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    MotoGp, Bagnaia leader del secondo giorno di test a Jerez

    ROMA – Francesco “Pecco” Bagnaia è il più veloce in pista nella seconda giornata di test a Jerez. Il pilota Ducati, autore di un finale di stagione da assoluto protagonista, ha fatto registrare il tempo di 1:36.872 precedendo il campione del mondo 2021, Fabio Quartararo in sella alla sua Yamaha. Completa il podio Alex Rins su Suzuki. Alex Vinales conferma il quinto posto di ieri mostrando notevoli progressi con un gran lavoro in pista da oltre 80 giri con l’Aprilia.
    Gli altri piloti
    Dopo esser stato il più veloce nei test di ieri, Takaaki Nakagami si piazza in ottava posizione precedendo le Ducati di Enea Bastianini e Jack Miller, con la scuderia di Borgo Panigale che si conferma la migliore squadra della due giorni. Dodicesimo Luca Marini davanti ad Andrea Dovizioso mentre è quindicesimo il pilota Yamaha Franco Morbidelli, sempre alle prese con guai di natura fisica. Il migliore dei debuttanti è stato Fabio Di Giannantonio, che proprio in chiusura di giornata ha scavalcato Fernandez piazzandosi al diciannovesimo posto. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, ira Fernandez contro Gardner: “Il campione morale Moto2 sono io”

    ROMA – Raul Fernandez, vice campione del mondo in Moto2 alle spalle di Remy Gardner, si scaglia contro l’iridato australiano, suo compagno di squadra in Moto2 e ora anche in MotoGp nel team KTM Tech3. Lo spagnolo sostiene, in un’intervista a “motorsport.com”, di essere lui il “campione morale della Moto2”, tesi sostenuta citando di numeri, giri veloci e pole conquistate durante la stagione appena trascorsa. Non solo, Fernandez, a Jerez come tutti i piloti alle prese con i  consueti, attacca anche il team Red Bull KTM Ajo: “Nessuno sapeva come guidarci – ha dichiarato il 21enne – ed è per questo che non abbiamo conquistato il titolo. Il problema è che tutta la mia squadra era inesperta. Doveva esserci una figura leader e invece c’era chi metteva ostacoli sul nostro percorso: era come nuotare controcorrente”.
    Fernandez: “Il gelo nel box dopo Austin”
    Raul Fernandez descrive con frasi impietose il clima nel team di Aki Ajo: “Nonostante le pietre messe sul nostro cammino, io e i miei meccanici abbiamo combattuto tutti sulla stessa barca. Quando ho vinto ad Austin ed eravamo sul podio a festeggiare c’erano persone nel box che stavano zitte e non applaudivano. Quando sei un pilota, hai bisogno di persone che credano in te e non che ti impediscano di raggiungere l’obiettivo”. E infine la staffilata finale a Gardner: “È facile dirsi campione quando hai corso per sei anni sempre in Moto2. Non sei stato il più bravo, ma sei solo quello che alla fine non è stato ostacolato”. La replica seccata dell’australiano non ha tardato ad arrivare: “Chi è il campione? Lui può pensare quello che vuole, sono solo str****te”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Raul Fernandez a valanga contro Gardner: “Io campione morale Moto2”

    ROMA – Sono pesanti come macigni le parole che il vice campione del mondo Raul Fernandez scaglia contro Remy Gardner, suo compagno di squadra in Moto2 e ora anche in MotoGp nel team KTM Tech3. Lo spagnolo sostiene, in un’intervista a “motorsport.com”, di essere il “campione morale della Moto2”, tesi sostenuta a suon di numeri, giri veloci e pole conquistate durante la stagione appena trascorsa. Non solo, Fernandez, alle prese come tutti i piloti con i test di Jerez, ne ha anche per il team Red Bull KTM Ajo: “Nessuno sapeva come guidarci – ha dichiarato il 21enne – ed è per questo che non abbiamo conquistato il titolo. Il problema è che tutta la mia squadra era inesperta. Doveva esserci una figura leader e invece c’era chi metteva ostacoli sul nostro percorso: era come nuotare contro corrente”.
    Fernandez: “Dopo Austin il gelo nel box”
    C’è una frase che forse più di tutte rende l’idea di quello che, secondo Fernandez, fosse il clima nel team di Aki Ajo: “Nonostante le pietre messe sul nostro cammino, io e i miei meccanici abbiamo combattuto tutti sulla stessa barca. Quando ho vinto ad Austin ed eravamo sul podio a festeggiare c’erano persone nel box che non aprivano bocca, né applaudivano. Quando sei un pilota, hai bisogno di persone che credano in te e non che ti impediscano di raggiungere l’obiettivo”. E infine la stoccata finale a Gardner: “È facile dirsi campione quando hai corso per sei anni sempre nella stessa categoria. Non sei stato il più bravo, ma sei solo quello a cui non hanno messo i bastoni fra le ruote”. Non si è fatta attendere la replica stizzita dell’australiano: “Chi è il campione? Lui può pensare quello che vuole, sono solo str****te”. LEGGI TUTTO

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    Distrutta la Lamborghini tempestata di Swarovski di una modella russa

    Guai e spese folli in vista per Daria Radionova che dovrà riparare la sua Lamborghini Aventador nera tempestata di critalli Swarowski da oltre 320mila euro. La modella, seguitissima sui social (a oggi conta ben 626mila follower su Instagram) è una grande appassionata di automobili decisamente poco sobrie. Ma di recente non si può dire che se la passi troppo bene: la sua auto gioiello, purtroppo, è andata distrutta in un incidente a Londra, dal quale però l’infuncer è uscita per fortuna illesa. Guarda la galleryLamborghini ricoperta di Swarowski dell’influencer Daria Radionova
    Aventador distrutta
    Di auto ricoperte di cristalli e brillanti se ne sente parlare molto ultimamente, come la Porsche GT3 tempestata di pietre prezione appena presentata in Cina di cui vi abbiamo parlato in un recente articolo. Quella di Daria Radionova ha fatto una brutta fine e non è chiaro se potrà essere riparata e tornare come prima. Ma qual è stata la dinamica dell’incidente? Secondo quanto riportato da fonti britanniche, la vettura sarebbe stata urtata mentre era in sosta all’interno di un parcheggio pubblico di Londra. La bella Daria in passato si era vantata del suo potentissimo gioiellino con il suo pubblico social: nel 2019 l’aveva sfoggiato a un raduno di Kensington e aveva acquistato addirittura una targa personalizzata con il suo nome (DAR 11A) per far sapere a tutti che quella Lamborghini fosse di sua proprietà. Proprio la scorsa settimana aveva pubblicato due foto della scintillante automobile, una del frontale e l’altra del posteriore, con la didascalia: “è più sexy davanti o dietro?”. Il modello, che Daria chiama “pantera nera” è senza dubbio più unico che raro, frutto di un lavoro di 700 ore per incastonare le piccole pietre su tutta la vettura. Riuscirà a farla riparare?
    Wanda Nara, notti milanesi senza Icardi ma con la Lamborghini Minotauro LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Dovizioso a Jerez su Yamaha: “Feeling positivo ma poco grip”

    ROMA – Si è chiusa ieri la prima tornata di test a Jerez in vista dell’annata MotoGp targata 2022. Andrea Dovizioso, accasatosi alla Yamaha nella parte finale della scorsa stagione, ha preso contatto per la prima volta con la moto ufficiale della RNF Racing, tracciando un primo bilancio. “È sempre fantastico provare una nuova moto e il feeling è stato buono e positivo. Jerez sarà la pista per capire tante cose e risolverle, perché è un tracciato sempre strano, soprattutto con il vento. Non sarà un vero test, ma la potenza al momento a nostra disposizione non ci fa fare grandi passi avanti”, ha dichiarato l’exx Ducati. 
    Dovizioso: “Obiettivo è raggiungere grip”
    Lavori in corso dunque in casa Yamaha, dove un modello quasi definitivo della moto per il 2022 verrà presentato a febbraio. Nel frattempo Dovizioso può continuare a correre sui nuovi telai che la casa giapponese andrà a proporgli in questi giorni di test a Jerez, attività che l’ex ducatista non disdegna, anzi: “Penso di essere bravo nel collaudare moto nuove. Quello però che è evidente è che manca il grip. Va bene raggiungere questo obiettivo, poi la potenza ben venga”, ha detto. Il classe 1986 ha anche commentato la stagione di Fabio Quartararo, campione iridato con il team Monster Energy Yamaha: “Come mi aspettavo ha fatto qualcosa di pazzesco”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Dovizioso in sella con Yamaha: “Obiettivo è avere grip”

    ROMA – Si è conclusa ieri la prima giornata di test a Jerez in vista della stagione MotoGp targata 2022. Andrea Dovizioso, passato alla Yamaha nella parte finale della scorsa annata, ha preso contatto per la prima volta con la moto ufficiale della RNF Racing, tracciando un primo bilancio. “È sempre fantastico provare una nuova moto e il feeling è stato buono e positivo. Jerez sarà la pista per capire tante cose e risolverle, perché è un tracciato sempre strano, soprattutto con il vento. Non sarà un vero test, ma la potenza attualmente a nostra disposizione non rappresenta un grande passo avanti”, ha dichiarato il forlivese. 
    Dovizioso: “Quartararo pazzesco”
    Cantieri ancora aperti dunque in casa Yamaha, dove un prototipo quasi definitivo della moto per il 2022 verrà svelato a febbraio. Nel frattempo Dovizioso può continuare a collaudare i telai che la casa giapponese andrà a proporgli in questi giorni di test a Jerez, attività che l’ex ducatista non disdegna, anzi: “Penso di essere bravo nel provare moto nuove. Quello però che è evidente è che manca il grip. Va bene raggiungere questo obiettivo, poi la potenza ben venga”, ha detto. Il 35enne ha anche commentato la stagione di Fabio Quartararo, campione del mondo con il team Monster Energy Yamaha: “Come mi aspettavo ha fatto qualcosa di pazzesco”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Quartararo: “Prima di Sepang non firmo niente”

    ROMA – Fabio Quartararo ha parlato dopo la prima giornata di test della MotoGp a Jerez, in vista del 2022. Il neo campione del mondo, dopo aver girato con il prototipo per la prossima stagione, si è mostrato tutt’altro che soddisfatto: “Abbiamo provato la stessa moto prototipo che avevamo al test di Misano ed ad essere sincero sono un po’ deluso, abbiamo anche provato alcune altre cose, tra cui un nuovo forcellone e novità a livello elettronico anti impennamento – le sue parole riportate da “paddock-gp.com” -. Dobbiamo fare ancora un po’ di lavoro, questo è solo il primo passo. Domani abbiamo un altro giorno di test. Proveremo altri elementi e poi spero che potremo fare un grande passo in termini di velocità a Sepang”.
    L’avvertimento
    “Jerez è una buona pista per migliorare le curve a bassa velocità e provare il telaio, non tanto il motore, perché i rettilinei sono troppo corti – ha aggiunto Quartararo -. La base 2021 era davvero buona, ma ci mancava tanta velocità massima e un po’ di aerodinamica. Abbiamo quasi tre mesi per lavorare su questo prima di Sepang. Fino ad allora non firmerò nulla, perché voglio vedere da parte della Yamaha impegno concreto su ciò che ho richiesto, almeno lo sforzo di provarci”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Quartararo dopo il day-1 a Jerez: “Sono un po' deluso”

    ROMA – “Abbiamo provato la stessa moto prototipo che avevamo al test di Misano ed ad essere sincero sono un po’ deluso, abbiamo anche provato alcune altre cose, tra cui un nuovo forcellone e novità a livello elettronico anti impennamento”. Queste le parole di Fabio Quartararo dopo la prima giornata di test della MotoGp a Jerez, in vista del 2022. Il neo campione del mondo, dopo aver girato con il prototipo per la prossima stagione, si è mostrato tutt’altro che soddisfatto. Dobbiamo fare ancora un po’ di lavoro, questo è solo il primo passo – le sue parole riportate da “paddock-gp.com” -. Domani abbiamo un altro giorno di test. Proveremo altri elementi e poi spero che potremo fare un grande passo in termini di velocità a Sepang”.
    Nessuna firma prima di Sepang
    “Jerez è una buona pista per migliorare le curve a bassa velocità e provare il telaio, non tanto il motore, perché i rettilinei sono troppo corti – ha aggiunto Quartararo -. La base 2021 era davvero buona, ma ci mancava tanta velocità massima e un po’ di aerodinamica. Abbiamo quasi tre mesi per lavorare su questo prima di Sepang. Fino ad allora non firmerò nulla, perché voglio vedere da parte della Yamaha impegno concreto su ciò che ho richiesto, almeno lo sforzo di provarci”. LEGGI TUTTO