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    MotoGp, Pol Espargaro: “Non mi merito un altro anno di sofferenza”

    ROMA – Pol Espargaro è approdato in Honda per alzare il proprio livello e puntare a lottare per il Mondiale. L’obiettivo non si è però concretizzato nella prima parte di stagione, caratterizzata da risultati deludenti e addirittura al di sotto della precedente esperienza in KTM: “Quando racconto i miei problemi a Puig, noto che mi capisce e mi ascolta. Questo è molto positivo per il pilota. Non voglio passare un altro anno a soffrire, non è quello che voglio o che merito. Non meritiamo di lottare per i primi dieci, spero di essere come quando ero in KTM, a lottare per i primi cinque. E’ quello che Honda si aspetta da me e lotterò per ottenerlo“, lo sfogo del pilota spagnolo. 
    “Lo sviluppo si è fermato”
    Il fratello di Aleix lamenta un mancato sviluppo della Honda, soprattutto rispetto agli altri team: “Quando ho visto la Honda per la prima volta ho detto ‘questa è la mia moto, il mio stile di guida’. Tutti dicono che la Honda è una moto difficile da guidare, ma per me non lo è, tutte le moto sono difficili – ammmette in un’intervista a MotoGp.com -. Devi lavorare molto, tutto dipende dal tuo stile di guida. Nel mio caso mi piace lo stile di guida della Honda. Tuttavia il cambio alla carcassa della gomma ha fatto sì che la Honda non si adattasse come le altre. Lo sviluppo della Honda si è un po’ fermato negli ultimi due anni. Honda non sta lavorando duro come gli altri e ci sono problemi che non capisco”.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Lorenzo: “Questo sarà l'ultimo anno di Rossi”

    ROMA – Il futuro di Valentino Rossi in MotoGp si fermerà al termine di questa stagione. Questa è la previsione che fa Jorge Lorenzo, tornato a parlare degli argomenti clou delle due ruote. Oggi l’ex pilota spagnolo si sta godendo la vita, tra vacanze, laghi e buon cibo, come da lui stesso confermato: “Se dovessi scommettere direi che questo è l’ultimo anno di Rossi in MotoGp, ma magari ci fa una sorpresa. Il team Ducati VR46 è una buona cosa per il Motomondiale. Il titolo? Questo è praticamente un altro anno senza Marquez e Fabio Quartararo ha dimostrato di essere cresciuto tantissimo dal punto di vista psicologico”, le sue parole. 
    Lorenzo parla di Vinales
    L’addio di Maverick Vinales dalla Yamaha ha sorpreso in qualche modo anche Lorenzo, nonostante quest’ultimo fosse ben a conoscenza delle piccole frizioni tra pilota e team: “Tutti sapevano che il loro rapporto non era idilliaco, ma non mi aspettavo una rottura così improvvisa – prosegue a Sky Sport -. Di sicuro Vinales ha sofferto la velocità di Quartararo, non è facile ritrovarsi a inseguire e lottare contro un avversario così forte. Dopo cinque anni senza riuscire ad ottenere il titolo mondiale, che Vinales ritiene di avere alla sua portata, ha deciso di cercare di seguire una strada diversa. L’Aprilia è in crescita come dimostrano i risultati di Aleix Espargaro, ma potrebbe tornare alla Suzuki così come passare alla Ducati, vedremo”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Lorenzo su Rossi: “Magari ci sorprende, ma credo sarà l'ultimo anno”

    ROMA – Al termine del campionato in corso, l’avventura di Valentino Rossi in MotoGp si placherà. Questa è la previsione che fa Jorge Lorenzo, tornato a parlare degli argomenti clou delle due ruote. Oggi l’ex pilota spagnolo si sta godendo la vita, tra vacanze, laghi e buon cibo, come da lui stesso confermato: “Se dovessi scommettere direi che questo è l’ultimo anno di Rossi in MotoGp, ma magari ci fa una sorpresa – rivela -. Il team Ducati VR46 è una buona cosa per il Motomondiale. Il titolo? Questo è praticamente un altro anno senza Marquez e Fabio Quartararo ha dimostrato di essere cresciuto tantissimo dal punto di vista psicologico”.
    “Vinales, rottura improvvisa”
    L’addio di Maverick Vinales dalla Yamaha ha sorpreso in qualche modo anche Lorenzo, nonostante quest’ultimo fosse ben a conoscenza delle piccole frizioni tra pilota e team: “Tutti sapevano che il loro rapporto non era idilliaco, ma non mi aspettavo una rottura così improvvisa. Di sicuro Vinales ha sofferto la velocità di Quartararo, non è facile ritrovarsi a inseguire e lottare contro un avversario così forte. Dopo cinque anni senza riuscire ad ottenere il titolo mondiale, che Vinales ritiene di avere alla sua portata, ha deciso di cercare di seguire una strada diversa. L’Aprilia è in crescita come dimostrano i risultati di Aleix Espargaro, ma potrebbe tornare alla Suzuki così come passare alla Ducati, vedremo”, conclude Lorenzo a Sky Sport.  LEGGI TUTTO

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    Aston Martin Valhalla, il debutto della supercar ibrida

    Quella di Aston Martin è una sfida a Ferrari, McLaren, Lamborghini, Porsche. Lo fa attraverso Valhalla, andando a inserirsi nella gara delle supercar a motore posteriore centrale. Il marchio rilevato da Lawrence Stroll e affidato alle cure dell’ex a.d. Mercedes-AMG, Tobias Moers, si lancia con un progetto ibrido plug-in, da concept a definito modello pronto per un futuro su strada.Guarda la galleryAston Martin Valhalla
    La novità è il motore
    La notizia più attesa, quella intorno alla quale nei mesi scorsi sono circolati i rumours più disparati, interessa il motore. Aston Martin, nel 2020, annunciava l’avvio dello sviluppo del suo primo motore V6 3 litri, interamente realizzato in casa. Quell’unità, attesa su Valhalla, non andrà sotto il cofano. Sarà il V8 4 litri biturbo, di origine Mercedes-AMG e personalizzato per Aston Martin, a rappresentare la componente endotermica della supercar. Rientra nelle logiche dell’accordo di collaborazione tecnica, ampliato, tra Aston e Mercedes.
    Un motore da 750 cavalli, con albero motore a perni di manovella a 180 gradi, abbinato a due motori elettrici, uno sull’asse posteriore e uno all’avantreno, per una potenza elettrica complessiva di 204 cavalli. Lo schema di trazione è completato da un cambio doppia frizione 8 marce (Aston ha detto addio all’opzione manuale), con differenziale a controllo elettronico e retromarcia attuata dal motore elettrico anteriore.
    La potenza di sistema della Aston Martin Valhalla è di 950 cavalli e 1000 Nm di coppia motrice, numeri che permetteranno prestazioni nell’ordine dei 330 km/h di velocità massima e un’accelerazione in 2″5 da 0 a 100 km/h.
    I motori elettric
    L’ibridizzazione – a 400 volt – opera strettamente in chiave prestazionale, supportando il motore termico e con un impianto frenante del tipo brake-by-wire con dischi carboceramici. È anche in grado di muovere la supercar per 15 chilometri in modalità puramente elettrica, utilizzando il motogeneratore anteriore: modalità dalla velocità limitata a 130 km/h.
    Aerodinamica
    Poche sorprese dalla tecnica, dove invece il design e la veste aerodinamica sono apprezzabili. Le portiere si aprono ad ali di gabbiano, il frontale ingloba la storica calandra Aston Martin, reinterpretata nelle doppie ali rovesciate.
    Il lavoro avviato su Valkyrie si ritrova in alcuni dettagli aerodinamici anche su Valhalla,tra deviatori di flusso dietro le ruote anteriori e una coda dove gli scarichi – il taglio a “fetta di salame” è distintivo – soffiano sull’ala posteriore per aumentare la deportanza, dal lavoro congiunto con un elaborato diffusore.
    Il progetto dichiara una massa a secco di 1.550 kg a fronte di un carico aerodinamico di 600 kg a 240 km/h. Il telaio è un monoscocca in fibra di carbonio, mentre l’assetto ricorre a sospensioni a controllo elettronico. LEGGI TUTTO