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    Da Costa ribalta l’ePrix Berlino: gara 2 è della Porsche

    I 38 giri dell’ePrix di Berlino diventano 41, tre di recupero per le due fasi di Safety Car che hanno caratterizzato anche gara-2. Giro 11, di nuovo problemi per Maserati, con Guenther a tamponare una Andretti e dover dire addio alle ambizioni di zona punti.

    Contact for @edomortara! The @MahindraRacing driver looks to have sustained some damage to his front wing as a result. @SUNMINIMEAL #BerlinEPrix pic.twitter.com/MX0t8tQzFp
    — Formula E (@FIAFormulaE) May 12, 2024

    La prima fuga di Da Costa
    La Safety Car del giro 25, per l’incidente tra Nato e Fenestraz, è quella che penalizza il tentativo di fuga di Da Costa. Il pilota Porsche prova lo strappo al giro 23 e riesce ad aprire un distacco di 1″ sul gruppo guidato da Rowland, Cassidy ed Evans. Tutti ricompattati, però, dalla vettura di sicurezza.

    No room there The moment that @NatoNorman and @sachafenestraz came to blows in the @SUNMINIMEAL #BerlinEPrix!The @PorscheRaces Safety Car is out once again as the stranded @NISMO is recovered. pic.twitter.com/nfQt2kZIZG
    — Formula E (@FIAFormulaE) May 12, 2024

    La ripartenza al giro 29 vede Evans provare a guadagnare la testa della gara per effettuare l’ultimo Attack Mode. Riesce nel tentativo e il rientro è dritto in lotta con l’altra Jaguar di Nick Cassidy, che corre in ottica campionato ed è leader dopo le due gare di Berlino. Davanti, il secondo strappo di Da Costa arriva al giro 37, costruisce di nuovo un gap di 1″ su Rowland, Evans, Cassidy e Wehrlein. È l’azione decisiva, che porterà al successo.

    Back into the lead for @afelixdacosta! ??Evans runs deep and the @PorscheFormulaE driver is quick to pick up the pieces.@SUNMINIMEAL #BerlinEPrix pic.twitter.com/CFdHPBLh1y
    — Formula E (@FIAFormulaE) May 12, 2024

    L’inizio di stagione difficile e il lavoro per recuperare
    “Aspettiamo e vedremo”, dice scherzando Da Costa sulla vittoria, memore di quanto accaduto a Misano. “Sono fiducioso che abbiamo tutto in regola. E’ fantastico vincere la gara di casa di Porsche. Qui ci sono qui tante persone che lavorano sodo in fabbrica e solitamente non vanno in pista. È stato un inizio di stagione difficile, poi abbiamo costruito lo slancio”.
    C’è “luce” tra le macchine alle spalle, Cassidy recupera un po’ e chiude secondo a 7 decimi, Rowland è terzo a 2″8 e Wehrlein a 4″1. La seconda Porsche difende il piazzamento da Dennis, poleman e quinto sotto la bandiera.
    Evans termina sesto, davanti alla Maserati di Daruvala, poi la McLaren di Barnard – ancora in sostituzione di Bird -. Finisce in zona punti il rookie Eriksson, su Envision e in sostituzione di Buemi impegnato a Spa per la 6 Ore del WEC. Vergne completa la top ten con DS Penske.
    Cassidy lotta con Evans
    In casa Jaguar, Cassidy ha corso facendo spalle larghe nel finale ed esce da Berlino da leader del campionato: “Alla fine è stato un grand week end per noi, mi dispiace per Mitch che ha perso delle posizioni. A volte funziona a volte no, va così in queste gare in gruppo”.

    Racing is once again underway! @afelixdacosta leads the restart but @NickCassidy_ comes CHARGING through the field to snatch top spot.@SUNMINIMEAL #BerlinEPrix pic.twitter.com/1AYUGTrGoM
    — Formula E (@FIAFormulaE) May 12, 2024

    Con 140 punti, Cassidy vola verso gli ePrix di Shanghai in testa, davanti a Wehrlein con 124 punti e Rowland a 118 punti. Il pilota Nissan è assolutamente in corsa per il titolo e, dopo la vittoria al sabato, racconta: “La strategia di ieri era quella di arrivare in fretta davanti, oggi è stata diversa. La gara è stata davvero durissima, tutti sono stati davvero molto aggressivi e l’aspetto chiave è stato il correre tra due Porsche e due Jaguar a fare gioco di squadra, mentre io ero solo”.
    Alle spalle di Rowland, Dennis è a quota 102 punti, poi Evans a 92. La Formula E tornerà in pista il 25 e 26 maggio, per altri due ePrix verso il gran finale di Portland a giugno e Londra il 20 e 21 luglio. LEGGI TUTTO

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    Cassidy show all’ePrix Berlino, vince e va in testa al Mondiale di Formula !

    Sono due e raggruppano i piloti al giro 11 (stop di Eriksson su Envision) e al giro 30 (stop di Guenther). È un ePrix di Berlino deciso dalle strategie di gestione dell’energia, così diventa fondamentale e premiante correre nel gruppo, esporsi il meno possibile in testa alla gara e provare a giocare la sorpresa nel finale.

    UNBELIEVABLE SCENES @NickCassidy_ comes from NINTH on the grid to win the Round 9 @SUNMINIMEAL #BerlinEPrix! pic.twitter.com/TOIaYRJmCy
    — Formula E (@FIAFormulaE) May 11, 2024

    Cassidy presente quando conta
    Cassidy, nono in griglia, si eclissa nel corso dell’ePrix, fino ad arretrare in 18° posizione dopo la seconda Safety Car. Poi, d’un colpo, il recupero che lo porta in seconda posizione. È il giro 43 quando spunta là davanti, secondo e in scia a Vergne, che ha corso, invece, un ePrix sempre tra le prime 5 macchine. Il risultato? Cassidy rimonta e allunga con margine su tutto il gruppo, grazie al 2% di energia residua extra.
    “Spero vi sia piaciuta la gara, è stata davvero difficile. Il team ha corso senza errori, la strategia è stata perfetta anche se non avevamo la macchina per vincere oggi”, racconta Cassidy, che va in testa al mondiale, davanti a Wehrlein. “Abbiamo un gruppo straordinario di persone, mi sto divertendo quest’anno e giornate come questa sono decisamente speciali”.

    FOUR WIDE FOR THE LEAD IN BERLIN @SUNMINIMEAL #BerlinEPrix pic.twitter.com/Rz1XkD2rNP
    — Formula E (@FIAFormulaE) May 11, 2024

    Vergne soddisfatto del piazzamento
    Per una Jaguar che ha giocato una carta molto diversa nella gestione dell’ePrix, c’è una DS Penske velocissima in qualifica e ancora sul podio in gara.
    “Gara molto intensa, sono felicissimo della seconda posizione”, dice Vergne. “Non abbiamo visto Nick arrivare su una strategia diversa, io ho corso con una tattica per fare corsa davanti e in gestione dell’energia, ma non ho nulla da recriminare. Sono molto contento del secondo posto, è  un altro podio e domani ci sarà un’altra gara”.
    Cassidy ha preso facilmente la testa della corsa al giro 43, allungando come nessun altro era riuscito (né vi aveva tentato) nei 42 giri precedenti. Uno sviluppo dell’ePrix tutto sul tema di un gruppo di monoposto molto vicine e in costante lotta per la posizione.
    Un altro pilota che ha rimontato da una posizione arretrata in griglia è stato Oliver Rowland. Dal 15° posto è arrivato a lottare con Vergne per la seconda piazza. Alla fine, chiude terzo: “E’ stata una gara intensa, ho provato a battagliare con piloti che avevano 1-2% di energia in più. Davvero una corsa intensa, non potevi sbagliare, né essere troppo aggressivo”.

    More bad news for @abtmotorsport! @KelvinvdLinde has sustained damage to his front wing and is forced to return to the pits.@SUNMINIMEAL #BerlinEPrix pic.twitter.com/jjLYSypzlr
    — Formula E (@FIAFormulaE) May 11, 2024

    I delusi dell’ePrix di Berlino
    Ha sprecato un’opportunità di ottenere punti importanti è stato Jake Dennis. Dalla penultima fila in griglia, il campione del mondo in carica era risalito fino alla top 5 ma una foratura e un errore in frenata, al giro 40, lo hanno costretto al pit-stop e all’abbandono dei sogni di gloria.
    Giù dal podio terminano Evans, Wehrlein e Da Costa, poi Vandoorne, Mortara – poleman di giornata -, Fenestraz e Barnard (in McLaren ancora a sostituire l’infortunato Bird). Occasione sprecata di andare a punti per le due Maserati, protagoniste di battaglie in pista e con danni che hanno costretto Guenther al ritiro e Daruvala al 17° posto. Il pilota indiano, fino allebattute conclusive, era in lizza per un piazzamento tra i primi 6.

    CONTACT for @DaruvalaJehan The @maseratimsg loses any chance of points as rejoins the running at the back of the grid. @SUNMINIMEAL #BerlinEPrix pic.twitter.com/25GXXqj3xT
    — Formula E (@FIAFormulaE) May 11, 2024

    Domenica si replica, gara-2 dell’ePrix a Berlino su una tracciatura di Tempelhof molto più scorrevole e veloce rispetto al passato ma con il tema dell’estrema gestione energetica sempre presente. LEGGI TUTTO

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    MotoGp Le Mans, Bagnaia cade ma è 2°! Martin in pole, Marquez chiude 13°

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    Bagnaia irritato con un giornalista: “È un ca…ta, io penso a vincere”

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    Senna, 30 anni dopo sull’asse Torino-Imola

     / MotoriGrande successo di pubblico per “Senna Forever”, la mostra allestita al Mauto. Le inziative per il 1° maggio. La direttrice Bravetta: “Lo straordinario afflusso di visitatori dimostra quanto sia vivo il suo mito”Enrico Capello29 LEGGI TUTTO

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    I raggi del sole rovinano l’auto: come tutelarla in vista dell’estate

    Per quanto l’alzarsi delle temperature sia piacevole, il troppo calore non fa mai bene. Né a noi né alla nostra auto. Anche lei soffre il caldo, il quale se non si presta la giusta attenzione, può provocare dei danni all’utilitaria. Questo perché gli effetti dei raggi solari possono rovinare sia la carrozzeria che  gli interni.
    È perciò importante sapere come essi possono influire sul veicolo e imparare a proteggerlo adeguatamente. In aiuto arrivano gli esperti di Parclick, app di prenotazione di parcheggi, che oltre a darci alcuni suggerimenti mostra anche gli effetti più evidenti, da tenere sott’occhio.
    I danni delle alte temperature
    Uno dei primi elementi a patire i raggi UV è la vernice della vettura. Questi infatti possono causare la decolorazione, la desquamazione e la perdita di brillantezza della vernice, in particolare nei colori più scuri che tendono ad assorbire più calore. Inoltre, il calore estremo può far seccare e crepare le parti in plastica e gomma della carrozzeria, facendole perdere le loro proprietà protettive e, a volte, staccarsi dal veicolo. Una cosa che colpisce più di tutte sia le guarnizioni delle porte che i tergicristallo. Il gran calore può anche intaccare i liquidi del motore e alcune parti flessibili dell’auto, come le cinghie e i tubi, con la conseguenza di ottenere un’usura precoce del propulsore o una riduzione delle sue prestazioni.
    Passando all’interno dell’abitacolo, la temperatura aumenta di 1 grado al minuto fino a stabilizzarsi intorno ai 70°C nell’aria, e 80°C sul cruscotto, il volante e i sedili. Questo forte calore, oltre a far anche qui seccare o crepare i materiali dell’interno, come la pelle o la plastica,  può anche danneggiare componenti elettronici e ridurre l’efficienza della batteria. Ad essere componenti vulnerabili sono anche i pneumatici, che a causa della luce solare possono essere vittime di un’usura preoce.
    Consigli per tutelare l’auto
    Una delle prime attenzioni da avere – se si può – è tenere l’auto in un luogo dove la luce solare non possa arrivare, quindi in un garage coperto, specie nelle giornate più afose. La temperatura rimarrà così più bassa. Oppure, in mancanza di un box per la propria utilitaria, si può optare per una sosta all’ombra, calcolando però il il movimento del sole se la lasciamo per diverse ore.
    Altrimenti, si può considerare l’uso di una copertura per l’auto. Queste coperture sono progettate per bloccare i raggi UV e ridurre il calore all’interno del veicolo. O anora installare un parasole sul parabrezza principale, che ridurrà la temperatura di 10°C all’interno dell’auto e di 40°C sul cruscotto. Infine, si può optare per una tecnica di cristallizzazione, applicando una resina protettiva sulla vernice, che garantirà una maggiore durata della vernice e preverrà che piccole aggressioni danneggino la vernice originale dell’auto, oppure usare pellicole solari che possano bloccare fino al 99% dei raggi UV, che andranno dunque sia a ridurre il calore, che aumentare la privacy e migliorare la sicurezza dei vetri della vettura.
    Auto è anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella LEGGI TUTTO

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    Motogp, dottor Pecco e mister Vale

    La regia che stacca sui box quando in pista fanno a sportellate è simpatica quanto la sabbia negli occhi, ma per una volta vedere i volti trasfigurati di Carola Bagnaia e Domizia, sorella e promessa sposa di Pecco, ha reso l’idea. Hai voglia a mettere titoli mondiali in bacheca, quelli sono numeri. Quella che resta è l’emozione, fotografare il momento in cui il talento supera la ragione. Valentino Rossi, maestro dell’irrazionale, dell’impossibile che diventa possibile, in quei tre quarti d’ora di gara ha capito cosa stava succedendo, incoronando subito il suo allievo: «Non so se riuscirò a fare qualcosa di bello come hai fatto te, ti sarò debitore per tutta la vita». Normale che dentro ci sia un po’ di sadica soddisfazione per la sconfitta di Marquez davanti a 150.000 tifosi spagnoli ma è bello pensare che mai come ieri, Valentino si sia rivisto in Bagnaia. Pecco non è l’ultimo venuto e lo sappiamo: due mondiali e 20 successi in MotoGP. Veloce, talentuoso, preciso. Gli mancava solo una cosa e non per colpa sua: il confronto a viso aperto. Il primo titolo vinto contro Quartararo su una simil-Yamaha e il secondo contro Martin, per niente pronto a differenza di quest’anno, gli hanno lasciato sì il posto nella storia del motociclismo ma – per gli innamorati orfani di Valentino – sembrava sempre un’incompiuta. Mancava il colpo di fantasia, la lucida follia sempre distante dall’immagine dei ragazzi seri come Bagnaia. Che errore madornale scambiare l’educazione per debolezza. Ieri se ne sono accorti tutti, compreso Marquez: la sicurezza nel primo giro (da settimo a secondo in poche curve), la forza mentale, fisica e tecnica per respingere l’assalto finale di Marc, raccontano che sotto la visiera c’è un altro Bagnaia. Dottor Pecco e Mister Vale. Non solo un campione del mondo ma un talento che nel momento chiave della stagione, giocando fuori casa, sul terreno preferito del suo rivale otto volte campione del mondo, con il pubblico che di sicuro non tifava per lui, ha fatto qualcosa che non aveva mai fatto. E’ argomento per puristi il fatto che Marquez abbia poca conoscenza della Ducati al contrario di Bagnaia, in rosso ormai da anni. Gli ultimi giri di ieri sono invece uno spartiacque: c’è un Bagnaia pre Jerez e uno post Jerez. Il problema sarà di chi (Marquez, Martin, il baby fenomeno Acosta) vuole vincere il Mondiale.  LEGGI TUTTO