More stories

  • in

    Superbike, Redding: “Non mi stresso più”

    ROMA – “Voglio vincere il mondiale Ducati quest’anno, è l’unica cosa che voglio. A Navarra abbiamo dimostrato di poter vincere. La nostra moto è la stessa che era a Donington Park. Ho detto, fa****o. Non mi stresso più, ma prendo le cose come vengono. Ecco perché sono abbastanza rilassato al momento. Continuo a dire ai miei ragazzi di lasciare la moto così, in modo tale che posso trovare il mio ritmo. So di avere il ritmo”. Scott Redding, intervistato da Speedweek.com, ha parlato in vista del Gran Premio di Francia di Superbike, tracciando gli obiettivi per il finale di stagione in Ducati prima del passaggio in BMW nel 2022.
    Verso Magny-Cours
    “All’inizio dell’anno volevamo troppo, ci siamo persi e siamo tornati indietro – ha aggiunto il pilota britannico -. Ora sono felice della mia sensazione e spero che continui così. A Magny-Cours posso vincere o finire quinto, faccio sempre del mio meglio. La costanza è la chiave. La cosa difficile in questo campionato è che Jonathan è così costante. Devo sempre finire davanti ai miei rivali. Poi finiscono sotto pressione e mi diverto molto. Quando ho guidato la BSB, non ho pensato molto alle gare, per me funziona. Sono della vecchia scuola”. LEGGI TUTTO

  • in

    Bagna una mascherina col vino e cerca di bruciare un’auto: la bravata è un disastro

    Quando i carabinieri di Cagliari hanno fermato un 52enne accucciato su un’auto, non potevano assolutamente immaginare quello che l’uomo stava cercando di fare: con una mascherina Ffp2 imbevuta di vino, tentava di dar fuoco a una Opel Karl di proprietà di 67enne della zona. Non sono stati ancora divulgati i motivi dietro al gesto.
    Torino, ubriaco sul carro attrezzi brucia il rosso al semaforo e semina il panico
    Reato immaginario
    Un reato immaginario, improbabile. Possiamo definirlo così, viste le scarse possibilità di riuscita della trovata messa in atto dall’uomo. Questi avrebbe immerso una mascherina FFP2 in un cartone di vino: la sua idea era quella, tramite un accendino, di appiccare il fuoco e incendiare la vettura.
    Come pensava di poter riuscire nell’impresa? I carabinieri lo hanno colto “in flagrante” e hanno segnalato il fatto alla procura, ma è davvero difficile ritenere che ciò possa portare a una condanna: nonostante ci fossero le intenzioni (il dolo), con questa “tecnica” era impossibile che l’uomo potesse effettivamente dare fuoco alla vettura.
    Si ferma a urinare in mezzo al traffico: scatta la maximulta LEGGI TUTTO

  • in

    Torino, ubriaco sul carro attrezzi brucia il rosso al semaforo e semina il panico

    Quando la pattuglia della polizia municipale di Torino ha visto sfrecciare una carro attrezzi tra corso Regina e via Macerata, ignorando totalmente il semaforo rosso, ha capito che qualcosa non andava. E infatti è partita all’inseguimento, durato ben 10 incroci. Alla fine, gli agenti sono riusciti a fermare il mezzo, il cui conducente ha usato la scusa “devo andare a recuperare un’auto”. L’uomo è stato trovato ubriaco e per lui le conseguenze sono state piuttosto amare: multa da 600 euro e patente ritirata.
    Prende l’auto dell’ex e brucia 49 volte il rosso: la vendetta finisce con l’arresto
    A folle velocità ad ogni incrocio
    Una bella somma di infrazioni, insomma. Oltre a correre a velocità folle, l’uomo a bordo del carro attrezzi, come anticipato, ha anche ignorato un semaforo rosso, col rischio di causare un incidente e coinvolgere altri veicoli, considerata l’alta velocità a cui stava spingendo il suo mezzo.
    Fermato dalla polizia a un incrocio all’angolo con corso Tassoni, il conducente ha provato a giustificarsi, ma qualche parola è stata sufficiente per far capire agli agenti che probabilmente non fosse del tutto lucido. È stato quindi sottoposto all’alcol test: i valori erano di 1,45 e 1,42 grammi per litro (il limite è 0,5). Inevitabili le sanzioni: oltre alla multa e al ritiro immediato della patente, l’uomo è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza.
    Senza patente, bloccano il traffico per un balletto su TikTok: le influencer sono nei guai LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Bagnaia: “Non sono l'erede di Valentino Rossi”

    ROMA – Valentino Rossi non è eguagliabile secondo Francesco Bagnaia che si toglie dalle spalle la pressione di dover prendere in consegna il testimone. Il ritiro del ‘Dottore’ si avvicina e ‘Pecco’ non nega che sarà inconsueto vederlo assente in pista: “Non sono l’erede, perché penso che sia impossibile fare quello che ha fatto lui. Sarà difficile stare senza di lui perché siamo sempre a contatto, ma ha fatto la cosa più giusta per se stesso”, le parole del pilota della Ducati. 
    Sulla lotta con Quartararo
    I punti di distanza da Fabio Quartararo sono diventati quasi incolmabili. Con 70 lunghezze di ritardo, il sogno chiamato titolo iridato si fa sempre più lontano: “Se piove in tutte le gare da qui alla fine, non è male, perché ho maggiori possibilità di ottenere buoni risultati rispetto a Quartararo – prosegue a DAZN -. Sta facendo molto bene, è il più forte quest’anno e mi piacerebbe competere con lui. Marquez? Pensavo che Marc fosse più pronto per combattere. Ma non si può sapere davvero. Per come è arrivato a Portimao, dove era davanti, pensavo che non avesse problemi”.  LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Rivola: “Approccio eccezionale di Vinales”

    ROMA – “Se Vinales ha ritrovato la passione dopo un giorno di test, significa che non era troppo nascosta. Per come lo stiamo conoscendo è un ragazzo molto sensibile e capisco le sue parole sulla gioia di essere tornato a divertirsi”. Massimo Rivola, amministratore delegato di Aprilia, ha parlato a Sky Sport dopo i primi test di Maverick Vinales con la casa di Noale, sul circuito di Misano Adriatico. Il pilota spagnolo, che ha lasciato la Yamaha poche settimane fa, farà il suo esordio in MotoGp con il nuovo team il 12 settembre ad Aragon.
    Adattamento sorprendente
    “Si è adattato in modo sorprendente – ha aggiunto Rivola -. L’approccio è stato eccezionale, ha deciso di tenere la moto di Aleix senza fare modifiche. Non posso fare altro che essere contento. Ora dovremo bilanciare le sue emozioni e la voglia di dimostrare. Ma a noi non deve dimostrare niente, solo far passare tanto tempo e tanti chilometri. Siamo curiosi di vederlo in gara. Abbiamo già annunciato che ci sarà ad Aragon perchéla curva di apprendimento è davvero impressionante. Lottare per il titolo nel 2022? Per il 2023 direi ‘perché no’? Non siamo ancora neanche pronti, dobbiamo abituarci a lottare sia noi che i nostri piloti. Non deve più bastare l’emozione per il terzo posto, ci dobbiamo abituare a stare nelle posizioni che contano” – ha concluso. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Bagnaia: “Penso sia impossibile fare quello ha fatto Rossi”

    ROMA – Francesco Bagnaia si toglie dalle spalle la pressione di dover prendere in consegna il testimone di Valentino Rossi. Il ritiro del ‘Dottore’ si avvicina e ‘Pecco’ non nega che sarà inconsueto vederlo assente in pista: “Non sono l’erede, perché penso che sia impossibile fare quello che ha fatto lui. Sarà difficile stare senza di lui perché siamo sempre a contatto, ma ha fatto la cosa più giusta per se stesso”, le parole del ducatista. 
    Su Quartararo e Marquez
    I punti di distanza da Fabio Quartararo sono diventati quasi incolmabili. Con 70 lunghezze di ritardo, il sogno chiamato titolo iridato si fa sempre più lontano: “Se piove in tutte le gare da qui alla fine, non è male, perché ho maggiori possibilità di ottenere buoni risultati rispetto a Quartararo – prosegue a DAZN -. Sta facendo molto bene, è il più forte quest’anno e mi piacerebbe competere con lui. Marquez? Pensavo che Marc fosse più pronto per combattere. Ma non si può sapere davvero. Per come è arrivato a Portimao, dove era davanti, pensavo che non avesse problemi”.  LEGGI TUTTO

  • in

    Land Rover Defender V8 Bond Edition: l'omaggio a 007

    L’arrivo nelle sale di “No Time To Die”, il venticinquesimo film con protagonista James Bond, previsto il 30 settembre è accompagnato da una grande notizia per gli appassionati dell’agente segreto più famoso di sempre ma anche delle quattro ruote. Per celebrare la nuova pellicola, è stata prodotta una serie speciale di 300 esemplari: Land Rover Defender V8 Bond Edition, realizzata dalla divisione speciale SV Bespoke nell’allestimento più potente nelle due carrozzerie 90, a tre porte, e 110, a cinque porte, con prezzo a partire da 137.700 euro.Guarda la galleryLand Rover Defender V8 Bond Edition
    Non si passa inosservati
    Il motore è il V8 supercharged, il 5 litri dotato di compressore volumetrico, che scarica a terra 525 cavalli e 625 Nm di coppia (0-100 in 5,2 secondi, 240 km/h di velocità massima) abbinato alla trazione integrale con i plus di un nuovo differenziale posteriore a controllo elettronico e di uno specifico settaggio di sospensioni e trasmissione.
    L’estetica della V8 Bond Edition richiama quelle delle Defender che partecipano a “No Time To Die”. La serie speciale è dotata dello Extended Black Pack esterno con cerchi da 22 pollici.
    Il logo Defender 007 compare sui batti-tacco illuminati, sul display dell’infotainment Pivi Pro e viene proiettato sul suolo dalle luci di cortesia all’apertura della portiere.
    A differenza dell’agente segreto, non si passa inosservati.
    Land Rover, ecco il nuovo Defender Works V8 Trophy LEGGI TUTTO

  • in

    Stellantis, rimanda la riapertura a Melfi: mancano i semiconduttori

    Falsa partenza per lo stabilimento Stellantis di Melfi. L’attività sarebbe dovuta riprendere il 6 settembre, ma dopo lo stop di produzione dell’impianto di Pomigliano e della Sevel Sud in Abruzzo (quest’ultimo annunciato a inizio settimana), arriva anche il rinvio per la struttura lucana, la casa di Fiat 500X, della Jeep Renegade, di Jeep Compass. Le attività, ha dichiarato il Gruppo, ripartiranno il 13 settembre.
    Dalle organizzazioni sindacali sono giunte indicazioni di un settembre che vedrà una riduzione dei turni e la prospettiva che si lavori solo per 5-6 giorni, una volta riavviata l’attività.
    Delle prospettive sull’andamento della crisi di approvvigionamento abbiamo già scritto, le previsioni indicano difficoltà nel garantire la fornitura globale fino al prossimo anno. Inizialmente, a inizio 2021, quando la crisi legata all’approvvigionamento dei microchip – nello specifico per l’industria automobilistica -, gli analisti prospettavano una ripresa progressiva della normalità nel corso del terzo trimestre dell’anno.
    Ford nel Regno Unito
    L’impatto sulla produzione è stato generalizzato, ha colpito a fasi alterne tutte le grandi case costruttrici. C’è poi chi ha scelto di tamponare le difficoltà riducendo le varianti di modello in via temporanea: minori dotazioni a bordo, specialmente legate a sistemi di assistenza attiva alla guida, per non fermare del tutto le linee produttive.
    In Ford, ad esempio, la decisione nel Regno Unito di proporre allestimenti meno ricchi di componenti per i quali i microchip sono essenziali, a fronte di attese nelle consegne “solo” di uno o due mesi.
    “La carenza globale di semiconduttori ha impattato quasi tutti i costruttori, Ford compresa. Per poter rispondere alle esigenze dei nostri clienti su Puma ed EcoSport, Ford sta riallineando i contenuti di un ridotto volume di veicoli per limitare l’impatto della carenza di microchip”, ha confermato un portavoce del marchio in Gran Bretagna.
    Segnatamente, saranno la frenata autonoma d’emergenza e il mantenimento attivo di corsia, l’automatismo di attivazione degli abbaglianti, i sensori posteriori di parcheggio, alcune delle funzioni a non essere proposte sugli allestimenti provvisoriamente riorganizzati.
    Solo auto elettriche in Europa dal 2035: ecco la proposta dell’UE LEGGI TUTTO