due 21enni, che avevano già numerosi precedenti, sono stati arrestati con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale e porto di arma clandestina.
    Inseguimento a 180 km/h e contromano: la BMW dei ladri evita il tir e la Polizia LEGGI TUTTO