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    MotoGp, Morbidelli: “Morte Vinales? I più esperti devono dare l'esempio”

    AUSTIN – Franco Morbidelli ha parlato alla vigilia del Gran Premio delle Americhe, valevole per la quindicesima tappa del Mondiale 2021 di MotoGp. Il pilota italo-brasiliano è tornato sull’incidente che ha portato alla morte del giovane Dean Berta Vinales durante una gara di Supersport 300 a Jerez. “Per prima cosa si è trattato di un grande dispiacere, è stata una cosa bruttissima in un anno devastante per tutti e per un pilota lo è ancora di più. In questi casi in tanti parlano, ma io non me la sento di farlo perché sarebbe superfluo davanti a una tragedia simile. Va fatto qualcosa per arginare queste tragedie, questo sì, e sarà compito di chi organizza i campionati, ma noi più grandi dobbiamo dare il buon esempio e io sono pronto a impegnarmi per fare il miglior lavoro possibile”.
    Il commento di Dovizioso
    Anche Andrea Dovizioso ha commentato i fatti di una settimana fa in Spagna: “Nonostante la sicurezza abbia fatto passi enormi, nelle cadute in cui tu resti fermo in pista non c’è soluzione, io non la riesco a immaginare. Con queste dinamiche puoi fare nulla: la verità è che considerando quanto si spinge e i rischi che si prendono, di tragedie ne succedono pure poche. Sulla sicurezza ho nulla di negativo da dire; sull’età se ne potrebbe parlare, ma non vorrei entrare in queste cose: è vero che in pista ci sono piloti sempre meno giovani, con poca esperienza e tanta voglia di arrivare, ma poi non vedi atteggiamenti tanto più maturi da piloti più esperti”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Morbidelli sulla morte di Vinales: “I più esperti diano l'esempio”

    AUSTIN – “Per prima cosa si è trattato di un grande dispiacere, è stata una cosa bruttissima in un anno devastante per tutti e per un pilota lo è ancora di più. In questi casi in tanti parlano, ma io non me la sento di farlo perché sarebbe superfluo davanti a una tragedia simile”. Queste le parole di Franco Morbidelli alla vigilia del Gran Premio delle Americhe, quindicesimo appuntamento stagionale della MotoGp. Il pilota italo-brasiliano è tornato sull’incidente che ha portato alla morte del giovane Dean Berta Vinales durante una gara di Supersport 300 a Jerez. “Va fatto qualcosa per arginare queste tragedie, questo sì, e sarà compito di chi organizza i campionati, ma noi più grandi dobbiamo dare il buon esempio e io sono pronto a impegnarmi per fare il miglior lavoro possibile”.
    Le parole di Dovizioso
    Anche Andrea Dovizioso ha commentato i fatti di una settimana fa in Spagna: “Nonostante la sicurezza abbia fatto passi enormi, nelle cadute in cui tu resti fermo in pista non c’è soluzione, io non la riesco a immaginare. Con queste dinamiche puoi fare nulla: la verità è che considerando quanto si spinge e i rischi che si prendono, di tragedie ne succedono pure poche. Sulla sicurezza ho nulla di negativo da dire; sull’età se ne potrebbe parlare, ma non vorrei entrare in queste cose: è vero che in pista ci sono piloti sempre meno giovani, con poca esperienza e tanta voglia di arrivare, ma poi non vedi atteggiamenti tanto più maturi da piloti più esperti”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Rossi sulla morte di Vinales: “Bisogna imporre regole più rigide”

    AUSTIN – “È stato un grande disastro, poi è la terza volta quest’anno che muoiono dei piloti giovanissimi. Nel nostro sport il problema maggiore resta quando un pilota cade ed è colpito da chi sopraggiunge”. Queste le parole di Valentino Rossi alla vigilia del Gran Premio delle Americhe, quindicesimo appuntamento stagionale della MotoGp. Il pilota di Tavullia ha commentato la tragica scomparsa del giovane Dean Berta Vinales, morto in seguito a un incidente in Supersport 300. “Ovviamente più piloti ci sono in pista più il rischio di essere investito quando cadi è maggiore – ha commentato -. La Supersport 300 poi è più estrema della Moto3: in Moto3 ci sono 30 piloti, in Supersport mi pare fossero 42, poi hanno moto pesanti ma non molto veloci e così, restando sempre attaccate, aumenta il rischio di un incidente e di essere colpiti”.
    Le proposte di Rossi
    “Ci vorrebbe maggiore rispetto delle bandiere gialle perché molti cercano di perdere meno tempo possibile in questi casi e va evitato – ha aggiunto Rossi -. Poi i giovani ora sono molto più aggressivi e non pensano a cosa possa succedere. Una cosa fondamentale sarebbe di imporre un maggiore rigore nel rispetto delle regole e nel dare penalità più dure. Spostare l’età di accesso alle gare di 1 o 2 anni non fa una grande differenza: è più importante che chi deve far osservare le regole sia più duro. Il nostro sport è meraviglioso, ma pericoloso: va insegnato che c’è qualcosa di più importante che guadagnare posizioni ed è il rispetto di regole e avversari”. LEGGI TUTTO

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    Rom-e, decarbonizzare per un futuro migliore

    Un festival sulla ecosostenibilita?, sulle nuove fonti di energia e sulla smart mobility con convegni, test drive, attivita? di intrattenimento e molto altro ancora. Sintetizzando e? questo Rom-E, in pratica una grande opportunita? per pubblico e aziende di dialogare nell’ambito di un settore cruciale per il futuro delle nostre citta? e dell’ambiente in generale. Questa e? la prima edizione, l’anno zero in cui s’intraprende un percorso che, edizione dopo edizione, si allarghera? in modo che Roma diventi anche Capitale dell’ecosostenibilita?, il luogo di riferimento italiano per la decarbonizzazione del nostro Pianeta.
    Rom-e, la mobilità del futuro diventa sostenibile: segui l’evento LIVE
    Roma al centro del cambiamento
    E ora, dopo la candidatura di Roma lanciata dal Premier Mario Draghi come citta? organizzatrice dell’Expo del 2030, Rom-E diventa ancora piu? importante perche? fungera? da ponte verso il grande evento e confermera? che possiamo pensare e realizzare un mondo migliore proprio nella citta? che e? la culla della cultura moderna. Elettrificazione dei trasporti, utilizzo di energie ricavate da fonti rinnovabili, una mobilita? piu? green e una maggiore attenzione all’ambiente e alla sostenibilita? sono il nostro futuro per rispettare il Pianeta e preservarlo per le generazioni future.
    Un approccio che deve riguardare tutti, partendo dal singolo individuo perche? e? con uno sforzo comune che si puo? avere un risultato importante. Fin da questa prima edizione Rom-E vuole dare la possibilita? di toccare con mano ai visitatori cosa significa eco-sostenibilita? e come sara? il nostro futuro per rispettare quei parametri che ci porteranno verso ad un continuo abbattimento dei gas colpevoli dell’effetto serra.
    Un evento a 360° per la mobilità green
    La conferma dell’importanza di Rom-E e del messaggio che deve dare e? anche data dal patrocinio ricevuto dal Ministero della Transizione Ecologica oltre che da Roma Capitale e dagli Assessorati dello Sport, Turismo, Politiche Giovanili e Grandi eventi cittadini e da quello delle Politiche del verde, Benessere de- gli animali e Rapporti con la cittadinanza. Rom-E si e? avvalsa, inoltre, del supporto per il comparto dell’energia di SAFE, Sostenibilita? Ambientale Fonti Energetiche, che fornisce consulenza nel settore a 360°.
    Sullo speciale allegato al Corriere dello Sport e Tuttosport in edicola sabato 2 ottobre, troverete una guida alla manifestazione che si svolge nelle piazze di Roma; Piazza San Silvestro, Largo dei Lombardi a Via del Corso, Viale delle Magnolie a Villa Borghese; e un sunto degli interventi dei relatori del Talk Rom-E sulla sostenibilita? che si e? tenuto ieri e i cui interventi dei relatori sono tutti sempre visibili sul sito www.rom-e.it.
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    Rom-E, il 2 e 3 ottobre tutti nelle piazze della Capitale

    Piazza San Silvestro, Largo dei Lombardi a Via del Corso, Viale delle Magnolie a Villa Borghese. È in queste zone della Capitale che si svolge da oggi a domani Rom-E, il festival sulla ecosostenibilità, sulle nuove fonti di energia e sulla smart mobility. Una grande opportunità per pubblico e aziende di dialogare nell’ambito di un settore cruciale per il futuro delle nostre città e dell’ambiente in generale.
    Rom-E: dedicato alle prossime generazioni
    Rom-E è l’evento dove il futuro incontra il passato, dove una tematica attuale e importante come quella dell’ecosostenibilità viene contestualizzata nel centro storico della Capitale. Una prima edizione di un evento che vuole coinvolgere sia adulti che ragazzi perché il futuro è delle nuove generazioni ma siamo noi che dobbiamo fare in modo che il Pianeta sia ancora bello e vivibile per loro. E proprio da questo concetto che anche i più piccoli trovano a Rom-E una serie di iniziative che li coinvolgono e li portano sempre di più a capire l’importanza di una maggiore attenzione alla sostenibilità. Nelle tre location dove si svolge Rom-E i visitatori possono scoprire cosa significa prendersi cura del nostro ambiente, fare test drive delle vetture elettriche, ma anche avvicinarsi a quella che è la micromobilità del futuro nelle città.
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    Dove avvengono i test drive
    I test drive delle vetture elettriche di BMW e Mercedes sono in Piazza Bucarest, all’interno di Villa Borghese nei pressi della Casina Valadier, mentre quelli della mobilità leggera si tengono presso gli stand degli espositori. Due iniziative sono nate con il supporto dell’Assessorato alle Politiche del verde, Benessere degli animali e Rapporti con la cittadinanza per coinvolgere i più piccoli, proprio per fargli comprendere l’importanza di una visione più ecologica del mondo.
    L’area Kids
    All’interno di Rom-E è stata infatti creata una doppia area Kids. Da una parte il Labirinth-E, dove il bambino giocherà con una macchina telecomandata. Nell’area Plant-E, invece, ogni bambino deve travasare le piantine, dal loro vasetto alla terriera a forma di auto. Gli animatori spiegheranno l’importanza delle piante nella lotta allo smog. A completare il progetto, l’Assessorato regalerà a tutti i bimbi che entreranno nell’Area Kids un piccolo albero (110 aceri, 350 frassini, 300 querce, 350 tilie e 100 olmi). I bambini dovranno curare l’albero annaffiandolo e prendendosene cura in modo che una volta cresciuto l’albero possa restituire il…. favore con l’ossigeno che cattura la CO?. È soprattutto così che si fa cultura con i più piccoli, educandoli a vivere in un ambiente più pulito. Il tutto nel salotto di Roma, dove il futuro incontra la storia.
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    MotoGP, Marquez: “Pronto a godermi la pista. Qui sempre forte”

    AUSTIN – “In questa stagione sto soffrendo , però ad Austin ci sono tanti punti di frenata sulla sinistra e per il mio braccio destro è un bene. Sono pronto a godermi la pista, e se mi diverto tutti sanno che qualcosa può succedere”. Queste le parole di Marc Marquez di in vista del Gran Premio delle Americhe, quindicesimo appuntamento del motomondiale 2021. “Qui sono sempre stato forte ma se devo essere sincero, non so il perché – ha detto il pilota di Cervera -. Ricordo i test di qualche anno fa ad Austin, giravo uno-due secondi più veloci di Rossi o altri e la Honda mi chiese come avevo fatto ma allora sinceramente dissi, non lo so. Adesso voglio solo pensare a godermi il tracciato, mi piace e poi vedremo cosa succederà”.
    Sulla morte di Vinales
    “Sono molto vicino a Maverick Vinales e alla sua famiglia per la tragedia – ha poi aggiunto Marcquez, parlando della tragica scomparsa del giovane Dean Berta Vinales -. Penso che abbia fatto bene a non correre, io avrei fatto la stessa cosa. Però poi ho letto il commento di Fabrizio e ho pensato che non aveva senso, non volevo perdere tempo a leggere. La sicurezza è cresciuta, ma i rischi ci saranno sempre,  trovare nuovi piloti per il futuro significa anche correre di più, su altri circuiti. Ci sono tante categorie e tanti campionati in diversi rischi, più corse vuol dire più rischi. Lavoriamo su tute, caschi, vie di fuga, mi sembra che anche la Direzione Gara sia sempre più rigida sulle regole, si sta facendo tanto, ma i rischi e le situazioni imprevedibili nelle corse ci saranno sempre”, ha concluso il pilota della Honda vincente sul tracciato di Austin dal 2013 al 2018. LEGGI TUTTO

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    MotoGP: Marc Marquez: “Qui mi diverto e posso fare bene”

    AUSTIN – Marc Marquez vuole tornare a vincere nel Gp delle Americhe, percorso su cui lo spagnolo ha vinto consecutivamente dal 2013 al 2018. “In questa stagione sto soffrendo, però ad Austin ci sono tanti punti di frenata sulla sinistra e per il mio braccio destro è un bene. Sono pronto a godermi la pista, e se mi diverto tutti sanno che qualcosa può succedere. Qui sono sempre stato forte ma se devo essere sincero, non so il perché. Ricordo i test di qualche anno fa ad Austin, giravo uno-due secondi più veloci di Rossi o altri e la Honda mi chiese come avevo fatto ma allora sinceramente dissi, non lo so. Adesso voglio solo pensare a godermi il tracciato, mi piace e poi vedremo cosa succederà”.
    La vicinanza a Vinales
    Il pilota spagnolo ha appoggiato la scelta del connazionale, tornato a casa dopo la morte del cugino Dean: “Sono molto vicino a Maverick Vinales e alla sua famiglia per la tragedia. Penso che abbia fatto bene a non correre, io avrei fatto la stessa cosa. Però poi ho letto il commento di Michel Fabrizio e ho pensato che non aveva senso, non volevo perdere tempo a leggere. La sicurezza è cresciuta, ma i rischi ci saranno sempre,  trovare nuovi piloti per il futuro significa anche correre di più, su altri circuiti. Ci sono tante categorie e tanti campionati in diversi rischi, più corse vuol dire più rischi. Lavoriamo su tute, caschi, vie di fuga, mi sembra che anche la Direzione Gara sia sempre più rigida sulle regole, si sta facendo tanto, ma i rischi e le situazioni imprevedibili nelle corse ci saranno sempre”, ha concluso il numero 93 dell’Honda. LEGGI TUTTO

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    ABB Terra 360, ora l’auto elettrica si ricarica in 15 minuti

    Spazi di parcheggio commerciali, stazioni di rifornimento, creazione di stazioni di ricarica urbana e proposta per le società di gestione delle flotte. Ecco alcune delle realtà a cui si propone come soluzione ABB Terra 360, innovativo punto di ricarica pronto al debutto sul mercato; già entro la fine dell’anno arriva in Europa e negli Stati Uniti e dopo sui mercati dell’America Latina e dell’Asia-Pacifico. In un settore che si fa sempre più green, soluzioni del genere sono necessarie perché attualmente latitano, e dove sono presenti non sempre funziona come dovrebbero.
    Rom-E, la Capitale si fa green: evento diffuso 1° al 3 ottobre
    “Rapida, conveniente, facile”
    Non è certo lo strumento pensato per l’ambito di ricarica domestico, piuttosto è una postazione di ricarica multipla, da 360 kW di potenza e in grado di ricaricare contemporaneamente fino a 4 veicoli elettrici. La ripartizione dell’energia è prodotta automaticamente dalla postazione, che ha ingombri ridotti e rappresenta su uno schermo informazioni essenziali: dal tempo residuo di ricarica allo status dell’operazione in corso.
    Già partner della rete Ionity e di Electricity America, la tecnologia ABB raggiunge il top con Terra 360, arrivando ad abbattere i tempi di ricarica: in 3 minuti appena si ricarica l’energia necessaria a coprire 100 km, bastano 15 minuti per una carica completa. Valori di potenziale massimo, ovviamente, in corrente continua e con l’interfaccia ottimale fronte veicolo, predisposto per ricevere una carica a potenze così elevate.
    “I governi di tutto il mondo stanno pubblicando normative  in favore dei veicoli elettrici e delle reti di ricarica per combattere i cambiamenti climatici: la domanda di infrastrutture di ricarica per EV, in particolare stazioni di ricarica che siano rapide, convenienti e facili da usare, è più alta che mai.
    Terra 360, con opzioni di ricarica che si adattano a una varietà di esigenze, è la chiave per soddisfare questa domanda e accelerare l’adozione della mobilità elettrica a livello globale”, ha commentato Frank Muehlon, presidente della divisione E-mobility di ABB.
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