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    Dal Giappone il due ruote elettrico per viaggiare con il cane

    Direttamente dal Giappone arriva un veicolo davvero inusuale. Progettato dalla startup Hokkaido, è un ciclomotore elettrico e si chiama Mopet e permette a tutti i padroni che voglio fare un giro breve o una passeggiata di portare con sé il proprio amico a quattro zampe, grazie allo spazio studiato appositamente per l’animaletto.
    Pieghevole e leggero

    Mopet è dotato di una batteria facilmente rimovibile, con una ricarica completa di 10 ore per la prima volta, e di 6 ore le successive. È pieghevole (pesa appena 28 kg) ed è quindi semplice da trasportare anche in auto o sui mezzi pubblici. La velocità massima è di circa 37 km/h. La sua particolarità, ovviamente, è lo spazio che c’è tra la sella e il manubrio, che è stato pensato e progettato per il cane. Lungo 45 cm, largo 33 e alto 21. Non uno spazio enorme, quindi, ma più che sufficiente per ospitare un cagnolino di piccole-medie dimensioni che in questo modo può essere comodamente trasportato, magari per una passeggiata al parco o in città. È anche dotato di un meccanismo di chiusura, simile a quello dei trasportini dove solitamente vengono sistemati gli animali durante i viaggi.
    Prodotto in Giappone, Mopet è al momento omologato solo per le strade del Sol Levante: è dotato di luci a LED, indicatori, un clacson, uno specchietto e un portatarga. La produzione è partita grazie a un crowdfunding avviato sulla piattaforma giapponese Makuake: oltre 100 persone hanno aderito, incuriositi e desiderosi di viaggiare con il proprio animale domestico.
    Frank Matano rider per un giorno a Roma: ecco perché LEGGI TUTTO

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    Verstappen, passione Vespa: il campione del mondo F1 e il suo mitico motorino

    A 24 anni vanta un Mondiale di F1 e un arsenale di auto da capogiro. Nel suo parco macchine privato spiccano Aston Martin, Porsche, Ferrari, una Honda che ha deciso di vendere per donare il ricavato in beneficienza e… una Vespa. Il celebre motorino Piaggio è utilizzato da Verstappen per gli spostamenti più brevi tra la patria Olanda e Montecarlo, dove vive come la maggior parte dei piloti della Formula 1.

    La passione tutta italiana di Max
    Un mondiale appena vinto, un party da sogno su uno yacht per festeggiare il trionfo e un luminosissimo futuro nel mondo della Formula 1. Verstappen sta realizzando tutti suoi sogni, ma la sua più grande vittoria è quella di rimanere un ragazzo semplice e genuino. La vittoria di Yas Marina non lo ha cambiato, anche se l’arsenale di supercar nel suo garage non è proprio quello tipico del classico ragazzo della porta accanto.
    Vespa e (RED) contro la lotta all’Aids: modello speciale per il 2022
    Nonostante i bolidi che possiede però, Max, tra le strade di Olanda e Montecarlo, preferisce utilizzare un altro mezzo, uno scooter che, così come Verstappen stesso, ha fatto la storia: la mitica Vespa. Oltre alle Ferrari del pilota, spicca così un altro simbolo della tradizione italiana, col suo design vintage che, apprezzato da un giovane ragazzo come lui, acquista ancora più valore.
    Vespa compie 75 anni e festeggia 19 milioni di esemplari prodotti LEGGI TUTTO

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    Verstappen, non solo supercar: nel suo garage c'è la mitica Vespa!

    Nel garage di Max Verstappen, affollato di supercar come Aston Martin, Porsche, Ferrari e una Honda che ha deciso di vendere per donare il ricavato in beneficienza, c’è anche posto anche per la celebre Vespa. Il pilota tiene davvero tanto al suo gioiello made in Italy, che utilizza per gli spostamenti più brevi in Olanda e a Montecarlo, dove risiede. A testimoniare la sua passione per lo scooter più famoso della storia d’Italia, uno scatto pubblicato sul suo profilo Instagram.

    Verstappen, passione per il made in Italy
    Un mondiale vinto a soli 24 anni, un party da sogno su uno yacht per festeggiare il trionfo e un luminosissimo futuro nel mondo della Formula 1. Verstappen sta realizzando tutti suoi sogni, ma la sua più grande vittoria è quella di rimanere un ragazzo semplice e genuino. La vittoria di Yas Marina non lo ha cambiato, anche se l’arsenale di supercar nel suo garage non è proprio quello tipico del classico ragazzo della porta accanto.
    Vespa Elettrica e (RED) insieme per la lotta all’Aids
    Nonostante i bolidi che possiede però, Max, tra le strade di Olanda e Montecarlo, preferisce utilizzare un altro mezzo, un piccolo scooter che, così come Verstappen stesso, ha fatto la storia: la mitica Vespa. Oltre alle Ferrari del pilota, spicca così un altro simbolo della tradizione italiana, col suo design vintage che, apprezzato da un giovane ragazzo come lui, acquista ancora più valore.
    Vespa festeggia 75 anni e 19 milioni di esemplari prodotti dal ’46 LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marc Marquez: “Impossibile la mia vita senza moto”

    ROMA – Dazn con il documentario “Io pilota” è entrato nella sfera più personale di alcuni corridori spiegando il loro rapporto con le moto. Particolarmente emozionanti le parole di Marc Marquez, alle prese con un periodo delicato della sua carriera. “La mia vita non avrebbe senso senza le moto – sottolinea il pilota Honda – noi piloti conosciamo la sensazione di quando si cade, il rischio, il dolore, la possibilità di infortunarsi. A volte succede che hai voglia di tornare subito in sella, altre devi attendere qualche giorno, ma resti sempre un professionista, è la tua passione ma soprattutto il tuo lavoro e a volte sei praticamente obbligato a tornare in pista”.
    “Una sensazione di libertà”
    Ansie, paure, momenti frustranti non potranno mai fermare quel senso di libertà che si prova solo in pista. “La sensazione più brutta c’è quando le cose non funzionano. Alcuni volte cadi e ti senti bene poi crolli. Possono succedere tante cose ma sei stai combattendo per recuperare la forma le sensazioni sono peggiori. Però in moto c’è anche il rovescio della medaglia, una sensazione di libertà che non si prova quasi mai nella vita e che ti fa mettere il rischio in un angolo”, ha concluso il pilota spagnolo. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marc Marquez: “Non riesco a pensare a una vita senza moto”

    ROMA – Il documentario prodotto da Dazn dal titolo “Io pilota” racconta in quattro episodi la sfera più personale dei corridori e il loro rapporto con le moto. Particolarmente emozionanti le parole di Marc Marquez, alle prese con un periodo delicato della sua carriera. “La mia vita non avrebbe senso senza le moto – spiega il pilota Honda – noi piloti conosciamo la sensazione di quando si cade, il rischio, il dolore, la possibilità di infortunarsi. A volte succede che hai voglia di tornare subito in sella, altre devi attendere qualche giorno, ma resti sempre un professionista, è la tua passione ma soprattutto il tuo lavoro e a volte sei praticamente obbligato a tornare in pista”.
    “Una sensazione unica”
    Il campione iberico racconta anche il contrasto tra le emozioni negative e positive che un pilota prova in pista. “La sensazione più brutta c’è quando le cose non funzionano. Alcuni volte cadi e ti senti bene poi crolli. Possono succedere tante cose ma sei stai combattendo per recuperare la forma le sensazioni sono peggiori. Però in moto c’è anche il rovescio della medaglia, una sensazione di libertà che non si prova quasi mai nella vita e che ti fa mettere il rischio in un angolo”, ha concluso Marquez. LEGGI TUTTO

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    Vespa annuncia una nuova collaborazione con Justin Bieber

    L’annuncio è arrivato direttamente dalla Casa di Pontedera, una notizia improvvisa ma che innalza le aspettative per quello che potrebbe essere il modello Vespa. A collaborare a questo progetto, che verrà svelato a febbraio 2022, c’è Justin Bieber che ha svelato qualche anticipazione: “I miei fan sanno quanto io ami lo sport: lo skateboard, l’hockey, il basket, la BMX. Sono da sempre attratto da questo mix di stile, eleganza e velocità. Sono entusiasta all’idea di poter reinterpretare l’iconico design di Vespa”.
    Piaggio, allenza con Bp per mobilità elettrica su due ruote
    Un progetto per i giovani
    Tutto nasce, come spiegato in una nota stampa del gruppo Piaggio, perché entrambe le parti sono “spinte dal desiderio di esplorare la creatività e celebrare lo stile e il design, ma allo stesso tempo divertirsi insieme”. L’idea di base è quella di parlare ai giovani, fedelissimo pubblico della pop star e potenziali clienti di Vespa, cresciuti molto negli ultimi anni anche grazie a uno stile fresco e moderno, senza mai dimenticare lo spirito classico che caratterizza l’iconico scooter italiano. Non resta che attendere un paio di mesi.
    Piaggio One: l’e-scooter per i giovanissimi presentato su Tik Tok LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Lorenzo: “Sono stato il primo ad ammettere di avere paura”

    ROMA – Jorge Lorenzo, ai microfoni di DAZN, ha ripercorso la sua carriera in MotoGp parlando anche dei momenti più difficili, causati da cadute e infortuni che hanno minato la sua fiducia, portandolo quasi ad avere paura di quello che era il suo lavoro: “Sono stato uno di quelli coraggiosi, non avevo paura di esprimere quello che sentivo dal 2008. Ho avuto paura dopo le cadute in Cina, a Le Mans o al Montmeló in cui ho battuto la testa. Ho anche detto che avevo paura di andare in moto ma poi a poco a poco l’ho superata, sono stato il primo ad ammetterlo”.
    Le parole di Lorenzo
    “Sulla moto hai molto controllo, perché lo fai da quando sei piccolo – ha aggiunto Lorenzo, ritiratosi al termine del 2019 -. Non sei consapevole che se qualcosa va storto o hai sfortuna puoi avere un handicap per tutta la tua vita fisica o addirittura perdere la vita”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Lorenzo: “Dopo le cadute avevo paura di andare in moto”

    ROMA – “Sono stato uno di quelli coraggiosi, non avevo paura di esprimere quello che sentivo dal 2008. Ho avuto paura dopo le cadute in Cina, a Le Mans o al Montmeló in cui ho battuto la testa. Ho anche detto che avevo paura di andare in moto ma poi a poco a poco l’ho superata, sono stato il primo ad ammetterlo”. Jorge Lorenzo, ai microfoni di DAZN, ha ripercorso la sua carriera in MotoGp parlando anche dei momenti più difficili, causati da cadute e infortuni che hanno minato la sua fiducia, portandolo quasi ad avere paura di quello che era il suo lavoro.
    Il racconto di Lorenzo
    “Sulla moto hai molto controllo, perché lo fai da quando sei piccolo – ha aggiunto Lorenzo, ritiratosi al termine del 2019 -. Non sei consapevole che se qualcosa va storto o hai sfortuna puoi avere un handicap per tutta la tua vita fisica o addirittura perdere la vita”. LEGGI TUTTO