Domenico Sottile
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GP Americhe, Quartararo alla prova Austin
Dopo un anno di assenza, torna in calendario il Gran Premio delle Americhe, che si svolgerà in Texas, questo fine settimana (visibile su NOW). Con quattro prove alla fine della stagione, quello di Austin sarà un banco di prova importante per il leader del Mondiale, Fabio Quartararo, che in passato non ha brillato al Circuit of The Americas.
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Nelle statistiche del francese, infatti, figura solo un settimo posto conquistato in Texas in Top Class. Con il suo miglior risultato che resta la seconda posizione guadagnata al suo primo anno in Moto3, nel 2015. Statistiche ben diverse da quelle di Marc Marquez che, in sella alla Honda, ha vinto ben sei volte sul circuito delle Americhe. Con lo spagnolo non ancora al top della forma, tuttavia, sarà ancora una volta Francesco Bagnaia il vero antagonista del pilota Yamaha. Forte di due vittorie consecutive, il piemontese del team Ducati arriva ad Austin nel pieno della fiducia, con il chiaro obiettivo di ridurre ulteriormente il gap da Quartararo. Una missione in cui potrebbe essere aiutato dal compagno di box, Jack Miller, che aveva già calcato il podio texano, arrivando terzo nel 2019. Più in difficoltà, invece, potrebbero essere i due alfieri del team Pramac, con Johann Zarco reduce dall’operazione per sindrome compartimentale e Jorge Martin rookie di categoria.
Con un’Aprilia in grande crescita e i piloti Suzuki a caccia di risultati, tanti i nomi papabili di podio in quel di Austin, soprattutto se il fattore meteo dovesse arrivare a scombinare le carte in tavola. Ad oggi, sembra infatti che la pioggia potrebbe fare capolino sul circuito nelle giornate di venerdì e sabato, con gara asciutta alla domenica. Chi sarà a spuntarla? La sfida è aperta.
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Superbike, Portimao 2021 in tv: orari e come vederlo
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SAFE, inaugurato il master tra energia, sport e sostenibilità
Con la cerimonia d’apertura, SAFE ha aperto le danze per il XIX master dallo slogan “Un pieno di energia per la mobilità sostenibile”. L’organismo indipendente attivo nel settore dell’energia e della mobilità sostenibile ha avviato il suo festival sulla gestione delle risorse energetiche, con interventi di vari esperti nel campo della mobilità green, incluse diverse personalità attive nelle competizioni sportive, ma anche dell’energia e delle infrastrutture.
SAFE, il master mette al centro il motorsport per un futuro più verde
Gli aspetti della transizione energetica
Padrone di casa è stato Raffaele Chiulli, presidente di SAFE, che ha illustrato alcuni degli aspetti più importanti che la transizione energetica e tecnologica porterà con sé, in particolare dal punto di vista occupazionale. “Quali saranno le nuove figure richieste? Sicuramente quelle attive nell’area delle Smart City e della produzione, distribuzione e consumo di energia. Persone con una visione olistica del nuovo sistema energetico, esperti di mobilità sostenibili, individui in grado di ripensare le soluzioni per le città del futuro. Ingegneri meccatronici, specie nell’ambito delle corse, e data scientist, per analizzare le masse di dati” ha detto Chiulli.
Il presidente di SAFE ha anche aggiunto: “Parlare di sinergie tra energia e trasporti significa parlare di impatti ambientali, economici e sociali, di infrastrutture, tecnologie, servizi, normativa e regolazione abilitante, investimenti e anche di sport”. Ed è proprio su questo aspetto, quello sportivo, che i lavori del master si sono concentrati.
Dalla MotoE a Enel X
L’aspetto sportivo è stato approfondito in particolare dagli esponenti della FIM, organizzatori della MotoE, e da Rodi Basso, presidente di E1 Series, il campionato di barche elettriche pronto a rivoluzionare il mondo della motonautica, con una lunga esperienza tra i team di Formula 1. Ultimo la McLaren, che ha avuto un ruolo fondamentale nel lancio della Formula E. “Nelle corse l’elettrico è arrivato già con la Formula 1, che grazie all’ibrido ha avuto un grande aumento dell’efficienza. In Formula E McLaren ha avuto un ruolo fondamentale fornendo i motori ai team, grazie all’esperienza maturata con il propulsore elettrico della supercar ibrida P1. Tra le competizioni e la strada c’è un continuo ping pong tecnologico” ha spiegato Basso.
Nell’uso di tutti i giorni, tuttavia, avrà una fondamentale importanza la rete di ricarica, che deve essere abbastanza capillare e resistente da garantire a tutti energia senza sovraccarichi. È questo il punto di vista di Federico Caleno, capo del dipartimento e-mobility solutions di Enel X, che ha spiegato come bisognerà agire per adeguare le infrastrutture: “Se c’è abbastanza energia? Il motore elettrico è il più efficiente, quindi la quantità di energia necessaria è minore. I kWh non sono un problema, ma studiamo soluzioni di ricarica capaci di modularsi in base alle caratteristiche della rete. Sarà necessario inoltre eliminare qualsiasi paura di ansia da range”.
SAFE ed Esso in un workshop: quale il ruolo dei carburanti alternativi? LEGGI TUTTO - in Motori
Mercedes W100, l'auto delle star: da Elvis alla Regina Elisabetta fino al Papa e John Lennon
In pochi, anzi pochissimi potrebbero riuscire a piacere nello stesso modo al Papa e ai dirigenti dell’Unione Sovietica, a Elvis e alla Regina d’Inghilterra. Qualcuno ci è riuscito, però, ma non è un personaggio: è una delle auto più iconiche della Stella, un evergreen del lusso chiamato Mercedes W100 che continua a risplendere nel suo fascino elegante. Guarda la galleryMercedes W100, il lusso che conquistò papi e rockstar
Poche unità, tante versioni
Presentata al Salone di Francoforte nel 1963, la W100 su realizzata in 2677 unità, di cui 428 a passo lungo. Di queste, 304 erano a quattro porte, mentre 124 a sei porte. Molto più esclusiva, invece, la W100 convertibile, limitata a 59 esemplari. Si cercava una sostituta della W189 “Adenauer”, lo si trovò nella W100, che l’ingegnere Fritz Nallinger dotò di motore 6,3 litri costruito a mano.
Da Elvis al Papa
Il fascino della W100 sta nella sua regalità: un aspetto solenne, con interni semplici e riservati, ma dotati del massimo comfort e lusso. Tra i suoi proprietari più famosi come non citare Elvis Presley, John Lennon, Jack Nicholson, ma anche l’allora capo dell’URSS Leonid Brezhnev; sono saliti a bordo Papa Giovanni Paolo II e la regina Elisabetta d’Inghilterra; oggi la guidano due tra i più importanti conduttori televisivi del mondo come Jay Leno e Jeremy Clarkson. Ma per quanto possano essere popolari i singoli clienti, la W100 rimane nei decenni e continua a mantenere lo stesso, inalterato fascino.
La pista da go-kart sulla nave da crociera: dal 2022 sarà la pista più lunga del mondo LEGGI TUTTO - in Motori
Moto3, Pedro Acosta: “I piloti sono i pagliacci del circo”
ROMA – Pedro Acosta continua a far parlare di sé, non solo per le proprie vittorie in pista. Il fenomeno spagnolo, solamente diciassettenne, è al comando del Mondiale di Moto3 e in questi pochi mesi nel paddock ha spesso mostrato di avere un carattere alquanto istintivo: “Questo alla fine è uno spettacolo – spiega sul motomondiale -, un circo e i piloti sono i pagliacci della macchina da presa. Le cose ti arrivano da una parte, dall’altra… Ma ehi, mi piace sentire cosa dice la gente di me. Soprattutto gli ‘haters’. Mi sento come se avessi un fan club tutto per me, guardando quello che faccio 24 ore su 24. Li ascolto solo. Tutti possono sempre dirti cose buone, ma avere un fan club per te solo 24 ore a guardare quello che fai e quello che dici è incredibile”.
Le parole di Acosta
Sempre nell’ultima intervista rilasciata a ElConfidencial, Acosta si è detto piuttosto selettivo: “La verità è che le persone che mi piacciono sono davvero poche – ammette -. Siamo giovani, è vero, ma siamo in un mondiale. So che ci sono persone che pensano ‘wow, questo ragazzo di 17 anni ha bisogno di aiuto psicologico, siamo cattivi, giusto?’ Ma la verità è che non credo negli psicologi. Neanche io presto molta attenzione alle persone. Ci sono pochissime persone che mi piacciono, e alla fine penso che non sia necessario che una persona ti dica ‘non ascoltare questo, non ascoltare l’altro’, penso che siamo al Mondiale, e dobbiamo sapere cosa è meglio o peggio per noi stessi”. LEGGI TUTTO - in Motori
Il festival Rom-E al via con eventi, dimostrazioni e convegni green in tutta la Capitale
Innovazione e tecnologie verdi, la realtà della mobilità smart, le nuove strategie per rendere più sostenibile il trasporto privato e pubblico del futuro, la transizione energetica verso veicoli a impatto zero. Roma Capitale sostiene Rom-E, un vero e proprio festival diffuso dedicato alla mobilità green che il prossimo 2 e 3 ottobre (con un’anteprima digitale il 1° ottobre) coinvolgerà diverse piazze della città con eventi, dimostrazioni, test drive e incontri dedicati alla sostenibilità.
Momento centrale di Rom-E saranno gli eventi dedicati a visitatori e appassionati. Roma si trasformerà in un laboratorio della sostenibilità per due giorni, durante i quali sarà possibile testare i prodotti, approfondire le tematiche vicine alle fonti rinnovabili e alla smart mobility.
Attività e giochi nelle piazze di Roma
Nelle tre sedi del festival – piazza San Silvestro, largo dei Lombardi su via del Corso e Villa Borghese, in viale delle Magnolie – si terranno eventi di edutainment, dedicati a famiglie e bambini per fare informazione attraverso l’intrattenimento: attività e giochi aiuteranno a scoprire cosa significa prendersi cura dell’ambiente a partire da scelte sostenibili. Inoltre ci saranno dimostrazioni e test drive con veicoli di nuova generazione e spazi rivolti alle aziende per raccontare cosa vuol dire ecosostenibilità.
Le giornate di ROM-E si aprono il 1° ottobre con un evento online, “Rom-E talk” che si svolgerà sul sito www.rom-e.it , con ospiti e interventi che saranno moderati da Andrea Brambilla e Pasquale Di Santillo, rispettivamente direttore e vicedirettore di Auto, testata che promuove l’evento con il coordinamento tecnico di Sport Network.
Nell’anteprima, a cui parteciperanno rappresentanti delle amministrazioni europee, nazionali, regionali e locali, si parlerà di transizione energetica, decarbonizzazione dei trasporti, mobilità a basse emissioni, elettrificazione, infrastrutture di rete, nuove tecnologie come quelle ad idrogeno e di nuovi vettori energetici. Tre le sessioni, anche una dedicata all’urban mobility, in cui si parlerà di e-mobility a Roma, delle sfide ed opportunità per la Capitale e la Città Metropolitana.
Rom-E è patrocinato da Roma Capitale e dal Ministero della Transizione Ecologica, con il supporto dello stesso Campidoglio che per l’occasione mobilita tre Assessorati. LEGGI TUTTO