More stories

  • in

    MotoGp, Aleix Espargaro: “Volevo smettere, ora sono nella squadra migliore”

    ROMA – Aleix Espargaro non è riuscito a contenere la gioia per il primo podio dell’Aprilia in MotoGp. Lo spagnolo, assieme alla casa di Noale, è passato attraverso momenti complicati. Rialzarsi più forti di prima è stato il motto che li ha accompagnati al terzo posto di Silverstone: “Questa è la realtà, lo giuro! Non ho mai visto un mio meccanico parlare male di un’altra squadra, oppure avere un brutta parola per un risultato o una caduta. Avete cambiato 40.000 volte i motori, sono caduto nel 2019 e nel 2018 43 volte… Volevo smettere di correre, Albert e la mia famiglia lo sanno, ma alla fine gli ultimi due anni sono stati impressionanti”, le parole di Espargaro al team. 
    La gioia di Aleix
    In un video diffuso da Aprilia sui canali social, Espargaro ha rivolto queste parole al team dopo il podio in Gran Bretagna: “Oggi – racconta nelle dichiarazioni di domenica all’interno del box – non avevo fatto il podio perché qualcuno è caduto, perché pioveva, ho fatto podio perché ce lo siamo meritato. Poteva già succedere in Qatar, è arrivato tardi, ma sono davvero orgogliosissimo di tutti voi, siete la migliore squadra di tutto il paddock”. LEGGI TUTTO

  • in

    Superbike, Rinaldi confermato in Ducati anche per il 2022

    ROMA – Michael Ruben Rinaldi e la Ducati proseguiranno assieme anche nel 2022. Quest’anno il pilota italiano è stato protagonista nel weekend di Misano, dove ha ottenuto ben due vittorie, mentre in classifica attualmente si assesta al sesto posto. Risultati che hanno convinto la casa di Borgo Panigale a confermarlo anche per la prossima stagione. A cambiare, come noto già da giorni, sarà il suo compagno di squadra: Alvaro Bautista infatti prenderà il posto di Scott Redding in sella alla Ducati Panigale V4R.
    L’esperienza in Ducati
    Nel 2016 Rinaldi sale in sella alla Ducati Panigale R del team Aruba.it Racing-Junior nel campionato SuperStock 1000 FIM chiudendo al sesto posto per poi trionfare l’anno successivo conquistando il titolo di campione europeo. Con il team Aruba.it Racing – Junior, Michael Ruben Rinaldi esordisce anche in WorldSBK nella stagione 2018 partecipando soltanto alle gare europee per poi disputare il campionato completo l’anno successivo con il Barni Racing Team. Nel 2020 Rinaldi ottiene il primo successo in WorldSBK con la Panigale V4 R del team Go Eleven in Gara-1 ad Aragon, round che lo ha visto salire sul podio anche nella Superpole Race (P3) e in Gara-2 (P2). LEGGI TUTTO

  • in

    Dacia Jogger, il Salone di Monaco 2021 accoglie la nuova 7 posti

    Sembra un Suv, ha un ampio portellone e sette posti. Eccolo, il biglietto da visita di Dacia Jogger, novità del Salone di Monaco dedicata a chi cerca spazio per trasportare la famiglia, preferibilmente in attività all’aperto.
    Dove in passato ha operato con Lodgy, Dacia propone un modello le cui dimensioni, uscita sul mercato e motori, scopriremo già il 3 settembre. Un vernissage sui contenuti aspettando il Salone. 
    Intanto, c’è un’impronta di stile, che dice della cabina ampia e del profilo lontano dai canoni del monovolume che fu Lodgy.
    Avrà i contorni un po’ del suv un po’ del multi-purpose vehicle. Del primo porta nel nome il suffisso già di Duster. Jogger rialzato un po’ da terra, probabilmente sì. Jogger 4×4? Chissà. 
    Leggi anche: Aldo Costa svela i segreti di Dallara EXP: l’arma totale da pista
    Caratteristiche
    Alcuni elementi di stile e funzionalità si palesano già dal teaser. A cominciare dal portellone posteriore molto verticale, premessa per scoprire una soglia di carico bassa, un’apertura del vano molto regolare e, soluzioni specifiche per la modulabilità degli spazi, legate alla configurazione dei sedili in seconda e terza fila.
    Dettagli, ancora: sarà un trattamento estetico o rivolto a un extra di luminosità a bordo, l’andamento della linea dei finestrini ondulata, nella parte superiore?
    Dettagli, prevedibili: le barre longitudinali al tetto potrebbero seguire il “doppio-impiego” già su Duster (qui scopri il restyling) e Sandero Stepway, ovvero, anche elementi portapacchi, scollegabili e installabili traversalmente.
    Spaziosa ed economica
    Dacia Jogger lancia indizi interessanti, per una proposta che andrà sul mercato con il punto di forza centrale di un prezzo d’attacco (leggi i suv e crossover più convenienti passati dal centro prove di Auto) molto competitivo in rapporto all’ampissimo spazio offerto nella configurazione 7 posti. Sarà anche Dacia Jogger 5 posti, da scoprire se soluzione alternativa disponibile su tutti i mercati o specifica di alcune realtà.
    I 10 modelli suv e crossover più attesi del 2022 LEGGI TUTTO

  • in

    Stellantis, si ferma l'impianto Sevel: colpa della crisi dei chip

    L’industria automobilistica è piombata in una crisi generale, a causa della carenza di approvigionamento di microchip. Una serie di difficoltà che costringe l’impianto Sevel di Stellantis, in Val di Sangro, a dichiarare lo stop alla produzione.
    La crisi del comparto è destinata a protrarsi fino al 2022, secondo le previsioni prodotte nelle scorse settimane da Carlos Tavares e, più recentemente, dal fornitore giapponese Rohm. 
    “Posso confermare che la produzione a Sevel sarà sospesa a causa di una carenza di chip da un fornitore”, le parole diffuse da Stellantis, dopo che la notizia era stata anticipata da fonti sindacali, a prospettare difficoltà nella produzione e conseguenti stop anche per altri impianti italiani, oltre Pomigliano e lo stabilimento Sevel, responsabile della produzione della gamma di veicoli commerciali, per un volume annuo di circa 1.200 unità.
    Ordini in ritardo fino al 2023
    In uno scenario più ampio, di sforzi dei produttori di microchip per far fronte alla crisi nata già nell’ultimo trimestre del 2020, i giapponesi di Rohm, fornitori di Toyota, Honda e Ford, tra gli altri, fanno il punto.
    L’editoriale del Direttore: materie prime, chip e incentivi. L’auto e le sue incertezze
    “Tutti gli impianti produttivi operano a piena capacità dal settembre dello scorso anno, gli ordinativi dei clienti però sono enormi. Non credo che riusciremo a soddisfare tutti gli ordini arretrati il prossimo anno”, le parole dell’a.d. Matsumoto riportate dall’agenzia di stampa Reuters.
    Le scorte dell’industria
    Creare una sorta di indipendenza dai fornitori, sulla materia specifica dei microchip, richiede tempo e investimenti (leggi lo stanziamento UE-Mise da 1,7 miliardi). Tempo per approntare strutture ad altissimo tasso tecnologico, oltre quello necessario ad acquisire le materie prime necessarie alla produzione dei chip, vero collo di bottiglia nella produzione, individuato dagli analisti.
    Un allentamento della crisi è prospettato nel 2023, in un calo della domanda che potrebbe essere supportato dalla creazione di scorte di microchip, a seguito della crisi superata. Un fattore non contemplato nella produzione automobilistica, co-responsabile della crisi in atto. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp: Quartararo verso il titolo, Mir e Bagnaia lontani a 13

    ROMA – Dopo il successo nel Gran Premio di Gran Bretagna, Fabio Quartararo mette nel mirino il suo primo titolo mondiale nella classe regina: una vittoria del francese, per i betting analyst di Olybet.it, vale appena 1,05 volte la posta. Agli avversari serve un vero e proprio miracolo sportivo: il duo formato dal campione in carica Joan Mir e dall’italiano Francesco Bagnaia, reduci da una gara negativa sul circuito inglese, è lontano a vale 13 volte la posta.
    Rossi e Marquez tagliati fuori
    Ancora sul podio della classifica mondiale – ma indietro nelle quote – i ducatisti Johan Zarco, a 30, e Jack Miller, l’unico oltre a Quartararo ad avere conquistato più di una vittoria nell’intera stagione, in quota a 40. Vale 75 il ribaltone del sudafricano della KTM Brad Binder, ultimo pilota del lotto sotto la tripla cifra mentre tutti gli altri, Rossi e Marquez compresi, sono ormai tagliati fuori. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp: Quartararo favorito per il titolo, Mir e Bagnaia inseguono

    ROMA – Fabio Quartararo si avvicina al suo primo titolo mondiale nella classe regina, dopo il successo nel Gran Premio di Gran Bretagna: una vittoria del francese, per i betting analyst di Olybet.it, vale appena 1,05 volte la posta. Agli avversari serve un vero e proprio miracolo sportivo: il duo formato dal campione in carica Joan Mir e dall’italiano Francesco Bagnaia, reduci da una gara negativa sul circuito inglese, è lontano a vale 13 volte la posta.
    Zarco e Miller lontani
    Attardati i ducatisti Johan Zarco, ancora sul podio della classifica mondiale, in quota a 30 e Jack Miller, l’unico oltre a Quartararo ad avere conquistato più di una vittoria nell’intera stagione, in quota a 40. Vale 75 il ribaltone del sudafricano della KTM Brad Binder, ultimo pilota del lotto sotto la tripla cifra mentre tutti gli altri, Rossi e Marquez compresi, sono ormai tagliati fuori. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Rossi: “Quanto ci vorrà per andare d'accordo con Marquez? 20 o 30 anni”

    ROMA – Valentino Rossi e Marc Marquez hanno sempre riconosciuto le qualità dell’uno e dell’altro in pista. Lo spagnolo resterà uno degli avversari più ostici mai incontrati in carriera dal ‘Dottore’ che non si è mai risparmiato nel mettere un po’ di pepe nella storica rivalità: “Marc è un grande rivale ed è davvero veloce, uno dei migliori. Ma con lui non mi sento molto a mio agio in pista, difficile da battere. Quanto ci vorrà per andare d’accordo? Penso un 20 o 30 anni ancora”, le parole del pesarese. 
    Su Stoner, Lorenzo e VR46
    Oltre a Marquez, Rossi ha dovuto fronteggiare tanti altri campioni: “Casey Stoner – prosegue a BT Sport – è stato uno dei piloti più talentuosi e difficili da battere, perché per me dal punto di vista del telanto puro era imbattibile. Anche Lorenzo lo era. Non mi meritavo un compagno di team come Lorenzo in Yamaha dopo quello che avevo fatto per la Yamaha. Magari me ne potevano dare uno un po’ più lento”. Sul team VR46 e l’eredità che lascerà ai giovani piloti: “Sono molto orgoglioso di questo, perché a fine stagione quando avrò finito sarà come se una parte di me resterà qui. Loro adesso sono dei veri atleti, per come vivono la giornata. E questo cambia molto le cose anche quando sono in moto, perché vanno più forte, sono migliori”, conclude Valentino.  LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Rossi: “Andare d'accordo con Marquez? Ci vorranno 20 o 30 anni”

    ROMA – Valentino Rossi non hai mai negato le indiscusse qualità di Marc Marquez. Lo spagnolo resterà uno degli avversari più ostici mai incontrati in carriera dal ‘Dottore’ che non si è mai risparmiato nel mettere un po’ di pepe nella storica rivalità: “Marc è un grande rivale ed è davvero veloce, uno dei migliori – ammette il pesarese -. Ma con lui non mi sento molto a mio agio in pista, difficile da battere. Quanto ci vorrà per andare d’accordo? Penso un 20 o 30 anni ancora”. 
    Gli elogi a Stoner
    Oltre a Marquez, Rossi ha dovuto fronteggiare tanti altri campioni: “Casey Stoner – prosegue a BT Sport – è stato uno dei piloti più talentuosi e difficili da battere, perché per me dal punto di vista del telanto puro era imbattibile. Anche Lorenzo lo era. Non mi meritavo un compagno di team come Lorenzo in Yamaha dopo quello che avevo fatto per la Yamaha. Magari me ne potevano dare uno un po’ più lento”. Sul team VR46 e l’eredità che lascerà ai giovani piloti: “Sono molto orgoglioso di questo, perché a fine stagione quando avrò finito sarà come se una parte di me resterà qui. Loro adesso sono dei veri atleti, per come vivono la giornata. E questo cambia molto le cose anche quando sono in moto, perché vanno più forte, sono migliori”, conclude Valentino.  LEGGI TUTTO