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    Cristiano Ronaldo o uno sceicco? Ecco chi guidava la Bugatti da 8 milioni a Nardò

    Esistono solo 10 Bugatti Centodieci al mondo e una di queste appartiene a Cristiano Ronaldo. Il suo garage, più simile ad una concessionaria di lusso che a un parcheggio privato si arricchisce sempre di nuove vetture che i comuni mortali possono solo sognare. E se fosse proprio lui ad esser stato avvistato dai cittadini di Nardò, in Puglia, sfrecciare per le vie del paese con questa rarità su 4 ruote?Guarda la galleryCristiano Ronaldo, nuova supercar in garage: ecco Bentley Flying Spur
    Non è Cristiano
    Nulla da fare per chi sperava in un rientro in Italia di CR7, magari preso dalla nostalgia del Belpaese e volato nel pittoresco borgo salentino. L’automobile, che può raggiungere i 380 km/h e presenta un motore di W16 da 8 litri che le permette di scattare da 0 a 100 km/h in 2,4 secondi e arrivare a 300 km/h in appena 13, ha mandato il paese in tilt. Ma nei piccoli centri si sa, le notizie viaggiano veloci e non sempre sono veritiere. Finalmente però si è scoperto il fortunato al volante di questo bolide, che non è quello acquistato da Cristiano Ronaldo. L’ex juventino infatti non si è mosso da Manchester, e non si è concesso un giretto in Italia in questi giorni.
    L’auto è invece di proprietà di uno sceicco, è stata affidata al suo autista, il quale ha portato a Nardò la Bugatti per la revisione delle sospensioni. Nel paese leccese infatti è presente una pista di collaudo Porsche engineering, un circuito nato grazie a Fiat nel 1975. Oggi è gestito dal marchio tedesco, divenendo uno dei migliori centri di collaudo e sperimentazione di ingegneria automobilistica al mondo. Ecco allora svelato il mistero della Bugatti a Nardò, una delle piccole perle del Salento che per un giorno si è sentita una piccola Montecarlo.
    All’Everton con la Rolls-Royce da 340mila euro: Dele Alli è già una star LEGGI TUTTO

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    MotoGp, imprevisto Honda a Sepang: pacchetto bloccato ad Abu Dhabi

    ROMA – C’era molta attesa in casa Honda per lo shakedown di Sepang, ma un imprevisto ha rischiato di mandare a monte i test in Malesia. A svelarlo è proprio il collaudatore della scuderia giapponese, Stefan Bradl, che infatti è sceso in pista solo due giorni sui tre disponibili. “Non capita tutti i giorni – spiega il tedesco a Speedweek – che una aereo cargo voli da Abu Dhabi a Kuala Lumpur”. Il pacchetto con il prototipo dell’Ala dorata per la MotoGp 2022 è infatti rimasto bloccato nell’aeroporto degli Emirati Arabi, mettendo la Honda in grave difficoltà. “Non c’era alcuna possibilità che il carico arrivasse in tempo e ho riavuto le mie cose solo mercoledì, dopo la pausa pranzo”, ha detto l’ex pilota, campione del mondo in Moto2 nel 2011.
    Problemi di taglia
    Nel cassone destinato a Sepang c’era infatti anche l’abbigliamento tecnico di Stefan Bradl, che si è quindi ritrovato in Malesia senza moto e senza tuta. La Honda ha però allestito domenica una RC-V con i pezzi di ricambio, mentre il collaudatore tedesco ha avuto la fortuna di avere a disposizione l’equipaggiamento di Pol Espargaro. Situazione non proprio ottimale, visto che – spiega Bradl – “i suoi guanti e i suoi stivali erano troppo piccoli per me. Se non ci fosse stato l’abbigliamento di Espargaro, avrei fatto la figura dello stupido”. Lo spagnolo è infatti atteso in Malesia con Marc Marquez per i test ufficiali di questo weekend, nei quali la Honda spera di poter lavorare con più serenità. La reazione del team giapponese è stata però tempestiva: “Quando il gioco si fa duro, in HRC si trova subito una soluzione. Ho raccolto i miei dati e i piloti potranno avere una base solida”, ha concluso Bradl. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: Marc Marquez nominato ai Laureus Awards

    ROMA – Marc Marquez correrà per un premio ai Laureus World Sports Awards. Il pilota di Cervera, che nel 2020 era stato vittima di un infortunio che lo aveva costretto a concludere quasi subito la sua stagione di MotoGp, è in lizza per un riconoscimento nella categoria “Comeback of the year” dopo essere tornato in pista nella primavera 2021. La concorrenza è però delle più toste: ci sono la ginnasta Simone Biles, il ciclista Mark Cavendish, e altri nomi di peso come Annemiek van Vleuten, Tom Daley e Sky Brown.
    Verso la nuova stagione
    Dopo un finale di stagione compromesso dalla diplopia, Marquez ha lavorato duro nel corso dell’inverno, in modo da tornare in forma per il Mondiale 2022. Dopo i primi test su moto stradale, il Cabroncito si è imbarcato sul volo per la Malesia, dove affronterà i test di Sepang con la nuova moto il 5 e il 6 febbraio. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: Marquez in corsa per il premio “Comeback of the year” ai Laureus Awards

    ROMA – C’è anche Marc Marquez tra i nominati ai Laureus World Sports Awards. Il pilota di Cervera, che nel 2020 era stato vittima di un infortunio che lo aveva costretto a concludere quasi subito la sua stagione di MotoGp, è in lizza per un riconoscimento nella categoria “Comeback of the year” dopo essere tornato in pista nella primavera 2021. La concorrenza è però delle più toste: ci sono la ginnasta Simone Biles, il ciclista Mark Cavendish, e altri nomi di peso come Annemiek van Vleuten, Tom Daley e Sky Brown.
    Verso l’avvio di stagione
    Dopo un finale di stagione compromesso dalla diplopia, Marquez ha lavorato duro nel corso dell’inverno, in modo da tornare in forma per il Mondiale 2022. Dopo i primi test su moto stradale, il Cabroncito si è imbarcato sul volo per la Malesia, dove affronterà i test di Sepang con la nuova moto il 5 e il 6 febbraio. LEGGI TUTTO

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    Lettera del mondo auto a Draghi: “I motori tradizionali a fianco delle elettriche”

    Basta con la minaccia di uno stop definitivo alla vendita dei motori termici. È il senso della lettera indirizzata a Mario Draghi e a tutto il governo italiano da Anfia, Anigas, Assogasliquidi, Assogasmetano, Confapi, Federmetano, NGV Italy, Unem, le associazioni italiane che rappresentano sia la filiera dell’auto che quella dell’oil & gas. Un contenuto chiarissimo, quello della missiva, che non significa dire addio alle auto elettriche, ma semmai affiancare la vecchia e tradizionale alimentazione a benzina e Diesel a quella elettrificata. Anche perché a imporlo è la realtà dei fatti.
    La Repubblica Ceca dice no ai divieti sulle auto endotermiche
    “Nel 2030 79% dei mezzi a combustione interna”
    Il senso della lettera quindi non è un fin troppo semplicistico basta alle auto elettriche. L’intento delle associazioni invece, come riporta il documento, è far sì che i “combustibili rinnovabili e a basso contenuto carbonico, affiancati allo sviluppo della mobilità elettrica”, possano dare un “enorme contributo al raggiungimento degli sfidanti target di decarbonizzazione del settore trasporti, sia a livello nazionale che europeo”. Tutto questo, per un motivo semplice e concreto: “Il parco circolante europeo di auto e veicoli commerciali sarà costituito al 2030 ancora da oltre il 70% di mezzi equipaggiati con motori a combustione interna”, soprattutto i mezzi di trasporto pesante. Il settore ribadisce quindi “con forza l’impossibilità di considerare tutto risolvibile con il contributo di un’unica tecnologia, tra l’altro ancora in evoluzione dal punto di vista dello sviluppo tecnologico e non ancora matura a livello di ecosistema di mercato in quasi nessun Paese europeo”.
    Quanti posti di lavoro rischia l’Italia
    Parole chiare, nette, che vanno a fare compagnia a quelle simili già espresse da altri addetti ai lavori, come grandi Gruppi o aziende private. Non si può correre così in fretta con l’elettrico, anche perché nel frattempo si perde aderenza con la realtà. Le associazioni lo chiariscono bene: secondo loro saranno infatti numerosi “i danni, occupazionali ed economici, derivanti dalla possibile messa al bando dei motori a combustione interna al 2035 nei diversi Paesi manifatturieri a vocazione automotive”. Nello specifico, uno studio di CLEPA – l’associazione dei componentisti automotive europei – afferma che l’Italia rischierebbe di “perdere al 2040, circa 73.000 posti di lavoro, di cui 67.000 già nel periodo 2025-2030”. Il futuro industriale del nostro Paese sembra segnato anche qualora il processo di riconversione industriale compensasse tale situazione.
    Elettrico e basta? No, anche altre alimentazioni
    Il desiderio finale delle associazioni è quello di avere un “quadro normativo e regolamentare inclusivo, neutrale, chiaro e stabile, derivante da una strategia di decarbonizzazione non basata solo sull’elettrificazione, ma aperta ad una varietà di tecnologie”. A tal proposito, esse si rendono da subito disponibili per “qualsivoglia tipo di contributo scientifico su tutte le tecnologie automotive (elettrico, ICE, GPL e gas naturale, idrogeno etc), così da poter assicurare al CITE – Comitato Interministeriale per la Transizione Ecologica – tutti gli approfondimenti e gli scenari di sviluppo di cui possa aver bisogno per prendere le sue decisioni”. Il governo Draghi risponderà alla lettera? Staremo a vedere.
    BMW è al lavoro su una nuova generazione di motori endotermici LEGGI TUTTO

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    All'Everton con la Rolls-Royce da 340mila euro: Dele Alli è già una star

    Tra le notizie più cliccate della sessione invernale del calciomercato inglese c’è sicuramente quella del passaggio di Dele Alli dal Tottenham all’Everton a parametro zero. Il centrocampista è volato a Liverpool portando con sé la consapevolezza di non aver disputato un’ultima grande stagione e qualche gioiellino su 4 ruote. Quello che sembra aver dimenticato nella capitale inglese è di sicuro la sobrietà, stando al modo in cui si è presentato al suo primo allenamento nel centro sportivo Finch Farm.Guarda la galleryRolls Royce Cullinan, versione Black Badge: le immagini
    La Volkswagen adesso schiera Totti al centro
    Passione RR
    Il centrocampista si è presentato a bordo di una Rolls-Royce Cullinan nera da circa 340mila euro, una delle tante supercar che dovrà portare nella sua nuova residenza. Un passione quella per le RR che Dele ha da tempo, visto che ha anche una Wrait da 300mila euro nel suo garage. La Cullinan può raggiungere una velocità massima autolimitata a 250 km/h ed ha un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 5,2 secondi, grazie alla sua potenza da 600 cv.
    Il ventiseienne sembra aver già dimenticato la stagione non così soddisfacente all’ombra del Big Ben, e il capitolo Everton può significare per lui un passo verso i Mondiali in Quatar del 2022, l’impresa sarà convincere Southgate a convocarlo in Nazionale. Al Mondiale però non ci sarà né tempo né spazio per la sua Rolls-Royce ma solo per ridare all’Inghilterra la gloria persa all’Europeo. Intanto, senza medaglia d’oro al collo e convocazione in tasca, Dele si gode le sue Rolls Royce, per i trofei ci sarà tempo e magari potrà festeggiarli acquistando nuove automobili da urlo.
    Aubameyang, super relax “dentro” la Ferrari dopo l’arrivo al Barcellona LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Martin: “Aspettative grandi, punto alla top 5”

    ROMA – Jorge Martin ha parlato in occasione della presentazione del team Pramac, che sui suoi canali social ha presentato le nuove moto con cui affronterà il Mondiale 2022 di MotoGp. Il pilota spagnolo viene da una stagione in cui si è fatto valere come miglior rookie, nonostante un infortunio che lo ha tenuto diverse gare lontano dalla pista. Ora, però, è il momento di alzare l’asticella. “Nel 2021 ho raggiunto i miei obiettivi, che erano il premio di rookie of the year e la prima vittoria e le pole position – ha detto -. Ho imparato molto dall’incidente di Portimao, infatti la seconda gara sul circuito sono andato bene. Sono pronto per l’inizio della nuova stagione. Le aspettative sono grandi. La moto è diversa, vedremo meglio nei test in Malesia. Il mio obiettivo è chiudere tra i primi 4-5 in classifica piloti”.
    L’entusiasmo di Zarco
    Anche Johann Zarco ha parlato in vista della nuova stagione: “Ci stiamo ancora preparando, perché la prima gara è in marzo. Sto provando a fare meglio di quello che ho fatto l’anno scorso. Sto imparando di nuovo che una stagione è molto lunga. Nel 2020 abbiamo avuto una stagione corta per il Covid, mentre nel 2021 siamo tornati ad avere una stagione normale. E’ una lezione importante in vista del 2022”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Pramac Racing: presentate le nuove moto

    ROMA –  Il team Pramac Racing si rivela oggi al pubblico. Il team motorizzato Ducati proporrà in MotoGp ancora la coppia formata da Johann Zarco e Jorge Martin. Grazie a loro, l’anno scorso sono arrivati in casa Pramac il titolo di miglior team indipendente, il premio Rookie of the year (Martin) e il titolo di miglior pilota indipendente (Zarco). Con il passaggio di Fabiano Sterlacchini e Francesco Guidotti in KTM, l’ad del gruppo Pramac, Paolo Campinoti, ha ingaggiato Paolo Calabresi (nuovo team manager) e Fonsi Nieto (nuovo direttore sportivo). “Guidotti – ha detto Campinoti – ha dato il suo grande contributo, ma abbiamo una margine per migliorare ulteriormente i risultati dell’anno scorso”.
    Cambio al vertice
    “Avere Calabresi – ha proseguito Campinoti – è fantastico e con lui raggiungeremo un livello alto. Mentre Nieto è da sempre nel motorsport e la sua esperienza giocherà un ruolo importante”. A prendere la parola dalla sede toscana di Pramac Racing è poi proprio Calabresi, che ha detto: “Mi sento ancora giovane e sono curioso di vivere questa nuova avventura. Non sarà facile, ma questa nuova sfida è eccitante soprattutto se affrontata accanto a questi piloti spettacolari, pronti a guidare queste moto. Abbiamo ragazzi straordinari in scuderia e non vedo l’ora di tornare in pista”. Oltre ai nuovi manager, sono state infatti presentate anche le livree, che potranno tra non molto assaggiare l’asfalto. Tutto il team Pramac è infatti pronto a volare a Sepang, per il primo appuntamento ufficiale della stagione: i test ufficiali al via questo fine settimana. LEGGI TUTTO