More stories

  • in

    Ghenzer: “La transizione deve tutelare tutta la società”

    I consumatori e le realtà di mercato a leggerle con attenzione e senza preconcetti forniscono delle indicazioni molto interessanti. Le automobili elettrificate sono una realtà importante del mercato. In gennaio più dell’11% del mercato totale. Soltanto poco tempo fa erano molto meno della metà dei volumi attuali. Per il momento la stragrande maggioranza delle vetture elettrificate sono le ibride, ma le elettriche stanno crescendo anche se i volumi sono ancora limitati.
    Il Ministro Cingolani: “L’Italia può diventare leader nelle rinnovabili”
    L’ibrido si fa in tre
    Parlando di ibride e cercando di dare delle indicazioni semplici e fruibili ai consumatori, dobbiamo distinguere tre livelli distinti fra di loro. Le mild hybrid, sono le più semplici, con il motore elettrico meno potente, comunque efficiente per ridurre emissioni e consumi seppure in quantità limitata.
    Le full hybrid arrivate ormai alla quarta generazione, che a pieno titolo sono sul mercato con il motore elettrico più potente ed in grado di ridurre in maniera rilevante consumi ed emissioni.
    Per ultimo ci sono le plug-in hybrid, efficenti come le full hybrid ed in più, con la spina per la ricarica delle batterie, così che la mattina l’auto diventa per alcune decine di chilometri una vettura elettrica ed emissioni zero a tutti gli effetti. Ovviamente i prezzi di questi tre livelli di ibrido sono diversi e le plug-in sono le più care e se ne vendono di meno. Il mercato però, a differenza di quello che qualche volta si legge, non esclude nessun prodotto e continua ad acquistare ke vetture tradizionali, benzina e Diesel, le vetture a gas e le elettrificate (ibride ed elettriche).
    Incentivi ma non per tutti
    La vera discriminante è rappresentata dal prezzo delle vetture elettrificate che solo con l’aiuto degli incentivi cominciano ad essere accessibili, anche se non tutte, ad una fascia sempre più ampia di consumatori. Così, ci ha sorpreso l’emendamento con il quale si è abbassata la soglia di accesso agli stessi incentivi da 70 a 60 gr di CO2 che va a “tagliare fuori” dal sostegno statale proprio le ibride che pure tanto hanno fatto per la sostenibilità ambientale in questi anni.
    Il buon senso e il realismo del mercato si dovrebbero sempre “sposare” con chiarezza. Basta leggerlo correttamente e dargli le risposte con modelli di auto sempre migliori, più pulite ed economicamente accessibili, senza danneggiare nessuno, soprattutto i consumatori che devono trovare equilibrio tra sostenibilità e portafoglio. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Quartararo: “Prima giornata di test positiva”

    ROMA – Fabio Quartararo arriva soddisfatto al termine della prima giornata di test della MotoGp a Misano Adriatico. Il leader della classifica piloti si è detto abbastanza soddisfatto delle primissime impressioni sul prototipo della Yamaha per il 2022, guidato per la prima volta sulla pista romagnola. “Non è stata una giornata molto impegnativa, volevo fare più giri, ma la squadra mi ha detto di stare tranquillo per un po’ – ha detto il francese -. Complessivamente è stata comunque una giornata positiva. L’obiettivo principale era quello di guidare la moto prototipo 2022 per la prima volta. L’unica cosa che posso dire è che la prima impressione è buona. Sono abbastanza contento e non vedo l’ora di tornare in sella”. 
    Il commento di Morbidelli
    Anche Franco Morbidelli ha parlato dopo la prima giornata a Misano: “Oggi abbiamo avuto la possibilità di fare circa 30 giri, ho potuto apprezzare di più la moto e migliorare un po’ il mio feeling. Abbiamo fatto qualche passo avanti. Naturalmente, non abbiamo fatto molti giri per risparmiare un po’ la gamba. Era dolorante dopo la gara. Ora stiamo cercando di gestire questi due giorni di test senza sconvolgerla troppo. Oggi è andata così: sono stato in grado di migliorare il mio feeling senza stressare troppo la gamba, quindi sono contento”. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Quartararo: “La prima impressione con la moto 2022 è buona”

    ROMA – “Non è stata una giornata molto impegnativa, volevo fare più giri, ma la squadra mi ha detto di stare tranquillo per un po’. Complessivamente è stata comunque una giornata positiva. L’obiettivo principale era quello di guidare la moto prototipo 2022 per la prima volta. L’unica cosa che posso dire è che la prima impressione è buona. Sono abbastanza contento e non vedo l’ora di tornare in sella”. Queste le parole di Fabio Quartararo dopo la prima giornata di test della MotoGp a Misano Adriatico, arrivati subito dopo il Gran Premio di San Marino vinto da Pecco Bagnaia. Il leader della classifica piloti si è detto abbastanza soddisfatto delle primissime impressioni sul prototipo della Yamaha per il 2022, guidato per la prima volta sulla pista romagnola.
    Le parole di Morbidelli
    Anche Franco Morbidelli ha parlato dopo la prima giornata a Misano: “Oggi abbiamo avuto la possibilità di fare circa 30 giri, ho potuto apprezzare di più la moto e migliorare un po’ il mio feeling. Abbiamo fatto qualche passo avanti. Naturalmente, non abbiamo fatto molti giri per risparmiare un po’ la gamba. Era dolorante dopo la gara. Ora stiamo cercando di gestire questi due giorni di test senza sconvolgerla troppo. Oggi è andata così: sono stato in grado di migliorare il mio feeling senza stressare troppo la gamba, quindi sono contento”. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Ciabatti: “Speriamo di diventare come la Ferrari in Formula 1”

    ROMA – La Ducati cavalca l’onda dell’entusiasmo dopo il doppio successo di Francesco Bagnaia tra Aragon e Misano. La casa di Borgo Panigale punta ad alzare l’asticella anche e soprattutto in vista del futuro. Innegabile la gioia del direttore sportivo, Paolo Ciabatti: “Siamo un costruttore abbastanza piccolo che investe molto in tecnologia e questi risultati sono molto importanti – ammette -, a Misano c’erano molti tifosi sugli spalti vestiti di giallo perché era la penultima gara che Rossi correva in Italia, ma speriamo che il prossimo anno quel giallo si trasformi in rosso perché Pecco è un pilota dell’accademia di Valentino, è un giovane pilota italiano e guida la Ducati, una moto italiana. Speriamo che in futuro Ducati e Bagnaia siano in MotoGp quello che la Ferrari è in F1“.
    Ciabatti su Valentino Rossi
    In questi giorni è stato proprio Bagnaia a essere designato da qualcuno come l’erede di Valentino Rossi, prossimo al ritiro dalla MotoGp: “Il nuovo Rossi non esiste, perché Valentino è campione da più di vent’anni – ammette Ciabatti in un’intervista ai microfoni di ‘As’ -. La popolarità di questo sport è cresciuta grazie anche a lui. Penso che ci sia un solo Valentino Rossi e non ce ne saranno altri. È un personaggio come Michael Jordan. Ce ne sono tanti che sono bravissimi a basket, ma di Jordan ce n’è solo uno“. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Ciabatti: “Vogliamo essere ciò che è la Ferrari in Formula 1”

    ROMA – La Ducati non si pone limiti e cavalca l’onda dell’entusiasmo. Il doppio successo di Francesco Bagnaia tra Aragon e Misano spinge la casa di Borgo Panigale ad alzare l’asticella anche e soprattutto in vista del futuro. Innegabile la gioia del direttore sportivo, Paolo Ciabatti: “Siamo un costruttore abbastanza piccolo che investe molto in tecnologia e questi risultati sono molto importanti – ammette -, a Misano c’erano molti tifosi sugli spalti vestiti di giallo perché era la penultima gara che Rossi correva in Italia, ma speriamo che il prossimo anno quel giallo si trasformi in rosso perché Pecco è un pilota dell’accademia di Valentino, è un giovane pilota italiano e guida la Ducati, una moto italiana. Speriamo che in futuro Ducati e Bagnaia siano in MotoGp quello che la Ferrari è in F1“.
    Il nuovo Rossi
    In questi giorni è stato proprio Bagnaia a essere designato da qualcuno come l’erede di Valentino Rossi, prossimo al ritiro dalla MotoGp: “Il nuovo Rossi non esiste, perché Valentino è campione da più di vent’anni – ammette Ciabatti in un’intervista ai microfoni di ‘As’ -. La popolarità di questo sport è cresciuta grazie anche a lui. Penso che ci sia un solo Valentino Rossi e non ce ne saranno altri. È un personaggio come Michael Jordan. Ce ne sono tanti che sono bravissimi a basket, ma di Jordan ce n’è solo uno“. LEGGI TUTTO