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    MotoGp, Pol Espargaro: “Bisogna essere sempre sotto pressione”

    ROMA – Non è stato un grande inizio di stagione per Pol Espargaro, che dopo nove gare, al giro di boa della stagione in MotoGp, occupa la dodicesima posizione in classifica piloti, e in un’intervista a MCN ha mostrato di non essere soddisfatto: “Penso che se un ragazzo è molto veloce e vince le gare, e tu hai esattamente lo stesso pacchetto, dovresti fare lo stesso – ha detto il pilota catalano, passato in Honda lo scorso inverno -. Se non sei abbastanza veloce, non dovresti essere lì. Forse questo è troppo radicale, ma alla fine questa è la MotoGP, è qui che dovrebbero essere i migliori piloti del mondo e se non sei uno di loro non dovresti essere qui”. 
    Su Marc Marquez
    “Se tutti i ragazzi della Honda stanno andando male e qualcuno sta facendo un po’ meglio e ti lamenti, forse è perché il produttore non sta vincendo – ha detto Marquez -. Tuttavia, se vince un uomo come Marc, è difficile perché la Honda può dirti ‘guarda, la nostra moto sta vincendo. Se le cose vanno male e non stai pressando, quando miglioreranno le cose sarà un pilota più giovane a prenderti a calci nel sedere. Quindi dovresti sempre fare uno sforzo, dovresti essere sempre sotto pressione, e penso che la pressione più grande che si sta esercitando su di me venga da me stessa. Sto cercando di conoscere la moto, acquisire più esperienza e applicare a pieno il mio stile, che penso funzionerà” – ha concluso. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Pol Espargaro: “Sono il primo a mettermi pressione”

    ROMA – “Penso che se un ragazzo è molto veloce e vince le gare, e tu hai esattamente lo stesso pacchetto, dovresti fare lo stesso. Se non sei abbastanza veloce, non dovresti essere lì. Forse questo è troppo radicale, ma alla fine questa è la MotoGP, è qui che dovrebbero essere i migliori piloti del mondo e se non sei uno di loro non dovresti essere qui”. Queste le parole di Pol Espargaro in un’intervista a MCN. Il pilota catalano di MotoGp, arrivato quest’anno alla Honda, ha parlato del processo di adattamento e della convivenza con il pluricampione del mondo Marc Marquez, che è tornato a vincere dopo un anno e mezzo di digiuno.
    Su Marquez
    “Se tutti i ragazzi della Honda stanno andando male e qualcuno sta facendo un po’ meglio e ti lamenti, forse è perché il produttore non sta vincendo – ha detto Marquez -. Tuttavia, se vince un uomo come Marc, è difficile perché la Honda può dirti ‘guarda, la nostra moto sta vincendo. Se le cose vanno male e non stai pressando, quando miglioreranno le cose sarà un pilota più giovane a prenderti a calci nel sedere. Quindi dovresti sempre fare uno sforzo, dovresti essere sempre sotto pressione, e penso che la pressione più grande che si sta esercitando su di me venga da me stessa. Sto cercando di conoscere la moto, acquisire più esperienza e applicare a pieno il mio stile, che penso funzionerà” – ha concluso. LEGGI TUTTO

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    In moto con la patente sospesa: in tasca la copia di quella del gemello

    Con la patente di guida sospesa continuava a viaggiare con una copia di quella del gemello. Una mossa infallibile, fino a quando la scorsa settimana una pattuglia della Polizia non lo ha intercettato in sella alla sua motocicletta. Ora, il 51enne di Cesenatico, in provincia di Forlì-Cesena, dovrà rispondere di quanto accaduto. 
    In moto scappano dalla Polizia, la “fuga di mezzanotte” finisce con una multa
    Successo più volte
    Una routine che a quanto pare si ripeteva spesso. Secondo quanto riportato dai colleghi di ForlìToday, infatti, l’uomo è stato fermato per un controllo mentre in sella ad una moto percorreva via Ravegnana. Tuttavia, alla richiesta degli agenti di mostrare la licenza di guida, il 51enne ha subito dichiarato di non avere con sé il documento originale, ma solo una fotocopia, all’insaputa degli agenti, di quella del fratello.
    Nonostante fosse una situazione particolare, visti i tanti verbali presenti nel database e redatti per lo stesso motivo, gli uomini delle forze dell’ordine non hanno ritenuto necessario dubitare delle generalità del motociclista.
    Beccato per una camera d’albergho
    Inganno riuscito, direte voi. Invece, durante il normale pattugliamento, gli stessi agenti hanno poi nuovamente notato la motocicletta parcheggiata davanti ad un albergo e hanno deciso di tentare un ulteriore accertamento.
    Controllo fatale per l’uomo di Cesenatico, visto che gli uomini delle forze dell’ordine hanno così scoperto che lo stesso si era registrato alla reception con una carta d’identità con cognome e data di nascita uguali a quelli della fotocopia ma con nome diverso, che corrispondeva a un 51enne cui era stata ritirata la patente di guida.
    L’inganno è risultato subito chiaro, tanto che ora l’uomo dovrà rispondere degli illeciti penali ed amministrativi commessi anche nei precedenti casi, in cui gli era riuscito il trucchetto del fratello gemello.
    In scooter senza patente e ubriaco: 5mila euro di multa per un 31enne LEGGI TUTTO