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    Torino, fugge dalla polizia ma si becca 17 multe e -74 punti sulla patente

    Una denuncia, 17 multe per un totale di 1.500 euro e 74 punti in meno sulla patente. Ecco l’incredibile bilancio riservato a un 35enne automobilista che, a Torino, ha cercato di evitare un controllo della polizia municipale. Prima ha tentato la fuga, percorrendo tratti contromano tra accelerate improvvise e velocità oltre i limiti consentiti, poi alla fine il blocco da parte delle forze dell’ordine. Ma perché tutto questo?
    L’uomo si è rifiutato di fare l’alcoltest
    L’uomo si trovava a bordo di un fuoristrada Toyota e stava sostando in una posizione pericolosa su una strada ad alta percorrenza. Notandolo, gli agenti si sono avvicinati per chiedergli di spostarsi e liberare la carreggiata. Alla loro vista, l’uomo non ha ci pensato due volte e si è dato alla fuga, rischiando – con le sue manovre alquanto pericolose – di causare parecchi incidenti. L’inseguimento, per fortuna, è durato solo un paio di chilometri e nessun altro veicolo è rimasto coinvolto a causa della guida spericolata dell’uomo, che ha spinto sull’acceleratore fino a raggiungere i 100 km/h. Bloccato e fermato dalla polizia, l’uomo si è poi rifiutato di sottoporsi all’alcol test, ma le sue infrazioni (tra velocità pericolosa, passaggio con il semaforo rosso e altre) e i suoi comportamenti che hanno violato il codice della strada gli sono costate care, tra multe, punti persi e addirittura una denuncia.
    A 89 anni contromano in autostrada senza patente né assicurazione: la multa è clamorosa! LEGGI TUTTO

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    Cristiano Ronaldo e il garage dei record: con la nuova Aston Martin vale 20 milioni

    Per il suo 37esimo compleanno, Cristiano Ronaldo ha ricevuto una Cadillac Escalade da 180mila euro. Un “regalino” dalla sua Georgina che conosce bene la passione per le auto del portoghese. Passione che non ha freni e quando c’è qualcosa da festeggiare sembra che sia tradizione, in questa famiglia, andare a comprare una nuova vettura. Proprio quello che è successo in questi giorni: reduce dalla tripletta al Tottenham, l’attaccante del Manchester United si è voluto premiare con una Aston Martin DBS Superleggera da quasi 240mila euro con cui si è recato agli allenamenti. Guarda la galleryCristiano Ronaldo: la collezione di supercar di lusso tra Ferrari, Porsche Bugatti e…

    Ronaldo tra Ferrari, Bugatti e Bentley

    Dalla sua, l’Aston Martin DBS Superleggera vanta un motore V12 biturbo da 5,2 litri, che eroga ben 715 CV, ha una velocità massima di quasi 340 km/h e un’accelerazione da 0 a 100 in 3,4 secondi. Un’auto di lusso a cui non mancano i numeri, proprio come piacciono a Ronaldo che vanta un garage da record.

    Prima degli ultimi due recenti acquisti, Cristiano Ronaldo ha comprato non molto tempo fa una Bentley Flying Spur da quasi 300mila euro. Ma della sua ricchissima collezione fanno parte due Bugatti, Veyron e Chiron, del valore di 2,5 milioni e 2 milioni di euro, una rara McLaren Senna da poco più di 1 milione di euro. Si aggiungo alla lista anche una Ferrari F12 TDF e una Ferrari Monza SP2. Ma con Ronaldo non si può mai sapere: c’è sempre un nuovo acquisto a quattro ruote dietro l’angolo. Nel frattempo il valore del suo garage cresce mese dopo mese: siamo arrivati a superare i 20 milioni di euro!

    Cristiano Ronaldo, che disavventura sotto la pioggia: sfreccia in Lambo e l’acqua… LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Puig: “Marquez? Non si spezza mai. Nessuno vince con la Ducati”

    ROMA – “Marquez era un ‘nano’, ma il suo valore mi colse di sorpresa. Cadde a Indianapolis nel 2009 e io rimasi attonito. È coraggioso, forte e non cede mentalmente, ma ha sofferto nell’ultimo periodo . Penso che, se non fosse caduto a Jerez, avremmo vinto per altri due anni”. Così alla rivista spagnola “Solo Moto” Alberto Puig, team manager della Honda HCR, che racconta il primo Marc Marquez, quello che correva in classe 125 nel 2008. Da allora lo spagnolo non ha mai smesso di stupire e continuare a vincere. Non si può dire lo stesso di Jorge Lorenzo, approdato alla Honda nell’ultimo anno della sua carriera: “Un disastro sportivo – ha detto Puig -. Come pilota era una bomba, ma la moto non lo soddisfava”.
    Su Ducati ed Espargaro
    Quest’anno la Honda in pare aver raggiunto livelli soddisfacenti in termini di sviluppo. Aspetto che potrebbe portare anche Pol Espargaro a lottare per il titolo. “Con lui – ha aggiunto Puig – si è iniziato a parlare nel lockdown del 2020. Pensavamo che lui e Alex Marquez sarebbero potuti diventare degli elementi validi per le nostre scuderie”. Un commento poi sulla Ducati e sulla sua presunta superiorità in pista: “Tutti ora dicono che sia una moto facile, ma nessuno ci vince il Mondiale. L’ultimo fu Stoner nel 2007”. Infine un altro commento, dal sapore più nostalgico: “Ho rispetto per i piloti odierni in MotoGp,ma prima in pista c’erano i fuoriclasse”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Puig: “Marquez non cede mai. Nessun pilota vince in Ducati”

    ROMA – “Marquez era un ‘nano’, ma mi sorprese il suo valore. Quando cadde a Indianapolis nel 2009 rimasi scioccato. È forte, coraggioso e non cede mentalmente, ma negli ultimi anni ha sofferto. Penso che, se non fosse caduto a Jerez, avremmo vinto per altri due anni”. Queste le parole alla rivista spagnola “Solo Moto” di Alberto Puig, team manager della Honda HCR, che racconta il primo Marc Marquez, quello che correva in classe 125 nel 2008. Da allora lo spagnolo non ha mai smesso di stupire e continuare a vincere. Non si può dire lo stesso di Jorge Lorenzo, approdato alla Honda nell’ultimo anno della sua carriera: “Un disastro sportivo – ha detto Puig -. Come pilota era una bomba, ma la moto non lo soddisfava”.
    Sulla Ducati
    Quest’anno la Honda in pare aver raggiunto livelli soddisfacenti in termini di sviluppo. Aspetto che potrebbe portare anche Pol Espargaro a lottare per il titolo. “Con lui – ha aggiunto Puig – si è iniziato a parlare nel lockdown del 2020. Pensavamo che lui e Alex Marquez sarebbero potuti diventare degli elementi validi per le nostre scuderie”. Un commento poi sulla Ducati e sulla sua presunta superiorità in pista: “Tutti ora dicono che sia una moto facile, ma nessuno ci vince il Mondiale. L’ultimo fu Stoner nel 2007”. Infine un altro commento, dal sapore più nostalgico: “Con tutto il rispetto per gli attuali piloti della MotoGp, prima in pista c’erano veri e propri fenomeni e la griglia era nettamente migliore rispetto a questa”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Possiamo dare spettacolo a Mandalika”

    ROMA – Marc Marquez punta il Gran Premio d’Indonesia dopo aver dato segnali di ripresa in Qatar. Il Motomondiale torna a Mandalika dopo 25 anni e l’otto volte campione del mondo della Honda a tal proposito ha detto: “Ci sono stati miglioramenti in Qatar e c’è del potenziale. Sono davvero felice di tornare a Mandalika, è fantastico poter vedere tutti i nostri fan indonesiani e possiamo mettere su un grande spettacolo per loro dopo questi lunghi anni. Un altro weekend rappresenta per noi un’altra possibilità per capire di più la moto e lottare per il vertice. Però siamo solo all’inizio e continuiamo a spingere”.
    Espargaro sulla moto
    Se Marquez si è piazzato quinto, è andata ancora meglio al suo compagno di squadra, Pol Espargaro. Lo spagnolo ha piazzato la sua Honda sul podio, arrivando terzo nell’esordio stagionale in MotoGp. “Non vedo l’ora che arrivi Mandalika. I fan spingevano già durante i test e posso solo immaginare come saranno in gara. Arriviamo da un buon momento, dalla bella gara in Qatar, ma dopo i test hanno ridisegnato la pista. Questo dovrebbe esserci di grande aiuto, ma vedremo. La nostra intenzione è continuare il lavoro svolto in Qatar e nei test e sbloccare il nostro pieno potenziale”, ha detto, concludendo, Espargaro. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “In Qatar si è visto che abbiamo potenziale”

    ROMA – Dopo aver ritrovato il feelng con l’asfalto, Marc Marquez si prepara al Gran Premio d’Indonesia, che torna a Mandalika dopo 25 anni. L’otto volte campione del mondo della Honda a tal proposito ha detto: “Ci sono stati miglioramenti in Qatar e c’è del potenziale. Sono davvero felice di tornare a Mandalika, è fantastico poter vedere tutti i nostri fan indonesiani e possiamo mettere su un grande spettacolo per loro dopo questi lunghi anni. Un altro weekend rappresenta per noi un’altra possibilità per capire di più la moto e lottare per il vertice. Però siamo solo all’inizio e continuiamo a spingere”.
    Le parole di Espargaro
    Se Marquez si è piazzato quinto, è andata ancora meglio al suo compagno di squadra, Pol Espargaro. Lo spagnolo ha piazzato la sua Honda sul podio, arrivando terzo nell’esordio stagionale in MotoGp. “Non vedo l’ora che arrivi Mandalika. I fan spingevano già durante i test e posso solo immaginare come saranno in gara. Arriviamo da un buon momento, dalla bella gara in Qatar, ma dopo i test hanno ridisegnato la pista. Questo dovrebbe esserci di grande aiuto, ma vedremo. Il piano è continuare a lavorare come abbiamo fatto durante il Qatar e nei test e continuare a sbloccare il nostro pieno potenziale”, ha concluso Espargaro. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Quartararo: “Avere la moto migliore è prioritario”

    ROMA – Questo avvio di stagione con la sua Yamaha non ha certamente soddisfatto Fabio Quartararo. Il campione del mondo della MotoGp 2021, ha raccolto solo 7 punti nel Gran Premio del Qatar e neanche i test invernali hanno dato l’idea di una M1 all’altezza delle concorrenti, in questo momento. Così, l’entourage del francese ha iniziato a mandare messaggi alla casa di Iwata, sollecitata ad intervenire sulla moto. Questa volta, però, è proprio Quartararo – le cui parole sono riportare da “AS” – a rivolgersi alla Yamaha: “La priorità è ottenere la miglior moto”.
    L’insoddisfazione di Quartararo
    Una volontà, questa di Quartararo, sicuramente compatibile con l’essere pilota, per il quale la ricerca dellla moto migliore è incessante. Ma fa effetto sentire queste parole dal campione del mondo in carica con una delle scuderie più blasonate del Motomondiale. “Questa è la cosa più importante per il futuro: voglio vincere. Non sono un ingegnere – continua Quartararo -, so solo che continuerò a dare il massimo qualunque sia la posizione per la quale lotto”. Il nizzardo può subito riscattarsi nel Gran Premio d’Indonesia, dove il nuovo asfalto giocherà un ruolo preponderante. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Quartararo: “La mia priorità è avere la moto migliore”

    ROMA – Fabio Quartararo, campione del mondo MotoGp del 2021, non sembra contento di questo avvio di stagione con la sua Yamaha. Il francese è arrivato solo nono nel Gran Premio del Qatar, raccogliendo dunque solo 7 punti, e neanche i test invernali hanno dato l’idea di una M1 all’altezza delle concorrenti, in questo momento. Così, l’entourage del francese ha iniziato a mandare messaggi alla casa di Iwata, sollecitata ad intervenire sulla moto. Questa volta, però, è proprio Quartararo – le cui parole sono riportare da “AS” – a rivolgersi alla Yamaha: “La priorità è ottenere la miglior moto”.
    Le parole di Quartararo
    Una volontà, questa di Quartararo, sicuramente compatibile con l’essere pilota, per il quale la ricerca dellla moto migliore è incessante. Ma fa effetto sentire queste parole dal campione del mondo in carica con una delle scuderie più blasonate del Motomondiale. “Questa è la cosa più importante per il futuro: voglio vincere. Non sono un ingegnere – continua Quartararo -, so solo che continuerò a dare il massimo qualunque sia la posizione per la quale lotto”. Nel frattempo, il francese di Nizza si prepara al Gran Premio d’Indonesia, dove l’incognita asfalto inizia a preoccupare piloti e team e dove può succedere di tutto. LEGGI TUTTO